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Ciance sparse: ricovero e clienti natalizi (ovvero il male assoluto)


Buonasera miei cari Spelacchiatini, come state?
Io avevo detto che sto, ma per un po’ non sono nemmeno stata. Livelli di sfiga così elevati io raramente li ho mai visti.
Non entrerò nei dettagli medici perché lo so che c’è qualche ipocondriaco tra i miei spelacchiati del cuore, dunque non dirò quali sintomi mi hanno colta in flagrante, però settimana scorsa ohibò sono stata presa da malori piuttosto bizzarri. Le cose sono andate più o meno così.
“Batterino, mi stanno capitando cose bizzarre e non mi sento benissimo, dici che sto ‘a schiattà?”
“Ma non dire idiozie, sarà l’ansia, stai somatizzando perché sei un po’ cretina. Vai tranzolla.”
Okay.
Vado a lavoro e tempo due secondi sto così male che le mie meravigliose colleghe mi minacciano di picchiarmi se non avessi chiamato qualcuno per farmi portare in pronto soccorso, dunque ho chiamato mio padre che pure lui poverino con l’ansia a duemila mi smolla lì perché non lo fanno entrare e io vengo piazzata su una barella con codice arancione.
Salto scene di me in barella che sbarello (ahah che esilarante gioco di parole, neh?) e dopo una tac e una visita neurologica andata malissimo (il dottore mi disegnava dei numeri sulla fronte e io NON CAPIVO UN CAZZO DI COSA STESSE DISEGNANDOMI ADDOSSO, MA PROPRIO ZERO, non riuscivo a tenere le braccia sollevate, sentivo odori inesistenti) decidono dopo essersi scambiati una lunga occhiata di intesa che faceva capire “questa ci schiatta qui” di tenermi lì per la notte per capire meglio cosa mi stesse accadendo.

Per farla breve: Anselmo e le cicatrici lasciatemi al cervello dall’emorragia di aprile mi stanno causando crisi epilettiche. Non le classiche con le convulsioni, un tipo diverso, ma comunque orribili e che rischiano di far esplodere di nuovo Anselmo.
Dunque ora prendo anche farmaci contro l’epilessia.
Tutto ciò ovviamente rende più impellente il mio intervento, che a questo punto abbiamo fissato per inizio febbraio.

Ho dell’ansia?
Abbastanza.
Cerco di essere positiva?
Mah.
Il dottore che mi ha visitata era carino?
Molto.

Ma non finisce qui, vi pare?
Torno a casa e tempo sei ore suona il telefono alle undici di sera, mentre stavo facendo un piantino di sfogo col Batterino venutomi a trovare: era mia nonna, che chiamava disperata perché il nonno di novantadue anni era caduto e non si riusciva ad alzare.
Nuovo giro di ansia&panico, mio padre e il Batterino partono alla volta dei nonni per salvare la situazione ma c’è poco da fare: il mio nonnino si è rotto il femore.
Che poi ora io mi chiedo: è caduto e si è rotto il femore o si è rotto il femore e perciò è caduto? No perché ormai ha delle ossa di una fragilità incredibile, ha lo scheletro fatto di stuzzicadenti.

Ora l’hanno operato e sta bene, per quanto possa stare bene un’anziano quasi centenario.

Concludo dicendo che in barba alla neurochirurga che voleva stessi una settimana a riposo sono tornata a lavurà il giorno dopo e la gente mi sta facendo uscire di senno.
“Maaaa il venticinque siete aperti?”
“… No signora.”

“Ah. Peccato… E il ventisei?”
“… NO, SIGNORA. HA ALTRE DOMANDE CRETINE O COMPRA ‘STA CAZZO DI COLLANA DA DODICI EURO?”
Io da domani comincio a rispondere che sì, siamo aperti e li aspettiamo a braccia aperte. L’unica cosa che mi ferma è che non ho accesso alle telecamere per vedere la loro faccia da triglia quando arriveranno al centro commerciale e lo troveranno chiuso.

“Ma questa andrà in saldo a gennaio?”
“… signora mia, ma cosa stracazzo ne so? Ma poi le pare che posso dirle di sì?”

E poi bastaaa bastaaaaa BASTA FARMI TIRARE FUORI TUTTI GLI OROLOGI PER POI PASSARE A TUTTE LE COLLANE PER POI ANCORA PASSARE AGLI ANELLI PER POI DIRMI CHE DOVETE PENSARCI! DOVETE PENSARCI COSA, CHE NON AVETE I NEURONI NECESSARI? MA LO SAPETE CHE MANCANO DUE ORE A NATALE E CHE VI CONVIENE ARRAFFARE LA PRIMA COSA CHE VI CAPITA COSì SIETE TRANQUILLI E AVETE FINITO COI REGALI? MA VE LO DEVO DIRE IO?!
Per la miseria.

“Allora se mi da l’indirizzo mail le attivo la tessera, così le arriva un coupon del dieci percento di sconto!”
“Ma non puoi attivarmela senza mail?”
“…No, serve per forza, le arriva un link e la attiva lei personalmente…”
“Ma io non do i miei dati, che poi non so cosa ne fate, assolutamente no.”
“MA A ME COSA CAZZO ME NE FREGA SEI TU CHE PERDI UN COUPON, PERO’ STAI CALMO“

Insomma sono giornate di nervoso e ansia, ma come si suol dire “siamo in ballo, quindi balliamo” e io mi scateno danzando con la leggiadria dell’orso Baloo. 

Grazie a tutti per i messaggi carinissimi che mi avete lasciato, siete stati la mia ancora di salvezza mentre ero sola e spaventata in ospedale. Dico davvero.
E voi come state, spelacchiatini? A che punto siete coi regali? Avete già organizzato cenoni, cenini, cenette?
Fatemi sapere, che qua sono a tanto così dal dare un calcio al prossimo cliente.
Hasta la pasta!

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Autore:

Simpatica come una piaga da decupito e fine come un babbuino che si gratta il sedere. Se vi va di scambiare quattro chiacchiere, mandarmi mail minatorie o proporre una bevuta insieme: pensierispelacchiati@gmail.com

14 pensieri riguardo “Ciance sparse: ricovero e clienti natalizi (ovvero il male assoluto)

  1. Ehi! Oddio che periodo assurdo e complicato.
    Ah dai l’1 febbraio, meglio prima che mai. E poi ti togli subito il pensiero che stare ancora con l’ansia di sta cavolo di operazione non facilita certo le cose.
    Ci mancava solo l’epilessia, pure quella!
    Oddio, con questo periodo di natale che palle tutti che si ricordano di volere bene a qualcuno e gli fanno regali per asciugarsi il cu… eh va bè!
    Io lo passerò in casa, ancora con i miei, mah, alla fine mi sono abituata/rassegnata alla vita di 💩 che dovrò fare con questi due bisbetici.
    Ho contattato un botto di gente per fissare colloqui, ma alcuni sono deficienti e non rispondono e altri invece sembra che abbiamo paura perché mi credono Equitalia, cioè io boh.
    Sono contenta di leggere ancora i tuoi articoli. Credo che l’ironia sia l’unica cosa che porta avanti le persone e le loro sfighe quotidiane… io ci faccio affidamento da sempre oppure mi lancio da una finestra.
    Per il tuo nonnino mi spiace tanto, ma com’è possibile che i vecchietti si rompano sempre il femore!? Pure mia nonna era caduta e se l’era rotto, sarà un evento obbligatorio di ogni anziano probabilmente.
    Se io arrivassi a 92 anni, mamma mia che tristezza al pensiero, chissà come sarà il mondo e come ci sarò arrivata soprattutto. In barella sicuramente!
    Comunque meglio per te che i medici siano carini, almeno ti rianimano quando ti risvegli 😂
    Ti auguro davvero tanta tanta fortuna!
    Buone festicciuole a te, alla tua family, ai nonnini e al Batterino! 🍀♥️🎄

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    1. Ohhh ma che carinaaaa grazie per il tuo bellissimo commento ♥️
      Sì veramente, non perdere mai l’ironia e il senso dell’umorismo perché spesso sono l’unica cosa che ci può salvare dal picchiare qualcuno o dal massacrare noi stessi..!
      Dai che un lavoro sono sicura riuscirai a trovarlo, la ruota deve girare anche per noi se no che diamine, io mando una mail di lamentele, non so bene a chi mandarla ma la mando. Eccheccazzo.
      Sì probabilmente rompersi un femore è il rito di passaggio, se diventi abbastanza anziano devi rompertelo se no non sei un vero anzianotto.
      Chissà come sarà il mondo quando noi avremo quell’età… Io conto di essere sempre cretina uguale!
      Alla prossima, grazie mille sei super carina ♥️

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  2. Cara Sara, mi dispiace tantissimo di tutta questa sfiga a valanga! Ti mando tantissimi pensieri positivi perché purtroppo di più non posso fare. Evito di deprimerti ancora di più con tutte le mie disavventure (in uno stesso anno: cancro, covid, morte di mia nonna paterna, morte di mio nonno materno. Va beh) e ti racconto che quest’anno ho avuto la MALSANISSIMA idea di organizzare il pranzo di Natale a casa nostra, quindi ho tuuuuutta la casa da pulire e sarà da ripulire anche dopo. Ovviamente, mia mamma non perderà l’occasione per dirmi che non mi sta proprio bene qualsiasi cosa avrò indosso, mio fratello assaggerà appena quello che cucino lodando invece tutto quello che cucineranno gli altri e mio zio scalpiterà appena finito di mangiare e vorrà tornare a casa verso eventi più divertenti. Ma… perché? Chi me lo fa fare??? Mah.

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    1. Oh mamma mia… E io che pensavo che peggio del 2020 nessun anno avrebbe potuto fare. Sto cazzo di 2022 è stato veramente una merda, meno male che mancano poche ore alla sua fine! Mi dispiace un sacco per i tuoi lutti…
      Spero che il pranzone di Natale sia andato bene, io non so perché ci si ostini a invitare parenti che minano la nostra autostima. Quando toccherà a me organizzare prenoterò con anni luce di anticipo in un ristorante, così nessuno potrà dirmi niente sulla casa, sul cibo, sull’arredamento e se uno si azzarda a dire che son vestita male lo prendo e gli infilo la capoccia nella zuppa.
      Ti sono vicina, sorella, dai che manca poco al 2023 e se pure quello fa cagare direi che possiamo chiedere un risarcimento per danni morali direttamente a Dio.
      Grazie mille per il tuo commento, mi hai fatto molto ridere! A presto ♥️

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    1. Mah sarò una roccia ma mi sento molto friabile… perché FRIO!
      Scusa, citazioni cretine a parte grazie mille ♥️ Sì ormai non vedo l’ora che arrivi il giorno dell’intervento. Anselmo, è stato un piacere conoscerti ma se te ne vai senza altre rotture di balle sarebbe meglio!
      Grazie mille ♥️

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  3. Sei fantastica, Sara, riesci a fare dello humour perfino in una situazione così delicata, hai tutta la mia ammirazione, davvero!
    Tempo fa, ti avevo dedicato un post, vediamo se riesco a girarti il link! Ti abbraccio

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  4. Sara, ti auguro di realizzare in queste festività natalizie e di fine anno, tutto quello che desideri veramente !!!
    Nulla più.
    Perché dentro di noi, sappiamo le priorità e le cose veramente importanti per noi e la nostra vita.
    Un abbraccio forte e la speranza che il 2023 rappresenti una “rinascita” vera. 😘

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  5. Quest’anno farò un regalo di natale (1!!!!! 1!!! dopo anni che non ne facevo!) e ovviamente lo farò alla mia dolce compagna. Ma il regalo è un segreto (nel senso che se l’è fatto lei ma glielo dovrò impacchettare io bendato)…
    L’altra notte lei ha sognato di essere Superman (non Supergirl). La notte dopo io ho sognato di essere Batman… Stiamo messi così ma andiamo avanti… 😀
    Un abbraccio forte per tutto.

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  6. Molto felice di leggere che tu e nonno state bene, compatibilmente alla situazione di sfiga generalizzata che sembra accanirsi su di voi.
    Sul resto, mi sto chiedendo perché la gente non dà per scontato che per 25 e 26 dicembre sia tutto chiuso e serrato e che non ci siano forme di vita in giro se non zombie che cercano di digerire.

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