Pubblicato in: depressione, Senza categoria

Pensieri depressi dell’una di notte


Mangio la pizza e sono il solo sveglioooo in tutta la cittàààà”

Mah.
A quanto pare sono l’unica che non coglie il fascino intrinseco di Calcutta, però questa frase mi rappresenta assai al momento.
Dopo una serata difficile ho deciso -non molto saggiamente- di tornare a casa a piedi e nel tragitto mi sono presa un trancio di pizza.
Ora sono sana e salva al pc in casa mia, quindi dite pure a Mr Salvini che nessun clandestino mi ha molestata.
Un italiano però si è sporto così tanto dal finestrino per dirmi “che bella gnocca” che pensavo battesse una facciata sull’asfalto, vale comunque anche se era piuttosto bianchiccio? O se era di una tonalità accettabile nella scala caucasica rende tutto meno interessante?

Non ho un vero tema stasera, sono solo in quella fase “pazza depressa” di momentaneo distaccamento dalla realtà che ogni tanto mi prende.
Ho cercato di spiegare ai miei amici cosa cazzo mi stesse prendendo e perché non potessi proprio più stare con loro ma è stato estremameeeeente difficile e credo di averli lasciati al bar con più domande che risposte… Qui sul blog però vorrei essere molto sincera, molto più di quanto riesca ad esserlo con le persone in carne ed ossa perché a volte è troppo difficile dire ad alta voce quello che penso, ma magari qualcuno leggendomi potrà dire “okay, anche io sto così, cerchiamo di stare male insieme e poi rimetterci in carreggiata”.

Durante il tragitto fino a casa continuavo a pensare “se ora attraversassi la strada senza guardare, mi buttassi in mezzo alla carreggiata, e una macchina mi prendesse in pieno staremmo tutti meglio. Io in primis, ma anche tutti quelli che mi stanno loro malgrado intorno”.
E’ orribile? Sì. Sono una persona terribile perché persone a cui è successo non lo pensavano minimamente? Probabilmente sì. 
Ciò nonostante questo era il pensiero fisso finchè non sono arrivata al parchetto vicino a casa mia, mi sono lanciata su una panchina -pioggia scrosciante come nei veri film drammatici compresa- mi sono fatta il mio piantino disperato da persona completamente fuori di testa e mi sono data una calmata buttando fuori tutto quello che avevo accumulato.
“Ma che ti è successo, Sara?”
Me l’ha chiesto anche un signore poco fa in mezzo alla strada. Effettivamente vedere una ragazza all’una di notte che vaga per la città piangendo come una cretina non deve fare un bell’effetto.
Cos’è successo?
Niente, ahimè. 
Situazioni normalissime che però su di me hanno un effetto completamente destabilizzante. A volte penso che se avessi davvero dei motivi per stare da cani sarebbe meglio, poi mi rendo conto di essere una persona orribile.
Diciamo che pensavo che stando con determinate persone il mio umore sarebbe stato super high e quando mi sono resa conto che non c’entrava un emerito pene la compagnia mi sono impanicata-affossata-non so che altro.

Ho anche realizzato che effettivamente per riempire tutto quello schifoso vuoto interiore mi sono gettata ancora una volta nel cibo, cosa che effettivamente fino ad adesso avevo fatto quasi inconsciamente.
Non mi ero mai resa conto davvero di quanto avessi bisogno di sentirmi coccolata da qualcosa per colmare un’altra mancanza. Ecco come ho preso cinque chili nell’ultimo anno, mannaggia alla peppa e alla peppina. 
Però giuro, se non avessi avuto quel trancio di pizza nei due chilometri di strada che ho fatto penso sarei uscita completamente di senno, quindi CHISSENE FREGA, ne avevo bisogno, ho mangiato, amen.
Non andrò in palestra domani, al momento il punto focale è sopravvivere. Quindi al diavolo i chili in più, il senso di colpa per aver magnato ‘na pizza all’una di notte, mi ha fatta stare momentaneamente meglio quindi ne è valsa la pena. Quando sarò mentalmente meno instabile probabilmente potrò prefiggermi obiettivi tipo “non mangiare dieci miliardi di carboidrati la sera”, stasera mi limito ad arrivare a letto.

Ho circa diecimila pensieri al momento che si agitano nel mio microscopico cervello. Come fanno a starci tutti? BOH.
Non riesco a memorizzare una formula di matematica ma a quanto pare ogni parola pronunciata da determinate persone negli ultimi due anni sono immagazzinate lì dentro, impossibili da rimuovere.
Ma vaffanculo, cervello cretino. 
Poi mi chiedo perché non passo gli esami…

Eeee niente. Questo post un po’ inutile era per descrivere una serata del cazzo, iniziata bene e finita nel mio solito melodramma psicologico, perché suppongo che a un certo punto smetterò di stare così, le medicine faranno effetto, il mio modo di prendere e gestire la vita cambierà, le persone intorno a me capiranno, il vuoto diventerà meno enorme eccetera. 

Keepiamo tutti calm e andiamo avanti, che se no è la fine. 

Hasta luego, spelacchiatini.

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Autore:

Simpatica come una piaga da decupito e fine come un babbuino che si gratta il sedere. Se vi va di scambiare quattro chiacchiere, mandarmi mail minatorie o proporre una bevuta insieme: pensierispelacchiati@gmail.com

13 pensieri riguardo “Pensieri depressi dell’una di notte

  1. Ad un /una,depressa, è inutile -scuoterla -ma invitarla a pensieri “semplici :tipo.
    :beh! Qualcuno ti ha detto “bella gnocca “(senza aggrediti o spaventarti. )un punto a favore anzi due essere cicciottella è anche essere appetibile. La pizza era mangiabile? Si Beh! sei su la buona strada. E non agitarti un giorno all improvviso incontri qualcuno che ti co’ccolera’…..al punto che ti stanncherai e lo. .. .pianterai! !buona notte

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  2. Ciao, non ricordo se è la prima volta che ti commento, sono un po’ distaccata anche io dalla realtà, scusami, ma volevo dirti che mi piacciono molto i tuoi post! Io sto messa come te (e certe cose di cui hai scritto manco arrivo più a farle), il mio consiglio è concentrati sui piccoli piaceri, la pizza era buonissima? Ottimo! Tu sei fatta un pianto cinematografico sotto la pioggia? Ottimo! Piano piano, sìì indulgente con te stessa, la tua condizione è più frequente di quanto pensi, là fuori (detto senza assolutamente sminuirla, ça va sans dire). Andrà meglio. 😘

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  3. Ti capisco, sai. Magari non proprio su tutto, perché le nostre vite sono diverse e quindi anche ciò che sentiamo. Ma ti capisco sul resto. Te lo scrivo, perché questo post non è inutile come dici.

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  4. Sara, non dubitare mai neppure per un attimo di essere una persona orribile, ovviamente non lo sei, e quel vuoto di cui parli è dentro a tutti noi, e ognuno cerca di riempirlo come può. Sei intelligente, quindi non ti dirò che andrà tutto bene, però le cose cambieranno, perché la vita è cambiamento e crescita, e anche solo per restare fermi non possiamo fare a meno di cambiare e crescere con lei.

    °*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
    “Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte devi correre almeno il doppio!” ( Cit. Alice attraverso lo specchio)

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  5. Dai, ti sei fatta un bel pianto, la pizza era buona, alla bilancia penseremo domani e hai pure trovato un signore gentile che ti ha chiesto se era tutto okay. Il mondo non è quella fogna che sembra a volte… Un abbraccio!💙💙💙

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  6. Con così tanta concorrenza in giro è davvero difficile essere persone orribili..quindi non ti credo anche se non ti conosco. Ma che te ne frega se una serata ti va storta senza motivi particolari. Succede. Io lo chiamo semplicemente staccare la spina. Scollegarsi per un po’ dal mondo e cercare di rimettere ordine nel caos quotidiano. Scaricarsi per ripartire. La vita scorre troppo in fretta, ogni tanto anche a me è necessario scendere e fermarmi un momento con me stessa e basta. Secondo me questo stato d’animo è il sintomo di un cervello che funziona molto bene (forse perché sonno di parte?) Solo gli idioti seguono la massa giorno dopo giorno senza mai fermarsi a pensare o a farsi qualche domanda per scomoda che sia. Prenditi il tuo tempo e riparti carica più di prima!

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  7. ‘per riempire tutto quello schifoso vuoto interiore mi sono gettata ancora una volta nel cibo, cosa che effettivamente fino ad adesso avevo fatto quasi inconsciamente.
    Non mi ero mai resa conto davvero di quanto avessi bisogno di sentirmi coccolata da qualcosa per colmare un’altra mancanza’…sei molto giovane ed hai tanta strada ancora da fare ma è facile che questa modalità di reazione ti accompagni, ahimè, tutta la vita…ti capisco benissimo. quello che senti e che ti angoscia è melancholia, se la portano dietro da sempre le persone più sensibili e gli artisti, i poeti…trova la tua strada nel tuo talento nascosto scrivi, dipingi, balla, canta, suona…insomma fa ciò che senti ti appartenga davvero e quello diventerà il tuo porto tranquillo dove approdare nei momenti di struggimento che non mancheranno mai…ti abbraccio

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  8. Non sai quanto ti capisca … Ma a volte per stare meglio bisogna pensare al meno peggio, perciò evviva la pizza! Ci saranno ancora momenti così, ma saranno sempre meno e meno terribili, vedrai. Coraggio. Sei di una simpatia travolgente, sei intelligente, non mollare 😉 ❤

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  9. Più normalissime sono le situazioni, certe volte, più maledette sono. Perché non sei in guardia, perché ti colpiscono a tradimento, perché ti feriscono e non puoi neanche accampare una scusa tipo “be’, in una situazione del genere chiunque…”, perché no, a chiunque no, e sembra che solo a te.
    Poi ti guardi un poco in giro e scopri che forse non è così. Che forse sono tutti un po’ così. Solo, non lo vogliono far vedere. O non lo sanno. Il che è peggio.

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