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Ciance sparse: infiltrata nella Batt-Family


Ragazzi, sono dentro.
Sono un’infilatrata, anzi, un’infiltrazione; avete presente quelle muffe schifose che si nascondono in qualche anfratto e poi si espandono senza dare nell’occhio e tu ti accorgi di loro quando ormai è troppo tardi? Ecco, sono proprio io con Mr Batterista.
Sono una muschia.
Prolifico nell’oscurità, anzi, per citare qualcuno “con il favore delle tenebre”.

Nelle ultime settimane Mr Batterista mi ha più volte invitata a cena con la sua famiglia tanto che ormai ho conosciuto l’intera Battery Family e conto di accollarmi come una patella sullo scoglio; dovranno usare martello e scalpello per disfarsi di me, e comunque cercherò di lasciare rimasugli di guscio e puzza di pesce ovunque, solo per dare fastidio e rendermi difficile da dimenticare (che poi la mia faccia da schiaffi è comunque difficile da rimuovere, credo stia ancora tormentando gli incubi di molta gente che ha avuto la sfortuna di incontrarmi.)

Dunque.
L’idea di conoscere la sua famiglia per la prima volta mi ha provocato due reazioni ben distinte: una è quella patetica, ovvero emozione a mille perché “ma che carino vuole che io faccia parte del suo mondo e non si vergogna di me che cosa bellina è completamente pazzooooo” e l’altra è stata panico mista a fifa blu perché sono la persona meno adatta ai contesti sociali che l’universo abbia mai conosciuto.
Con le persone divento un gamberetto che cammina all’indietro per allontanarsi senza dare nell’occhio, solo che camminando senza guardare dove vado finisce che travolgo di tutto ruzzolando dolorosamente e attirando l’attenzione di tutti con la mia somma goffaggine.
Cioè io sono la tipica persona che dice le cose sbagliate al momento sbagliato e soprattutto alle persone sbagliate. Sono una gaffe che cammina.
Se fossi un animale sarei una gigaffa.
(Ragazzi qualcuno mi tolga questa tastiera, scrivo cose troppo imbecilli)

La sera in cui mi ha presentata in famigghia ero tutta timorosa e con la coda bassa, tipo un cane randagio che non ha idea di come si sta in gruppo, potendo mi sarei accucciata sotto una sedia… e invece ho presenziato a tavola come le signorine educate, cercando di mangiare con le posate, pulirmi la bocca col tovagliolo, e di non ruttare come un macaco insubordinato.
Ho cercato di comprare subdolamente il loro affetto dando una mano in cucina e portando i pasticcini per il dopocena, tentando di mascherare il fatto che fossi un piccolo invertebrato in imbarazzo; il problema è che mi hanno fatto domande assurde, cose per cui non ero minimamente preparata, e ho perso l’uso della parola.
Vi faccio alcuni esempi, così capirete che sono stati veramente spietati nei miei poveri confronti:
“E tu Sara quanti anni hai?”
Panico.
Vuoto pneumatico.
Criceto nel cervello che squttisce e poi muore di infarto. 
Rispondo.
ACOIFDFOFQW.”
Ehm…Okay… E, dicci, cosa studi?”
“OPRILòKSADBC”

A questo punto avrei voluto prendere una forchetta e conficcarmela in una gamba, possibilmente centrando la femorale e schiattando tra atroci sofferenze.
“E come vi siete conosciuti?”
“SU TINDER, VOLEVAMO SCOP-Ehm, coff coff…Ci siamo galantemente conosciuti tramite i social network, ora perdonatemi, devo chiamare Oxford perché sono una lady posata, elegante e raffinata.”

Va beh, esagerazioni cretine a parte direi che è andata bene. O meglio, direi che conoscendomi poteva andare molto peggio, ecco.
La famiglia di Mr Batterista è meravigliosa: sono persone super solari, alla mano, spontanee e genuine, e mi hanno accolta benissimo.
Una piccola parte del mio cervello è convinta che probabilmente mi odino tutti ma siano incredibilmente bravi a mascherarlo, però è un po’ improbabile e a quanto pare la mia presenza sarà richiesta ancora, quindi per sicurezza vado a comprarmi dello xanax.
Negli anni ho capito che quello che turba la mia piccola anima nera è l’idea di mettere in qualche modo a disagio o in imbarazzo le persone intorno a me, in questo caso Mr Batterista. Penso che preferirei spararmi in un piede piuttosto che far sentire a disagio lui con la famiglia/gli amici a causa mia.

Insomma, volevo evitare che la sua famiglia gli dicesse “Scusa, Mr Batterista, ma ti rendi conto di stare con una mentecatta?”.
Che poi a questo punto suppongo che se ne sia accorto da solo e sono giunta alla conclusione che mi tenga intorno perché così almeno lui può fare la parte di quello normale e intelligente della coppia. (Cosa che vi assicuro, con qualunque altra persona sarebbe impossibile perché è proprio un cretino. TVB Mr Batterista, sto a scherzà, non riprenderti la gift card della libreria ti prego❤️)

Bene, direi che posso smettere di cianciare e ora mi rivolgo a voi per un consiglio, miei cari spelacchiati; mi serve la vostra opinione che mi sta sempre molto a cuore: faccio leggere o no questo blog a Mr Batterista?
Sono combattuta.
Vivo questo blog come un angolo tutto mio in cui parlare di qualunque cosa senza inibizioni di alcun tipo, e se da una parte vorrei metterlo a conoscenza di questo spazietto spelacchiato dall’altra temo che sapere che mi leggerà potrebbe frenarmi un pochino, soprattutto se le cose non dovessero andare bene tra di noi. Cioè se ci lasciassimo e volessi scrivere che è un vile farabutto, un citrullo fedifrago o una triglia fritta? O se volessi piangermi addosso per post e post rompendovi ampiamentissimamente le balle? E se volessi sfogare le mie paturnie qui per non fracassare a lui i gioielli di famiglia con le mie paranoie e insicurezza?
Mmh. Non so. Voi che fareste?
E soprattutto, voi come state? Avete aneddoti su incontri in famiglia andati particolarmente bene, male o maldestramente? Sono tutta orecchiette al sugo, fatemi volare con i vostri commenti!
Hasta la pasta!

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Autore:

Simpatica come una piaga da decupito e fine come un babbuino che si gratta il sedere. Se vi va di scambiare quattro chiacchiere, mandarmi mail minatorie o proporre una bevuta insieme: pensierispelacchiati@gmail.com

51 pensieri riguardo “Ciance sparse: infiltrata nella Batt-Family

  1. “Troppo strano per vivere, troppo raro per morire” è una battuta di “Paura e Delirio a Las Vegas” che si confà all’idea che mi son fatto di te: trovo ovvio che Mr. Batterista si sia innamorato come una marmotta ubriaca, a questo punto potresti fargli leggere anche il blog che comunque, probabilmente, lo hai cronicizzato nel tuo unico e divertente modo di essere. Fantastica.

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    1. Scusa per la tardivissima risposta (la verità è che sono io ad essere tarda) ma in questi giorni ho riletto spesso il tuo commento e non so per quale ragione mi faceva sempre un po’ commuovere. Perché effettivamente la citazione di Paura e Delirio a Las Vegas mi ha fatto capire che voi Spelacchiatini alla fine mi capite e mi conoscete molto più di quanto pensassi, perché mi ci rivedo. Soprattutto nel “troppo strana per vivere”.
      Scusa per questo pippotto, insomma, grazie mille 😘
      A presto, spero! 😘

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  2. Sto ancora ridendo come un matto sulla gigaffa 🤣 Punto extra sincerità su Tinder 😂

    Io ho dei bei ricordi dei miei ex suoceri in Sicilia con gli zii della mia ex, quante risate e che belle avventure che ho passato con loro 😀 Devo dire che mi mancano e ogni tanto li penso.

    Per quanto riguarda il blog potresti farglielo leggere ma senza patemi, del resto lui ha voluto che tu facessi parte della sua vita stando con te prima e facendoti conoscere i suoi poi, e tu puoi renderlo partecipe della tua vita facendogli conoscere questo posticino virtuale 🙂

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    1. Hai ragione, anche io vedo questo blog -per quanto cretino- come un mio spazietto vitale quindi per ora lo custodirò ancora un po’ e poi vedremo. Se Mr Batterista mi vorrà ancora intorno tra qualche mese magari gli dirò dell’esistenza di questo posticino!

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  3. Se ti può consolare, la prima volta che sono andato a pranzo dai miei suoceri per conoscerli la sorella di mia moglie le ha inviato una foto sul cellulare con scritto: “Tutto pronto. Vi aspettiamo.”
    Peccato che nella foto era riportata l’intera collezione di coltelli miracle blade dello chef Tony e una mannaia grande quanto la mia testa…
    E in effetti lì mi è venuto voglia di dire: “No, va beh, grazie mille ma non ho fame.” e darmela a gambe. Poi mi sono fatto coraggio e ho affrontato la cosa.
    Ma sempre con una bomba fumogena in tasca pronta all’uso per una sparizione ninja.
    Riguardo al blog… Personalmente non ci trovo nulla di male a condividerlo con una persona speciale della tua vita. Dovesse andare male (ma spero con tutto il cuore di no) questo resta comunque un tuo spazio privato e fino a che non fai nomi e cognomi nessuno può dire nulla, potrebbe pure trattarsi di un canovaccio per una sit-com tragicomica.
    (Traduzione: se legge e si incazza è scemo lui)
    Però prenditi del tempo per decidere: il blog è una parte di te e non necessariamente uno deve condividere ogni aspetto della sua vita con altri. Insomma: segui il tuo cuore, esso conosce tutte le cose. (Citazione della mia frase preferita di Paulo Cohelo)
    Un grande in bocca al lupo, a presto! 😉

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    1. Sono morta a leggere il tuo commento 😂
      Sì forse hai ragione, però penso che temporeggerò ancora un po’ per capire se sono effettivamente pronta a condividere con lui questo angolino spelacchiato della mia testa 😂 Grazie mille, a presto 😘

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  4. In genere il tuo blog è molto apprezzato per cui io glielo farei leggere se fossi al tuo posto. Inoltre è una parte di te, e se davvero vuol conoscerti… lo deve leggere! 😉
    …Ma hai messo un dito dolente laddove il dente piagato batte! L’incontro con i parenti del partner… Ora la mia più che altro vorrebbe farmi conoscere quei pochi ma buoni ma io me la faccio addosso lo stesso… Il problema è che quando sto lì… che gli dico a quelle persone?! Di che cacchio parliamo se sono un orso asociale sulla soglia della psicopatia più spinta?! Ma tu come hai fatto?!

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    1. 😂😂😂
      Quanto ti capisco, ma se sono sopravvissuta io che sono l’essere più imbarazzante e imbarazzato del mondo tu non avrai problemi! E in caso…torna qui a raccontarci, ti prego 😂
      Il mio unico consiglio è: parla dell’unica cosa che sicuramente avete in comune e apprezzate, la tua lei! Io mi sono fatta raccontare aneddoti della sua infanzia (di Mr Batterista, non della tua bella 😂)

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    1. Ti ringrazio, carissima 😂 Penso di doverci pensare ancora un po’, non mi sento prontissima a renderlo partecipe di questo mondo spelacchiato, però gli dirò dell’esistenza di questo bloghetto cretino 😘
      Grazie mille, alla prossimaaaaaa!

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    1. Dopo lunghe riflessioni penso gli dirò dell’esistenza del blog senza farglielo leggere (sperando non si impunti troppo 😂) e parlargli io degli argomenti di cui scribacchio scioccamente!
      Grazie mille per il suggerimento 😀

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  5. Qui sono appena arrivato, per cui non so cosa ci sia negli altri post (lo so che posso andare a leggerli, ma sono pigro) e quindi non posso consigliarti. Però, c’è un però, se non glielo dici e poi lo scopre da solo ti chiederà come mai non gliene hai mai parlato. Ma ho idea che riuscirai a trovare qualche scusa plausibile…

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  6. Cara, cara Sara. A mio parere questo è uno spazio tuo e secondo me hai tutto il diritto di tenerlo per te, se vuoi farlo. Nelle relazioni a volte uno spazio così è un’ancora di salvezza! Non ci vedrei niente di male a non dirglielo… ma sinceramente io non “metterei i manifesti”, ecco. Che poi sul mio blog i post privati sono privati davvero, quindi ho poco da dare una mia opinione ahahah!

    Comunque se vuoi consolarti la prima volta che sono stata portata a cena dai genitori del mio allora ragazzo ero talmente nervosa che continuavo a giocherellare con un anellino che portavo sempre. Morale: entro due minuti il suddetto anello è rotolato sotto il divano. Ho dovuto fargli spostare il mobilio prima ancora di dirgli “buongiorno”. Quindi diciamo che anche leggendo gli altri commenti… siamo tutti in buona compagnia!

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    1. Sono morta dal ridere leggendo la tua esperienza 😂😂
      Madò, servirebbe un manuale per conoscere le famiglie dei rispettivi partner 😂
      Apprezzo tantissimo il tuo suggerimento, penso che cercherò una via di mezzo tra il dirglielo e il non farglielo leggere 😂😘

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  7. “gigaffa” non ha prezzo 😂😂😂😂😂😂
    Per Mr. Batterista… non saprei, io di mio tendo a mantenere alcuni angoli di vita in zona privata e intima, poi se capita di parlarne…perché non renderlo partecipe? 😉

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  8. Ho sorriso per tutta la lettura, nonstante l’ora tarda e la voglia…no! Il bisogno di andare a letto.
    Mi è piaciuto il tuo raccontino, nonostante (perdonamiiii!) alcuni errori …di battitura (capiamoci!).
    Mentre sorridevo pensavo “Questa sono io!”. No. Soprattutto “Questa ero io!”. Uguale quanto a goffaggine, forse meno scurrile (ma i tempi sono ciò che sono) e certo meno simpatica ed ironica. Io sono sempre stata al centro del mio mondo, figuriamoci allora! Troppo seria per riderci sopra.
    Però devo dirti che sono ancora qui, ergo, batteristi o meno, sono sopravissuta. E se sono sopravvissuta io, tu non avrai proprio nessun problema. Puoi fidarti di me, quanto a questo. Giuro!
    Alcune cose poi, dalla muschia a quella splendida gigaffa, come dice lei qui sopra (o qui sotto, forse dopo la pubblicazione del commento si rovescia tutto…boh?) sono senza prezzo. Sei splendida, insomma.
    Che dire al batterista sono poi affari tuoi, perdonami, ma la questione vera è se hai trovato il tuo Amore (quello che ti fa dimenticare come sei perché ti rivela ciò che sei…mi spiego?) oppure no. Il resto è cacca o, al più, mera conseguenza. Non esistono infatti altre storie se non quelle veramente serie.

    Un bacione grosso così.
    😛

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    1. Argh, effettivamente dovrei avere meno smania di pubblicare e mettermi a rileggere per bene per gli errori di battitura (e i verbi coniugati ad cazzum😂
      Ho apprezzato tantissimo il tuo commento, spero di ritrovarti qui 😘

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  9. Su “gigaffa” devi mettere il copyright 🙂
    Il mio consiglio è una specie di via di mezzo: potresti tenere per te il blog (almeno per ora) e le cose che vuoi condividere con lui (quelle importanti) raccontagliele a voce. Casomai dovesse scoprire l’esistenza del blog, non si sentirà escluso.

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    1. 😂😂😂
      Mi hai dato il suggerimento migliore, quello che penso adotterò: dirgli dell’esistenza del blog senza farglielo leggere. Mi influenzerebbe troppo, non riuscirei più ad essere così cretina 😂
      Grazie millissime! 😘

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  10. Conoscere le famiglie è un lavoro, non importa se lo fai una o dieci volte, dovrebbe esserci qualcuno che dia dei bonus come forma di pagamento. Credo di aver provato lo stesso disagio la prima volta a pranzo con suocera e cognati che oltretutto continuavano a raccontarsi quanto erano stati bravi in una certa attività o che avevano cucinato la miglior lasagna mai vista, e io lì disperata a scandagliare la mia memoria alla ricerca dell’impresa della mia vita degna di quella eroica tavolata!
    Credo che il blog sia un angolo molto privato dove, in un modo o nell’altro, siamo più noi stessi che nella vita quotidiana. Lo si dovrebbe condividere con qualcuno di davvero fidato ;D

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    1. 😂😂😂😂
      Ho adorato leggere la tua esperienza, mi hai fatto sentire meno sola 😂
      E ti ringrazio per il consiglio, effettivamente non penso di volerlo ancora condividere in toto, per ora penso gli dirò solo dell’esistenza di questo blogghino senza dargli indicazioni 😂😘

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  11. Anche io come te sarei combattuta se confessare o meno la malefatta! Ma direi che forse il desiderio di scrivere tutte le cretinate che voglio, sensa dovermi preoccupare di eventuali risvolti non meglio precisati, mi farebbe desistere dall’intraprendere la scelta della fiducia! Che Satana sia con te!

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  12. Ciao, il post mi ha divertito ☺️ continuando a leggere ti ho inquadrato e mi ha fatto sorridere…… timidezza ed imbarazzo disarmanti e anche simpatica, molto!
    Quanto al blog…. non so, ma…. io lo terrei per me…. è il tuo spazio dove scrivi senza filtri, esattamente come ti viene… sapendo che ti legge ti modereresti….. ti condizionerebbe e non sarebbe la stessa cosa… tipo “è un cretino, in realtà” si capisce che è una battuta, ma potrebbe suonargli piuttosto male, sentendosi seppur bonariamente, preso un giro davanti a altri……
    Questa è la mia idea….. personalissima 😊
    A presto e buon continuo da muschia… 😉

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