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Ciance sparse: uno sfogo randomico

Se avete sentito qualcuno imprecare e maledire ogni singolo santo cristiano o pagano, tutti gli déi e le dee dei Sette Regni, tutto ciò che di magico ci fosse nella Contea degli Hobbit, Mago Merlino, Albus Silente, Sauron e chi più ne ha più ne metta, beh sappiate che ero io, porca di quella *inserite epiteto a vostra scelta, più è colorito meglio è*.

Minchia.

Scusate, avevo bisogno di imprecare ancora un attimo.

Partiamo da domenica, va.
Già dover andare a votare in quella che è stata la mia scuola elementare per me è una fonte inimmaginabile DI MADONNE VOLANTI perché è un ricettacolo di ricordi tremendi e vorrei tanto venisse rasa al suolo possibilmente da una mina antiuomo calpestata da Putin, ma ho pure dovuto fare a pugni con quel cazzo di libretto elettorale che richiuderlo porca di una vacca è un’impresa che alla fine era tutto stropicciato, E IN TUTTO CIO’ SAPEVO PERFETTAMENTE COME SAREBBERO ANDATE LE COSE, OVVERO DIMMMERDA!

E infatti quella donna dagli occhi ranocchiosi mi spunta da tutte le parti ricordandomi che tutto quello in cui NON credo ora mi dovrebbe rappresentare.

Lunedì vado a lavorare e la prima cliente della giornata già setta il mood di tutto il resto del giorno:
Mi scusi ma posso andare un attimo fuori con questi orecchini di perle per vederle alla luce del sole? Giuro che ci metto un secondo, vado qui nel parcheggio e torno!

SIGNORA MIA MA ORA LEI MI DICA
MI SPIEGHI

COSA E’ ANDATO STORTO NEL SUO ALBERO GENIALOGICO, QUALE TURBA CHE CHIARAMENTE VI TRAMANDATE DA GENERAZIONI E GENERAZIONI LA SPINGE A CHIEDERMI SE PUO’ USCIRE DAL NEGOZIO CON CIRCA MILLEDUECENTO EURO DI PERLE ADDOSSO, NON SAPENDO SE LEI FARA’ MAI RITORNO?
NO MA VADA, MI RACCOMANDO, IO INTANTO STO QUA DA SOLA AD ASPETTARLA E INTANTO MI TATUO LA PAROLA “IMBECILLE” SULLA FRONTE COSì CHE TUTTI SAPPIANO QUANTO SONO DEFICIENTE APPENA MI VEDONO.


Che poi la domanda è: ho perso una vendita da milleduecento euro o ho evitato di essere derubata di due perle?
Non ne ho idea.

Come volevasi dimostrare il resto della giornata è andato così:
– signore dall’aspetto veramente bislacco che viene in negozio, mi chiede di vedere i ciondoli a forma di croce, se ne va, ritorna chiedendomi la stessa cosa, se ne va, ritorna per la terza volta chiedendomi cosa, secondo voi? LA STESSA COSA

SE NE VA 

POI TORNA

MANDO LA MIA COLLEGA PERCHE’ SE NO GLI AVREI  INFILATO UNA CROCE SU PER IL NASO

LO VEDO ANDARSENE 

CHIEDO “MA HA COMPRATO QUALCOSA QUELLO LI O VUOLE VEDERE QUANTO CI METTO A TRASFORMARMI IN SERIAL KILLER?”
“NO SARA, HA DETTO CHE TORNA DOPO”

HA FATTO COSI’ TUTTO IL GIORNO MIO DIO CHE VOGLIA DI PICCHIARLO, COME SE NON SAPESSI CHE HA FATTO IL GIRO DI TUTTE LE GIOIELLERIE DEL CENTRO COMMERCIALEEEEE DIOOOOOOOOOO

  • signora completamente isterica che pretende che le cambiamo un orologio dal valore piuttosto alticcio perché a quanto pare mentre camminava le si è staccato dal polso e si è sfracellato a terra.
    “Eh ma signora mi dispiace tanto ma la garanzia copre solo i difetti di movimento, insomma, le parti meccaniche. Se è caduto e si è rotto posso mandarlo in riparazione, ma deve pagarla…”
    Regà, vi giuro, è impazzita.
    Sembrava posseduta.
    Una matta.
    “E ALLORA COSA DITE CHE LA GARANZIA DURA DUE ANNIIIII MA COME VI PERMETTETEEEEE IO NON COMPRERO MAI PIU DA VOIIIII MI AVETE TRUFFATAAAAAHHHHHHH IO LO AVEVO ALLACCIATO PERFETTAMENTE, SI E’ ROTTO, NON L’HO FATTO CADERE IO!”
    Io e la mia collega eravamo basite, poi la capa ha preso in mano la situazione e per poco non l’ha sfanculata. Alla fine si è tenuta l’orologio rotto. Io boh.

Per concludere in bellezza dopo due giornate di lavoro allucinanti in cui è stato palesato l’astio della capa nei miei confronti, io torno a casa e cosa succede? Cosa?
Che mio papà si fa il tampone ed è, per la terza volta dal duemilacazzoventi POSITIVO AL COVID.

Ora voi ditemi almeno una motivazione per la quale non dovrei quantomeno prendere a testate il muro.

Il tutto condito con una litigata col Batterino, che alla mia richiesta di asilo politico in quanto se mi piglio il Covid può essere che ci rimanga secca (visto che Anselmo è ancora lì nel mio cervello a rompere er cazzo) è andato in stress, si è chiuso come un armadillo e mi ha urlato al telefono per dieci minuti proponendomi di pagarmi un albergo ma che andare da lui era una cosa stupida perchè ha troppi impegni di lavoro e non può rischiare di incoronirsi.


Insomma, va tutto alla grande, ora vado a bermi dell’acido muriatico.

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Ciance sparse: Coviddimmerda e orecchini perduti

Ahhhh miei cari spelacchiati, che palle sto periodo, qualcuno mandi avanti veloce col telecomando per favore. Facciamo che ci rivediamo a giugno 2025, per star tranquilli?

Visto che siete così carini a preoccuparvi per la mia salute vi aggiorno; continuo a non stare bene, in maniera abbastanza fastidiosa ed evidente adesso.

Sono giorni che ho un senso di affaticamento e spossatezza abbastanza fuori dal comune pure per me che sono un mollusco sedentario e privo di qualsiasi capacità motoria; io e il Batterino siamo andati al bar a piedi, un’incredibile camminata di circa due minuti, ho dovuto fare due pause e al ritorno sono quasi svenuta.
Ho sistemato un po’ l’appartamento di Mr Batterino e nuovo giro di tachicardia e fiato corto, mi sono dovuta sdraiare e mi sono addormentata di botto per due ore (dormire di pomeriggio di solito mi è impossibile).
Fare una rampa di scale in questo momento mi mette a durissima prova, arrivo su che mi devo piegare sulle ginocchia come i vecchi e rifiatare.

Insomma sono come un pokèmon esausto che ha bisogno dell’infermiera Joy, quindi venerdì visita dalla doctor sperando mi dia qualche soluzione miracolosa o ponga direttamente fine alle mie sofferenze con una padellata in testa.

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Intanto l’altra sera si è consumato un dramma che non ha niente a che fare con la mia salute.
Per Natale quel pazzo di un Batterino mi ha inondata di gioiellini: un anello, una collana e un orecchino. Io che sono una gazza ladra sono impazzita di gioia.

Ieri sera a cena il Batterino mi fa “Ma l’orecchino?”
Io, scema come una biglia, tiro indietro i capelli e comincio ad agitare la testa per far sbrilluccicare il suddetto orecchino.
Mr Batterino mi fissa come se fossi deficiente, cosa che in effetti sono, quindi niente di strano.
“Ma te lo sei tolto?”
Panico.
No che non me lo sono tolto, ce l’ho su da quando me l’ha regalato!
Mi ficco una mano sull’orecchio: niente.
Mi infilo un dito nell’orecchio fino al cervello: NULLA.

Partono le spedizioni di salvataggio, chiamo i sommozzatori, avvio una battuta di ricerca che nemmeno il padre di Nemo mi fa concorrenza: NADA.

Quindi ho fatto quello che chiunque sia pazzo quanto me avrebbe fatto: sono scoppiata a piangere per circa due ore, alternando i singhiozzi a frasi tipo “NON MI MERITO I TUOI REGALI NON PRENDERMI MAI PIU’ NIENTE SONO UNA CACCA UMANA!”
Insomma una cosa così sciocca ha scatenato in me una reazione fortissima, ovviamente legata a tutte le mie paturnie mentali di cui vi ho già parlato tantissimo; mi sentivo irrispettosa nei suoi confronti, di averlo deluso, di non aver dato abbastanza importanza al suo regalo e altre duemila cose, mannaggia.

Mr Batterino basito ma super dolcino mi consolava. Più che dolcino era dolcissimo, praticamente fatto di marzapane.
Mi verrebbe da dire marzapene senza alcuna ragione, solo perché mi fa ridere, ma forse evito. O forse no e lo pubblico così, chissà.

Alla fine l’indomani ho fatto l’unica cosa che andava fatta: ho chiamato la sola, l’unica, l’incredibile MADRE SUPERIORA, che è il nome con cui ho salvato in rubrica il numero di mia mamma.
“MAMMA SONO DISPERATA HO PERSO L’ORECCHINO AIUTAMIIIII GUARDA SE E’ A CASAAAAAAAA TI PREGOOOOOOOOOO SE NO DOVRO’ AMPUTARMI L’ORECCHIO COME VAN GOGH E POI SARO’ ASIMMETRICA E PENDERO’ DA UN LATO, CADRO’ SEMPRE A SINISTRA, UNA VITA ROVINATAAAAAA”
Mia mamma ha fatto un sospiro di circa venti minuti, praticamente è andata in apnea; perché dovete sapere che almeno sei o sette volte al giorno io non trovo qualcosa e chiedo a lei, che con il suo superpotere riesce a risalire a qualunque oggetto, vestito o cianfrusaglia.

E anche stavolta il suo superpotere non ha fallito.

“Testa di razzo, era sulla tua scrivania, DEFICIENTE.”
“…Ah. Batterino, puoi ancora ricoprirmi di regali, allarme rientrato, merito di tutto e di più.”

Sì insomma, una serata terribile.
Il commento del Batterino a un certo punto è stato “non pensavo l’avrei mai detto ma preferisco quando mi bagni il cuscino di bava che di lacrime.”

Ora me ne vado a cena con due mie amiche, serata giro pizza quindi conto di prendere almeno nove chili in una mangiata sola. L’orecchino mi sa che lo lascio a casa.
E voi come state, miei prodissimi? Vi è mai capitato di perdere un regalo o qualcosa a cui tenevate tanto? Spero abbiate reagito in modo meno pazzo di me, ma narratemi tutto!
Hasta la pastaaaaaa!

Allego foto dei regalini bellissimi:

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Ciance sparse: “Mi faccia un Long Covid, grazie!” + vivere da soli pt2

Ahhh Spelacchiati miei, vi scrivo dal mio letto dove probabilmente perirò presto.
Va beh, okay, sono un po’ melodrammatica lo ammetto, però maroooonnnnnn sto impazzendo.
Vi narro un secondo della mia salute, potrebbe essere un po’ disgustoso. Ma se Mr Batterino mi sopporta tutta scatarrante dal vivo spero possiate farlo anche voi virtualmente.

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Allooooora, io sono sempre stata una persona dalla salute cagionevole -perché la natura non era stata già abbastanza scherzosa con me, no?- e già da bambina dopo ogni influenza mi veniva puntualmente la bronchite.
Mentre gli altri provavano le droghe io mi facevo di cortisone, pensate che infanzia spassosa.
Ora mi ritrovo nella stessa situazione: Coviddimmerda passato ma i giorni successivi ho sviluppato una tosse abbastanza agghiacciante. Tra l’altro per chi non lo sapesse il nostro muco oltre che far schifo è anche portatore di notizie sulla nostra salute: se il catarro è verde allora c’è un’infezione ai bronchi in atto.
Beh, il mio al momento è color Hulk.

Dunque mi sono fatta tre giorni di cortisone che mi ha fatto andar via la tosse. Pensavo di aver finito di passarmi ‘ste vacanze natalizie in maniera piuttosto caccosa, e invece no perché sono giorni che ho il naso super tappato, febbriciattola odiosa e infame che va e viene (tra l’altro regà un tempo potevo avere anche quaranta gradi centigradi di febbre e facevo le capriole, ora con trentasette e sette mi viene solo da chiamare un parroco per l’estrema unzione) e mal di gola fetente.
Non so se tutto ciò rientri nel long-Covid o io sia solo così sfigata da essermi presa un’influenza subito dopo il virusdimmerda, fatto sta che passo le mie giornate rantolando qua e là, lamentandomi come un balenottero arenato. 
Credo che Mr Batterino stia considerando l’idea di darmi una mazzata in testa per finirmi. Lo capirei.

I have flu strane a | Off Topic

Insomma regà voi fate i bravi e cercate di stare al sicuro, non fate strunzaaaate che poi finite come me e vi dovete fare tre settimane di schifo. 

Intanto per questa settimana mi sono stabilita a casa Batterino, e continuano i grandi quesiti della vita:

  • Com’è possibile che la spazzatura non si smaterializzi autonomamente ma anzi addirittura si accumuli? Che diavoleria è mai questa?
  • Ma se io devo uscire e la signora delle pulizie sta lavando le scale posso lanciarmi direttamente di sotto dal parapetto o mi devo -giustamente- far picchiare in testa da lei col mocio?
  • Se io ho preso quattro cose al supermercato perché mi sono volati fuori di tasca trenta euro?
  • Il prezzo del tonno in scatola continua a turbarmi.
  • Dilemma copridivano: sono abbastanza sicura ci sia una colonia di batteri e di forme di vita ancora sconosciute che alberga in quel divano… Posso chiedere loro l’affitto?
  • Ma quanto possono stare aperte le olive sott’olio prima di andare a male?
  • Ma quelle due dita di olio che abbiamo usato per cercare di friggere delle patatine il mese scorso -spoiler, erano la cosa meno fritta ma più molliccia che l’universo abbia mai conosciuto- dove diamine devo smaltirlo? Credo che finirò col berlo solo per toglierlo di mezzo.
  • Quanti giorni di fila posso mangiare pasta col burro senza morire?
  • Ma voi lo sapevate che se non mangiate le patate in un lasso di tempo relativamente breve quelle GERMOGLIANO? Pazzesco. Ora abbiamo una piantagione in dispensa.
  • Ma se io ho passato la scopa venti secondi fa perché c’è un grumo di polvere che mi fissa ostinatamente da sotto la sedia? Quando si è formato? COME?
  • Ma se *inserire alimento a caso* è scaduto da tre giorni cosa rischio mangiandola? La vita? Un rivoltamento di stomaco per una foglia di lattuga un po’ rinsecchita posso anche accollarmelo, ma non vorrei restarci secca per quello.
    “Morta per aver ingerito un pomodorino ammuffito”, non suona benissimo come necrologio.
  • Ma se ordiniamo una pizza ogni due giorni in quanto tempo diventeremo obesi e soprattutto poveri?
Così brutto eppure così costoso

Fin’ora tra me e Mr Batterino siamo riusciti a fare i seguenti danni:

  • una cicca è rimasta appiccicata al pavimento per così tanto tempo che credo rimarrà l’alone per sempre
  • abbiamo rischiato innumerevoli volte di sbagliare e prendere la zuccheriera invece della saliera
  • una caffettiera è completamente bruciata prendendo letteralmente fuoco
  • tentando di scolare la pasta il Batterino l’ha rovesciata interamente nel lavello. Io ho riso così tanto che mi sono accasciata a terra, lui credo abbia pensato seriamente di strozzarmi.
  • andando a occhio abbiamo lavato i pavimenti con così poca acqua e così tanto sgrassatore che abbiamo scivolato da una stanza all’altra per giorni
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La caffettiera defunta il giorno della dipartita

Per ora queste sono le grandi avventure di casa Spelacchiata-Batterino, ma sicuramente arriveranno altre grandiose storie di totale incapacità a gestire la vita.
E voi, miei beneamati, come state? Siete ancora tutti sani e Covid free o la variante Omicrondimmerda ha acchiappato pure voi? Intorno a me si stanno incoronendo tutti, un’ecatombe, per fortuna nessuno ha sintomi abbastanza gravi da dover essere ospedalizzato!
Se qualcuno conosce la risposta ai miei quesiti filosofici sulla vita in solitaria siete pregati di dirmele, potete anche mandarmi un manuale di vita se ne siete in possesso.

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Ciance sparse: tamponi e tapparelle

DIN DON DAAAN DIN DON DAAAAN SUONAN LE CAMPAAAAAN
Piu che le campan qua mi sa che a suonare e sbattere sono un po’ le balle di chiunque, però cerchiamo di essere poetici e natalizi che se no è la fine.

Che poi parlo io, chiusa in una stanza di mezzo metro quadro da dieci giorni con i muratori nell’appartemento accanto alla mia camera che attaccano alle otto e mezza di mattina e finiscono alle sei e mezza di sera di martellare, segare, trapanare…
Come se non bastasse questo tripudio di rumori fastidiosi i miei genitori sono impazziti e hanno deciso di darsi al bricolage.
Dovete capire che a casa mia le cose si affrontano in un certo modo, ovvero ignorando ogni minimo problema finché non diventa così grande che è impossibile continuare a far finta di nulla, e comunque noi lo ignoriamo ancora un po’.

Oggi tocca alle tapparelle.
Credo siano circa tre anni che per andare sul balcone dobbiamo accartocciarci su noi stessi come i mimi che si infilano nelle scatole; dobbiamo diventare piccoli piccoli, strisciare sui gomiti come se fossimo nell’esercito, rotolare nei ventitrè centimetri di spazio che ci sono tra la tapparella e il pavimento e poi una volta fuori sul balcone nessuno ha più voglia di rientrare quindi rimane lì per eoni ed eoni.

Io avevo preso in considerazione l’idea di lanciarmi di sotto, pur di non ripetere quella trafila.

Non so bene cosa sia successo a quelle stracazzo di tapparelle, so solo che un giorno non si alzavano più; da lì è stato come questo Natale col Covid: prima quelle della sala, poi in camera dei miei ed infine quelle dell’altro balconcino con la caldaia.
Una moria di tapparelle, TappaSars18 credo sia la nomenclatura ufficiale.

Ovviamente nessuno in casa ha mosso un dito, nemmeno il mignolo del piede.
“Ah va beh, tanto non ci andiamo sul balcone.”
MA TU NON CI VAI, PADRE CHE HA PRESO RESIDENZA SUL DIVANO DAL 1932! C’è proprio il suo stampo ormai su quel divano, ci credo che non gliene freghi delle tapparelle del balcone… Mah.
Quindi ora li sento cristare senza sosta da circa due ore, non ho idea di cosa stia succedendo la sotto; ogni tanto partono delle urla e sento dei tonfi, forse più che aggiustare qualcosa stanno combattendo a mani nude con un orso.

In più ormai penso che possiate chiamarmi La Maga dei Tamponi fai da te. Sono diventata bravissima, praticamente Maga Magò.

Il Batterino, che ha sempre una parola dolce per me, dice che sono una rana quindi mi ha ribattezzata Rana Ranò.

Comunque regà, davvero, infilo, giro il tampone, sfilo, na roba rapida e indolore. Mi ricorda dei rapporti carnali del passato.
Insomma, miei villani Spelacchiati, domani c’ho er tamponazzo ufficiale che potrebbe segnare la fine della mia reclusione o la fine della mia esistenza, perché se fossi ancora positiva prenderei la prima tanica di benzina e farei come il tizio al TG2 nel 2006 “questa è benzina, io mi do fuoco”.

E voi come state? Come gestite le rotture di cose in casa vostra, fate come noi e ignorate tutto o aggiustate subito come persone intelligenti?
Ma soprattutto… Siete riusciti a salvarvi da questa ondata incredibile di Coviddimmerda o siete anche voi in isolamento come i carcerati?
Narratemi tutto, io sono alla ricerca di Film Brutt da vedere e recensire per sfogare del nervosismo!

Hasta la pastaaaaa

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Ciance sparse: Buon Merdale, ops volevo dire Natale

Lunedì 20 Dicembre 2021


Allora regà, qui lo dico e qui lo sottoscrivo, se nei prossimi giorni dirò di essermi ammalata voglio che qualcuno mi prenda la capoccia e mi dia una testata dritta in mezzo agli occhi perché ho ben presente il momento in cui mi sono presa una bronchite: mentre aspettavo fuori dallo studio della psicologa per mezz’ora perché non volevo citofonare e interrompere la seduta, essendo io arrivata prima.
Giuro che avevo le dita delle mani che non si muovevano più, ero come un pupazzo di Lego con la mano a C. 

Martedì 21 Dicembre 2021


Eccallà, lo sapevo, ma che cazzo di fastidio alla gola… Ma posso passarmi il Natale con l’influenza, porca miseria, fammi mettere la mascherina…

“Sara, così, per curiosità, che cazzo stai facendo?”
“Senti mamma, ho fatto una cazzata ieri e ho accumulato così tanto freddo che penso potrete usarmi come ghiacciolo che emana frescura per le prossime ventidue estati, però ora lasciami isolare che non voglio passarvi niente per le feste.”
“Si ma perchè hai cinque mascherine addosso?”
“MAMMA HO DETTO CHE NON VOGLIO CONTAGIARVI VAI VIA!”
“Sì, vado a dire a tuo padre che sei diventata scema, ecco dove vado…”


Mercoledì 22 Dicembre 2021

“Pronto?”
“Pronto Dottoressa buonasera, sono Pensierispelacchiati, ho un quesito… io mi sono trincerata in camera eh, non ho contatti col mondo esterno e mi passano il cibo come ai carcerati lasciandomelo fuori dalla porta, però vorrei sapere secondo lei se mi sono solo raffreddata o se c’è la possibilità che sia Coviddimmerda…”
*Le spiego la situazione*

“Allora Sara, hai la tosse secca? O hai del catarro?”
“Mah, se permette penso di essere fatta della stessa sotanza del catarro, al momento. Di secco non ho proprio nulla…”
“E allora vai tra, non è Covid. Ora scusami ma devo andare a Honolulu, ci sentiamo dopo le feste, addioossssss!”
E c’ha anche ragione, povera donna, cosa la chiamo a due giorni da Natale…

Giovedì 23 Dicembre 2021


“Sara, per la miseria, pure la Dottoressa ti ha detto di non rompere le balle, toglierti quelle mascherine e venire fuori da camera tua!”
“LASCIAMIIIII NON VOGLIO INFETTARE NESSUNOOOOOOO”

E niente ormai ero in sbattimento, ero convinta di non avere il Covid ma comunque avevo più catarro che acqua in corpo e volevo evitare di passarlo ai miei.

Mia sorella dunque torna a casa con un tampone fai da te e me lo sbatte in faccia “dai, fai sto coso così almeno siamo tutti sicuri che sia solo influenza e ce ne sbattiamo.”

Indovinate?
Due trattini.

Positiva come non so che roba, forse addirittura radiattiva.

E da lì è iniziata tutta la trafila e io vorrei soltanto spararmi a un piede in questo momento.

In camera mia si è creato un ecosistema tutto suo, sto chiusa qua dentro da cinque giorni e credo si sia creato un microclima a sé stante; io passo dal letto alla sedia e dalla sedia al letto senza fare assolutamente un cazzo.
A Natale sono stata in videoconferenza con i miei che erano al piano di sotto e abbiamo giocato a tombola; ho vinto ventidue euro.
Posso dire “grazie al cazzo” o passo per persona scurrile?

Penso di aver bestemmiato senza sosta per almeno sei ore di fila, poi effettivamente avevo finito la salivazione e allora ho continuato a imprecare ma solo mentalmente.
Io volevo soltanto passarmi le feste con il mio Batterino preferito, dargli i suoi regalini, pigliarmi i suoi di regalini e possibilmente ancorarmi a lui come un koala al suo eucalipto e non lasciarlo andare almeno fino alla befana.

E invece sono sola come un cane in una stanzetta disordinata, con il terrore di aver contagiato mia mamma che è cardiopatica. In quel caso penso mi darei direttamente fuoco, miei cari.

Qualcuno dei miei conoscenti ha avuto la brillante idea di dirmi una roba tipo “eh vedi, tu che difendevi tanto i vaccini, hai cambiato idea adesso? Eh? Sfigata?”

Ora.
Io non ti uccido perché non ho la forza fisica necessaria ma credimi che se avessi a disposizione una pistola tu saresti già dall’altra parte; ma io già sono incazzata nera, puoi farmi prendere pure una tonalità in più? Cosa devo fare, venire personalmente a dirti che il tram per andare a fare in chiul passa ogni cinque minuti?
MA ALLORA COSA VIENI A GONGOLARE DA ME, PEZZENTE INVERECONDO?
Che i vaccini ti rendano immune al Coviddimmmmmerda non l’ha mai detto nessuno, nel momento in cui mi sono vaccinata per ben due volte ero ben conscia che avrei comunque potuto pigliarmelo ma in maniera lieve e -speriamo- molto meno duratura. E infatti non ho bisogno di cure, non ho bisogno di niente se non di una playstation per passare il tempo, e onestamente sono solo felice di essere vaccinata. Ora, se cortesemente mi negativizzassi in maniera rapida così che non debba lasciare il mio Batterino solo a capodanno in mezzo alle sgallettate mannare apprezzerei molto, ecco.

Insomma miei cari… che vi devo dire, questa è la situa. Si tiene botta. Non vedo l’ora di uscire e sbaciucchiare il mio Batterino preferito (e soprattutto di aprire i suoi regali! Tra l’altro si apre il totoscommesse, secondo voi cosa mi ha regalato quel tonto?) e ubriacarmi come avrei voluto fare in questi giorni.
Voi invece come avete passato il Natale e la Vigilia? Cosa avete magnato senza ritegno alcuno? Siete ancora brilli?
Narratemi i peggiori aneddoti familiari che avete in serbo, vi prego, così mi fate ridere e mi tenete compagnia!
A presto cari Spelacchiati, vi lovvo!
Hasta la pasta!

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Ciance sparse : sono una profuga

Sono una profuga, se qualcuno volesse mandarmi in un hotel a cinque stelle e darmi ottanta euro al giorno ne sarei molto grata.

Qualcuno pensi agli itaglianiiiiiiiiii!
Allooooora, dopo una reclusione di dieci giorni che ha rischiato di minare la mia già traballante sanità mentale ora sono una senza fissa dimora, ma andiamo con ordine.

Stare chiusa in camera mia sette giorni (letteralmente in camera mia, uscivo solo per cucinare e poi strisciavo di nuovo dentro come un lombrico) mi aveva fatto contemplare l’idea di prendere a testate lo spigolo della scrivania, ma poi ho avuto un’idea ancora più geniale, una vera illuminazione: non so perché ma un certo punto mi sono sentita proprio giovine dentro e fuori, come quando a vent’anni uscivo con la minigonna in inverno senza nemmeno le calze velate sotto perché tanto chissene; in preda a questo delirio di onnipotenza dunque ho fatto veramente la cosa più intelligente che potessi fare: quarantacinque minuti di cardio proprio sotto al condizionatore ovviamente acceso perché stavo per morire.

Risultato?
Ho avuto un’esperienza di pre morte che Coviddimmerda spostati che sei un novellino. Spiaggiata. Morta per quaranta minuti, con lo stomaco che urlava vendetta.
Poi mi sono ripresa e sono tornata ad essere la pirla di sempre, come si suol dire “quel che non ti uccide ti rende più scemo”.

Questo accadeva cinque giorni fa, ora sono sana come un pesce, ho fatto il secondo tampone NEGATIVOOOOO ma la sventura vuole che mio padre non solo sia ancora positivo ma abbia pure la variante Delta del Coviddimmerda.
Questo significa che dovrà andare avanti a oltranza con la quarantena finché non farà un tampone con esito negativo, cosa che potrebbe succedere anche tra due mesi.
Ah, mia sorella si sposa tra venti giorni.

Potete quindi immaginare l’atmosfera in famiglia in questi giorni, un misto di isteria, depressione e furia.

Io da vigliacca quale sono mi sono dileguata appena ho avuto l’esito del tampone: ho fatto fagotto e verrò ospitata da amici e da Mr Batterista fino a non si sa bene quando. Se qualcuno volesse offrirmi un pasto caldo e un tetto sulla testa sarebbe molto apprezzato, giuro di non essere contagiosa.

Sono da Mr Batterista da tre giorni e ancora non ha dato segni di detestare ogni cosa che faccio, cosa che temo succederà a breve perché vivere con me è più o meno un incubo: sono disordinata, pigra, scema come una biglia -il che significa che dico idiozie dalla mattina alla sera-, ho le abilità culinarie di una formica morta… Insomma, una persona che piuttosto che averla in casa uno si spara.
Vedremo quanto tempo resisterà Mr Battery prima di darmi una capocciata e lasciarmi tramortita.

Insomma, queste sono le news. Prometto che il prossimo post sarà un Film Brutt, anche se ultimamente faccio fatica a trovarne proprio di brutti brutti quindi se avete consigli (possibilmente reperibili legalmente) fatemi sapere!

Voi come state, miei prodi? Cosa mi raccontate, come va la vostra estate? Spero siate tutti in vacanza con un cocktail in mano!

Hasta la pasta!

Ps: sono molto orgogliosa di voi Spelacchiati, temevo sarebbe stato un mattatoio la sezione commenti dello scorso articolo invece BRAVI! Vi abbraccio in modo spelacchiato!

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Ciance sparse: Rispondo ai no vax, no pass, no cervell

Habemus tamponus!
Esito: Negativo.
Nemmeno il Coviddimmerda mi vuole, il che mi rende molto fiera del mio essere una creatura deprecabile e disprezzabile da ogni forma vivente, perfino un virus piuttosto infame.
Dunque non ho messo a repentaglio la vita di nessuno, grazie al cielo, e questo mi ha fatto tirare il sospiro di sollievo più grande del mondo; quando ho rifiatato probabilmente ho scatenato un uragano alle Hawaii.
Però mi toccano dieci giorni di isolamento totale e assoluto, credo che impazzirò già domani.

In tutto ciò, oltre alle mestruazioni malvage che colpiscono sempre nel momento giusto, sto sclerando in maniera inaudita. Sto rasentando l’idrofobia. Meno male che non posso uscire di casa se no avrei già ammazzato qualcuno, precisamente una delle testimoni con cui devo organizzare un addio al nubilato.
Mi sta chiamando fuori dalla grazia di Dio. 

Credo che a breve assolderò qualcuno per darle una capocciata, accetto volontari.

E ora… Vorrei intavolare la questione Green Pass ma ammetto di essere un po’ intimorita, non perché abbia paura del confronto ma perché se mi ritrovo commenti di teste di minchia che mi scrivono che è una dittatura e che la Shoah è iniziata così anni addietro io giuro che pago qualcuno per rintracciare ogni singolo indirizzo IP e venire a saccagnarvi di botte. Giuro. GIURO.

Quindi… Lo dico?
Lo dico.
MA A CHI CAZZO FREGA QUALCOSA DEI VOSTRI DATI E DEI VOSTRI SPOSTAMENTI? AVETE PAURA PER LA VOSTRA PRIVACY DI MERDA, MA CHI STRACAZZO PENSATE DI ESSERE, LA REGINA ELISABETTA DEI POVERI? MA SIETE FUORI DI TESTA? “EH MA COSI CI CONTROLLANO” MA CHI CAZZO SEIIII MA CHISSENEFREGA DI TE!

No ma va bene, abbiate paura di essere tutti tracciati e tracciabili, per carità, io ho più paura di un virus piuttosto letale che ha provocato centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo, onestamente.

“Ma non sappiamo cosa ci iniettano”
GUARDA, TU DEVI SOLO PREGARE CHE TI INIETTINO DEI NEURONI, PORCA LA PUTTANA! MANGI LE PEGGIO COSE, USI I PRODOTTI PIU CHIMICI DEL MONDO, LECCHI PURE I PALI DELLA METRO ANCORA UN PO’ MA IL VACCINO NO PER CARITA… MA VATTENEAFFANCULO, MANDAMI UNA CARTOLINA E RESTA Lì PER SEMPRE!

“Ma io ho paura”
Ecco, qui possiamo ragionare. Lo so. Non è che io fossi tranquilla come un gerbillo in primavera, però ci sono cose che vanno oltre la mia comprensione, mi affido alla scienza e a chi fa il ricercatore/medico/qualunque lavoro che c’entri con la creazione di un vaccino e basta. Poi oh se preferisci incoronirti e schiattare attaccato a una macchina cosa ti posso dire io? Solo di scrivere due righe in cui mi lasci tutti i tuoi averi, ecco cosa.

Non possono impedirmi di circolare, è anticostituzionale. Non mi vaccino e voglio vedere chi non mi fa entrare”
Allora.
Qui io di anticostituzionale vedo solo la tua miserabile arroganza, BRUTTO PEZZO DI STERCO.
Perchè a parlare così sono quelle persone che hanno zero empatia e zero conoscenza di realtà diverse dalla loro, perché se tu hai un amico, un figlio o un parente malato, con problemi respiratori, impossibilitato a vaccinarsi SUO MALGRADO, e tu che non hai alcun problema rifiuti di vaccinarti e poi vai in giro a sputacchiare la tua ignoranza e i tuoi germi finendo con l’incoronire una persona di quelle categorie… Beh, sei una merda. Punto.

“Ma non capisci che ci stanno schedando tutti, la truffa Covid è stata creata a puntino dai poteri forti per controllarci”
Senti, fammi un favore: non riprodurti mai. MAI. Che la tua vile ignoranza e il tuo DNA fatto proprio di cacca si estinguano con te. E, cortesemente, non mi rivolgere mai più la parola.

“Io la mascherina non l’ho mai messa e mai la metterò”
Io la mascherina te la infilo su per il culo e te la faccio uscire da un orecchio, okay? Poi puoi fare quello che vuoi, io la soddisfazione me la sono tolta.

“I vaccini sono inutili”
Come te, eppure eccoti qua. 

No ragazzi, so che sono stata io a dirvi di essere calma e paziente nel post scorso ma sono arrivata al limite. Mi è stato detto “visto? tutte ste scene poi tuo padre ha un mal di gola, ancora a credere al virus letale, ma dai…” e non ci ho visto più.
Per quanto mi riguarda io la dittatura sanitaria la metterei davvero, e non sto scherzando. Se sei troppo ignorante, troppo stupido, troppo arrogante per fare il bene della collettività devi essere costretto, perché io un altro anno e mezzo come quello passato non me lo voglio fare a causa di queste persone che sputano in faccia alle migliaia di morti nel mondo che ci sono state per il Covid. Eccheccazzo.
L’unica cosa del Green Pass che non mi piace è il dare una responsabilità enorme in più ai gestori dei locali e di qualunque luogo in cui ci sia da richiedere sto codice, ma vedremo come andrannno le cose.

E voi miei cari Spelacchiati cosa pensate? Siete vaccinati e vaccinabili? Avete già il Green Pass? Se qualcuno ha qualcosa di intelligente da dire nei commenti è il benvenuto, giuro che farò del mio meglio per rispondere in modo pacato. Giuro. Proverò. Non assicuro niente.

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Coviddimmerda, a noi due (forse)

Spelacchiati e Spelacchiate all’ascolto (o alla vista, per meglio dire) sto vivendo attimi di panico.
Padre Spelacchiato ha il covid.
Zan zan zaan.
L’uomo più sfigato della storia, tra l’altro: non ha mai contatti umani e riesce a incoronirsi in estate, con pochissimi contagi in giro e per di più dopo aver già fatto entrambe le dosi di vaccino. Fantozzi, tu a mio padre je fai una pippa al sugo.

Com’è la situa a casa Spelacchiatis? Eh.
In realtà a livello di salute va tutto bene, il problema sono io che entro un paio d’ore non avrò più uno stomaco perché sarà completamente corroso dai succhi gastrici.

Andiamo con ordine.
Venerdì Padre Spelacchiato si esibisce in una scena madre: tossicchia, continua a schiarirsi la voce, si lamenta come se stesse morendo… Tutte cose che fa abitualmente quando ha anche il minimo malanno, dunque nulla di preoccupante.
“E se fosse Covid?” ci ha chiesto a un certo punto.
Per poco non lo mandavamo a cagare, io e mia mamma. Lo abbiamo spernacchiato in ogni modo.
“Ma non dire bislaccherie, CRETINO! Vai in bicicletta a lavoro, arrivi tutto sudato come un’aragosta nell’acqua bollente della pentola, hai la scrivania sotto al condizionatore… Ma Covid de che, ti sei raffreddato! Due colpi di tosse e pensi di avere il Covid, perché non la peste a questo punto?”
Tossicchia qui, tossicchia lì lui ormai è in modalità ipocondria da quando la situa Coviddimmerda è iniziata quindi nonostante noi lo sfottessimo un po’ si è trincerato in taverna e gli portavamo cibo e acqua come ai carcerati.

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mio padre in questi giorni

Chiama il suo dottore, gli dice che ha mal di gola e vuol fare un tampone: il dottore per poco non muore dal ridere.
“Stai calmo e prenditi un’aspirina, COJONE! Con sti sbalzi di temperatura stanno tutti come te, adios vado alle Barbados in feriessss!”
E niente, eravamo tutti tranquilli come delle Pasque (qualcuno poi mi spieghi da cosa cazzo è nato il modo di dire “tranquillo come una Pasqua”) con lui che non ha avuto altri sintomi ma si è comunque barricato in taverna, fino a che oggi -lunedì- non decide di prenotarsi un tampone in farmacia perché in ansia nonostante tutto.

“Ma vai a cagheeeer, pistola! Ma cosa butti trenta euro, c’hai il malino di golina come i vecchiettini?”
Torna.
Positivo.
‘rca troia.

Non so se sia possibile per voi immaginare lo stato di pura ansia mista a senso di colpa che sto provando in questo momento lunghissimo. E no, non perché ho deriso mio padre quando aveva ragione, ma perché sto pensando a tutte le persone che ho incontrato in questi giorni.

Mr Batterista in primis. L’idea che io gli faccia perdere due settimane di date in un momento del genere mi fa rivoltare lo stomaco e vorrei letteralmente prendermi tutti i sintomi possibili se servisse a lasciare lui sano.
Comunque l’ha presa bene, devo dire: quando gli ho telefonato dandogli la lieta notizia “aspettiamo un Coviddimmerda” ha solo bestemmiato per quindici minuti di fila nei modi più creativi e coloriti che io abbia mai sentito.

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io con Mr Batterista prossimamente

Il marmocchio a cui do ripetizioni a casa di sua nonna, la quale non è vaccinata perché non crede nei vaccini. Donna di settant’anni, io sono stata a casa sua due giorni fa.

Un amico di Mr Batterista, anche lui no vax, che forse un po’ gli servirebbe vedere che il Coviddimmerda esiste eh, ma non così e non per colpa mia.

Insomma, ero preoccupata che Mr Batterista mi mollasse per una sgallettata ma probabilmente mi pianterà perché gli ho rovinato l’unico mese seriamente lavorativo di quest’anno, cosa per cui continuerò a flagellarmi per il resto dei miei giorni spelacchiati.

Ragazzi, seriamente… ci sono rimasta veramente di sale quando mio papà ha detto di essere positivo, io ci avrei messo la mano sul fuoco che non era quel cazzo di virus di merda, e invece… Nonostante i vaccini, eccolo qua.
In forma lieve, un po’ in sordina, eppure è qui. Se mio padre non fosse stato vaccinato? Non ci voglio pensare.
Posso concentrarmi sui sensi di colpa e sull’essere imbecille proprio perché sono relativamente tranquilla riguardo la sua salute, e anche la mia e quella di mia mamma. Che poi lo so che non è davvero colpa mia

Il vaccino non è un miracolo, non riesce a debellare un virus così, ma quello che deve fare è renderlo non letale: se tutti si prendessero il Coviddi e avessero come sintomo solo il mal di gola sarebbe tutta un’altra cosa da gestire.
Quindi per favore… Riflettete, pensate, ragionate, informatevi, informate gli altri, abbiate pazienza con chi la pensa diversamente, ponetevi le giuste domande, siate obbiettivi ed empatici.

Se dovessi essere positiva ma soprattutto se qualcuna delle persone che ho visto in questi giorni dovesse stare male, sappiate che mi lancerò immediatamente dal balcone, di testa, sperando in una fine rapida.
In caso non succeda niente invece tornerò presto ad ammorbare i vostri schermi!

Hasta la pasta, tenete alta la guardia e non spelacchiatevi troppo. Io vi aggiornerò sugli sviluppi, in caso dovessi stare in quarantena preparatevi a una caterva di Film Brutt perché non farò altro!

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Ciance sparse: sclero random

Buondí miei cari Spelacchiati, come state? Vi prego ditemi che non sono la sola che sta mostrando segni di totale instabilità mentale a sto giro di zona rossa. Cioè, io i segni di instabilità mentale li mostro ogni giorno da sempre, però da quando ci hanno di nuovo tinteggiato la città di porpora mi sento ancora più sclerata.
Vago per casa senza uno scopo.
Mi aggiro per gli anfratti di camera mia come un’anima in pena, che i dannati della Divina Commedia mi fanno un baffo. (Ora che ci penso dovrei quanto meno decolorare il vello che ricopre il mio labbro superiore.)

Oggi poi sono arrabbiata, furibonda, rasento l’isteria: insomma, sono incazzata nera. Ma non quel nero opaco, tipo le auto, intendo un nero nerissimo tipo buco nero che risucchia tutto come me al McDonald.

Mi sento come una mantide religiosa dopo un amplesso: ho voglia di decapitare qualcuno.
Ora vi spiego cosa ha turbato quest’oggi la mia per niente isterica anima di persona idiota; come forse saprete io do ripetizioni e in questo periodo faccio lezione ai marmocchi via web.
Ebbene oggi la madre di un marmocchio -marmocchio che tra parentesi ho salvato dalla bocciatura e che ha una media quasi notevole grazie al sangue e sudore che sia io che lui produciamo a ogni lezione- mi ha accusata di comunicarle piu ore di lezione rispetto a quelle fatte.

ORA.
A me si può dire veramente qualunque cosa, ogni insulto possibile e immaginabile probabilmente me lo merito, l’unica cosa che so di non essere è disonesta. Poi regà parliamoci chiaro, per otto euro in più o in meno non mi metto a escogitare piani malvagi. Fossero lezioni da cinquanta euro a botta allora sì che cercherei di falsificare tutto e farmi pagare per settanta lezioni alla settimana… Quindi fanculooooooo ma come osa infangare il mio buon nome?

Come se tutto ciò non fosse già abbastanza sconquassante, la mia universitàdimmerda ha fatto saltare la sessione quindi passo le mie giornate rantolando e mugugnando frasi sconnesse sul fatto che non troverò mai lavoro, non mi laureerò mai e finirò con il fare la bibitara allo stadio sognando un giorno di entrare in un partito politico con una stella cometa.

In più ho deciso di smettere di fumare.
Regà, non potete capire.
Sto impazzendo.
Vedo sigarette ovunque.
Sogno di alzarmi di notte e andare a comprarle. Chiudo gli occhi e sento quel magnifico odore di putrefazione e morte incombente che solo le sigarette regalano. Probabilmente se avvicinassi una sigaretta all’orecchio sentirei proprio il Creatore Supremo sussurrarmi soavemente “FUMALAAAA FUMA QUELLA SIGARETTAAAA! MUORIIII” altro che conchiglie e rumore del mare.
Quando passo davanti a un tabaccaio devono minacciare di spararmi alle rotule per farmi andare via, e comunque una pallottola nel ginocchio mi sembra un prezzo abbastanza ragionevole per quell’ammasso di catrame e nicotina che tanto mi manca.
Mi fumerei anche il mio cane in questo momento se solo riuscissi ad arrotolarla in una carta. (Dovete capire che un Golden Retriever di oltre quaranta chili è un po’ difficile da sfumacchiarsi, ma non è detto che io non ci provi visto come stanno andando le cose.)

L’unica cosa buona di questo periodo nefasto è Mr Batterista, che ancora inspiegabilmente mi sopporta e questa cosa non smette mai di sorprendermi. Ê proprio uno spelacchiati bizzarro e io sono piuttosto pazza di lui.

Cioe capite? Non soltanto esiste un essere umano che non detesto profondamente, ma è addirittura un esemplare maschio! E io con gli esemplari maschi faccio notoriamente schifo, lo sapete. Per me rimane valida l’ipotesi che abbia una menomazione cerebrale che lo porti assurdamente ad apprezzare la mia immane idiozia, vi terrò aggiornati sulle sue condizioni di salute.

Per oggi direi che è tutto, miei amati spelacchiatini, ora passiamo a voi! Come state? Avete scoperto hobby incredibili in questo periodo bislacco? Avete progetti per Pasqua, tipo emigrare per sempre in Congo? State guardando, leggendo o ascoltando cose fighe? Narratemi tutto, che accetto suggerimenti di ogni tipo!

Hasta la pastaaaaaaahhhh

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Ciance sparse da una zona non rossa, di più

Buonasera miei cari Spelacchiatini. Niente domanda di rito stasera perché diciamocelo, che domanda della minchia è “come state?” in questo periodo? E con “in questo periodo” intendo l’intero 2020, sia chiaro. L’unica cosa positiva è che quel citrullo di Donaldo Trumpo deve sloggiare dalla casa dal colore molto chiaro. Si prendesse pure la cheerleader italiana saremmo tutti a posto!

Ma parliamo dell’argomento scottante.
Indovinate un po’ di che colore è la mia zona?
Rossa.
Potesse esserlo sarebbe bordeaux mi sa, anche se per essere più accurata dovrebbe essere marrone escremento.

Non so come sia la qualità dell’aria nella vostra zona ma nella mia ci sono proprio particelle di panico e delirio, miste ovviamente a smog e schifo; per stare proprio tranquilla per qualche assurda ragione ancora a me sconosciuta l’altra sera sono finita in un gruppo FB di persone guarite dal Coviddimmerda (nomenclatura ufficiale per me) e mi è venuta un’angoscia tale che ho chiuso di scatto il pc e sono andata a infilare la testa nel barattolo della nutella, da bravo struzzo grasso quale sono.

Avevo detto che non avrei fatto polemica ma qui la situazione mi sta mettendo a dura prova; passo le mie giornate a chiedermi cosa sia potuto succedere di così traumatico nella vita di un essere subumano da renderlo incapace addirittura di capire COME STRACAZZO SI INDOSSA UNA STRACAZZO DI MASCHERINA.
No perché se vedo un altro naso spuntare da una mascherina io prendo un trinciapolli e lo taglio di netto.
Avete presente “il collezionista di occhi”? Ecco, io divento La Collezionista di Nasi. 

Ma quella effettivamente è la cosa minore, considerate che nella mia città il pronto soccorso per tre ore ha dovuto “chiudere”, nel senso che era così pieno da non poter più accettare nuovi arrivi che quindi venivano smistati in paesi vicini.
Perché?
Perché la gente ora ha una paura folle e al primo sintomo di qualunque cosa va in pronto soccorso.
Ora, io sono la prima che se dovesse avere quattro linee di febbre o fare due colpi di tosse si preparerebbe all’estrema unzione e scriverebbe il testamento lasciando tutto al cane, però porca di quell’orca, ragazzi… cerchiamo di rimanere razionali, perché non c’è solo il Coviddimmerda al mondo e se qualcuno ha un incidente o qualunque altra malattia che gli fa rischiare la vita in quel momento non può non poter andare all’ospedale, cazzo.
E sì, non è normale che siano così poco organizzati, e sì, è tutto una merda, e sì, hanno fatto allarmismo per mesi quindi ora al primo starnuto uno pensa di star tirando le cuoia, ma non mettiamoci del nostro per peggiorare le cose. 

Ma parliamo un attimo della piaga superiore, il vero problema di questo periodo, la cosa più grave di tutte.
*Inspira*
Regà io ve lo dico, al prossimo che posta su qualunque social qualcosa sulla RESILIENZA giuro che faccio un casino. MA SE FINO A IERI NON SAPEVI NEANCHE CHE ESISTESSE LA ZETA NELL’ALFABETO PERCHE’ NON CI ERI MAI ARRIVATO, MA COSA CAZZO SCRIVI RESILIENZA OVUNQUE, ANCORA UN PO’ E TE LO TATUI PURE IN FRONTE? MA RESILIENTE COSA? MA COSA TI RENDEREBBE RESILIENTE, TESTA A PERA PIENA DI AMMACCATURE?
IMPARA ANCHE QUESTA PAROLA: SEGATURA, CHE E’ QUELLA CHE TROVERANNO NEL TUO PICCOLISSIMO CERVELLO SOTTOSVILUPPATO QUANDO TI TROVERANNO COL CRANIO APERTO DA UNA MIA MANGANELLATA!
Scusate, mi calmo. Divento resiliente pure io. Resilio.

Poi io sono fortunatissima: il Coviddimmerda per ora non ha intaccato la mia sfera personale direttamente, però ammetto che questo secondo lockdown mi sta già pesando molto. Sarà che finalmente ho una vita sentimentale e non poter vedere quel pazzo esserino che da un paio di mesi orbita nella mia vita mi turba parecchio… che patetismo, qualcuno mi picchi. O mi merli.
(L’avete capita? Il picchio e il merlo sono due uccelli, ah ah ah sono proprio simpa)

Vi lascio un link di Ivan Grieco, uno streamer con una dialettica molto migliore della mia e che in questo video esprime praticamente tutto quello che personalmente mi fa incazzare per questa situazione:

Detto ciò regà, ditemi. Voi come state? Spero davvero che nel male ve la stiate passando decentemente. Raccontatemi, in che zona colorata siete? Come state vivendo questa situazione? Anche voi siete resilienti?
Aggiornatemi un po’, facciamoci compagnia anche in questo momento molto provante.
Hasta la pasta, Spalacchiatini!