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Ciance sparse: Emorroidi, piante morenti e stupidità


Buonasera miei cari, piccoli Spelacchiati! Come state?

Oggi altro giro di ciance sparse, ma molto sparse quindi tenetevi forte.

Parto con un momento triste ma poi vedrete che scadiamo nella stupidità più acuta, quindi non preoccupatevi.

Il terzo giorno dopo il mio intervento al cervelluzzo (minchia, diciotto punti al mio cranio, quando ho visto la ferita ho pensato di sbattere la testa al muro, poi ho capito che non era la migliore delle mie idee) c’è stato un momento in cui le infermiere per il giro di farmaci erano in ritardo. Ritardo di ore. Io ero in preda ad un dolore allucinante, sembrava che la mia testa fasciata si stesse sfasciando, una roba atroce. Quando dopo quattro ore è arrivata l’infermiera a darmi la morfina l’avrei baciata, se ne avessi avuto le forze.

Comunque, pensavo che il dolore di quel giorno fosse il più forte che io potessi mai provare nella vita… Beh. Il destino crudele mi ha fatta ricredere.

L’altro giorno… mi sono venute le emorroidi.

Momento di silenzio per questa cosa, please.
Io pensavo che le emorroidi venissero agli anziani e fossero una cosa che si augura ai nemici, tipo un tizio ti taglia la strada in macchina e tu urli “che ti vengano le emorridi, deficiente!”.

309 foto e immagini di Emorroidi - Getty Images

E invece no, vengono anche alle persone più giovani. 
Ma posso dire che cazzo di maleeeeee
Credo che Dio stia cercando di dirmi qualcosa, qualcosa di brutto.
Forse mi sta proprio mandando affanculo.

Dio, ho recepito il messaggio, è arrivato forte e chiaro. E anche doloroso.
Ora penso che sacrificherò qualcosa in suo onore perché se mi vengono di nuovo temo che mi farò direttamente amputare il sedere, completamente.

Tutto quanto.

Emorroidi – Farmamica

Avete presente quando si dice “cosa vuoi, una fetta di culo?” ecco, io la smercerò. 
Fette di chiappe a destra e a manca. 
Mi terrò solo le ossa del bacino.
Ma poi ragazzi… Non so se a qualcuno è mai capitato di averle e non so se sapete come si curano… Ma bisogna infilarsi una pomata proprio lì. 
Capite?

Nell’ano. 

Con un’apposito strumento, cioè un beccuccio che si infila a una pomata così tu strizzi la pomata e ti rilascia tutto… Nel sedere.
A me fa ribaltare dal ridere tutto ciò perché ho il senso dell’umorismo di un bambino di otto anni, sono scema come una biglia. Rido già solo a scriverlo.
Solo che è a un certo punto è successa una cosa, diciamo che c’è stato un incidente di percorso.

Affinchè ‘sta pomata funzioni, bisogna infilarla bene. Cioè proprio bene. Non so come dirlo, a fondo.

E io ero lì che tergiversavo i primi giorni, “ma no, ma non serve, ma passeranno da sole magicamente…” quando ho capito che non era così e non riuscivo manco più a sedermi mi sono fatta coraggio. Mi sono tutta arruffata, come Lady Cocca di Robin Hood, e mi sono detta “dai Sara, hai fatto cose ben peggiori, non fare la pavida.”
E io per non fare la pavida mi sono inficcata quello stupido tubetto nel sederino… Però… Un po’ troppo.
Si è staccato dalla pomata.

C’era questo beccuccio che vagava per il mio ano mentre io non sapevo se ridere o disperarmi quindi facevo entrambe le cose; alla fine mi sono dovuta contorcere in posizioni che non saprei mai rifare, penso sia così che si allenano i contorsionisti, e ho vittoriosamente riacciuffato il fuggiasco.

Una deficiente, capite?
Alla fine ho mandato affanculo tutto quanto, le emorroidi, il tubetto, pure il mio sedere.
Beh comunque poi ho imparato e non ci sono più stati incidenti, ora sono tornata ad avere un sederino normale e posso sedermi e camminare senza dolore alcuno. Grazie al cielo, o forse grazie al tubetto.

In compenso mi è comparsa una ciste su una natica.

Poi tra emorroidi e ciste ero già li a cercare su internet cose orride tipo che avrebbero dovuto operarmi il culo, ma non esiste! Piuttosto non mi muovo più divento un vegetale.

E a proposito di vegetali, la piantina che ho regalato a Mr Batterino sta morendo! qualcuno ci aiuti, siamo nella disperazione più profondaaaaaa
Ho fatto le foto alle foglie di ‘sta povera pianta e l’ho fatta vedere a un veterinario di piante (cioè sono andata in una specie di serra e ho chiesto a uno che lavora lì cosa fare. Capite che comunque non è normale fare foto alle foglie di una pianta e farle vedere a un esperto di piante?) comunque questo tizio ha fatto una faccia sconvolta e ha cominciato a scuotere la testa mestamente, mentre io ero lì col cuore in gola “Cosa, cosa succede, mi dica?

Eh…” ha risposto come se mi stesse dicendo che mi rimanevano due giorni di vita “Le avete dato troppa acqua” ha detto con una serietà estrema, io credo di aver sentito uno di quei suoni inquietanti che mettono nei film horror nelle scene brutte. 

“Da quanto è così?” ha chiesto con una serietà ancora più estrema, come se dovesse risucchiare tutta la felicità dal mondo. Che comunque minchia stai calmo, che ansia.

“Non lo so, qualche giorno credo, si sono formate queste macchiette e poi è peggiorata…”

Lui ha continuato a scuotere la capoccia come quei pupazzetti che si mettono in macchina, credevo si fosse impallato.

“Eh… E’ grave.”

“Cosa possiamo fare, cosa possiamo fareeeeeee?” ho cominciato a chiedere correndo qua e là per la serra prendendo prodotti a caso e lanciandoli via in preda alla follia.
Ha detto che c’è poco da fare. 
Dobbiamo darle un antibiotico.
Beh sempre meglio che doverle mettere una pomata nel culo, ho pensato.

Ma ce la farà?”

“Eh… Non glielo posso assicurare.”

Penso mi sognerò il suo “eh…” per anni.
Ma scusatemi tanto.
Si chiama PACHIRA ACQUATICA.  (Va beh noi l’abbiamo rinominata Shakira Acquatica).
Io cosa dovrei pensare, di metterla nella savana?
Ci eravamo informati eh, non è che facciamo cose a caso, però il Batterino doveva andare via quattro giorni quindi gli ha dato un po’ più d’acqua del solito e questa si è offesa enormemente facendosi venire un fungo.
Ora io e il Batterino, disperati e dilaniati dal dolore, siamo lì a cospargere le foglie una ad una con i cotton fioc imbevuti di un bizzarro sciroppo per piante sperando che serva a qualcosa.
Anche perché il Batterino, che all’inizio quando io avevo comprato ‘sta povera pianta aveva detto “io non voglio niente in casaaaaaa la faccio volare dal balconeeeee non me ne so prendere curaaaaaa” ora praticamente piange ogni volta che pensa che la Pachira stia male. 

Penso potrebbe effettivamente bucare la pelle di un rullante per la disperazione, e credetemi vuol dire tutto. Neanche per il mio intervento ha fatto una cosa del genere. 

Beh dopo avervi parlato del mio sedere e di una povera pianta direi che posso smettere di ciarlare, se avete consigli di qualunque tipo (soprattutto per sta povera pianta, io sarò esagerata ma se dovesse morire so già che piangerei, è bizzarro come ci si possa affezionare a un essere vivente che non può comunicare!) ditemi pure. Se avete avuto malattie bizzarre qua siete in un posto sicuro in cui parlarne, poi peggio di me che mi infilo cose non penso potreste aver fatto (sento di star perdendo l’uso dei verbi ma lascerò tutto così in modo che possiate deridermi). 
Insomma narratemi quello che volete, deridetemi come merito, datemi pure delle capocciate se trovate il modo.

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Autore:

Simpatica come una piaga da decupito e fine come un babbuino che si gratta il sedere. Se vi va di scambiare quattro chiacchiere, mandarmi mail minatorie o proporre una bevuta insieme: pensierispelacchiati@gmail.com

29 pensieri riguardo “Ciance sparse: Emorroidi, piante morenti e stupidità

    1. Ho avuto la pazza idea di cercare cosa fosse una Fistola Perianale e ora vorrei lanciare via il pc e lanciare via me stessa, se dovesse capitarmi penso mi darò direttamente all’eroina per sopravvivere 🤣🤣🤣

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      1. E’ terrificante. Il buco di “carotaggio” necessario ad asportare la parte interessata deve rimanere aperto per mesi (con le deiezioni non ti dico…) e medicato ogni giorno e poi trattato con nitrato d’argento per “cauterizzare”…un dolore senza più fine….non lo auguro a nessuno. Adesso che ci penso forse qualcuno c’è.

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      2. Ma è terribile 😨😨 Ma è una cosa che capita una volta nella vita o può succedere più volte?!? 😨
        Mi dispiace un sacco, poi ste cose in luoghi impervi del corpo sono terribili da trattare e anche il dolore da sopportare perché non si è abituatiiii ma che diamine 😡
        Concentriamoci su a chi augurare queste cose, che è meglio 😂

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  1. Spero che la tua pianta si riprenda. A me è successo di peggio: avevo una piantina a cui tenevo molto, perché me l’ aveva regalata una persona che poi è morta, vabbè troppo lunga da spiegare. È successo che l’ho appoggiata vicino alla gabbietta del criceto perché c’era molta luce, e il criceto ha pensato bene di mangiarsela tutta come fosse insalata …

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    1. NOOOOO IL CRICETO MANNARO NOOOOOO! Non pensavo neanche che si mangiassero le piante 😱 Mi dispiace molto per la piantina ma il racconto fa ridere, non odiarmi 😂
      Criceto poi messo in esilio immagino, lontano da qualunque cosa mangiabile 😂

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      1. La cosa ha fatto ridere anche me: dovevi vedere la faccia soddisfatta del criceto e la povera piantina ridotta a uno scheletro di rami senza più una sola foglia. Da cartone animato 🤣

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  2. Beh, se riesci a scherzare pure sulle emorroidi, amica mia, ho il potere di conferirti la laurea onoris causa per “lo so, sono sfigatissima, ma tanto io ci rido sopra e gliel’ammollo sempre”. Complimenti!
    E comunque siamo quasi fratelli (o meglio cugini) di patologia. Perché a te sono prese le emorroidi, mentre a me, se non sto attento a quel che mangio, per via di problemi gastro-intestinali, viene la panza di una partoriente al nono mese. E non ti dico i dolori! Ebbene sì: ho cambiato religione. Adesso sono un fervente praticante del Meteorismo (ortodosso).
    Pensami quando alla tv vedrai la pubblicità di enterorgermina gonfiore o del carbone attivo!
    :*

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    1. 😱😱😱 Noooo la mia paura più grande è il dover cambiare alimentazione, col cazzo che rinuncio alle mie cose preferite piuttosto schiatto 🤣
      E mi fai schiattare anche tu 🤣🤣🤣
      Madò, meno male che ridiamo dei nostri problemi se no ci sarebbe solo da incazzarsi 🤣

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  3. Oddio, sono volata dalla sedia per le risate😂
    Non posso capire in prima persona la tua “situazione tubetto in chiappas”, però ho mio padre che ne soffre e ho visto che questa è una delle brutte bestie che tira fuori la vita.
    Mi dispiace per la piantina, io per questo non ne ho, sarei capace di farle morire solo guardandole. Certo che anch’io sarei stata capace di chiamarla da Pachira – Shakira, poverina non potrà più muovere il bacino. Spero che con questo magico unguento possa guarire Miss “lerolorelolé”.
    Riprenditi piantina 🪴🤞🏻🍀

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    1. Io conto di far tornare Shakira ad agitarsi tutta, vi aggiornerò sulle sue condizioni di salute 😂 Il Batterino dice “si vede che è la tua pianta, è tutta malconcia” 😂😂😂
      Non so se prenderlo come un insulto o come la semplice realtà dei fatti quindi per ora non lo picchio, in futuro vedremo.
      Ho adorato il tuo commento mi hai fatta ridere un sacco, grazie milleeeee!!

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  4. Mi dispiace tantissimo, Sara, per tutto quello che stai passando, per l’intervento, per la ferita, per il dolore allucinante.
    Per le disavventure con le emorroidi, ci mancavano.
    Sei incredibile, riesci sempre a mantenere un incredibile senso dell’umorismo. L’amputazione del sedere non l’ho mai sentita e non mi sarebbe venuta in mente. Sei un genio, altroché stupida come una biglia.
    Ho provato ad immaginare l’espressione grave del tipo a proposito della pianta. Spero si riprenda. Io ho il pollice nero, ho un bonsai ginseng che curo da anni, si chiama Gin. Sono riuscita a non farlo fuori. Naturalmente quando ci hanno detto che dovevamo pettinargli le radici, ho provato sollievo 😌 nel sapere che se ne sarebbe occupato il vivaio. Ti abbraccio con tantissimo affetto, sei una grande. Abbi cura di te! ❤️👏🏻

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    1. Ma sei una carineria unicaaaa 🩷
      GIN!!! Ma è un nome bellissimo per un Ginseng 🤣 Forse dovremmo preoccuparci un po’ del fatto che diamo dei nomi alle piante, ma questo è un altro discorso 🤣🤣
      Pettinargli le radici.. Mi dimentico pure di pettinare il gatto, figurati delle radici. Che poi come si fa, mi sembra un’operazione difficoltosa 🤣
      Ti ringrazio infinitamente come sempre, ti adoro 🩷

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  5. Buongiorno, penso che il dono dell’ironia e soprattutto dell’autoironia sia un dono che Dio elargisce solo alle persone speciali. Mi inchino davanti al tuo modo di raccontare le disavventure così divertente dove in teoria, ma solo in teoria, non ci sarebbe nulla da ridere. Wow…complimenti per la trasmissione 😂👏👏👏👏👏👏👏👏

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  6. Ho il culo pesissimo, quindi spero che le emorroidi non mi vengano mai. Per la pianta, non saprei proprio cosa dire: se anche avessi il pollice verde, ci penserebbe il mio gatto a mangiare la pianta e vuotare il vaso dalla terra, per poi rotolarsi allegramente sul luogo del misfatto. Purtroppo molte mie buone piante se ne sono andate così, nel verde degli anni.

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