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La Sara depressa: accettazione

Okay, questo post è un po’ una prova per me.  
Questa è una di quelle sere, quindi devo trovare qualcosa da fare per distrarmi e visto che l’altro post è stato apprezzato e leggere i vostri commenti mi ha fatto sentire tanto bene ho deciso di riprovare a parlarne.
Che poi anche in questo momento mi rendo conto che c’è gente che è messa peggio di me, pensate quella povera donna che sta con Salvini… Se ce la fa lei a tirare avanti lo posso fare anche io.
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Per sdrammatizzare questo post ho deciso di inserire gif a mio parere divertenti qua e là senza alcuna logica.
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Una delle cose che mi è stata più detta dalla mia famiglia e dai miei amici è stata: “Ma non sembri avere un problema.”

Ecco. Lo so che non sembra.
Lo so che è orribile pensare di non conoscere nemmeno tua figlia. Lo so, e mi dispiace tanto. 

Quando sono con altre persone è come se si attivasse un meccanismo di difesa che mi rende ancora più scema. Non parlo mai di me, i miei problemi non esistono. Ascolto tanto, un po’ perché mi piace e un po’ perché egoisticamente parlando ascoltare altri mi distrae dal buco nero che a volte sembra aprirsi dentro di me risucchiando tutte le cose belle e anche quelle decenti.
Insomma, è più facile ascoltare.
Ma allo stesso tempo rendermi conto che nessuno si sia mai accorto di come stessi realmente mi ha fatta sentire sola al mondo.

Risultati immagini per salvini gifHo cominciato a pensare di avere un problema molto tardi, ci ho messo veramente un sacco ad accettare anche solo l’idea di avere qualcosa che non va a livello mentale. Aspettare non ha aiutato, quindi io ve lo dico spassionatamente: se non vi sentite bene agite subito. Se poi è davvero solo un periodo del cazzo meglio ancora, ma non aspettate. 
Si dice “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” e in effetti io non volevo sentire nè vedere, piuttosto mi sarei ascoltata Justin Bieber a manetta ininterrottamente per una settimana. Però succedevano cose e in reazione io sentivo cose, pensavo cose e di fare cose, e non andava bene. 
Piangevo ovunque, praticamente ogni volta fossi sola. Sul treno di ritorno dall’università, in centro mentre tornavo a casa, in libreria, nell’ascensore per andare dal marmocchio a cui dò ripetizioni… Ovunque. Spessissimo.
C’erano settimane in cui succedeva ogni giorno, altre in cui stavo benissimo e mi dicevo “Okay Sara non fare la deficiente, era un momento no. Succede, è passato.” 
Ma no, non passava proprio per niente, dopo un mese ero di nuovo in bagno col mascara sbavato e il naso rossissimo mentre gli altri mangiavano totalmente ignari del mio disagio.

Risultati immagini per adinolfi gifInsomma, non andava bene. E io così ho passato non mesi ma anni; su e giù, solo che ogni momento giù era sempre peggio di quello precedente.
Poi nell’ultimo anno sono successe veramente un sacco di cose che mi hanno destabilizzata; c’è stata un’escalation di persone e situazioni che mi hanno fatta esplodere come un candelotto di dinamite in un episodio di Willy Coyote e mia sorella ha scoperto che effettivamente la sua sorellina scemetta ha un lato nascosto non poi così piacevole. 
Parlarne ad alta voce con qualcuno ha finalmente smosso qualcosa, è come se l’avesse reso più reale, quindi il giorno dopo averne parlato con lei ho chiamato e preso appuntamento da un esperto.
Risultati immagini per gif brunettaVorrei dire che da quel momento le cose sono cambiate radicalmente e che ora sono una persona felice che sgambetta nei prati come Heidi, che sto bene, che non penso più di voler semplicemente non esistere in una vita che non ho scelto io di vivere… Vorrei dire tutto questo, ma non sarebbe vero per niente. 
Sicuramente parlare con un’esperta mi sta aiutando a mettere a fuoco certe cose della mia vita e sapere di star facendo qualcosa per cercare di mettere a posto quello che c’è da aggiustare mi da un minimo di speranza.
Immagine correlata
Però poi ci sono serate come questa e niente può farle cambiare.Devo aspettare che passino da sole, come un temporale di disperazione senza senso che deve fare il suo corso.

Ordunque per stasera basta ammorbarvi con queste cose, spero che il vostro sabato sera stia andando molto meglio del mio.

 

 

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Film Brut: La forma dell’acqua. Il fascino anfibio

Ho un po’ paura a scrivere questo articolo, mi aspetto orde di fan inferocite che mi manderanno maledizioni e sciagure inenarrabili… però oh, a me ‘sto film non è piaciuto proprio, devo essere sincera. Tredici nomination agli Oscar mi fanno capire che sono io a non aver colto un pene di The Shape of Water , ne sono abbastanza consapevole. 

Guillermo Del Toro comunque ha creato un film visivamente molto bello con atmosfere piuttosto fighe, rendendo omaggio a “Il mostro della laguna nera” (che io vidi millenni fa e di cui mi ricordo onestamente pochissimo) con la sua rivisitazione in chiave fiabesca e romantica. Proprio il genere che odio, insomma, però ne hanno parlato tutti così tanto che ho dovuto guardarlo.
Vi avviso che spoilero tutto a manetta, se avete intenzione di guardarlo state molto lontani da questo post.

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Il film si apre con una suadente voce fuori campo che sta lì a monologare e porsi domande tipo “di cosa dovrei raccontarvi?”
Ma non lo so, vedi tu, io ho pagato il biglietto quindi qualcosa devi pur narrarlo.

Poi passiamo alla protagonista, “la principessa senza voce” perché muta.
Muta come un pesce.
Ba dum tsss.
La vediamo nella sua routine quotidiana fatta di niente con un po’ di nulla di contorno.(Ormai lo sapete, io faccio caso a dettagli inutili: ma c’è bisogno di riempire la vasca da bagno fino all’orlo, che appena infili un alluce straripa come l’Arno nel ’96? Figuratevi quando si mette a toccarsi, allaga l’appartamento. Due volte.)
Comunque noi la seguiamo a lavoro dove -diciamocelo- fa un po’ la sottona; okay che non può parlare, ma nessuno le impedisce di sventolare alto un dito medio.
Lei si occupa delle pulizie in un laboratorio ultra segreto dove avvengono esperimenti vari di cui non ci è dato sapere nulla e qui c’è la sua migliore amica, Zelda, un’afroamericana chiacchierosissima che la difende dalle colleghe antipatiche. 
Qui arriva il boss malvagio che emana proprio cattiveria da ogni lineamento durissimo e dagli zigomi super marcati; il cattivissimo è un razzistello sessista un filino sociopatico che si occupa della sicurezza dopo aver portato la nuova “risorsa” al laboratorio, ovvero un anfibio umanoide (che ha più fascino e carisma di molti esseri con cui sono uscita io) da studiare per battere i Russi visto che siamo in piena Guerra Fredda.Immagine correlata

La nostra protagonista un po’ inetta non si sa per quale ragione si ritrova da subito ammaliata da questo essere strano (fascino animale o fascino anfibio?) nonostante questo abbia staccato due dita al Cattivone quasi davanti a lei. 

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Cucù

Gli porta le uova, gli porta la musica, minchiazza meno male che è un posto super all’avanguardia e quel coso è da controllare attentamente! Questa entra ed esce come le pare portando dischi, pollai, sta lì seduta a cincischiare in mutese, balla, fa quel che le pare come Marquez in Argentina e nessuno si accorge di nulla… Mah. Sono più sorvegliata io al call center.

Il Cattivissimo Mascalzone insiste per vivisezionare la povera creatura quindi Elisa entra in modalità Wonder Woman e con l’aiuto del suo amico Giles e della sua amica Zelda –Risultati immagini per magikarpentrambi considerati “reietti” dalla società proprio come lei, uno perché omosessuale l’altra perché nera- salvano il Magicarp portandolo a casa di lei, che lo molla nella vasca da bagno con un po’ di sale e una strana polvere.
Lo lascia a mantecare insomma.
Elisa, io per i prodotti bagno ti consiglio la Lush, poi vedi tu.Risultati immagini per lush

Il rapporto tra i due si intensifica tanto che questi due scemuniti arrivano a fare sesso. Colpo di scena (anzi, colpo di scema, questa ha salvato una creatura completamente a caso e ora ci va a letto… o per essere pignoli ci va a vasca da bagno).

Mah.

Il fatto che lui poi abbia un pene estraibile nascosto mi ha un po’ turbata. 

Risultati immagini per the shape of water gif penis
Grazie Elisa, molto delicata

Poi ci sono scene di violenza assolutamente non necessaria che effettivamente mi hanno sconvolta perché non me le aspettavo affatto. Per chi l’ha visto dico solo: “guancia del dottore” e “dita”. 

Alla fine dopo tantiiiiissime scene inutili Elisa porta Pescetto al fiume e -proprio come me quando andavo a pescare e mi sentivo in colpissima dopo aver preso qualcosa- lo vuole ributtare in acqua; solo che arriva Cattivik che spara qua e là colpendo sia lei che lui, il quale si incazza come solo un essere branchiato sa fare e gli molla un’artigliata che Wolverine levate che me fai ombra. Quindi acchiappa Elisa morente e se la porta in fondo al mar usando i suoi poteri da stramboide per farle spuntare le branchie.

E VISSERO PER SEMPRE ANFIBI E CONTENTI.

Guillermo del Toro non si smentisce mai e continua a costruire dialoghi e situazioni che a me non dicono proprio nulla. È probabilmente un mio limite, ho una sensibilità diversa, di una capra più o meno, però a me due ore di sto pesce che non si sa come impara il linguaggio dei segni e fa sesso con Elisa non ha intrigato. E’ stato come vedere tanti avvenimenti uno di seguito all’altro senza un briciolo di emozione.

A me la mancanza di introspezione in questo genere di film disturba sempre tantissimo. L’attrazione di questa donna per il “mostro” non è giustificabile, il loro “innamoramento” non ha proprio senso! Non si approfondisce niente!!! 

Capisco il fascino del simbolismo presente, però a me il tema della diversità trattato così non piace granché. No, gente, non è “come la Bella e la Bestia” per una semplice ragione: qui sono tutti e due reietti “stramboidi” isolati e senza praticamente nessuno al mondo. Non c’è lei che supera il pregiudizio e va oltre l’aspetto fisico, c’è lei che riconosce in lui la sua stessa solitudine e dice “Oh, sola io, sola tu, stiamo soli insieme”, che non è un messaggio che apprezzo particolarmente.
Sì sì, i veri mostri sono altri, l’animo delicato vince sempre, bla bla bla… Cose viste, riviste e straviste a cui questo film non aggiunge nulla di chè. 
E poi se proprio devo rompere i coglioni fino in fondo… Lei non decide proprio niente nel finale. Non è lei che lo segue in acqua, è lui che per salvarle la vita la trasforma senza chiedere nessun parere, magari lei preferiva schiattare piuttosto che diventare uno strano essere acquatico. 

Ma come ho gia detto sono io che sono limitata, se l’avete visto vi prego fatemi sapere se e perché vi è piaciuto!

L’unico personaggio che mi è piaciuto assai è Giles: “Sono nato troppo presto o troppo tardi per la mia vita”.

Ora vado a limonarmi un ranocchio, hasta luego.

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Pagellando la Motogp: il Marc Marquez Show

Qualifiche: Q1
Piove.
Pioviggina.
Conoscendo la storica avversione per Jorge alla pioggia io sono nervosa come una tigre in gabbia, praticamente ruggisco pure.

Alle Q1 Dovizioso fa un girissimo e si prende la prima posizione, Jorge si accaparra la seconda e poi per dieci minuti non succede niente e si mantiene una velocità di crociera stabile per tutti finché alla fine QUELL’INFAME DI ESPARGARO FA UN TEMPACCIO ATOMICO E SOFFIA IL POSTO AL MIO JORGE!
INVESTILO, Jorge, INVESTILO!
Che tu sia maledetto, Aleix, tu e la tua famiglia.

Jorge, sei stato un po’ pirletto però, lasciatelo dire. Fidati dei tuoi meccanici, non vengono pagati solo per alitarti sul caschetto per lucidarlo, anche se -per dare a Cesare quel che è di Cesare- è una cosa che fanno molto bene.

Ma la cosa che ha fatto più ridere di queste qualifiche è stata la fine.Gente, you had one job: inquadrare i piloti.
E invece si sono persi Miller. Sanchini ha pure detto “
mah,sarà tornato ai box” e invece tutto solo e senza che nessuno se lo filasse di striscio HA FATTO LA POLE!!!Risultati immagini per jack miller argentina

Va beh dai, andiamo in griglia. C’è agitazione nell’aria, sono tutti col naso all’insù per fiutare la pioggia e capire se ha smesso di venire giù o no. 

Questa è la griglia più pazza del mondo, la prova ufficiale che quando qualcuno più saggio di me disse “gli ultimi saranno i primi” effettivamente aveva ragione: Miller, Pedrosa, Zarco, Rabat, Rins… Ma chi li conosce questi?
Come se non bastasse tutti hanno messo le gomme da pioggia tranne lo scaltro Miller che, poveraccio, è l’unico a rimanere in pista come da regolamento mentre gli altri sbattendosene alla grandissima delle regole tornano ai box per cambiarle a due minuti dall’inizio. Avete presente “Anarchy, la notte del giudizio“? Ecco. Stesso livello di “faccioquelchemipare“, mancavano solo le maschere inquietanti.

La direzione gara, che in queste situazioni mantiene sempre la calma e prende decisioni sensate, decide di farli partire tutti cinquanta metri indietro rispetto a Miller. Totalmente a caso.
A Marquez per di più si spegne la moto quindi lui prima fa per uscire dalla pista, poi con una culata riesce a farla ripartire e decidendo di fare quello che gli viene meglio –ovvero il cazzo che gli pare– fa inversione e torna al suo posto, pronto a partire.
E la direzione MUTA.
Ma prenderlo di peso e portarlo fuori, 
tipo? E’ alto un metro e una sottiletta, peserà venti chili. Al massimo vi da una testata col casco. 

Sorvolando queste strane politiche Miller si ritrova come una volpe nel giorno di battuta di caccia e cerca di filarsela fin da subito inseguito da una mandria di piloti imbizzarriti; Pedrosa gli sta dietro seguito da Marquez, Rossi è nono (con una sola anche se l’età per essere nonno in effetti non è lontana), Lorenzo è ancora una volta sperduto nella valle dei canguri. Ultimo. Volevo sotterrarmi, vi prego di non infierire.

Zarco intanto si lancia abombazza su Pedrosa, stendendolo come un lenzuolo appena uscito dalla lavatrice; Marquez supera Miller come se nulla fosse, per un paio di giri non succede nulla di che fino all’annuncio: la Ferragni ha partorito  a Marquez viene detto che visto che in griglia ha ignorato gli ordini, è andato contromano e se n’è sbattuto le natiche del buonsenso deve farsi il ride through a velocità di lumaca.
E’ aperto il sondaggio: quanti santi avrà tirato giu?
Incazzato nero, anzi nerissimo, comincia una rimonta forsennata, come se la sua vita dipendesse da essa. Sicuramente la vita degli altri sì, visto che prende a sportellate chiunque pur di passare, il tutto mentre fa roteare una scimitarra sulla testa urlando “banzaiii!”.

Lorenzo è ancora ultimo, Rossi ancora nono, Miller ancora primo e Marc da ultramillesimo sta cercando di tornare in una posizione decente, peccato che ci siano delle altre moto in pista, cosa che a lui non pare piacere molto tanto che si butta su Espargaro come un leone si avventa su una gazzella. Aleix rimane a galla per miracolo e Marquez continua a cercare di infrangere il muro del suono. 

Davanti se la giocano Miller, Rins e Crutchlow e poi succede il PATATRAC: Di Maio si allea con Berlusconi. Scherzone, state calmi. E’ successo di peggio: Marquez, pensando di potersi restringere a suo piacimento come il Nottetempo di Harry Potter, si butta a kamikaze in quello che è un millimetro scarso di spazio tra Rossi e la linea, carenando l’ignaro Rossiccio che finisce fuori traiettoria e che quando tocca l’erba si spiattella al suolo. Per una volta anche io devo stare dalla parte di Valentino Gialli: Marc, nun c’era proprio spazio, che melma ti è saltato in mente? 

In tutto questo marasma di imprecazioni e attacchi cardiaci (ho dovuto usare il defibrillatore su mio padre, che ama Rossi più di chiunque altro al mondo) Miller fa un errore e da primissimissimo finisce quarto.
Jack, CAZZO, a pochi giri dalla fine?!
E la guerra per il podio è di nuovo aperta, con Crutchlow, Rins e Zarco che fanno a pugni per la vittoria.
Alla fine è Cal a spuntarla: cosa non si fa per avere lo champagne.

Pagellame:

Jack “primo della classe” Miller: 8
L’espressione “vincitore morale” non mi ha mai entusiasmata, però in questo caso il povero Jackino lo è dai. Era stato l’unico ad aver azzeccato le gomme (puro culo o incredibile giudizio? Ai posteri l’ardua sentenza) e a rispettare tutte le regole, purtroppo i due errorini finali gli sono costati un podio meritatissimo.

Crutchlow, Rins e Zarco: 9
Ma che bravini, voi sì che avete tenuto alto l’onore della Motogp questo weekend. Ebbravo Cal, che per una volta non si è impanato come un bastoncino Findus e si è pure accaparrato il posto più alto del podio dando una piccola gioia alla Honda. Good job!

Marc “YOLO” Marquez: 10 per lo spettacolo, 1 per tutto il resto
La sua gara è un grosso, mastodontico MAH. A partire da quando gli si è spenta la moto e lui ha saltato qua e là su e giù dalla sella come un canguro riportandola a posto: ma che forza ha in quelle braccine ossute da venticinquenne? Roba che Braccio di Ferro gli fa una pippa, gente.
Dopo il ride through gli è partito l’embolo e ha sdato completamente decidendo che se doveva andare a fondo almeno avrebbe portato con sè tutti quelli che poteva. 
Marc, non andrà sempre così bene. Prima o poi qualcuno si fa male, oppure ti aspettano fuori dai box e ti saccagnano di mazzate.
In ogni caso: CALMATI.

Vale “ipocritino” Rossi: 6 in pista, 4 fuori
Fino alla sua intervista post gara ero dalla sua parte, poi ho ascoltato le sue parole e mi è venuto il latte -parzialmente scremato- alle ginocchia. Ancora con la storia del 2015, addirittura “ha paura in pista”… Immagino. Un uomo terrorizzato. Anni di psicanalisi per colpa di Marquez.
Ciò detto ha ragione, Marc ha straesagerato stavolta, però lui non è che sia stato il massimo della correttezza nei suoi millemila anni di gare, e quando qualcuno si lamentava lui rispondeva che “non è uno sport per femminucce, queste sono le gare, specchio riflesso buttati nel cesso, vado a farmi una piadina”. 

Jorge “solo et pensoso” Lorenzo: 2, solo perché mi è simpatico
… Sigh. Sob. Sgrunt. 
Non pervenuto. Ultimo, penultimo, alla fine ha chiuso sedicesimo. Che lui sia poco socievole si sa, però starsene addirittura in disparte là in fondo è un po’ esagerato.
La prossima volta io propongo un arpione da agganciare a Marc. 

 

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La Sara Depressa, questa sconosciuta

Ahh, che fatica. A volte essere vivi è una fatica pazzesca, vorrei essere uno degli zombie di The Walking Dead o meglio ancora il Night King del Trono di Spade.
La mia psicologa mi ha definita “un cubetto di ghiaccio sofisticato“, il che mi ha fatto ridere finché non mi sono accorta di quanto calzasse il paragone.
Allora ho riso ancora di più.
Ogni tanto penso sia giusto ricordare anche su questo blog che esistono disturbi mentali, disturbi dell’umore, disturbi in generale (e poi ci sono disturbatori, tipo Salvini o Adinolfi, ma quella è un’altra cosa) perché  ogni tanto leggendo i miei post cretini qualcuno mi scrive che sono super simpatica (ma quando mai) o super forte (men che meno) o che devo essere una persona spassosissima da avere intorno. 

Ecco, no.
Sono un gatto attaccato alle balle la maggior parte del tempo, chiedete ai miei amici. 

E anche loro sanno solo un decimo di tutto il marasma che ho dentro, e vi assicuro che è un marasma molto confusionario.
Un momento sprizzo gioia da ogni poro dilatato che mi ritrovo, quello dopo sono sdraiata per terra a fissare il soffitto pensando che l’universo dovrebbe soltanto inghiottirmi e porre fine alla mia esistenza; poi sono di nuovo allegra e spensierata e dopo mi sto guardando i video di Berlusconi al Parlamento Europeo piangendo disperatamente (sicuramente le due cose sono legate, devo ancora capire come).
A volte sono iperattiva e poi passo mesi senza guardare nulla, leggere nulla, ascoltare nulla, perché l’idea di concentrarmi su qualcosa per piu di dieci secondi mi snerva al punto di farmi quasi impazzire. 

Che poi io sia già pazza di mio è un altro discorso, non fate i puntigliosi.

E’ bello quando qualcuno parla così seriamente di problemi veri, eh? 
In realtà ogni tanto porto a galla questo discorso perché penso che sia giusto dare un po’ di visibilità alle cose.
Se una scema scrive boiate semi-divertenti non vuol dire che sia necessariamente una persona felice, così come una persona che voi vedete ridere e sorridere tutto il giorno non è detto non abbia demoni interiori che lo stanno smaciullando come il Demagorgeon di Stranger Things ha fatto con Barb. Ops. 

Mi rendo conto che addirittura per i miei amici è difficile capire.
Lo vedo in prima persona, dal modo in cui mi guardano e mi rispondono quando racconto loro dei miei momenti più bui.
Loro mi guardano e vedono la Sara Cretina, quella che fa battute sceme, che beve come una spugna, e poi quella che piange; ma finisce lì.
Per loro non esiste la Sara Depressa, è una cosa che non hanno mai visto.
Ne sentono parlare, di questa fantomatica Sara Depressa, ma non l’hanno mai conosciuta quindi è facile pensare che non esista.

Me la sono inventata.
Esagero. 
E va bene così, da una parte è giusto che per loro sia una cosa così lontana da risultare inesistente. Però quella Sara c’è, a volte si sfoga scrivendo puttanate, a volte non riesce ad alzarsi dal letto per giorni, a volte è così intrattabile che deve isolarsi da tutto e da tutti. A volte vuole solo smettere di esistere, a volte si sente così vuota da farsi quasi paura. 
Insomma, evidentemente una persona è difficile da conoscere davvero, motivo per cui io tendo a farmi i cazzi miei e non dare giudizi su nessuno. 

La Sara Depressa stasera era di un umore così cupo che Meredith Grey in confronto è una persona felice e amante della vita. Ora va vagamente meglio, non vi preoccupate. Il codice bordeaux è rientrato, ora siamo solo in codice arancione scuro. 
Non come domenica -Pasqua- quando sono arrivata al pronto soccorso in codice verde passando la giornata lì rovinando le feste al parentame… ma anche questa è un’altra -triste- storia.

Penso di poter finire qui questo post un po’ sconclusionato, scusate se è stato diverso dalle solite castronerie, sentivo di dover dire qualcosa su questa tematica e probabilmente lo farò anche in futuro, sporadicamente. 

E voi come ve la passate? Riuscite a prendere “seriamente” i disturbi mentali o è una di quelle cose che vi spaventa o vi mette a disagio? (no perché a me tutt’ora spaventa e mette a disagio, quindi figuriamoci…). 
In ogni caso stay strong, stay spelacchiati. 
Alla prossima!

 

 

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Film brut: girare a Sinister al prossimo incrocio

Altro film altro post.
Stavolta ero partita carica, a bombazza. Avevo gia i brividi prima di mettere “play”, brividi preventivi.

Sinister (perché diciamocelo, “Destrer” non era un titolo poi così inquietante) è un film del 2012 di Scott Derrickson, e mi è stato consigliato da un sacco di gente.
Perché? Perché effettivamente rispetto alla media è un horror che fa il suo sporco lavoro, ovvero spaventare, però non mi ha fatta impazzire lo stesso. Ho gia ammesso di essere una rompipalle astronomica? Ecco.

Premettiamo che io tra una settimana rimango a casa da sola per qualche giorno e avrò una paura mostruosa dopo tutti questi film, stavolta parliamo di una pellicola non proprio brut ma solo bruttin.
Perche fa paurina, ho fatto degli zompi sul divano che quasi mi attaccavo al lampadario come un gatto, però MEH tutto il resto, anche perchè dura quasi due ore. Due ore di clichè, bambini inquietanti, un protagonista cretino, una lentezza pallosissima…
Basta vi lascio alle mie ciance sul film, aspettatevi spoiler in ogni dove e qualche battuta un po’ scema.

Ellison Oswalt è uno scrittore diventato celebre dopo aver scritto un romanzo su un caso di cronaca nera in Kentucky un decennio prima e, alla ricerca di ispirazione, si trasferisce con la famiglia -a loro insaputa- nella casa in cui un anno prima è avvenuto un omicidio di cui lui vorrebbe scrivere.

Ebbravo pirla.

Già qui si spalanca un quesito di fondamentale importanza: ma perché i protagonisti dei film horror devono sempre avere nomi del cazzo? Ellison? Quale madre chiama suo figlio Ellison, con la “E” per di piu? Non solo è un nome da donna, ma è pure scritto come si pronuncia, a prova di imbecille. 

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Qui sta facendo “la Magnum” di Zoolander

Ma poi quanto sei capra se ti trasferisci nel luogo più lugubre del mondo dopo il castello di Dracula senza dirlo a nessuno perché pensi di poter indagare meglio di tutti? Vedi che ti meriti una morte lenta e dolorosa, da parte di tua moglie però? Un mattarello in fronte, ecco cosa ti devi beccare. Ripetutamente, finché non metti un po’ di sale in zucca.

Comunque sia in soffitta trova delle cassette in formato super8 e visto che farsi gli affari propri è passato di moda se le guarda, scoprendo che si tratta di cinque omicidi ripresi proprio dall’assassino, avvenuti nell’arco di una quarantina d’anni in luoghi diversi. Gli omicidi sono multipli e hanno in comune il fatto che il membro piu giovane della famiglia sia poi risultato scomparso.
E qui io comincio a pensare che Ellison sia imparentato con quella demente del film “Reversal la fuga è solo l’inizio”, perché indovinate cosa NON fa?Risultati immagini per police gif
Esatto, NON dice niente alla pula.
Nulla.
Nada.
Perchè secondo lui gli sbirri sono inutili e non fa che parlare della loro inettitudine nei suoi romanzi.
Ha parlato l’oracolo. Il grande e supremo guru dei casi irrisolti, Ellison Oswalt.
Ma vai a cagare

Insomma, ha tra le mani i video inediti di omicidi orridi e se li tiene per sé pensando di essere il nuovo detective Conan dei poveri e che potrà risolvere il caso vendendo poi la storia e facendosi un sacco di crana. Vedete, quando uno è mosso dai nobili fini…

Comunque sti filmini sono inquietantissimi e mi hanno fatto passare la voglia di fare e avere qualunque cosa.
No piscina in giardino, no macchina, no tagliaerba, no alberi a cui poter essere amorevolmente legata per il collo con un cappio… Voglio vivere la mia vita lontana da qualunque cosa possa anche solo rischiare lontanamente di farmi fare una brutta fine.

Il film va avanti con una certa snervante lentezza, cose inquietanti, lui coglie dettagli che lo avvicinano al caso, ci sono scene inquietantissime del figlio che in preda a terrori notturni terrorizza noi sbucando tutto accartocciato da scatoloni sparsi e da cespugli bui… (Minchia, se mio figlio facesse una roba del genere quella sarebbe l’ultima volta che mi vede; salgo in macchina e mi fermo solo quando arrivo a Honolulu da Mago Merlino.
Faccio sparire le mie tracce, neanche quelli di Chi l’ha visto potrebbero trovarmi.)

Ellison comincia ad avere visioni ed esperienze sempre piu inquietanti, sia perché ha un figlio pazzo sia perché una strana presenza comincia a perseguitarlo. La stessa strana presenza che lui zoommando nei filmini intravede in ognuna delle cinque cassettine. 
Giustamente si da all’alcol -come se uno avesse bisogno di essere perseguitato da un demone per bere-, dorme malissimo e inizia a vedere bambini scorrazzare per la casa; come se non bastasse pure la figlioletta comincia a fare cose strane tipo parlare con ragazzine che non esistono, chiedersi perché gli immigrati abbiano tutti il cellulare e disegnare impiccagioni sui muri.
Beh ci sono bambini che partecipano a gare di spelling, altri che giocano a basket e poi ci sono quelli che vengono contattati dagli spiriti per fare una strage, va un po’ a fortuna.

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E poi ci sono questi che mi spaventano più di qualsiasi horror possibile.

Il nostro intrepido (ma non perché coraggioso, è intrepido solo perchè è troppo cretino per avere paura. E’ come un insetto, non sa quello che fa) ammette finalmente alla moglie che stanno vivendo nella casa dove sono morte delle persone e lei, piuttosto giustamente, sclera.
Ma sclera anche poco rispetto a quello che avrei fatto io, che nell’ordine gli avrei dato un manrovescio di quelli potenti -così che magari qualche impulso elettrico arrivasse al suo microscopico cervellino- avrei preso la figlia sottobraccio, il figlio inquietante l’avrei chiuso da qualche parte e me la sarei squagliata chiamando un avvocato divorzista di quelli super cattivi. Roba da lasciarlo in mutande, quel cretino.

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Vi lascio una gif della moglie incazzata

Alla fine viene tirato in ballo il professorone di turno che spiega al nostro Ellison (più scrivo il suo nome più lo trovo ridicolo) che a spingere qualcuno a compiere gli omicidi è stato uno spirito malvagio babilonese.
Ora.
Io non so perche, però non riesco proprio a prendere seriamente uno spirito babilonese.
E’ un mio limite. 
I babilonesi li associo agli Assiri e alle lezioni di storia alle elementari, che ci devo fare. C’era bisogno di ripescarlo da lì?Risultati immagini per gene simmons
Poi lo spirito è uno strano essere a metà tra il protagonista de “Il Corvo” e uno dei Kiss, quando compariva sullo schermo mi aspettavo si mettesse a cantare a squarciagola “AND AAAAAAAI WANNA ROCK AND ROOOOLL ALL NIIIIIIIGHT! AND PARTY EVERYDAY!

Infine il Demente Colombo ha un incontro ravvicinato col demone e in barba alla sua filosofia del “non credo al paranormale, sono un figo” se la fa sotto quindi da fuoco alle cassette e, come Flash nei suoi momenti migliori, prende moglie e figli e se la da a gambe in un’altra contea.

Che scaltro, che genio.
Guardate un attimo in cielo, lo vedete? E’ proprio lì che brilla nel firmamento delle teste di cazzo.
Oswalt parliamoci un attimo chiaro… Ma secondo te puoi davvero seminare uno spirito? Pensi davvero che cambiare abitazione salvi le tue chiappette? 

Come volevasi dimostrare infatti scopre solo dopo essersi trasferito che abbandonando la casa ha dato inizio alla fine, perché tutto quello che le famiglie trucidate avevano in comune era aver vissuto per un po’ nella casa in cui era avvenuto l’omicidio precedente.

QUINDI BRAVO PIRLA, COMPLIMENTI, MENO MALE CHE TU DOVEVI ESSERE PIU SVEGLIO DEI PIEDIPIATTI, DEFICIENTE!!! 

Scusate, ho avuto un impeto d’odio incontrollabile.
Questo fa il figo per un’ora e mezza e poi gli sfugge il dettaglio fondamentale che lo fa finire sbriciolato. 

Non fa in tempo a scoprire questo dettaglio insignificante che sbam sbaaam la figlioletta armata di ascia dopo aver visto tutti quei programmi di cucina su Sky decide di fare uno spezzatino di genitori con ragù di fratello, sotto indicazione del babilonese che poi se la porta nel suo mondo parallelo per magnarsela. 

Tutto è bene quel che finisce bene, no?

Posso dire che l’unica per cui mi dispiace è la moglie? ‘Sta poveraccia ha la sola colpa di aver sposato un idiota.
Diciamo che se fosse stato un thriller e invece dello spirito ci fosse stato un serial killer, un maniaco o qualunque altra cosa terrena probabilmente mi sarebbe piaciuto molto di più; trovo sempre che la vena sovrannaturale rompa qualcosa alla fine degli horror.
Mi è piaciuto il finale però, tosto, cinico, finalmente vediamo i cretini fare una finaccia.

Bene, per oggi concludo qui. Spero che la nuova grafica del blog vi piaccia, io sentivo di dover cambiare qualcosina in questo spazio e “blue is the new black”.
Se avete visto questo film fatemi sapere cosa ne pensate, so che tanti lo hanno apprezzato molto io a fine visione avevo due balle così *allarga le braccia più che può*.
Hasta Luego!

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Film brut: Il Mai Nato

Io ho un problema: sono una rompicoglioni di natura, il 99% delle volte rimango delusissima dai film, in particolare dagli horror, però non riesco a smettere di guardarne alla ricerca di uno che sia finalmente fico.

A sto giro mi sfogo spoilerandovi tutto lo spoilerabile di “IlMai Nato”, film horror (non sto esagerando, è così brutto da risultare horror) del 2009.
Mi aveva ispirata il fatto che ci fosse Gary Oldman ma ho proprio fallito nella scelta. Gary? Gary sei in ascolto? Ma che fai?

Se nell’altro (Reversal:la fuga è solo l’inizio) la sciura era una copia di Jennifer Lawrence questa volta abbiamo una copia un po’ sbiadita e molto meno capace di recitare di Megan Fox (che diciamocelo, già lei non brilla nel firmamento degli attori più pazzeschi del mondo).

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proprio così

Il film si apre con la nostra protagonista -Casey non Stoner– che scorrazza come un alpaca nelle praterie,spensierata e frizzante come solo una cretina di prima categoria può essere. Trova un guanto per terra, si gira e alle sue spalle c’è il bambino più inquietante del mondo, a metà tra uno zombie e un alcolizzato, dalle dimensioni di Brunetta, che tempo mezzo secondo si trasforma in un cane con la maschera di un bambino.
Ora, io credo di aver già ammesso di essere una persona codarda, ma io me la sarei data a gambe così velocemente che l’intero globo terrestre avrebbe aumentato la sua velocità di rotazione grazie alla mia fuga.
Un momento sono qui quello dopo sono in Cina.
E lei invece, che ha i neuroni in mutua, cosa fa? Quello che fanno tutte le protagoniste dementi, ovvero si avvicina e lo segue nel boschetto.
MA LO VEDI CHE TE LE CERCHI? LO VEDI CHE MERITI DI FINIRE STECCHITA?Risultati immagini per sei stupida gif

Comunque questa scena di per sè è inutile e non succede niente quindi procediamo con Casey a casa dei vicini che fa da babysitter (ma se non sai badare a te stessa chi cazzo ti affida i figli?) e il piccolino di cinque anni a un certo punto comincia a sussurrare cose inquietanti tipo “prima gli italiani”, “Corona è in carcere per quattro foto”, “domani hai un esame” e poi “Jumby vuole nascere adesso“. 
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La nostra cretina protagonista comicia ad avere allucinazioni orribili con insetti che sbucano qua e là, bagni che esplodono, Salvini Premier, e intanto i suoi occhi cominciano a cambiare colore, cosa completamente inutile che serve solo a farci sapere che è una cosa che succede ai gemelli (e non ai capricorno o agli ariete, sia chiaro) così lei scopre di aver avuto un fratello che non è mai nato perché, come un pokémon troppo confuso, si era colpito da solo e si era arrotolato il cordone ombelicale al collo, morendo.
Secondo me più che altro aveva già capito della coglionaggine della sorella quindi ha detto “parbleau, una vita con questa? No grazie, addio“.
Come dargli torto.
Casey scopre quindi che “Jumby” era il nomignolo dato al marmocchietto mai nato (e qui capiamo che la deficienza è genetica e i genitori di lei sono portatori sani di stupidità. ma che razza di soprannome è? Ma che problemi avete? ...) e le cose cominciano ad andare sempre peggio.Risultati immagini per che palle
Succedono cose, lei parla con una vecchia sopravvissuta ad Aushwitz (e qui non vorrei fare la moralista eh, però a me ste cose tirate in ballo tanto per fare scena infastidiscono un pochetto) e scopre che *rullo di tamburi* la vecchiarda è sua nonna!
La vecchietta aveva un gemello e i nazisti hanno fatto esperimenti su di loro, finendo con l’uccidere il piccolo gemellino che però è poi tornato in vita posseduto da uno spirito che vagava qua e là perché impossibilitato a entrare in Paradiso e lei l’ha ucciso di nuovo rimandandolo nel limbo ma ora evidentemente is back.
Insomma gente avrete capito che è pieno di cose super pallose che ammazzano quel poco di tensione che le scene inquietanti di mostriciattoli striscianti avevano creato.
Se voglio uno spiegone cerco Alberto Angela, che almeno è anche un bel fieu.

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La cretina più cretina del west si reca dunque da un rabbino chiedendo un esorcismo come io chiedo del pane arabo al panettiere.
Sembra quasi una barzelletta: una cretina, un rabbino e un demone entrano in una chiesa

Per sto cazzo di esorcismo ci vogliono dieci persone che noi non abbiamo idea di dove raccattino, fatto sta che si radunano in una chiesa e all’improvviso sembra di essere ad un raduno di esorcisti anonimi. Tutti in cerchio intorno a lei “Ciao, sono Mark, non faccio un esorcismo da due mesi..” e via con gli applausi.
Continuano a succedere cose, il demone si ribella, muore gente a caso, Vettel vince la gara di Formula Uno, sembra di essere in una puntata brutta di Supernatural e questa oca padovana non fa che scappare da una parte all’altra seminando cadaveri; alla fine  il demone si impossessa del suo fidanzato e lei, che è una capra assoluta, finisce l’esorcismo col rabbino (che a quanto pare è immortale) e il povero Mark finisce stecchito.
Poi lei è li che piagne, lui le chiede “ora finirò nel limbo anche io?” E LEI NON DICE NIENTE! MA MENTI!!!!! DIGLI DI NO, CHE ANDRA IN PARADISO DA BEATRICE INSIEME A DANTE, QUALUNQUE COSAAAAA! FALLO MORIRE IN PACE SAPENDO CHE AVRA UNETERNITA DI MERDA PER COLPA TUA!!!

Che infame.
Infine abbiamo la risposta alla domanda “siamo soli nell’universo? perchè devo pagare ogni volta che prelevo col bancomat? Perchè sto demone ha cominciato a rompere le balle proprio ora?” e la risposta è…
Vi lascio un attimo per pensarci, la cosa è così ovvia che volevo vomitare.
Ci siete arrivati?
Secondo me sì.
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La demente è incinta.
Indovinate? Di due gemelli.
BRAVA.
B-R-A-V-A.
Ma sparati, cretina.
Solo la Ferragni può avere figli ormai.
Sei bionda? Sei ricca? Stai con Fedez? Non credo, quindi vedi di darti una regolata.

Insomma, questo film non mi ha fatto paura, non mi è piaciuta la trama, non mi è piaciuta la recitazione (questa qui poverina ha una sola espressione possibile, che vitaccia. Non si sa mai se è triste, spaventata, se ha visto un demone o peggio se ha visto Barbara D’Urso senza tutti quei faretti puntati in faccia… BOH.)

Io vi avverto che questa serie sui film brutti e principalmente horror potrebbe andare avanti a lungo, almeno finché non finisco tutti gli horror di Netflix. Se volete darmi consigli su film del genere vagamente interessanti io sono qua (per dirne tre che in generale mi sono piaciuti: Hoculus, The Conjuring e The Ring)

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Serialmente Parlando: The Marvelous Mrs Maisel

Risultati immagini per gif foodForse sono una persona che si accontenta di poco, forse sono una sognatrice… Ma io credo che ci siano poche cose al mondo in grado di farti sentire bene quanto mangiare una piadina all’una di notte accompagnata da una quantità spropositata (e pochissimo sana) di maionese e la puntata di una serie tv.
Ditemi, mi sbaglio?

Stanotte la serie tv è qualcosa di semi-sconosciuto che io sto amando: The Marvelous Mrs Maisel, che potete trovare su Amazon Video se anche voi siete abbonati a Prime.
Non è del mio solito genere drammone-strambo-pesantozzo, è una serie leggerissima, che praticamente vola come se avesse bevuto una Redbull, ma è veramente un piccolo gioiellino.

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I produttori sono i coniugi Sherman-Palladino (sentite anche voi una sigla familiare in lontananza? “Where you leeead, I will follooooow… Anywheeeere!”) ovvero gli stessi di Gilmore Girls, quindi dai, sapete gia cosa aspettarvi: risate, atmosfera allegra, battute spesso sceme e quel tocco di serietà che non guasta mai per tendere una comedy una serie bella.

La protagonista indiscussa è Miriam (Midge) Masel, una donna solare che sprizza gioia e vitalità da ogni poro, che prende le misure della vita e delle caviglie ogni sera perché non vuole cambiare di un millimetro dal giorno del suo matrimonio, madre di due marmocchietti e sposata con Joel, un uomo d’affari (come lui stesso ammette non sa neanche lui cosa fa, quindi non pretendete che ve lo possa dire io) e aspirante cabarettista. Peccato faccia ridere quanto un pugno di sabbia dritto negli occhi, o quanto Berlusconi al Parlamento Europeo.

La sua vita è quella di una tipica donna degli anni ’50: vive per il marito, per lui cucina, accudisce i figli e prepara manicaretti con cui corrompere i gestori del Gaslight -il buco locale dove chi vuole può avere il palco per mettersi alla prova- per fargli avere l’orario con più pubblico.
Il suo mondo però si sgretola quando, dopo una serata andata particolarmente male al Gaslight, Joel decide di punto in bianco di mollarla per la sua segretaria.
‘Sto stronzo infame maledetto.
Lui infatti una sera torna a casa, infila i suoi vestiti nella valigia di Midge e se ne va.

Da qui comincia il viaggio di Miriam, un viaggio esilarante, triste, divertente e a tratti profondissimo che la porterà fuori dal suo ruolo a cui il matrimonio l’ha relegata;Risultati immagini per mrs maisel gif un viaggio che ci farà ridere tantissimo, commuovere un bel po’ e tifare per lei come delle cheerleader impazzite.
Lei cercherà di ritagliarsi un posto tutto suo nel mondo, scoprendo nel cabaret un talento e in Susie Mayers, colei che gestiste il Gaslight, una manager ma soprattutto un’amica.
Scoprirà poi che gli uomini sono sessisti anche in quel campo, che “una donna bella non può essere divertente“, che le femmine non possono parlare di sesso altrimenti sono considerate sgualdrine e che affermarsi è difficile e spesso le donne devono nascondersi dietro personaggi completamente diversi e lontani da loro per potersi affermare. Lei stessa, puntata dopo puntata, userà pseudonimi diversi ogni volta che dovrà salire sul palco.
Solo alla fine della stagione e del suo viaggio si presenterà al pubblico come Miriam Maisel indossando un vestito bellissimo e un sorriso radioso.Risultati immagini per mrs maisel gif

Miriam non è l’unico personaggio speciale di questa serie, però. Io ho adorato suo padre, professore di matematica molto più sveglio di quello che vuole farcredere per preservare la sua amata tranquillità. E’ interpretato da Tony Shalhoub… Il detective Monk! Vi prego ditemi che anche voi guardavate quella serie, faceva spaccare dal ridere.

Lui e sua moglie vivono la separazione di Joel e Midge quasi peggio di loro. La signora infatti è preoccupatissima per la figlia, ora sola al mondo con due bambini, che dovrà addirittura trovarsi un lavoro.
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Joel è il personaggio più MEH della serie. Uno stronzo inizialmente, man mano farà sempre più pena/tenerezza perché si renderà conto da solo di aver fatto ‘na strunzata e che Midge era la cosa migliore che gli fosse mai capitata. Era addirittura troppo, come lui stesso ammette, tanto da farlo sentire in soggezione.
Infatti la sua segretaria era così stupida da non saper temperare una matita con il temperino elettrico. 

Menzione d’onore a due elementi di questa serie tv: la colonna sonora BELLISSIMA e i costumi STUPENDI.
Desidero ogni singolo vestito indossato da Midge. Ah, se solo avessi il suo vitino da vespa…
Risultati immagini per mrs maisel dressesImmagine correlataRisultati immagini per mrs maisel dressRisultati immagini per mrs maisel dresses
Nel caso non si fosse ancora capito consiglio e straconsiglio questa serie, soprattutto se siete in un periodo un po’ giu di morale. Guardare una donna che affronta un momento devastante e riesce a farlo con dignità, ironia e tanta, tanta forza fa sempre un bell’effetto.

E sì, gente, noi donne possiamo parlare di sesso e sesso orale quanto voi siete liberi di parlare di calcio e di politica.
Almeno noi sappiamo quello di cui stiamo parlando.

Ora datemi la seconda stagione e nessuno si farà male.

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Lettera al gin tonic

Lettera al gin tonic.
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Caro Gin Tonic, per gli amici Jin,
ti scrivo questa lettera con la tristezza nel cuore. Voglio cominciare dicendo che con te ho vissuto dei momenti bellissimi: mi hai fatta ridere anche quando non c’era niente da ridere (letteralmente, una mia amica aveva litigato col fidanzato e io non riuscivo a rimanere seria), mi hai fatta piangere quando avevo bisogno di sfogarmi, mi hai tenuta compagnia nelle mie serate solitarie.
Sei stato un amico fidato, sapevo che su di te potevo sempre contare (1,2,3,4…)

Non rinnego nulla… va beh dai, forse quella serata al parco in cui dopo essermi seduta sul prato ci ho messo mezz’ora a rialzarmi perché ero completamente andata un po’ la rinnegherei, però tutte le altre figuracce che ho fatto con te e per te le rifarei tutte. 
Ti ricordi quando, completamente ubriaca di te, mi sono messa a discutere della situazione Palestinese con tre sconosciuti al bancone infervorandomi come una pazza, finendo col farmi offrire altri due giri?
Ah, quante conoscenze ho fatto grazie a te.
Mi sei stato offerto un’infinità di volte quest’anno in svariate occasioni, da persone terrificanti e da persone quasi decenti (mai una volta da persone normali o addirittura fighe, dovresti impegnarti di più da quel punto di vista).

Però adesso sento che abbiamo bisogno di stare separati, almeno per un po’.
Non è colpa tua, sono io il problema. 
Ho bisogno di un cambiamento, di qualcosa di diverso. Non posso uscire e bere sempre te.
Poi se voglio fare un giro di shottini o magari voglio una birra tu cosa fai? Il geloso. Mi tieni il muso. “Dove sei stata? Cos’hai bevuto?” 

Non posso vivere così, Jin. Ho ventitrè anni, devo essere libera di ubriacarmi anche con qualcos’altro senza che tu stia lì a giudicarmi.
Siamo cambiati, ci stiamo evolvendo. Magari un giorno ci rivedremo e uscire insieme sarà di nuovo bello come all’inizio, chissà, forse addirittura meglio. Per ora però devo fare quello che ritengo più giusto. Sono sicura che troverai una persona che saprà apprezzarti come meriti per quello che sei, purtroppo in questo momento quella persona non sono io. 
Ti auguro il meglio, grazie di tutto. 
A presto.
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Ogni tanto devo abbassare il livello di questo blog, capitemi. 
E voi con cosa vi ubriacate? Cosa bevete di solito? Ora che sono single anche dal punto di vista alcolico la caccia al nuovo cocktail è aperta, sbizzarritevi con i consigli! 

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Ciance: guinzagli per bambini

Case libri auto viaggio fogli di giornaaaaaale che anche se non valgo niente per lo meno ho teeeeee

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Così, ogni tanto mi torna lo schiribizzo di ascoltarmi Tiziano Ferro a palla, il nostro Adele italiano, e mi sembrava giusto mettervi in testa questa canzone.Immagine correlata


Ieri sera ero al pub con due amiche che definire cretinissime è decisamente 

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riduttivo (ragazze, vi lovvo) e non so bene come né perché ma siamo finite a parlare dei guinzagli per bambini, di cui io ignoravo l’esistenza.
Mi si è aperto un mondo.

A quanto pare in Inghilterra, in Germania e in tanti paesi del nord è una cosa che usano tutti i genitori senza alcuno scrupolo, perché evidentemente è super comodo sapere che anche se ti distrai un attimo tuo figlio non finisce spiattellato da un’auto o rapito dagli alieni.

Ora, io non metto in dubbio la comodità e la sicurezza di queste cose, ma dico che se non riesci (o non hai voglia) a controllare un bimbetto di due anni tanto da aver bisogno di mettergli un guinzaglio c’è un problema di fondo.
Io ero una bimba tranquilla ma mi buttavo comunque nelle pozzanghere, mi spiaccicavo il naso sul marciapiede quando facevo la cretina e credo fosse giusto così, facendomi malino ho imparato. Prendendo le sgridate dei miei poi ho imparato ancora di più.
Togliere del tutto la possibilità di fare strunzate e beccarsi i cazziatoni mi sembra un pochino deleterio.
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Però che bello… Esci, metti il guinzaglio al figlio, lo porti al parco ad annusarsi con gli altri bambini e poi dal dottore a mettere il microchip e l’antipulci.

C-O-M-O-D-O.

Io sono la prima a dire di non volere bambini, lo affermo con convinzione da anni, lo urlo e lo sottoscrivo facendo uscire di testa mia nonna che è convinta che una donna senza figli sia una donna inutile, però penso che se uno si prende la briga di mettere al mondo un piccolo umano il minimo che puoi fare è insegnargli a stare al mondo senza che ci sia qualcosa che lo tiene legato.
Che poi si, è una cosa per la sua sicurezza, ma il punto non dovrebbe essere proprio insegnargli a non fare puttanate?

Poi non so voi, ma io sono certa che mi farei prendere la mano.
Se si mette a fare i capricci lo scaravolto, lo sollevo e comincio a farlo roteare come un lazo. Se mi fa proprio incazzare lo lancio nell’iperspazio.

E voi che ne dite? Siete favorevoli? Contrari? Non ve ne frega assolutamente nulla? Let me know.

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Pagellando la MotoGP.

Risultati immagini per motogp qatarDomenica pomeriggio, mi sto abbuffando di salatini e salame in attesa della gara. Fame nervosa, non giudicatemi.

Torno con questa rubrica non perché qualcuno me l’abbia richiesta ma perché mi diverto tantissimo a scrivere boiatine sulle gare, sono una persona dall’umorismo stupido, che ci devo fare? 

Quindi ora tutti zitti che siamo in griglia di partenza e c’è già abbastanza agitazione qui, tra ansia da prestazione e ormoni impazziti per le ombrelline che sono effettivamente di una bellezza atomica a ‘sto giro. Grazie, voi sì che sapete far sentire degli escrementi noi donnine normali.
Che poi io ho l’ansia quando devo andare in bici da qualche parte perché ho paura di arrivare in ritardo e mi sento come Pantani al Giro d’Italia, secondo voi questi qui che pressione arteriosa hanno? Battiti a milleseicento? 

In prima fila c’è l’acrobata scappato dal circo, quello che se vince deve fare il doppio carpiato per aria, Mr Zarco, che si è guadagnato le ire di tutti strappando una pole inaspettatissima.

Si parte, con Zarco che si fionda in avanti perché gli hanno detto che quelli del circo lo stanno cercando dunque deve seminarli, dietro di lui c’è Marquez che ancora non ci crede di non aver fatto la pole quindi è un po’ confuso ma si adegua alla situazione e poi Petrucci, che è ancora più confuso di Marc perché non è mai partito così avanti, non è abituato ad avere l’asfalto libero davanti a sè. “Ma dove sono tutti?” poi si rende conto di essere nella stessa situazione di Mufasa inseguito dagli gnu e decide saggiamente di squagliarsela alla veloce.

Intanto Rossi è partito a razzetto urlando “andale andale” (perchè cerca di mimetizzarsi tra tutti quegli spagnoli. Se non puoi batterli unisciti a loro) e si appioppa alle due Honda che inseguono Zarco, ormai latitante.

Risultati immagini per motogp qatar impennata
“Alla caaaaaricaaaa”

 

Il mio amato Jorge invece è un desaparecido: nun se sa dove sia. Ultimo? Millesimo? A casa sua a giocare a un solitario? Boh. Non ci è dato sapere.
Se la prossima volta vuole venire a guardarsi la gara a casa mia lo ospito a braccia aperte, sia chiaro.
E ho detto braccia perchè sono una signora, badate bene.
La gara procede e una cosa diventa chiara: Pedrosa deve aver rotto le balle a tutti, perché lo sorpassano da sopra, da sotto, di fianco, di lato, sembra una gara di Super Mario Kart, ci manca solo che qualcuno gli tiri le bombe e le bucce di banana per rallentarlo. Ragazzi, per favore, pesa si e no venti chili, basta un alito di vento per buttarlo giù, non accanitevi che lo spiezzate in due come un rametto secco.

Intanto dietro dal marasma emerge qualcosa, qualcosa di rosso. Sarà un uccello? Un aereo? No, è Dovizioso che si fa strada lasciando una scia di polvere dietro di sè. 

Lorenzo lo scopriamo essere in undicesima posizione, nessuno lo inquadra quindi io ho dovuto perdere altri sei decimi da ogni occhio per avvistarlo dallo schermo, mentre davanti Zarco se le suona e se le canta da solo scorribandando come gli pare, inseguito da Marc, Rossi e Petrucci. 

Poi succedono cose.
Rossi su Marquez, Petrucci su Rossi, nessuno su Zarco, io sulla nutella… Un casino insomma. Non si capisce niente per un po’ se non che Dovizioso ha messo il turbo e ha cominciato a guadagnare posizioni come se nulla fosse. In rettilineo sembra che sia a cavallo di un razzo supersonico e che gli altri siano praticamente fermi, quindi raggiunge Marc, gli fa “ciao, anche tu qui? che coincidenze” e si piazza secondo.

A questo punto la tragedia.
Lorenzo, non si sa per quale ragione perchè nessuno si è preso la briga di inquadrarlo, si spiaccica al suolo. Andava a più o meno dodici all’ora perché davanti aveva una Suzuki impazzita e si è impanato come un bastoncino Findus. 
Che mierda

A questo punto a me non importa più nulla della gara e spengo.
Non è vero, però impreco tantissimo, senza sosta. Sto tutt’ora maledicendo tutto quello che mi capita sotto gli occhi.

Alla fine Zarco non si sa cosa gli prenda ma finisce nelle retrovie dopo quindici giri in testa, anzi in testissima. Zarco, siamo tutti dispiaciuti per Jorge, non c’era bisogno di fare così però!
Quindi davanti è guerra aperta per il primo posto, con Rossi che cerca di corrompere gli altri promettendo piadine a chiunque, Marquez che se ne sbatte le natiche perchè è del team paella tutta la vita e Dovizioso che non  ha idea di quale sia il piatto tipico di

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“Dovizioso infame per te solo lame”

Forlimpopoli quindi si tiene fuori da questa diatriba e si concentra sull’arrivare davanti a quei due cretini. 
Ed effettivamente ce la fa, anche se Marc fino all’ultima curva le prova tutte per sorpassarlo, ci mancava solo che gli sparasse. Forse le armi da fuoco le tiene per quando saranno in America. 

Con questa frecciatina al popolo statunitense che possiede più pistole che neuroni mi dileguo perché sono in ritardo mostruoso, devo andare a fare un aperitivo tra dieci minuti e sono ancora in tenuta da casa, ovvero pigiama e occhiaie. 

Grazie a tuttissimi per i like e i commenti che mi state lasciando ultimamente, giuro che sto rimanendo sempre più contentamente sconvolta, vi lovvo tutti. 

E voi per chi tifate? Per il piadinaro ambulante? Per Marc il figo? O per qualcuno di totalmente sconosciuto che vi piace perché dimenticato da Dio? 
Fatemi sapere!