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Ciance sparse: cambiare lampadine e aggiustare tubi


Buongiorno miei cari Spelacchiatini, come state?
Oggi ho voglia di lamentarmi di una cosa che secondo me non ha abbastanza risonanza mediatica ma la meriterebbe tutta.
Una cosa tipicamente maschile, per quanto riguarda la mia esperienza. Ce l’hanno mio padre, il Batterino, i miei amici. So che mi capirete o che vi ritroverete in questa fastidiosa cosa, fatemi sapere le vostre esperienze a riguardo vi prego!
Non credo abbia un nome, quindi glielo do io: ILSOFARETUTTISMO.

C’è una lampadina da cambiare? “Ci penso io!” disse il batterino.
C’è da aggiustare il lavandino del bagno, che perde? “Ci penso iooooo” disse nuovamente il Batterino, col risultato finale di fare un disastro, incazzarsi e poi chiamare l’idraulico.
C’è da smontare la serratura e rimontarla perché non si sa per quale ragione si è sminchiata? “CI PENSO IOOOOOOOOOOO” urlò agguerrito il Batterino armato fino ai denti, non sapendo neanche cosa fosse una serratura. Non so cosa sia successo, so solo che ha bestemmiato in quindici lingue diverse per parecchie ore, poi esausto e sudato si è arreso e mi fa “chiama il fabbro, io vado in saletta.”

E pensare che non viviamo nemmeno insieme, figuratevi.

Giuro, l’altro giorno lo tenevo per i pantaloni mentre si è arrampicato sul davanzale della finestra aperta per cercare di rimettere a posto le tapparelle che si erano incagliate.

Ora.
Io dico.
Batterino mio, luce dei miei occhi, sola e unica gioia in un mondo di tristezza, MA SEI DEFICIENTE?
Ma perché ti devi appendere come uno scimpanzè rischiando di sfracellarti dal terzo piano, per fare qualcosa di cui non hai la minima competenza? Ma ti chiami Tarzan per caso? Sei Re Luigi de Il Libro della Giungla?
Io la prossima volta gli do una spintarella. Un colpetto piccolo piccolo, poi vado a raccattarlo con il cucchiaino dalla strada.
Anche perché non so voi come siate messi coi vostri compagni tuttofare ma mentre si improvvisano carpentieri, elettricisti, idraulici e quant’altro il mio Batterino si incazza come un orso, non si sa bene con chi, e comincia a sbraitare qua e là senza alcun motivo.
Batterino mio, posso dirti una cosa? Ti metto le mani al collo.
Ma ci sarà un motivo se non mandano me a suonare, no? Se chiamano te, che hai anni e anni di esperienza e studio alle spalle. 

E ALLORA PERCHE’ PER FARE UNA CAZZO DI CANALINA CHE NON SO NEANCHE COSA SIA TU NON VUOI CHIAMARE UNO CHE FA ‘STE COSE NELLA VITA DA TRENT’ANNI E CI METTEREBBE MEZZO SECONDO, PER DI PIU SENZA IMPRECARE?
Ma questa totale mancanza di senso critico e di umiltà è solo degli uomini della mia vita? No perché io lo so che sono anche tra di voi questi qui, questi esseri che pensano -non si sa per quale motivo- di saper fare tutto. ‘Sti artigiani della qualità, sti guru della manualità, ‘sti cosi che provano a fare del loro meglio, solo che il loro meglio fa cagare e poi bisogna risolvere un problema più grande di quello di partenza.
Io prima o poi gli prendo quella capoccia e gliela sbatto contro qualcosa, così mentre lui è tramortito chiamo l’elettricista a metterci tutto a posto e al suo risveglio è tutto sistemato.

Lui, dal canto suo, dice che sono una capra.
Ed è assolutamente vero, come dargli torto, a volte belo pure.
Non so neanche mettere un chiodo alla parete o avvitare una vite per unire due assi di legno, quindi spendo il mio miserabile patrimonio (un numero a tre cifre con una virgola in mezzo) in persone che aggiustano cose.

Per non parlare di quando ci sono problemi all’auto.
Lì è finita.
Non c’è ritorno.
“Amore mio unico della vita, MA VUOI ANDARE A FAR CAMBIARE STE CAZZO DI VENTOLE CHE CI SONO SEICENTOVENTI GRADI ALL’OMBRA?” chiedo io dopo aver fritto due uova sul cofano.
Non dire sciocchezze, piccola, ci penso io.” dice lui mangiando le uova miste a tetano.
Sono passati due anni.
Va beh non mi chiama “piccola” e non comunichiamo così, però era per rendere l’idea. Che poi io un po’ comunico così, ora che ci penso.
Insomma, la sua auto non vede un meccanico dal Millenovecentoventi se non per fare le cose principali, poi che non funzioni l’aria condizionata, ci siano ventotto spie accese e faccia un rumore bizzarro quando mette la retro è un problema secondario. No?
Io giuro che prima o poi gli metto le mani addosso.

Quando sto per farlo però mi ricordo che lui è il Batterino che ogni volta che mi hanno ricoverata in ospedale veniva sotto la finestra della mia camera e mi telefonava perché voleva sentirmi più vicina, e allora chissenefrega della ventola, della serratura, dei tubi e della casa allagata.
Va bene così.

Hasta la pasta (un po’ annacquata e scotta ma quella è colpa mia che non so cucinare). 

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Autore:

Simpatica come una piaga da decupito e fine come un babbuino che si gratta il sedere. Se vi va di scambiare quattro chiacchiere, mandarmi mail minatorie o proporre una bevuta insieme: pensierispelacchiati@gmail.com

17 pensieri riguardo “Ciance sparse: cambiare lampadine e aggiustare tubi

  1. …Non sono quel tipo d’uomo. Normalmente cambierei solo le lampadine (e c’è tutta ‘na scienza pure lì, eh! non ti credere! che delle volte la devi avvitar stretta, delle volte lenta!); ma non se stanno troppo in alto, perché ho scarso equilibrio, le vertigini e se salgo su una scala rischio di schiantarmi!
    Detto questo però, un paio di estati fa, mi è capitato di trovarmi a casa tutto solo, con una tapparella di cui si era rotta la stringa e non poter chiedere a nessuno di cambiarmela (se non a gente odiatissima che non avrei mai fatto entrare in casa per nessun motivo al mondo!) Allora, niente, ho dovuto fare da me! FARE L’UOMO! Così mi son messo su internet e ho selezionato un paio di video che spiegavano come si sostituiva… Li avrò visti centinaia di volte (erano due metodi diversi!). E pian pianino, in appena due ore, con delle pause in mezzo per non stancarmi troppo e non grondare troppo sudore, mi son messo lì e l’ho fatto tutto da solo (MacGiver famme ‘na pippa!). Certo, qualche segretuccio sulla questione l’ho appreso quando mi son reso conto di aver sbagliato un paio di cosette ininfluenti, comunque sta di fatto che mi sono applicato e ho fatto tutto da solo! Perché se uno vuole può imparare a cambiare la tapparella tutto da soloooo! Perché noi valiamo!

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  2. Da rappresentante del sesso maschile non so bene che dire, se non che il nocciolo della questione potrebbe risiedere nel cromosoma Y. Che rispetto a una X manca un pezzo.
    Sarà che mio suocero mi ha fatto in dono al primo natale nella casa nuova una cassetta degli attrezzi (dono sempre gradito per noi maschietti, ma che è suonata anche un po’ come una sfida), sarà che le lampadine le cambio io perché con i miei due metri abbondanti manco mi serve la scala, sarà che al lavoro uso strumenti da mille migliaia di euro e una parte di me dice “Sai fare analisi che a CSI gli brucia il culo, che cavolo ci vuole a stringere una vite?”, ma un po’ di Bob l’aggiustatutto ce l’ho anche io.
    Però con i giusti limiti: non metto mai mano nel sistema elettrico, evito di fare tarzan e SICURAMENTE non mi azzardo a toccare il motore dell’auto! XD
    In ogni caso, tu hai tutta la mia stima per sopportare il Batterino e lui per saper imprecare in così tante lingue! XD
    Un abbraccio!

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  3. Mi hai fatto ridere tantissimo, soprattutto perchè a casa sono io (donna!) ad essere affetta da questa strana malattia. Mio marito è quello che dice: “chiamiamo x per far riaggiustare il coso che si è rotto!” e intanto vedi me, armata di tutti gli attrezzi che LIDL e Brico, negli anni, mi hanno fatto collezionare, che provo a “riaggiustare”. Sai che c’è: la sensazione di aggiustare qualcosa è davvero fantastica, ti fa sentire una sorta di divinità del “fai-da-te”. Poi certo, l’epilogo è sempre lo stesso: alla fine chiamo il tecnico! Grazie per il sorriso che mi hai strappato!

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  4. Perché il bricolage è maschio, il bricolage è la nuova versione del marcare il territorio facendo pipì negli angoli. No bricolage, no maskio alpha. Io me la cavo discretamente con le riparazioni, eppure maskio alpha mi toglie le cose dalle mani perché deve fare lui. Insomma, da “Wilma, dammi la clava!” a “Wilma, portami il cacciavite!”, qualcosa del genere.

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  5. Come ti capisco, Sara mia.
    Mio marito è del mestiere e sicuramente sa cambiare una canalina, fa impianti elettrici ed anche domotici. Allarme, telecamere e compagnia bella, peccato che metta sempre in tiro le case degli altri, la nostra mai ma nemmeno per idea 💡
    Mi hai fatto morire dal ridere, come sempre. In particolare quando hai scritto, sono una capra, belo anche, per non parlare del pezzo del cofano. Hai reso proprio bene il concetto. Anche mio marito, purtroppo, è affetto da questa sindrome. Si fregia, tra l’altro, di essere un meccanico e ha fatto lui l’ultimo tagliando alla mia auto. È stato proprio l’ultimo, brutta storia. Che vuoi fare? Sì, anche lui mi è stato vicino quando stavo in ospedale e, una volta dimessa, è diventato il mio infermiere h 24, ha fatto un ottimo lavoro, però, ogni tanto bisognerebbe prendere atto che non si può fare tutto. Anzi, a dirla tutta, le persone che sanno fare tutto, mi fanno anche un po’ paura 😱
    Un grande abbraccio per te, Sara 🥰😄😁😅 ridiamoci su che è meglioooo.

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  6. Beh in difesa degli uomini di cui sono un esponente posso dire che mettersi a disposizione è un atto di affetto. Inoltre i professionisti costano. In linea generale le cose dovrebbero farle solo i professionisti ma i nostri nonni se la cavavano benissimo. Non siate troppo severe con noi uomini, vogliamo solo essere utili ed in qualche modo tentare di fare la nostra parte.

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  7. Ah, allora non sono l’unica! 😉 Anche Andrea è così, solo che lui si intestardisce e va fino in fondo finché non ha capito perché una cosa non funziona, non ha trovato una soluzione (di solito su internet) e non ha aggiustato qualsiasi cosa si fosse rotta. Ne ho parlato qui: https://alicespigablog.wordpress.com/2023/05/26/lui-non-molla-mai/. PS: appeso alla finestra ancora non l’ho beccato, ma sul tetto sì! 😦

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  8. Confermo identica esperienza. Ora, per le cose più semplici e veloci va anche bene; ma se c’è di mezzo la sicurezza o una quantità di tempo persa assurda, o peggio non portare mai più a termine la riparazione, perché non chiamare chi se ne intende? Sono lì apposta, ciascuno fa il suo lavoro.
    Ovvio che costano, anche noi quando lavoriamo vogliamo essere pagati. Preferisco sborsare soldi e avere più tempo e tranquillità a disposizione 😄

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  9. Sono esponente della categoria uomo, ma non della categoria dei sofaretuttisti; anzi, se posso delegare qualsiasi cosa agli altri sono più contento! Ho passato mesi a osservare il prato diventare sempre più simile a una piccola foresta perché mi pesava andare a tagliare l’erba, e ho vissuto un anno senza luce in bagno perché mi pesava andare a comprare una lampadina e cambiarla (mi arrangiavo con quella dello specchio, e ogni volta che qualcuno veniva a trovarmi dicevo sempre “si è appena fulminata, devo ancora cambiarla”).
    L’auto è un tasto dolente anche per me: ho aspettato talmente tanto a portarla a far vedere per una spia lampeggiante che l’elettrauto mi ha sgridato in tutte le lingue del mondo minacciando scenari apocalittici in cui la macchina sarebbe precocemente deceduta a causa della mai incuria; ma a me sa fatica perfino, non dico lavarla, portarla a far lavare, per cui che vogliono da me?

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  10. Al solito ho riso tanto poi però ho fatto un rapido esame su me stesso e ho concluso che sono così solo in parte. Sono un tecnico e sin da bambino sono cresciuto con trapani, viti e altri attrezzi in mano per cui ho manualità per tante cose. Con l’esperienza so valutare se una cosa posso farla o no, se ho gli attrezzi adatti per farla e se è qualcosa che posso fare da solo o serve un’altra persona. Molte cose sono inoltre semplici davvero e si fanno facilmente e velocemente. Altre no, richiedono competenze che non ho ed esperienza. Lampadine no problem, recentemente mi sono ridipinto casa e ho ribaltato la vecchia linea telefonica portando un cavo di rete da cucina a camera più lontana. Messo tenda in balcone e riparato PC mio cognato. Cose così le so fare e le faccio. Idraulica…ni, va valutato bene il problema e meccanica decisamente no. Nell’auto avvengono cose magiche che solo i maghi comprendono! Al massimo so cambiare ruota e rabboccare acqua e olio.🤷

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  11. Io vivo sola ma ho un compagno e…… serve a niente! 🤦🏼‍♀️ faccio meglio mooooolte più cose io di bricolage e ho moooolto più attrezzi io di lui. Tzè 👯😂. Impara tu e zittiscilo 😎. Poi beliamo insieme. 🔝

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  12. Una vasta fetta di uomini deve ancora capire che è più apprezzabile ammettere di non sapere fare qualcosa che fare costantemente casini perché ci si ostina a pensare di saperla fare.

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  13. Sara. Io penso che ci sia una specie peggiore. Il “io non lo so fare, ma non chiamare nessuno a farlo che sennò spendiamo i soldi, mentre mi lamento che nessuno lo fa”. E te lo dice una che a diciannove anni si è messa, ha comprato, trasportato e montato i mobili Ikea di tutta la famiglia, compresi quelli per la persona in questione. Quindi ecco, preferisco chi almeno ci prova, e magari poi impreca e molla e chiama un esperto, a chi si lamenta dell’assenza di mobili in bagno ma lascia in mano alla diciannovenne inesperta e imbranata l’incombenza di piantare i chiodi, per poi magari lamentarsi pure del risultato.

    Sfogo a parte, trovo sempre spassosissimi i tuoi post. Dico davvero. Hai più talento di certi opinionisti che se la credono tanto. Continua così ❤

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  14. stessa cosa a lavoro: se esistono i tecnici, perke vogliono provare a riparare i miei colleghi la macchina? ci rompono tanto per essere veloci e fare tanti prodotti e poi perdiamo mezz’ora perke non vogliono chiamare nessuno 😂😂

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