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Ciance sparse: scene disturbanti dei film horror, per iniziare l’anno con orrore

Habemus tamponus negativus! Olè!
Ebbene sì, il 31 gennaio ero negativa come Giacomo Leopardi nei confronti della vita, e ora sono due giorni che mi sono stabilita dal mio Batterino per recuperare il tempo perso a rotolarmi sul letto come una trota.
Tra l’altro quando ho visto l’esito del tampone ho pensato “parbleau, ora che sono un elfo libero mi tocca tornare ad avere l’aspetto e l’igiene di una persona normale!”, pensiero abbastanza tremendo visto che erano dieci giorni che in preda al malcontento mi rifiutavo pure di cambiarmi il pigiama.
Non vi dico la situazione pelliccia, ragazzi… Ho passato tre ore a cerettarmi. Avevo i baffi di un tricheco e il vello di un orso, ‘na roba abbastanza abominevole, a un certo punto ho pensato di lanciare una moda e farmi delle decorative treccine di peli.
Poi ho pensato che è già un miracolo che io abbia un fidanzato, forse non è il caso di tirare troppo la corda, quindi ho estirpato tutto.

Oggi non ho intenzione di parlare di proprio di niente di utile, vi avviso -e voi fate partire un coro di “Sara ma secondo te noi ci aspettiamo dei contenuti utili dal tuo blog?!- ma non solo sarà inutile, sarà anche abbastanza cruento e a tratti disgustoso.
Vorrei parlare delle scene dei film horror che più mi hanno scaravoltato il cervello, che più mi hanno turbata, che più mi hanno fatto dire “MIIIIIIIII MA CHIST’E’ PAZZZZZ!”.
No perché non so voi, ma io adoro gli horror -fatti bene- e da questo tipo di film non voglio solo sangue sparpagliato a secchiate, io voglio le idee malsane, voglio vedere rappresentate le peggio cose che una persona normale non si immagina neanche… E quindi vi dico quali scene mi hanno turbata, ecco.

Tutto ciò perché qualche giorno fa, in pieno isolamento, avevo voglia di vedere budella de fora per sfogare il nervosismo represso quindi mi sono guardata “Ravage” su Prime Video.
Il film non è male, non sarà un capolavoro ma regala l’ansia che deve regalare, lei è una specie di Ramba che fa fuori tutti quelli che cercano di ammazzarla, ma a un certo punto c’è una scena che non può non farvi pensare “cosa diamine sto vedendo?”.
Sappiate che qua si spoilera senza paura, quindi se volete guardarvi prima il film e poi tornare qua a leggere chiudete tutto ora.

Ravage
Allora, c’è il cattivone che ha catturato il fidanzato della nostra Dora l’Esploratrice -perché la protagonista è una fotografa naturalista, bla bla bla- e giustamente, essendo un cattivone, lo lega e lo lancia nel recinto dei maiali che lo magnano vivo.
E fin qui tutto okay, è un cattivone, che cazzo deve fare? Lanciarlo nel recinto delle lontre? Non avrebbe senso. Poi diamo una gioia a sti maiali, sempre bistrattati.

QUELLO CHE MI HA SCONVOLTA E’ CIO’ CHE FA A LEI, IO ANCORA DEVO PROCESSARE QUESTA ROBA.
Non so se siete pronti.
Premessa: a quanto pare lo stomaco delle mucche è pieno di succhi gastrici potentissimi che permettono loro di digerire qualunque cosa.
Cosa c’entra questo?
Ci arrivo.
Praticamente il cattivone acchiappa una mucca, le apre un foro nello stomaco, ci infila dentro la nostra Dora l’Esploratrice ovviamente viva, E CE LA CUCE DENTRO COSI’ LO STOMACO DELLA MUCCA LA DIGERIRA’ LENTAMENTE, OMG MA SIETE FUORI DI TESTA MA COSA HO VISTO CHE ANSIA!
Terrificante.
Anche perché poi a fine film non si sa come ma lei si salva e in ospedale la fasciano tutta, a un certo punto la sbendano e… è stata consumata così tanto dagli acidi muccosi che ha il cervello di fuori. Esposto.
Io in estasi da cotanta malattia mentale.

Film Review – Ravage (2019) - CELEBRITY GIG MAGAZINE

Un’altra scena che ricordo all’epoca mi aveva fatta quasi spegnere tutto perché mi dava proprio una sensazione di turbamento allo stomaco era in Saw II, e non una delle varie trappole sanguinolente che quelle alla fine chissenefrega… Parlo di quando una delle protagoniste viene lanciata di peso in una vasca piena di siringhe, e deve spostarle a manate per cercare una chiave conficcandosele nella carne.
Io ero tutta attorcigliata sul divano.
B r i v i d u m e.

Altro giro altra corsa, io innamorata dei film di Ari Aster guardo “Hereditary” e rimango sconvolta dalla scena della mamma posseduta che insegue il figlio nel modo più angosciante del mondo e infine si taglia letteralmente la testa da sola con la corda del pianoforte.
Non credo di dover aggiungere altro, vostro onore.

Chiudo con una delle mie scene preferite in assoluto, niente splatter, niente budella sparpagliate e usate come ghirlande, zero sangue.
The Conjuring, scena a mio parere straordinaria: marmocchia che si sveglia di soprassalto, sveglia la sorella maggiore e comincia ad indicare l’angolo più buio della stanza. “C’è qualcuno lì, come fai a non vederlo, è lì, ci sta fissando, ho paura”.
Regà, con un angolo nero hanno creato la paura. Che vi devo dire, sapevo che lì non c’era niente ma ero agghiacciata, un senso di ansia assurdo. Da quel momento non esistono angoli bui in casa mia, ci sono lampade in ogni anfratto, eccheccazzo.

Bon, direi che con questo post per niente capodannesco posso levare le tende e tendare le leve, ma non prima di avervi chiesto quali scene hanno turbato VOI? Che siano super truculente oppure di pura suggestione narratemi, che adoro tutto ciò e se mi fate scoprire nuovi film fighi vi regalo una manciata di peli del mio cane.
Sono povera, che devo fare, apprezzate lo sforzo.
E come andò il vostro Capodanno? Io ero ancora chiusa in casa mentre il mio Batterino suonava quindi ero in preda all’ansia che qualche Milfona accaldata e leopardata lo brancasse e lo slinguazzasse in piena follia capodannesca.
Non è successo, ora solo io lo slinguazzo.
Fatemi sapere se ogni tanto qualche post di questo tipo può piacervi, che di scene fighe nei film ce ne sono (mica solo horror, possiamo spaziare!).
Hasta la pasta, il cotetichino e le lenticchieeeeee!

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Film Brutt: Twilight

Buongiorno miei prodissimi ragazzuoli sempre più spelacchiati -vi vedo che avete quasi l’alopecia, dovete rilassarvi- come state? Io qua sono sempre sul filo dell’incoronimento, al primo starnuto mi porto le mani al cuore pensando “ecco, Dio, vengo su“.

Oggi vorrei sdrammatizzare un po’ la situa perché se invece di scrivere mi metto sui social sento che al prossimo post su Maradona o sul Covid mi sbucheranno sei teste e comincerò a sputare fuoco e fiamme come Drogon con la raucedine.

Best Drogon GIFs | Gfycat

Urge però fare una premessa doverosa, un’ammissione di colpa che potrà essere usata contro di me in tribunale: a me Twilight piaceva. Giuro. In gioventù ero una twilighter, ma a mia discolpa posso dire che tutt’ora ritengo il primo libro della saga una lettura piacevole. E’ il resto che è un ammasso di cose inutili e astruse.
Detto ciò parleremo del film, che invece è insalvabile su tutta la linea.

Il film si apre con un monologo di straordinaria profondità, parole che verranno incise sulla pietra e mai dimenticate: “Non ho mai pensato a come sarei morta” (e già qui parti male, che cazzo vieni a dirlo a me che ci penso ogni giorno da ventisei anni più o meno ininterrottamente?) “ma andarmene al posto di qualcuno che amo mi sembra un bel modo per andarmene.
MA SEI CRETINA UN BEL MODO PER ANDARTENE E’ IN UNA MEGAVILLA CON BALDI GIOVANI SEMINUDI CHE TI IMBOCCANO DI CUCCHIAIATE DI NUTELLA MENTRE SGUAZZI NELL’ORO, POSSIBILMENTE SOTTO DROGHE LEGGERE, E LEONARDO DICAPRIO AL TUO CAPEZZALE CHE TI GIURA AMORE ETERNO!
Al posto di qualcuno che ami… che pezzente.

Queste parole ci arrivano direttamente dalla protagonista, Bella -che poi, bella… carina, dai- Swan.
Come descriverla… Una mentecatta.
Un’ameba dalle sembianze quasi umanoidi, un essere acefalo senza quoziente intellettivo, un invertebrato senza spina dorsale… Avete capito.
La nostra bislacca protagonista deve andare a vivere dal padre in una cittadina sperduta tra le montagne e la nebbia -credo stia venendo qui a Novara quindi- e sprizza annichilimento da ogni poro.
Per farvi capire il tipo di persona di cui stiamo parlando, lei arriva in sta cazzo di città, il padre va a prenderla in aereoporto e lei si fa il viaggio in macchina con un cactus in mano.
Bella, posso darti un consiglio su dove infilarti quella pianta grassa quanto me?

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Inizia ad andare a scuola in questa nuova mirabolante cittadina inutile e per qualche assurda ragione fa pure amicizia, cosa per me assolutamente incomprendibile data la personalità di Bella: un misto tra una foglia secca e un pesce palla. Credo sia più che altro l’incontrastabile potere della vagina perché ogni penemunito della scuola sembra rimanere folgorato dalla vista del viso pallidino di Isabella Swan.
La nostra piccola mentecatta va a pranzo in mensa e qui finalmente conosciamo lui, il solo e grazie a Dio l’unico: Edward Callo, l’incubo di ogni feticista.

edward cullen gifs Page 22 | WiffleGif
Ho visto barracuda con più fascino

Va beh, si chiama Cullen di cognome, ma pure lui ha la personalità di un bozzo del piede quindi… Nomen omen.
Tra l’altro la scena in cui compare per la prima volta è terribile, lui ha il sex appeal di una cimice morta, avete presente quando ne trovate una capovolta, con le zampette rattrappite? Ecco. Idem.
Lui le passa a fianco e lei praticamente già ha un orgasmo, peccato che poi quel citrullo lei se lo ritrova come compagno di banco a biologia e lui passa il tempo a fissarla con odio estremo senza nemmeno rivolgerle la parola.
Ovviamente dopo queste occhiate cariche di disprezzo lei è già completamente cotta e ossessionata, “devo capire perché mi odia così tanto, bla blaaaa” ma i giorni successivi lui sparisce dalla circolazione e quando torna è una persona nuova: le ronza intorno come una mosca su una deiezione di animali, cerca di psicanalizzarla con duemila domande -zio, se vuoi psicanalizzare anche me gratuitamente io ci sto, neh- fino al punto di svolta che ora andrò a narrarvi.

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Siamo nel parcheggio della scuola, Bella non si capisce che cosa minchia stia facendo ma è a fianco al suo stupido pick up a lanciare occhiate bizzarre alla famiglia Calli quando un furgoncino sbanda, fuori controllo, proprio verso di lei: parbleau, e ‘mo?
Attimi di panico sugli spalti, noi siamo tutti lì a pensare “dai, spiaccicala, spiaccicala!” come Yzma di “Le follie dell’Imperatore” ma quella mozzarellina vivente -alias Edward Cullen- con lo scatto felino di chi non si fa i cazzi propri si catapulta al fianco della donzella e spinge via a manate il veicolo che minacciava di farci un favore seccandola lì sul colpo.
Grazie Edward, eh.
Lei tutta un tripudio di espressioni sconvolte (quindi ha solo la stessa espressione per tutto il tempo) e occhi da triglia impanata, lui fa tutto lo strafottente e non le da spiegazioni se non un fastidiosissimo “è stata una scarica di adrenalina, cercalo su Google”, a cui io avrei risposto con “cerca su Google il cazzo che me ne frega di te, coglioneeeee”.

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Il miglior attore qua è stato il furgoncino

Altri dialoghi di un certo spessore tipo “non credo dovremmo essere amici” cit il ragazzo fantasma che la segue ovunque e cerca di parlarle ogni quattro secondi e mezzo. E lei “non capisco perché ti dispiaccia avermi salvata”… Ma vedi un po’ te, hai visto che fa robe fuori dalla portata dei comuni mortali e potresti dirlo potenzialmente a chiunque, secondo te perché teme di aver fatto una cazzata? MAH.
Gallinacea pure tu.
“Se tu fossi furba staresti lontana da me”
“E se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola, testa a pera.”

Essendo comunque due deficienti non riescono a starsi lontani più di mezzo secondo, una roba veramente raccapricciante da quanto sono patetici, nemmeno io con la nutella ho questo rapporto morboso.
Un vecchio amico di infanzia di Bella però comincia a metterle la pulce nell’orecchio: secondo la sua tribù i Cullen sono creature millenarie che scassano le balle da centinaia di anni.

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Andiamo avanti con la rubrica “Bella anima della festa”: va con due compagne di scuola ad aiutarle a scegliere l’abito per il ballo scolastico e mentre loro sono lì tutte infighettite con abiti lunghi e taccazzi lei se ne sta in un angolo a scarabocchiare su un libro.
MINCHIA MA TI DAI UNA SVEGLIATA, PORCA DI QUELLA MISERIACCIA LADRUNCOLA? MA DOVRESTI BACIARE DOVE CAMMINANO QUELLE DUE CHE TI RIVOLGONO LA PAROLA NONOSTANTE TU SIA UNA PIATTOLA!
Ma no, lei è diversa, a lei non importano i vestiti bellissimi, lei è scema.

Emo Twilight is the best Twilight — Jessica Stanley in Twilight  Appreciation Post

Lascia le amiche in negozio e va in questa straminchia di libreria ma mentre torna indietro per raggiungere le compagne, che a questo punto spero l’abbiano abbandonata lì come un rifiuto, viene seguita da un gruppo di ragazzi inquietanti con chiari intenti poco raccomandabili -Feltri direbbe che vogliono 

Edward le salva le pallide chiappe e vanno a cena, dove avviene uno dei dialoghi più inquietanti del mondo.
Ragazze e ragazzi all’ascolto, quando qualcuno dice queste parole è il momento di fare fagotto e andarvene. Correndo. E urlando, possibilmente.
“Mi sento molto protettivo verso di te” è un biglietto di sola andata per “amore criminale”.

Va beh, tornano a casa, lei ormai ha unito tutti i puntini dunque le due menti brillanti e brillantinate se ne vanno nel bosco lontano da tutto e da tutti e succede questo:

“Quanti anni hai?”
“17.”
“Da quanto tempo hai 17 anni?”
“Da un po’. E anche da un Tevere, ora che ci penso.”
E poi ancora:
“Io so cosa sei.”
“Dillo. Ad alta voce.”
Lei prende fiato “Un pirla.”

Edward Cullen Twilight GIF - EdwardCullen Twilight Vampire - Discover &  Share GIFs

Segue scena in cui lui cerca di dimostrarle quanto sia pericoloso; come? La agguanta e la porta in una radura, qui si spoglia mostrando un fisico eccesssivamente deludente e così vediamo che lui è come una di quelle magliette piene di paiettes che tanto piacciono alle vecchie: sbrilluccica alla luce del sole.
Edward, un po’ complessato, pensa di disgustarla ma Bella è completamente andata, partita per la tangente, irrecuperabile: “sei bellissimo”.
Lui fa cose a caso per cercare di spaventarla -tipo correre in tondo super velocemente e sradicare arbusti- e con una sincerità notevole le dice che non desidera altro che magnarsela. Lei ha solo reazioni normali: “ho paura. Non di te, ho paura di perderti”.

MINCHIA MA SEI SERIAMENTE COSI IMBECILLE? MA NON LO CONOSCI NEANCHE, TI VUOLE MAGNARE COME UN FIORE DI ZUCCA PASTELLATO, DOVRESTI PRENDERE LE TUE COSE E DARTELA A GAMBE!

Altre citazioni incredibili che non ricordo benissimo ma erano una cosa tipo “e così la bertuccia si innamorò di Lucio Dalla”
“Che macaco birichino… e che barbagianni pazzo e masochista..”

So The Lion Fell In Love With The Lamb Edward Cullen GIF -  SoTheLionFellInLoveWithTheLamb EdwardCullen RobertPattinson - Discover &  Share GIFs

Insomma, alto livello.

Non so se qualcuno di voi si ricorda questo cartone ma nella mia infanzia c’era immancabilmente “Un tritone per amico”, bellissimo. Qui invece inizia la saga “Un vampiro per fidanzato”, solo che Bella scopre molto presto che le attività da svolgere col suo ragazzo sono limitate: niente limonate focose perché se gli parte l’ormone la disintegra, sesso men che meno, quindi cosa rimane? Cena insieme? No, lui non mangia. Dormire insieme? No, lui non dorme. ‘Na birretta semplice semplice? No, lui non beve.

MINCHIA CHE PALLE EDWARD. 

Dopo neanche due giorni il vampirello la porta a casa per presentarla alla famigghia, di cui l’unica che si salva è Rosalie che detesta Bella come è giusto che sia. 

Regà saltiamo cose che non ne usciamo più, tanto abbiamo capito che questi passano il tempo a fissarsi nelle palle degli occhi per ore e ore.

La famiglia Calli va a fare una partita di baseball e si porta dietro Bella, tipo cagnolino, e mentre loro fanno acrobazie incredibili con quel gatto morto del cantante dei Muse che agonizza in sottofondo (non linciatemi please), e finalmente arriva il vampirone cattivone figone che giustamente vuole farsi uno spezzatino di Isabella Swan sfumato col vino; i Calli partono in difesa della cretina, succedono cose, inseguimenti inutili, Bella che non si sa come riesce a scappare dalla guardia dei Calli e pensando di dover salvare sua madre va dove quel figo incredibile di James le ha detto di andare.

Scontro tra mostri, Edward vince e il povero James sembra morire ma in realtà va ad Orange County a fare surf.
Rottura di balle infinita perché Bella è stata morsa da James quindi Edward che non vuole che lei si trasformi si mette a succhiarle il sangue dalla ferita per aspirare il veleno, come si fa quando sei in montagna da solo e ti morde una vipera.
Tutto normale no? Ma minchia.

Il film finisce con tutti felici, Edward e Bella al ballo di fine anno che si promettono amore eterno e l’amante cattiva di James che li fissa con astio da una finestra.
Ma io dico, sei una vampira, vai lì e la sgozzi in quattro secondi netti, che diamine aspetti? Boh, se non sono tutti scemi dal primo all’ultimo non va bene mi sa.

Fine

Regà ora passo la palla a voi: avevate visto il film? Vi era piaciuto? Vi eravate innamorati tutti quanti di Bella o di Edward o magari pure di Jacob, che alla fine è il più figo di tutti?
Fatemi sapere come vanno le cose nelle vostre regioni e nelle vostre vite, che qua se non ci sosteniamo un po’ a vicenda è la fine.
Hasta la pasta!

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Sono tornata con un Film Brutt!

Miei amati spelacchiati, sono tornata! Chiedo umilmente perdono per la latitanza ma il mio pc era praticamente defunto, spacciato, sul filo del rasoio tra la rottamazione e la muerte. Non avendo grano però l’ho affidato alle cure di un mio amico e ora sembra quasi funzionare, incrocio anche le dita dei piedi nella speranza che sopravviva per altri dieci anni minimo.
Essendo una capra non mi trovo molto comoda a usare WordPress dal cellulare, sono vecchia ormai, quindi nei prossimi giorni aspettatevi le mie incursioni nei vostri blog!!

Ma ora passiamo al film Brutt di oggi, ovvero: RACCONTAMI DI UN GIORNO PERFETTO.

Il nostro meraviglioso film si apre con il protagonista maschile, Theodore, che corre. Dove vada non ci è dato saperlo ma lui corre, corre, corre come Forrest Gump. Starà scappando dalla pula perché non ha l’autocertificazione? Starà correndo a casa perché é giovedì e sua mamma ha fatto gli gnocchi? Chi può dirlo, fatto sta che mentre è lì che scorrazza come un capretto nel prato passa su un ponte e vede una ragazza che si è arrampicata sul bordo e guarda giù, chiaramente pronta a lanciarsi a palla di cannone e sfracellarsi al suolo.
Il nostro genio cosa fa, dunque? Chiama la polizia? Cerca soccorsi, come si dovrebbe fare in questi casi?
No, lui le si avvicina di soppiatto, alle spalle, e le chiede “che stai facendo?!”

NO MA VUOI ANCHE DARLE UNA SPINTA GIA’ CHE CI SEI O TI BASTA COGLIERE DI SORPRESA UNA CHE STA CHIARAMENTE TENTANDO DI SUICIDARSI IN BILICO TRA SANTI E FALSI DEI CON QUEST’INSENSATA VOGLIA DI EQUILIB- scusate, mi sono lasciata prendere, Negramaro nel cuore.
Cretino d’un Theodore.
Lei gli dice di andarsene, lui salta su insieme a lei e comincia a fare -non so come altro descriverlo- il pirla (cioè si mette a fare l’equilibrista su una gamba sola, ma che cazzzz) ma in qualche modo riesce a far desistere la ragazza dal diventare una polpetta di carne umana.
Questo è il primo incontro di queste due menti brillanti, e se il buongiorno si vede dal mattino questo sarà proprio un film irritante.


Dopodiché purtroppo ci tocca conoscere meglio i nostri personaggi: lui è uno che a scuola chiamano “schizzato”, ha fatto un notevole numero di risse, prende brutti voti e cosa per me ancora più importante ha un senso dell’umorismo così basso che non farebbe ridere neanche una iena rydens sotto allucinogeni. Vi dico solo che per Teodoro il massimo del divertimento è chiamare lo psicologo della scuola “Embrione” perché si chiama “Embry”. Ditemi voi quando dovrei ridere, grazie.
Ma pure l’altra, Violet, non è messa tanto bene: in estate sua sorella è muerta in un incidente d’auto e lei è ovviamente tutta traumatizzata; non sorride neanche per sbaglio, non parla con nessuno, non sale più su nessun’automobile, è un’inetta tutta strana che ciondola da una parte all’altra della scuola tutta intimorita e curva come un salice piangente.  Ad aiutarla per fortuna c’è sua mamma, che il giorno del compleanno della sorella PORTA IN TAVOLA UNA DI TORTA DI COMPLEANNO DICENDO “L’ABBIAMO SEMPRE FATTO”! DONNA MA CHE RAZZA DI PROBLEMI HAI MA TI PARE UNA ROBA NORMALE DA FARE MA SEI SCEMA MA COME TI SALTA IN TESTA?! AL COMPLEANNO DELLA MIA DEFUNTA SORELLINA TU FAI UNA TORTA E TI ASPETTI CHE IO NON MI METTA A URLARE PER POI CORRERE A TESSERARMI ALLA LEGA PER LA DISPERAZIONE?
Mi immagino Salvini che va a casa loro, citofona e fa “Scusi, lei è una mentecatta?”

Theodore è bizzarro quanto lei e tra le altre cose lui ha una miriade di post-it attaccati alla parete di camera sua, roba che nemmeno Francesco Sole ha mai raggiunto questi liveli di pazzia; ci scrive su cose tipo “sono sveglio”, “corri”, “oro”, “per te mentirei”… Ma un post it gigantesco con scritto “SONO UN PICIU” no? Giusto per ricordartelo ogni mattina, sia mai che ti dimenticassi…


Teodoro comincia ad ossessionarsi con l’incidente della sorella di Violet, cosa che io ho trovato inquietante all’ennesima potenza, e continuano a succedersi scene a caso che non hanno il minimo senso. Esempio? Violet entra in classe, le cadono i libri perché è anchilosata, tutti ridono e Teodoro cosa fa? Ribalta il banco per spostare l’attenzione su di sé.
A questo punto comincio a pensare di essere io la cretina che non capisce come le cose siano legate ma poi mi rendo conto che io non c’entro niente e che sono tutti completamente fuori controllo perché ci si mette pure il professore, che dà come compito a coppie “andare in esplorazione per trovare i posti più belli dell’Indiana.”
MA CHE MINCHIA DI COMPITO E’ MAI QUESTO A DEI LICEALI ALL’ULTIMO ANNO!? MA COSA STIAMO DICENDO MA COME FUNZIONA IL SISTEMA SCOLASTICO AMERICANO MA QUESTI POSSONO FAR DOMANDA PER HARVARD PER L’AMOR D’IDDIO! MA CHE RAZZA DI MATERIA INSEGNI, DEFICIENZA AVANZATA?

Ma ragazzi adesso arriviamo al momento top di questo film, quello che ha fatto vacillare la mia fede nell’arte cinematografica e mi ha quasi fatto scaraventare il computer giù dal balcone.
I due cominciano a interagire, partono per il primo grande viaggio per quel cazzo di compito e dopo qualche giorno si mettono a messaggiare E COMINCIANO A RIMBALZARSI CITAZIONI DI LIBRI CERCANDOLE SU INTERNET!!! CITAZIONI DI CESARE PAVESE E VIRGINIA WOOLF GOOGOLATE, MA COSA C’E’ DI SBAGLIATO IN VOI, QUALCUNO MI CAVI GLI OCCHI CON UN CAVATAPPI VI PREGO, COSA STO GUARDANDO!?
MA PERCHE’!?

MA POI SONO CITAZIONI COMPLETAMENTE A CASO, NON HANNO SENSO, NON HA SENSO LA SCENA, QUALCUNO MI STACCHI I BULBI OCULARI PER FAVORE!
SE A MALAPENA SAPETE L’ALFABETO COSA CITATE VIRGINIA WOOLF SENZA AVERLA MAI LETTAAAAA
MA POI CHE IMMANE FASTIDIO, PERCHE’ DOVETE CERCARLE SU INTERNEEEEEEEEET SIETE PROPRIO DEI CRETINIIIII!
Non credo di aver mai desiderato così tanto poter entrare nello schermo e dare uno schiaffo a qualcuno.
Madò ragazzi il nervoso che mi è salito qui, mi si sono incendiati i capelli come succede ad Ade in Hercules.

Basta vado avanti se no mi esplode una vena.
Si prosegue con loro due che stringono amicizia (solo perché Theodore le sta addosso come la puzza sui facoceri, vi prego ditemi che cogliete la stupida cit) poi a Violet viene detto che lui è uno schizzato violento  (scusami ma tu in che minchia di scuola sei stata fino a quel momento?) quindi cerca di allontanarlo e lui cosa fa? Dorme nel giardino di lei per incontrarla al mattino e incastrarla con i suoi genitori per convincerla a proseguire la ricerca dei posti meravigliosi insieme a lui.
Ma io ti do una mazzata così forte che ti faccio saltare ogni singolo dente e poi devi andarteli a cercare nel prato, ti riduco in pezzetti così piccoli che ti metteranno in una scatola con scritto “puzzle 5000 pezzi”, lo capisci? DORMI NEL MIO GIARDINO? MA TI SEI ESTRATTO I NEURONI, LI HAI SBRICIOLATI E POI TE LI SEI FUMATI?

Comportamenti da pazzo psicopatico a parte nel giro di un viaggio in macchina Theodore fa passare a Violet la paura delle auto e arrivano nel luogo prescelto.
Che posto sarà mai, secondo voi?
Ma è ovvio, che razza di film per adolescenti sarebbe se non ci fosse un lago bellissimo e sperduto nella natura che conoscono soltanto loro due?
Si fanno una nuotata, si slinguazzano, lei vede un’enorme cicatrice sul fianco di lui e scopre che se l’era procurata da solo ma non è che si pone delle domande; lui lancia qualche frase enigmatica che lei ignora, sembra andare tutto bene per un po’ di scene (inutili) ma  poi cominciano gli strani comportamenti del Teodoro nostro che sfociano in una rissa violenta nel corridoio e poi nella sua sparizione.
Letteralmente, sparisce. Nessuno sa dove sia.
Si dissolve nell’etere e a nessuno frega un cazzo.
Lei chiede al migliore amico di Theodore che cosa stia succedendo e lui le risponde una roba tipo “massì a volte lui sparisce per giorni, è difficile ma gli voglio bene quindi gli resto accanto” MA SCUSAMI? MA SE GLI VUOI BENE COSA FAI FINTA DI NULLA E ATTENDI CHE RITORNI? TU, DA MIGLIOR AMICO QUALE TI RITIENI, ALZI IL CULO E VAI A CASA SUA A PARLARE CON LA FAMIGLIA DI THEO, NON STAI A GRATTARTI IL SOTTOPALLA! 

Boh niente io salto tutto quanto e vado alla fine, preparatevi.

Quale sarà il finale di questo film?
Theodore si suicida nel lago in cui aveva portato Violet.

Io ero basita.
Finalissimo issimo lei scrive un discorso che dovrebbe essere strappalacrime ma è soltanto una roba indegna su quanto Theodore fosse speciale e sensibile e vivesse il mondo in modo diverso.
ECCO, ESATTAMENTE NO, MIA CARA.
ERA UN POVERO RAGAZZO MALATO, CHIARAMENTE DEPRESSO, CHE NON E’ STATO AIUTATO DA UN CAZZO DI NESSUNO E ALLA FINE E’ MORTO IN MANIERA ORRIBILE, SOLO COME UN CANE, PERCHE’ CONVINTO CHE LA VITA AVREBBE SEMPRE E PER SEMPRE FATTO SCHIFO.
POSSIAMO CORTESEMENTE PIANTARLA, AUTORI DI YOUNG ADULT DEI MIEI STIVALETTI CONSUNTI, DI RAPPRESENTARE LE MALATTIE MENTALI COME QUALCOSA DI COOL?

Permettetemi delle riflessioni, anzi una sola: la salute mentale non sanissima non è cool. Non ti rende speciale. PER NIENTE. Ci devi convivere, devi imparare a gestirti, a trattarti, non è nulla di cui vergognarsi ma non è neanche una roba di cui vantarsi urlando “guardate come sono fico perché sono depresso/bipolare/ansioso/qualunque altro disturbo!”.
Basta, concludo se no andrei avanti per ore, fatemi sapere voi come state, cosa combinate, che cos’avete visto in questo periodo di assenza spelacchiata?
A prestissimo, parola di lupetto!

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Film Brutt: Quarantine

Ma buonasera miei cari e fedeli Spelacchiati, come state?
Per cercare di alleggerire un po’ gli animi stavolta vi lascio un Film Brutt bello potente, scusate per la lunghezza ma non potevo fare altrimenti.

Essendo io una persona seria e a modo ho deciso di guardare un film scegliendolo in base al titolo, in modo da distogliere un’attimo l’attenzione del mio pubblico dalla situazione che c’è qui in Italia e ora anche nel mondo, dunque la mia decisione è ricaduta su “Quarantena”, di  John Erick Dowdle.

Quarantineposter.jpg

Il film si apre con una giornalista –Angela– che deve fare un servizio su una stazione dei pompieri dunque si reca sul posto e ci rende chiara una cosa fin dal primo momento in cui appare sullo schermo: lei è il personaggio più coglione che abbiamo mai avuto il dispiacere di conoscere, o almeno è il personaggio che ci rende palese la sua immane idiozia già nei primi sessanta secondi di film, credo sia un record mondiale. Di solito gli altri cercano di vendersi bene, di non sembrare dei mentecatti fin da subito… lei no, lei ne va orgogliosa della sua incapacità di connettere due neuroni. Avete presente “La lettera scarlatta”, con Hester che deve andare in giro con la lettera “A” di “adultera” sui vestiti? Ecco, pure Angela ha una A: lei porta sul bavero la “A” di “acefala”.

Quando arrivano ‘sti poveri uomini di giallo vestiti che devono lavorare lei impazzisce: si mette un casco da pompiere come fa Salvini con le felpe, si emoziona come una cheerleader quando li vede passare, saltella, strepita… Ma sei normale? Ma chi ti ha assunta, il TG dei Cretini?

Per farvi capire la professionalità di questa donna vi dico che va dal capo dei pompieri e chiede “ma scendete ancora da quei favolosi pali?” dopodichè c’è lei che si lancia dal suddetto palo e quando atterra fa “meno male che non ho messo la gonna, mi sarei fatta male alle gambe!”
E LO SO CHE E’ TUTTO INSENSATO MA QUALCUNO PER FAVORE MI ILLUMINI D’IMMENSO, QUALCUNO MI DICA CHE MINCHIA DI CORRELAZIONE C’E’ TRA L’INDOSSARE UNA GONNA E IL FARSI MALE ALLE GAMBE SCENDENDO DA UN PALO!
Potrei capire se avesse messo le scarpe da ginnastica e avesse detto “fortuna che non ho messo i tacchi!” MA COSA CAZZO CAMBIA UNA GONNA DAI PANTALONIIIII IO QUEL PALO TE LO DO IN TESTA, CHE E’ VUOTA E TANTO NON SENTI DOLORE PERCHE’ HAI I PANTALONI!

Quarantine (2008) Review |BasementRejects

Si continua con battute di una legaSalvinielascialolegato così bassa che mi vergogno per chi le ha scritte e le cose completamente sbagliate si moltiplicano alla velocità della luce; tipo lei che ad un tratto fa “i nostri spettatori vogliono vedere dell’azione, dovremmo andare negli spogliatoi!”
…Eh?
Scusami ma nel caso tu non stia girando un video per Pornhub non so bene che cazzo se ne faccia il tuo pubblico, e comunque invadi VAGAMENTE la loro privacy, ALLOCCA. E poi rimane traumatizzata quando dalla doccia esce un pompiere nudo. Ma posso sapere cosa ti aspettavi!? Un Nespresso!?
“Capisco perché non ci sono donne qui” MA IO INVECE NON CAPISCO COSA CI FACCIA TU IN QUESTO FILM, LO CAPISCI?

Va beh tra una battuta sessista e una recitazione da cani arriva una chiamata e tutti quanti -Angela e il camermen Scott compresi (ma funziona davvero così?)- vanno in questo vecchissimo edificio perché provenivano urla inenarrabili dall’appartamento di una vecchia; dunque irrompono buttando giu la porta e la suddetta vecchia, con uno scatto felino, acchiappa uno dei pompieri e lo addenta alla carotide come fosse uno snack a due gambe. Sembrava di vedere me che addento un Kinder Bueno.
Comunque la capisco, onestamente… questa quarantena sta facendo venire istinti cannibali anche a me. Se mia madre mi urla ancora una volta “ti sei lavata le mani?” la addento a una caviglia.

Review: Quarantine - Slant Magazine


Tornando a noi… scattano confusione&pazzia, lo portano di sotto per medicarlo e SBAM un altro pompiere vola giù nella tromba delle scale. Essendo teste di minchia Angela e Scott tornano nell’appartamento della vecchia e DOPPIO SBAM arriva una tipa di corsa che sbatte contro un mobile e muore. Sì, così, ad cazzum. La vecchia pazza poi comincia ad urlare come la vecchia pazza che è, quindi almeno è coerente con sé stessa, e corre verso di loro quindi non so bene chi le spara duemila colpi e la stecchisce. O così almeno si pensa, perché poi quando tornano lì il corpo non c’è più. 

Se vi pare che non ci sia un nesso logico o una buona concatenazione degli eventi è perché non c’è un nesso logico ed è tutto buttato ad cazzissimum.

Il nostro gruppo di fastidiosi personaggi raduna tutti i condomini nell’atrio così scoprono che da fuori la pula li ha sigillati dentro in attesa di un commissario di sanità (che cazzo è un commissario di sanità?) perché si teme che ci sia una contaminazione chimica o nucleare nell’edificio.
La contaminazione in effetti c’è, si tratta della muffa radioattiva nel cervello di Angela che per tutto il tempo dice puttanate e si esibisce in espressioni facciali veramente fastidiose.

A questo annuncio di sigillamento si scatena un’ondata di panico che nemmeno il Decreto Sicurezza ha suscitato. Avete presente i supermercati presi d’assalto? Non sono niente rispetto a quello che accade qua. Tutti impazziscono, urlano, strillano, si puntano pistole l’un l’altro perché son cretini… E la nostra Angela sapete cosa fa, in tutto ciò? Prende il microfono e fa un servizio.
BRAVA, GENIO, QUALCUNO DIA UNA MEDAGLIA A QUESTA DONNA.
E non è che fa un servizio serio e utile, lei fa la strafottente. Lei si sente l’eroina in campo di guerra, quella che con onore difende la patria, quella che è andata in prima linea a combattere… MA SE NON AVEVI IDEA DI DOVE STESSI ANDANDO, MA COSA FAI LA FIGA!? Ma non puoi fare un favore a tutti e morire così, subito? Un infarto, una testata contro uno spigolo, una scivolata su una buccia di banana…

In tutto ciò trovano altre persone come la vecchia, ovvero con la bava alla bocca, tutte pazzoidi, con un colorito grigio (mi sembra un’accurata descrizione di me in quarantena), che rifuggono la luce, e il veterinario, vero eroe della situa, dice di riconoscere i sintomi della rabbia in questi qui ma non ha mai visto casi negli esseri umani e comunque c’è qualcosa di strano perché si sviluppa troppo rapidamente.
Mah… Siamo tutti un po’ nervosetti, ma da qui alla rabbia… sei sicuro?

Rabbia costante? Ecco i rischi per la salute: «Aumentano le ...
Tutti così

Va beh ragazzi vaccate su vaccate, un tipo viene sbranato da un cane in ascensore (edificio di tremila anni fa con l’ascensore, certo) e poi Angela e altri vengono attaccati da una che chiaramente aveva gia i sintomi inequivocabili, tipo bava alla bocca e colorito cadaverico, ma che non avevano isolato perché sono troppo stupidi per fare due più due; la prendono a mazzate e qui c’è un tocco di classe che innalza la qualità del film da zero a mille, giuro: volano schizzi di sangue sull’obiettivo della telecamera di Scott, quindi tutta la scena noi la vediamo a macchie rosse.
Mamma mia, innovazione pura, cinema vero, scusate ora devo andare a costruire un altarino a questo regista e poi sacrificare un capretto in suo onore.

Andiamo avanti a caso va, arrivano quelli della scientifica o chi cazzo sono e si chiudono in una stanza coi malati, vengono uccisi, si scopre che la bambina di una condomina è infetta e azzanna un altro pompiere, ammanettano la madre alla scala (ma ammanettare i malati è troppo disturbo, vero? In effetti ci vuole almeno un neurone funzionante e mi rendo conto che è chiedere troppo) e a un certo punto non si capisce più un cazzo: chi corre di qua, chi di là, scappano tutti senza un cazzo di senso, escono ‘sti malati rabbiosi da ogni parte, insomma un delirio. Anche perchè sti rabbiosi arrabbiati a quanto pare non muoiono o muoiono solo se li colpisci in testa (ma quelli non erano gli zombie?).
Comunque schiatta gente a bizzeffe ed il nostro cameramen Scott non perde una ripresa oh, ma va che bravo.
Io chiederei un aumento fossi in te, zio.

Angela si dimostra una demente in ogni scena, una donna di un’inutilità sbalorditiva, una roba inenarrabile, giuro. Io sono la prima a dire che in uno scenario horror sarei l’essere meno utile dell’intero sistema solare, ma lei è una cosa veramente indegna: Angela corre di qua e di là come una gallina senza testa mentre gli uomini cercano di proteggerla in ogni modo e vengono tutti sgranocchiati dai rabbio-zombie al posto suo, tutti! E lei continua a non fare un cazzo! Ma prendi un’arma, prendi un qualcosa di vagamente utile, suicidati piuttosto! 

Worthless GIFs | Tenor
Sei utile quanto un leccalecca alla cacca

Comunque basta volo alla fine che qua se no non si finisce più, Angela e Scott rimasti gli ultimi vengono a sapere che c’è un passaggio sotterraneo ma non riescono ad arrivarci perche sono coglioni i mostri li inseguono quindi scappano su, su, su, verso l’infinito e oltre, e finalmente giungono ad alcucne rivelazioni perché trovano sta stanza con delle gabbie e un registratore e degli articoli di giornale su pandemie simili e onestamente non ho capito un cazzo ma credo che lassù ci fosse uno strano laboratorio illecito da cui è partito tutto ‘sto delirio…
BOH! Non so onestamente ragazzi miei non ho la forza di volontà necessaria a guardare di nuovo quella parte senza pugnalarmi al cuore.

Kill Me Pls GIFs | Tenor

Ora apro una parentesi piccola, una parentesina, un cucciolo di parentesi. Scusate, prendo un respiro profondo perché voglio almeno tentare di mantenere la calma.
Allora, lo so che non si deve cercare una logica negli horror ma io dico… stai fuggendo da un’orda di stramboidi che vogliono banchettare con le tue viscere, MI SPIEGHI PERCHE’ CAZZO TI FERMI AD ASCOLTARE UN REGISTRATORE TROVATO NELLA SOFFITTA DELL’ATTICO DEL NON SO CHE RAZZA DI POSTO SIA?! MA NON PUOI SOLTANTO MUOVERE LE CIAPET E TENTARE INUTILMENTE DI SALVARE LE CHIAPPE? 

No, loro devono fare i Detective Conan della situazione, i Poirot dei poveri. Dimmi, sei Sherlock Holmes? Abiti al 221B Baker Street? Sei inglese, perdio?! Non mi pare, e allora taci!
Ma no, loro indagano.
MA COSA STRACAZZO DEVI INDAGARE TU, PROPRIO TU CHE IL SERVIZIO PIU IMPORTANTE DELLA TUA CARRIERA ERA SUI POMPIERI DELLA TUA MISERABILE CITTA, MA COSA VUOI FARE!? MA POI TI E’ CHIARO CHE STAI PER MORIRE O PENSI CHE CON IL TUO QUOZIENTE INTELLETTIVO PARI A QUELLO DI UN LICHENO DELLA TUNDRA TU POSSA SALVARTI E TI PERMETTI PURE DI PERDERE TEMPO E GIOCARE A FARE LA SIGNORA IN GIALLO DELLA SITUAZIONE?

Niente, questi hanno le arachidi nel cervello e stanno lì, indagano, leggono articoli, ascoltano registrazioni, perlustrano posti che urlano “non venire qui perché muori” da ogni angolo… In una parola? C r e t i n i.

Vi dico che a un certo punto dal nulla compare una scala dall’alto (la famosa Stairway to Heaven, chiaramente) e LORO CI SALGONO. Ma siete proprio di piciu.
Va beh regà niente, alla fine c’è l’unica scena un pochiiiiiino ansiogena perché noi vediamo tutto attraverso un visore notturno e ci sono Scott e Angela chiusi in questa stanza con uno dei mostroidi cieco che li cerca vagando per la camera. 

Scott diventa presto lo spuntino di mezzanotte di questo coso e poi, finalmente, dandomi finalmente una prova dell’esistenza del Signore, cade la telecamera quindi noi vediamo Angela che gattona ciecamente qua e là e all’improvviso viene agguantata da qualcosa nell’oscurità e schiatta.
Sentite le campane che suonano a festa, un’ovazione generale e qualcuno che festeggia? Se sì sappiate che sono io.
Questo film con il finale per quanto mi riguarda ha guadagnato almeno sedici miliardi di punti, finalmente una protagonista imbecille che schiatta, GRAZIE!

Comunque voglio pensare che tutti quegli zombie rabbiosi siano andati insieme pranzo e si siano mangiati una bella pasta all’arrabbiata.

Ricetta Penne all'arrabbiata - Cucchiaio d'Argento

Con questa patetica battuta io levo le tende regà, fatemi sapere se a ‘sto giro ho esagerato con la lunghezza del post e se avete visto questo deprecabile film o qualche altra nefanda produzione!
Hasta luego, Spelacchiatini!

Pubblicato in: Cinema, Cinemando, film, filmando

Film non Brutt, di più: Offline

Beh, dopo aver parlato di film bellissimi candidati agli Oscar mi sembrava giusto continuare su quel filone, quindi oggi si parla di un film sorprendente.
Sorprendente perché un film di così rara bruttezza era difficile da trovare ultimamente, cominciavo a temere che Netflix non mi desse più materiale per i Film Brutt.

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Parliamo di Offline, un filmetto che trasuda trashume e ignoranza da ogni fotogramma.
Partiamo lesti che se no non finisco più; la protagonista, Ana (che io chiamerò Analgesico perché è quello che serve per reggere la visione del film) è un’influencer di prim’ordine: posta ogni momento della sua vita, finge di essere sempre bellissima e impeccabile nelle foto, usa il telefono come se fosse un prolungamento della sua mano ed è una mentecatta. Una decerebrata.
Insomma, ‘na scema.
‘Na scema che però al contrario mio lavora in una mega rivista di moda (o qualcosa del genere) quindi in realtà ho poco da criticare e tanto da imparare visto che questa ha pure un fidanzato – anche se è un biondino assolutamente inutile che sta con lei solo per pubblicità-.

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Va beh, ‘sta qui dato che ha il quoziente intellettivo di un gerbillo -scherzavo, se lo sogna il QI di un gerbillo- fa una media di duemila incidenti d’auto al mese perché usa il cellulare mentre è in macchina, dunque i suoi si preoccupano.
Ora.
Se io prendessi anche solo una multa i miei mi taglierebbero quattro falangi.
Con un incidente vincerei la lotteria delle botte e mi saccagnerebbero senza alcuna pietà.
Ma questa da qualcuno doveva prendere, quindi i suoi genitori scemi come delle capre non fanno nulla finché Analgesico non fa un incidente di una certa gravità (che poi non è vero, non ha neanche un graffio) e finisce in ospedale; li genitori entrano nella sua camera con il Procuratore di Giustizia (?) che le confisca il telefono e la patente e le dice che deve scontare una pena in carcere o in un posto isolato dal mondo (ha tutto molto senso, lo so) quindi i suoi la spediscono come una cartolina dal nonno paterno che vive sperso nei monti come il Vecchio dell’Alpe, nonno di Heidi.
(Prima che lei parta comunque il suo ragazzo la molla. Così, per dirvelo.)

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Tra l’altro il nonno è un marpione, perché anche se non è vero per niente io e quel cretino del mio amico continuavamo a dire che voleva solo unirsi carnalmente con la nipote. Vista in questa chiave vi giuro che fa morire dal ridere ogni scena.

La nostra cretinetta poi conosce coloui che sarà ovviamente il suo interesse amoroso, che non sarà un manzo manzissimo ma secondo me è un manzino.

Allora, io adesso passarei a una scena che mi ha turbata profondamente, mi ha messo in subbuglio l’anima.
La nostra cretina va in bagno per la prima volta nella casa del vecchiardo e non c’è la carta igienica: sberequeck, sbaraquack, si lamenta col nonno di questa cosa e il dialogo è il seguente:
Ma la carta igienica?
E lui “C’è il bidet.”
E LEI: “Non l’ho mai usato, come funziona?
MA COSA STIAMO DICENDO REGA’
PERCHE’
PRIMA DI TUTTO COME FAI A VIVERE SENZA CARTA IGIENICA, CHE PROBLEMI HAI
MA POI COSA VUOL DIRE CHE C’E IL BIDET, UNA COSA NON ESCLUDE L’ALTRA, MA CHE IDEA DI IGIENE AVETEEEEE
E LEI CHE NON L’HA MAI USATO ED E’ TUTTA CONFUSA, MA SE TI CONFONDE L’USO DEL BIDET COME MINCHIA FAI A ESSERE CONSONA ALLA VITA SULLA TERRA?

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Scusate, mi calmo.
Perdindirindina.
Lei allora fa la cosa più normale di tutte, quello che avremmo fatto tutti noi: va a piedi -perché il nonnetto non le da il furgone, giustamente- al negozio, DI NOTTE, che guarda caso E’ CHIUSO ma c’è la porta aperta… E lei entra.
La domanda qui sorge spontanea: Ma sei cogliona?
Anzi, riformulo così questo post può essere letto anche dai bambini: ma sei una mammalucca?
Non contenta di essere una mentecatta trova il cellulare della sorellina del tipo figo e per prenderlo fa cadere tutto svegliando il mondo, dimostrando di essere un fallimento dell’evoluzione umana.
Comunque c’è la famiglia di lui che la fissa com’è giusto fissarla, ovvero come se fosse una sciroccata, e lei dice “ma anche voi siete un po’ bischeri però, cosa lasciate la porta aperta?”
E loro “Qui non ci sono ladri.”

Ma che diamine di risposta è?
Boh.
Ma uno normale in ‘sto posto ci sarà mai?
Scoppia definitivamente l’amore quando il figo le regala la carta igienica, già ce lo vedo a San Valentino regalarle una confezione da 24 di rotoloni regina e lei andare in brodo di giuggiole.

S

cene inutili di lei che battibecca col Vecchiardo dandogli risposte che io al posto del vetusto signore le avrei mollato un manrovescio con una potenza tale da scaravoltarle la faccia, a cui si aggiungono altre scene inutili con dialoghi scritti probabilmente da un macaco, tipo quando Analgesico si mette a litigare con le sorelle del figo e partono insulti davvero pesanti quali “montanare” e “cittadina pazzoide”.
Parole forti per i nostri personaggi, io pure all’asilo ero più scurrile di così.

Lei e il Vecchio col tempo diventano sempre più uniti *ammicca ammicca* e lui mostra la camera della nonna dove Anal (abbreviazione di Analgesico, ovviamente) trova un sacco di vestiti e si mette a disegnare abiti lei stessa, visto che prima di diventare influencer aveva avuto come sogno quello di diventare stilista.
BAH.

Finalmente a una stupida fiera i due innamorati si slinguazzano come ricci selvatici ma il momento viene rovinato quando lei viene a sapere che il suo ex, il pirletto biondino, esce con un’altra.
Bom, una donna devastata. C’era il Vietnam nei suoi occhi.
Un’anima in pena, distrutta, spezzata in mille parti.
Ma poi questa era stata UN MESE col biondo, non sapeva NULLA di lui tanto che pure i suoi genitori la prendevano in giro per questa relazione, si è appena slinguazzata un altro… eppure il suo mondo è crollato perché l’ex che non vede, non sente e di cui non le importa oggettivamente nulla sta con un’altra. No ma tutto a posto, mi dicono.
Quindi lei, furba come una volpe, che fa?
Ruba un cellulare e ruba una macchina per tornare in città.
MA SEI CITRULLA FINO AL MIDOLLO OSSEO O E’ SOLO UNA MIA IMPRESSIONE?
Ma perché nessuno le spara? Perché la natura non fa il suo corso e lei non soccombe com’è giusto che sia?
Essendo comunque demente non fa mezzo metro che quasi stira il figo, quindi fuga conclusa ancora prima di iniziare e lei torna a casa piangente come Antonella Elia in qualunque stracazzo di puntata di Pechino Express del 2017.
Insopportabile.

Bah.
In tutto ciò c’è una sottotrama inutile e bruttissima sul perché il padre di Analgesico e il nonno non si parlano piu, diatriba che lei risolve trovando una lettera della madre deceduta… ma non so, non c’ho capito niente, ero come Amedeus quando Bugo ha lasciato il palco: disorientata.
Ma de che stiamo a parlà? Che c’entra la nonna, basta inserire personaggi, e soprattutto CHISSENEFREGAAAAAAA!

Il finale poi è veramente stupido ma d’altronde dubito abbiate grandi aspettative. Qua vado rapida come un ghepardo che insegue una gazzella perché mi irrita ripensare a questo film, non ne posso più, è peggio di Parasite!
La capa di Anal, un’arpia che si crede Miranda Priestly ma è solo una donna con una brutta acconciatura, trova i disegni dei vestiti di Analgesico e li fotografa con l’intento molto originale di rubarle la collezione; nel frattempo GRANDE COLPO DI SCEMA: Analgesico scopre che il Procuratore di Giustizia che le aveva parlato in ospedale era un attore ingaggiato dai suoi genitori per farla disintossicare dalla tecnologia.
Che plot twist incredibile, che svolta narrativa, che esercizio di stile.
Io mi inchino, faccio la hola, applaudo al genio dietro questo film.
Vorrei reincarnarmi in lui, nella prossima vita.

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INSOMMA, alla fine la famiglia al completo (madre+padre+nonno+cretina+manzino) si imbucano alla sfilata della capa pazza che sta per lanciare la collezione rubata ad Anal, la riprendono mentre ammette di aver rubato i disegni, lei viene arrestata, Anal e il figo si limonano neanche dovessero fare una spremuta di agrumi e purtroppo vissero tutti felici e contenti.

Ora, io dico… ma non potevano schiattare tutti dopo tre, quattro minuti?
No?

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Fine, grazie al cielo.
Che poi non sono neanche canissimi gli attori, sono decenti, è la trama che fa fuggire a gambe levate e i dialoghi che rendono tutto aberrante.
Madò, dopo questo film ho bisogno di trasfusioni di film fighi, vi prego suggeritemi cosa guardare per riprendermi da questa bruttura e ovviamente ditemi se l’avete visto, avete intenzione di guardarlo o ne starete alla larghissima…
Personalmente vi consiglio di guardarlo con la chiave di lettura “nonno marpione” perché mi ha spezzata dal ridere.
Fatemi sapere, mi raccomando!
Alla prossima, Spelacchiati

Pubblicato in: film, filmando, recensione, Senza categoria

Filmozzo da Oscarozzo: Storia di un Matrimonio

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Non so voi ma a me il periodo degli Oscar emoziona sempre assai. Che vi devo dire, il cinema è una delle mie passioni e per quanto a volte gli Academy Awards siano deludenti, ingiusti e chi più ne ha più ne metta offrono sempre una lunga lista di film meritevoli.
In questi giorni io mi sto buttando nella maratona “film da Oscar”, e devo dire che sta andando alla grande: questo 2020 i film sono davvero belli. Curati, dettagliati, con un lavoro dietro che lo percepisci in ogni frame quanto si siano fatti il mazzo tutti quanti per fare ‘sto film.
Ed è proprio emozionante rendersi conto di queste cose. Intuire o almeno in parte cogliere i ragionamenti dietro ad alcuni movimenti di camera, di alcune scelte cromatiche, di certe inquadrature, di determinate scelte attoriali e soprattutto è bellissimo guardare le performances di attori pazzeschissimi.
Insomma, è come se mi stessi reinnamorando del cinema, quindi temo sarò ancora più cattiva con i film brutt.

Allooooooora, di che parla questo filmozzo bellozzo chiamato “Storia di un matrimonio”, di Noah Baumbach?
E’ presto detto.
Non aspettatevi chissà che tramona incredibile eh, è bello proprio perché è una storia spaventosamente normale, quasi banale… se un divorzio potrà mai essere definito banale. 

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Charlie e Nicole, Nicole e Charlie.
Il film si apre con entrambi che tessono le lodi l’uno dell’altro.
Nicole è incredibile, pazzesca, indomabile, divertente, buona d’animo che Madre Teresa in confronto era una strega, e poi è un’Avenger quindi di che stiamo parlando?
E lei pure, fa una sviolinata che nemmeno Tchaikovski “Lui è il padre migliore dell’universo, è indipendente, coraggioso, fa sentire tutti a loro agio, è un direttore teatrale stellare, e c’ha anche una nave spaziale. E poi sa usare la spada laser, tiè.”
Queste sdolcinatezze sono cose che i due non si diranno mai poiché sono lettere che hanno scritto come compito per la loro seduta dal consulente che li segue nella separazione.

Il film prosegue facendoci capire perché effettivamente la coppia non funzioni: lei è un Avenger, lui è un supercattivone che vuole conquistare galassie… ah no, scusate.
Uno dei problemi è che lei era un’attrice piuttosto famosa prima di sposare lui e andare a lavorare per la sua compagnia teatrale: la sua carriera e la sua celebrità sono andati piuttosto bellamente a farsi friggere mentre la notorietà di lui è esplosa fragorosamente. In più Nicole è diventata non solo moglie ma anche mamma, due ruoli che hanno preso il sopravvento nella sua vita facendole chiedere che cos’altro fosse lei un tempo, prima di tutto questo. Si sente persa, confusa, e i suoi desideri le sembra vengano sempre messi da parte.
Charlie invece ha avuto un’infanzia difficile, è cresciuto praticamente da solo e grazie al suo talento si è guadagnato una reputazione di “genio” della drammaturgia, alimentando il suo ego e il suo attaccamento al lavoro.
C’è un cattivo in tutto questo? No. Sono due esseri umani imperfetti come chiunque altro, che si scontrano con la normalissima problematica del non comunicare abbastanza, il che li allontana sempre di più.

Ci sono parecchie scene toccanti -dal monologo di sei ore di Nicole con una Scarlet Johansson struccata, sull’orlo del pianto, che racconta la storia della sua vita e del suo matrimonio alla scena finale di Charlie che si commuove e ci fa piangere tutti- ma quella più famosa e più bella è sicuramente quella del litigio furioso tra Charlie e Nicole.
Stanno cercando di accordarsi tra loro in modo civile perché hanno capito che i loro avvocati li faranno scannare senza pietà, ma la loro calma conversazione diventa un litigio isterico, con due interpretazioni p a z z e s c h e.
“Tu sei un infame, pallone gonfiato, fai schifo e puzzi pure!”
“E tu sei una capra, fallita, fai cagare e piuttosto che stare con te mi limono un cactus!”
Insomma, cattiverie di una certa levatura.

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Non vi dirò come finisce il film, furbetti, andate su Netflix e ve lo guardate, dopodiché venite qui e mi dite se vi è piaciuto o no.
Io devo dire che avevo aspettative un po’ bassette, tipo bassethound, però mi sono ricreduta assai. Ammetto che Adam Driver in Star Wars mi faceva abbastanza caaaa, però minchia, mi devo fustigare perché è proprio bravo. E’ uno di quegli attori che recita con tutto il corpo ed è un piacere guardare e riguardare le sue scene per cogliere ogni gesto e ogni sfumatura che riesce a dare. Non che Scarlett Johansson sia da meno, 

Ora posso tornare alla mia ossessione: Joaquin Phoenix. L’ho sempre amato ma non mi ero mai voluta fissare come invece sto facendo in questo periodo, che recupero interviste e film appena ho due minuti liberi. Che vi devo dire: over 40, problematico, misantropo, difficile. E’ proprio il tipo di uomo che piace a me, e il tipo di attore che entra così tanto nel personaggio da diventare il personaggio.
Lo dico, quest’anno ci sono film e attori davvero bravissimi, ma il mio cuore è con Joker e Phoenix.

E voi state seguendo le nomination agli Oscar di quest’anno? Avete dei favoriti? O ve ne sbattete altamente le natiche di questi Academy Award (che ammetto sono sempre più una farsa con troppa “politica” dietro, ma tant’è)?
Quali sono le vostre cotte Hollywoodiane?
Narratemi tutto, che io ho la febbre e domani ho un esame terrificante (linguistica tedesca) e devo distrarmi!

Pubblicato in: film, filmando, recensione

Film Bruttissim: Escape Room (2017)

Aaaah.
Mamma mia, regà, che robe. Che situazioni. Che roba strana la vita. 

Ora, senza scendere nei particolari, per la prima volta da tanto tempo (e non mi ero nemmeno mai accorta di questa cosa) ho fatto qualcosa per me, pensando solo al mio benessere, e ora sto incredibibilmente bene. Cioè, non mi sentivo così allegra e quasi speranzosa per il futuro da non so davvero quanto tempo.
Che sia un preludio di una grandissima crisi depressiva?
Può essere.
Però per ora mi godo questa sensazione nonostante il tornado si stia scatenando ovunque intorno a me.

Ma partiamo con questo film brut, che più brut vi giur non si può. ‘Na roba inclassificabile, il mio ex che era un regista in confronto era Kubrick, porca vacca.

Siamo in macchina con due deficienti, ed è il compleanno del cretino. La sua ragazza, la tipica bionda inutile, è tutta orgogliosa perché “è il tuo compleanno e sono mesi che te lo sto organizzando!”.
Ora, non so voi, ma in mesi e mesi di preparazione io quantomeno cerco di invitare una celebrità alla festa, chiamo amici sparsi nel mondo, faccio venire i dieci migliori spogliarellisti dell’universo… Lei cos’ha organizzato? Quale incredibile fantasiosa idea ha avuto?
Una roba incredibile eh, preparatevi perché non so se siete pronti a cotanta inventiva: cena + escape room.

Ma vaaaafffanculo, gallinaceo.

Arrivano al ristorante dove ci sono gli amcii: Il Coglioncello, sua moglie L’Insopportabile e la coppia di arrapati perenni; qui cominciano le scene da “questi sono troppo stupidi per essere veri”.
Per far capire quanto i personaggi si conoscano, siano amici e il tipo festeggiato sia uno Sherlock Holmes dei poveri c’è un giro di “chi ha ordinato cosa”: “Allora, scommetto che lui ha ordinato un bambino fritto, lei una melanzana farcita di gerbilli, l’altra una costina di triceratopo…” MA POTETE OCCUPARE COSI’ DUE MINUTI DI FILM? MA POTETE?! MA SAPETE CHE C’E’ GENTE CHE PAGHEREBBE ORO PER AVERE DEI MINUTI SUL GRANDE SCHERMO?

Intanto si intuisce che tra il festeggiato deficiente e la moglie dell’amico c’è dell’intesa… insomma, se la fanno. Oltre che scemi pure stronzi, combo micidiale.
‘Sti dementi.

Cominciano a parlare dell’escape room e “non riesco a credere che hai pensato a qualcosa di così avventuroso!” MINCHIA REGA’ CHE DIVERTIMENTO CHE DEV’ESSERE USCIRE CON VOI!
 Se questo è il massimo dell’avventurosità chissà nelle serate noiose cosa fanno, si chiudono in una bara e dormono per anni?

Va beh, che domande inutili che mi pongo, salgono tutti sul furgone che li porterà alla escape room senza che loro possano capire dove stanno andando (ma a cosa minchia serve? non è che se uno vede che tragitto fanno allora sa risolvere più enigmi) e mettono cellulari e cose varie in una cassetta di sicurezza. Brave teste di *epiteto a scelta*.

Viene fuori che la bionda è stata invitata a sta cazzo di escape room, neanche ha avuto l’idea di andarci lei, ma non si sa chi l’ha invitata. Dimmi, cara, ma sei nata così cretina o è una cosa che si è sviluppata con l’età? No, così, per sapere.

Finalmente ‘sti scemi si bendano e si comincia sta cavolo di escape room e sono tutti un po’ sparsi in camere diverse.


Il festeggiato, che si crede Sherlock Holmes ma in realtà è solo leggermente meno mentecatto degli altri, si ritrova in una stanza piena di giornali e orologi; la coppia di arrapati in una stanza con lui che ha delle mutande di ferro con lucchetto attaccate al pacco, i più insopportabili di tutti hanno dei fili che li uniscono per i polsi (‘na roba inutilissima, devono solo fare qualche acrobazia per slegarsi) e la tipella di Sherlock Holmes non si sa minimamente perché ma è nuda in una gabbia.
Suppongo sia una scelta registica molto sottile e sofisticata chiamata “piazziamo del sessismo anche in questo film”.

Per farvi capire la levatura dei dialoghi:“siamo legati insieme, non è assurdo?”
LA TUA IDIOZIA E’ ASSURDA, ECCO COSA.


Poi passiamo alla tristezza dei due arrapati, che per sbloccare il lucchetto devono scrivere “sesso orale” (“head” in inglese) col lucchetto. Complimenti, maestro, quanta eleganza. Forse un ragazzino delle medie avrebbe potuto fare ‘sta cosa.

Per farvi capire anche cosa intendo quando dico che succedono cose senza una ragione, Anderson (l’amico scemo) si ferisce al dito aprendo una specie di finestrella che li mette in contatto con Sherlock. Io pensavo “ecco, ora vedi che si è beccato del veleno in circolo, sto scemo” e invece NIENTE. Nulla. Secondi di lui che si lamenta per il dolore assolutamente per nulla.
BOH.

Vaccate su vaccate, enigmi che anche un bambino di sei anni potrebbe risolvere… tipo: ci sono quattro stracazzo di quadri con degli animali (QUATTRO! MA MINCHIA!) tipo un lupo, una lepre, una volpe e non so che altro… Qual è la soluzione?
Metterli nell’ordine della catena alimentare.

Minchia ma voi siete anche più in fondo degli invertebrati, voi dovreste essere mangiati dai funghi da quanto siete stupidi! MA CHI CAZZO HA SCRITTO QUESTO FILM, TOPO GIGIO?!

Il Coglioncello, ovvero l’amico di Sherlock, chiaramente non ha idea di come funzioni una escape room e tutto quello che fa, dice e pensa sono cose tipo “ma come facciamo a uscire?” “ma perchè c’è un quadro alla parete?” “ma adesso cosa facciamo?” “Si ma allora?” 

ALLORA ADESSO TI PICCHIAMO, CAZZO. DEVI TROVARE DEI MODI DI USCIRE, STARE A TIRARE LA PORTA NON SERVE, MENTECATTO.

Ma non che lei sia da meno, per carità, d’altronde è sua moglie.
“Ehi guardate c’è una carta!”
E lei: “Chissà che ci fa qui!”

No io me ne vado, io esco, come Tina Cipollari in ogni puntata di Uomini e Donne.
Ma cosa minchia vuol dire chissà che ci fa qui? Ma hai qualcosa oltre alla segatura e alla plastica da imballaggio nel cranio? Ma contate di farvi studiare in obitorio perché c’è il vuoto cosmico nel vostro cervello?

Ragazzi salto parti perché non ne usciamo più altrimenti, a un certo punto, finalmente, cominciano a crepare i personaggi; i primi a schiattare sono gli arrapati, che si sciolgono perché nella stanza esce del gas acido che li squaglia, il tutto mentre limonano come babbuini e perdono parti di labbra e viso.
Che. Schifo.

Tra l’altro Il Coglioncello rompe una chiave nella serratura e partono gli sfottò di moglie e amico, incazzati come iene “mi hai proprio deluso” “è così Anderson”.
Non commento nemmeno, va.

Sherlock, il Coglioncello e L’Insopportabile (la moglie del Coglioncello) si infilano nel condotto di aereazione e arrivano… a un altro enigma! Con Sherlock tutto incazzato che “ora lo risolviamo e usciamo!” ma cosa vuoi risolvere e uscire, Demente Colombo dei poveri? Ma cosa? Io non vedo l’ora che tu schiatti, capisci?
Comunque di questo enigma non c’ho capito na mazza ma mi ha fatto riderissimo il fatto che a un certo punto l’Insopportabile abbia mosso a caso delle calamite, non sia successo niente ma gli altri due si siano incazzati che ancora un po’ la ammazzavano di botte così, senza ragione.


Risolvono ‘sto enigma e muore pure il Coglioncello, che era rimasto a metà nel condotto di aereazione (molto comoda come posizione, capisco perché non fosse sceso insieme agli altri… MA CAZZO) e quando si rende conto che si sta chiudendo il condotto dietro di lui dice di avere “la gamba bloccata”. Ma bloccata da cosa, di grazia? Ma ci sei solo tu in quel condotto, cosa blocca la tua zampetta di persona idiota? 

Non si sa, fatto sta che rimane tagliato a metà come meritava di finire dal primo minuto del film.

Sherlock e l’Insopportabile escono dal condotto e si ritrovano punto e a capo nella stanza di partenza (tiè) e finalmente tocca all’Insopportabile risolvere un enigma, che è una vaccata di dimensioni bibliche che io dico ma come minchia avete fatto a farvi sponsorizzare un film del genere?
In pratica ci sono dei cavetti colorati e lei intreccia quelli dei colori primari.
Brava, Giovanni Muchacha sarebbe molto fiero di te, forse anche una maestra dell’asilo lo sarebbe.

Peccato poi crepi pure lei, o rimanga intrappolata, non mi è chiaro. Rimane con la mano nella bocca di un orso impagliato e Sherlock se la squaglia lasciandola lì, perché come ha dimostrato per tutto il film è un pezzo di sterco secco.

Arriviamo alla scena madre della stupidità, il confronto tra Sherlock e la sua ragazza, con lui che continua a ripetere “perchè ci hai portati qui!?” e lei “io non ho fatto niente” PER TRE MINUTI.
Poi compaiono dei pulsanti con scritto “salva me” o “salva lui/lei”, il bastardone cerca di salvare sé stesso ma visto che lei è stata buona e generosa scegliendo di salvare lui invece di sé stessa Sherlock rimane impalato.

Ah, se qualcuno potesse insegnare alla bionda come piangere per finta gliene sarei molto grata, perché guardarla strizzare gli occhi mugugnando senza che una lacrima uscisse mi ha dato sui nervi come poche altre cose al mondo, forse solo la faccia di Salvini mi provoca una tale irritazione.

Siamo alla fine, tenete duro.
La bionda scappa, chiama la pula e al telefono parla il tizio del furgoncino la chiama e le dice “ma tu pensi di essere innocente, testa di minchia?” e boh non ho capito il senso, non me ne frega nulla, voglio soltanto dimenticarmi di questo deprecabile film e andare a dormire.

Ragazzi, vi prego, non guardate ‘sta roba. Soprattutto quando esce al cinema. Film così non meritano NIENTE, neanche un dollaro bucato.
Mi dispiace dirlo perché il cinema mi piace, però qui non c’è stato un minimo di sforzo da parte di nessuno: né regista, né sceneggiatore, né tantomeno gli attori che hanno chiaramente dato il meno possibile (o forse sono solo dei cani a recitare, non so).
I N A C C E T T A B I L E, possono andare tutti a quel paese per quel che mi riguarda.

Spelacchiati, se l’avete visto VI SCONGIURO ditemi che anche voi pensate sia una grandissima vaccata, ne ho bisogno. Se non l’avete visto… BEATI VOI. Non fatelo. Spendete il vostro tempo in maniera migliore, anche prendendo a martellate i vostri genitali. 

Alla prossima, se mi riprendo da questa visione.

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Film Brutt: The Bye Bye Man

La domanda che sorge spontanea a questo punto è una sola: Sara, ma perché ti ostini a guardare film di melma?
E le risposte sono due, mie cari spelacchiati: una è che così ho post per il blog, e due sono in sessione di esami e ho bisogno di guardare cose poco impegnative o i miei neuroni esplodono.
Netflix poi è un ricettacolo di melma per queste cose, quindi lo trovate lì se volete proprio farvi del male fino in fondo e guardare ‘sta roba.
Via, fuoco alle polveri.

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Parto con una considerazione: ma se tu hai il budget di più o meno cinque euro e cinquanta centesimi, perché MINCHIA ti metti a fare un horror soprannaturale? Ma filma un documentario sul tuo cane, piuttosto, per l’amor d’Iiddio!

I personaggi principali sono tre. Come i moschettieri? No, come i porcellini della storia col lupo, direi. Elliot, la sua fidanzata Sasha e il suo migliore amico John, che hanno deciso di prender casa e andare a convivere.
Poligamia? Amore plurimo? No, solo deficienza e inettitudine.
La prima regola dell’amore club, oltre a non parlarne, è non andare a convivere con la tua fidanzata e il tuo migliore amico perché alla fine saranno cazzi per tutti (soprattutto per la tua ragazza, se capisci cosa intendo dire).

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I nostri tre protagonisti arrivano quindi nella loro nuova casa: una catapecchia senza mobili, con vetri rotti, polvere ovunque, tappezzeria a fiori ORRIBILI, assi di legno rotte e chi più ne ha più ne metta ma loro sono tutti contenti come delle marmotte in primavera perché, come ovvio che sia, sono stupidi. Attività neuronale non pervenuta.

Lei fa un po’ la figa girlpower “non pensiate che io vi faccia da cameriera”, e loro “no, no tranquilla… però torna in cucina, donna, che hai sconfinato. E portami una birra.
Vanno in cantina con la scema della situazione che è così tanto scema che non sa neanche camminare: fa mezzo passo e rischia di cadere e spiaccicarsi come una zanzara contro il parabrezza di un’auto; per fortuna c’è l’amico del fidanzato a salvarla… *occhiolino*
La cantina fa schifo più o meno come il resto della casa ma trovano degli scatoloni con piatti e bicchieri intonsi. Questa cosa avrà un senso e un significato? Boh, lo scopriremo solo guardando oltre, però io ora vi chiedo di fare una premonizione: c’entreranno qualcosa/vorranno dire qualcosa o è solo una scena A CASO SENZA SENSO CHE FA PERDERE MINUTI DI FILM ?

Così, per vedere quanti ci azzeccano.

Poi cominciano i momenti deficienti tipici di ogni film horror, quelli che io ancora mi chiedo con che faccia li girino. Regà che lavorate nell’industria cinematografica, vi imploro: basta. Basta queste scene. B A S T A.
Vi spiego.
Sasha è da sola in camera e guarda in un anfratto con l’antina aperta quando all’improvviso sbatte la porta alle sue spalle (oddio oddio, ha sbattuto una porta, cose mai viste in un film horror, omg) e lei rimane lì come una cretina in mezzo alla stanza, fa qualche passetto qua e là e comincia a mugugnare “Elliot, non è divertente”
Sai cosa non è divertente, zia?
LA TUA FACCIA
LA-TUA-FACCIA.

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Andiamo avanti, che siamo solo a dieci minuti dall’inizio e qua di roba scema ce n’è a bizzeffe.

Festa grande alla corte di Francia, tutti a bere e ballare come dei cretinetti per festeggiare la casa nuova, c’è pure la famiglia del protagonista ed Elliot a un certo punto dice al fratello “voglio sposarmi e avere una famigghia anche io come te, sono un’anima di trecento anni nel corpo di uno sgallettato ventenne”… AH ZIOOOO, ma svegliati che la tua ragazza ti cornifica come un riccio in primavera e di avere una famiglia con te non ci pensa neanche di striscio. 

La figlia del fratello (del cugino del nipote del cognato del lattaio) intanto entra in modalità Dora l’Esploratrice e trova una moneta d’argento nella stanza da letto dei cretini, e c’è pure un’inquietante ombra dietro di lei, ma ovviamente è scema, che ci si può fare, e non si accorge di nulla mentre trotterella qua e là spensierata come Tessa di After (che ormai è il mio termine di paragone per la stupidità).

Non c’entra niente con la trama ma ci tengo a dirvi di questa scena: a un certo punto John decide di giocare a baseball e Elliot fa “ma perché a un certo punto bisogna sempre giocare a baseball alle feste?”
… Elliot, non so come dirtelo, ma solo tu e i tuoi amici DEMENTI giocate a baseball alle feste, la gente normale si droga. Quelli ancora più normali bevono e chiacchierano. E’ una nuova frontiera della sfiga la vostra, avete superato i nerd ormai, voi siete oltre. 

Lui va di sopra e trova un quadretto strambo con scritto mille volte “non pensarlo, non dirlo” in una spirale (e lui come un pirla è lì che gira sto quadretto tutto il tempo per leggere ogni riga, ma ti rendi conto di essere stupido o dobbiamo farti un cartello?) e poi la scritta “MATTEO SALVINI” “THE BYE BYE MAN”.
QUI L’UNICA CHE VORREBBE FARE BYE BYE SONO IO, A QUESTO FILM PERO’. 

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Un’amica di Sasha che è una sensitiva (e figuriamoci, pure le medium ci sono qua, mica ci facciamo mancare nulla) è venuta a benedire la casa e fanno una seduta spiritica. Elliot fa lo sbruffoncello di sto grandissimo ceppo di… avete capito, e io lo prenderei a mazzate sulle gengive. Fa lo scettico, no? Quello col quoziente intellettivo di un rospo fa l’intelligentone, mica ci crede a queste cose il grand’uomo.
Elliot, mi senti? MA PRENDITI A SCHIAFFI.
La spiritica intanto continua a dire cose sui defunti di ognuno di loro ed Elliot sclera un po’.
Questo scemotto non ha capito una minchia di come funziona una seduta spiritica e va nell’altra stanza a nascondere le chiavi: “Se sei una sensitiva dimmi cosa ho nascosto e dove, che ho cinque anni e sono un bambino minchione”.
MA NON FUNZIONA COSI, MA COSA DICI VAI A GUARDARTI GHOST, NON E’ NASCONDINO, RAZZA DI BABBUINO COL CERVELLO ATROFIZZATO, MA LO VEDI CHE SEI STUPIDO FINO AL MIDOLLO OSSEO?

La sensitiva lo sfanculizza in tre, due, uno e poi dice che sta arrivando qualcosa di oscuro, tipo Lord Voldemort, e comincia a urlare “non dirlo non pensarlo”; John, da bravo pirla quale è pure lui, chiede “ma cosa?” e indovinate IL GENIO ASSOLUTO cosa fa? Quello che non crede a nulla ed è più furbo di tutti?
Lo pensa e lo dice: “The bye bye man”.

Via le luci, tutti morti, addio.

Nah, non è vero purtroppo ci spetta ancora più di un’ora di film.

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Cominciano tutti ad avere delle visioni e a succedere cose strane: al coinquilino non si alza il pistolino mentre è a letto con la sensitiva (cosa che secondo me non è così strana. Zio, esistono dottori apposta, fai una visitina…), Elliot sente rumori bizzarri e ha la faccia da pirla (ah no è la sua), Sasha sembra sempre più malata, si comportano tutti in modo pazzerello e in più recitano come dei cani. Ho visto chiuaua recitare meglio, onestamente. (Forse il tipo che fa Elliot se la cava, ma la ragazza, l’altro e la sensitiva hanno davvero l’espressività di un acino d’uva.)

Succedono cose a caso, Elliot vede qualcosa di sinistro (e di destro) nella cantina, ha visioni di gente nuda travolta da un treno, Sasha continua a stare male e scarabocchiare mostri e frasi “non pensarlo non dirlo” un po’ ovunque… Boh. Qualcuno mi spieghi quando dovrei avere paura, grazie, perché per ora ho brividi di freddo per il condizionatore messo a meno trenta gradi.

La sensitiva ha un’allucinazione di una famiglia in mezzo ai binari di una ferrovia e va ad aiutarli ma viene spiaccicata da un treno, dunque schiatta, tira le cuoia, muore, passa a miglior vita: insomma, si leva dalle balle, lasciando un biglietto in cui diceva di voler far fuori anche i tre cretinetti.

MA MAGARI L’AVESSI FATTO, KIM. MAGARI.

Gli sbirri interrogano Elliot il quale aveva cominciato a fare ricerche su sto bye bye man scoprendo cose inquietantine, tipo che un ragazzino ha massacrato la famiglia dicendo che gliel’aveva detto il Bye Bye Man di farlo, e il tizio che aveva scritto un articolo a riguardo aveva deciso di non pubblicarlo e poi aveva poi ucciso dieci persone. Robette da poco neh?

Regà c’è una scena assurdissima in cui ci sono i nostri tre cretini davanti a una poliziotta ed Elliot continua a dire “John, Sasha, promettete di non dirlo, non ditelo a nessuno, dovete promettere, è lui che vi fa vedere cose che non esistono”… DAVANTI ALLA POLIZIOTTA, MA SEI NORMALE? 
Lui va in commissariato e dice delle cose ancora più pazze che lo farebbero sembrare uno psicopatico agli occhi di chiunque, ma la poliziotta è deficiente quanto chiunque in questo film e lo lascia andare. Lui dice supercazzole tipo “ma se tua figlia ti chiede com’è andata la tua giornata e tu hai visto gente smaciullata, glielo racconti?” MA COSA CAZZO C’ENTRA, COSA, COSA, COSA, COSA?
Questo invece di “non dirlo non pensarlo” ha capito solo “non pensare” e dice cose a caso, ma cazzo!!!
E lei lo lascia andare così, come se nulla fosse! Io non ho più parole a questo punto, mavaffanculo.

Elliot rintraccia la vedova del giornalista che aveva scritto l’articolo mai pubblicato su sto cazzo di Bye Bye Man e lei diventa la nostra eroina personale quando gli dice “tieni, prendi sta pistola e spara prima ai tuoi amici a poi a te.”
GRANDE, TI AMO.

Elliot torna a casa e trova John che sta cercando di pugnalare Sasha, allora prende e gli spara: ma colpone di scenona, era un’allucinazione e a cercare di uccidere John era Sascha, quindi lui ha sparato alla sua ragazza. (Tra l’altro le ha sparato a tre millimetri di distanza e non c’è una goccia di sangue, tutto molto credibile.)

Arriva finalmente il Bye Bye Man, che io a questo punto mi immaginavo con le sembianze degli N Sync nel video di “Bye Bye Bye”, invece è un teschetto fatto male che potrebbe far paura quanto Lupo Lucio della Melevisione più o meno.

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Fotogramma del film eh, ma a chi fa paura una roba così?

E niente regà, prende tutto fuoco, Elliot rimane mezzo ustionato, alla fine mentre lo portano in ambulanza c’è la poliziotta scema che gli chiede di dire che cazzo sta succedendo e lui rantola un “bye bye…”, va via l’audio e non si sa se abbia finito la frase o no ma io spero di si e che muoiano tutti, dal primo all’ultimo, perché sono arrivata al limite.

Ah, vi ricordate i piatti e i bicchieri intonsi?
Mai più nominati.
Mai.

Io prima o poi spacco tutto, con ‘sti film.

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Film Brut: Slender Man, ovvero un Dissennatore in cravatta

Argh ergh irgh orgh e anche urgh.

Questo post, vi avviso, sarà lungo, acido e con un bel po’ di improperi perché questo film mi ha messa veramente a durissima prova; credo che un qualcosa di così brutto non lo avessi ancora visto e sicuramente non al cinema.
Risultati immagini per slender man filmSe state pensando di andare a vedere Slender Man, non fatelo.
Piuttosto virate a qualche attività più divertente e meno straziante, tipo spararvi a un dito alla volta, ascoltare tutti i discorsi di Berlusconi al Parlamento Europeo, farvi la ceretta alla testa, dar da mangiare ai pirana usando il vostro corpo come mangime… Insomma, cose di questo tipo che sono sicuramente un intrattenimento migliore rispetto a quella cloaca che non è altro Slender Man, film di Sylvain White (vi state chiedendo chi sia? Anche io.) c’è qualche attrice giovanissima famosina (la rossa, l’unica che sa vagamente recitare, io l’avevo molto apprezzata in “Ouija” di Mike Flanaghan).
Ma passiamo al film, che fremo dalla voglia di farvi capire quanto sia brutto.Immagine correlata

Il film comincia con quattro ragazze e alcune delle battute più trite, ritrite, fastidiose e PER NULLA DA GIOVANI, CAZZO.

La Rossa e un’altra sono lì a cincischiare quando una delle due starnutisce: “Ma tu lo sapevi che i pellegrini pensavano che starnutendo espellessi i demoni dal tuo corpo? Per questo non starnutisco mai, voglio tenerli tutti nella mia anima.”
“Esemplari di maschio primitivo da esaminare da vicino”
Le ragazze si avvicinano a ‘sti esemplari di maschi e per fare le simpatiche: “Oh, io lo so cosa vi fate stasera… una sega di gruppo!”

MA CE LA FACCIAMO NEL 2018 A INVENTARE DEI DIALOGHI CHE SIANO NON DICO STREPITOSI, MA QUANTOMENO VAGAMENTE CREDIBILI?
Ma questa gente ha mai interagito con un adolescente o li hanno solo visti in fotografia? E a parte tutto, chi mai parlerebbe così nella vita vera!? Ma porca merda, guarda te se io mi devo infuriare già ai primi tre minuti di film.

Poi una di queste cretine a caso torna a casa dai genitori e sorellina e viene fuori che lei corre i 1600 metri. Questa informazione io l’avevo immagazzinata pensando già cose tipo “ah quindi lei sarà quella che correndo come Beep Beep si salva le chiappe?”
Beh, spoiler: questa informazione non c’entra un cazzo. Non verrà mai più detto nulla riguardo la corsa. NIENTE.

Ma vi rendete conto che la gente viene pagata un sacco di soldi per scrivere dialoghi che non portano da nessuna parte? Ma tu puoi occupare minuti di film con informazioni che non servono!? E’ come far vedere una pistola che viene messa da qualche parte, uno si aspetta che a un certo punto venga utilizzata, e invece nessuno la tocca più. MA OOOOH??

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Eh Vlad, che ti devo dire…

Poi c’è una parte aberrante in cui ‘ste deficienti parlano di porno femminista e dicono proprio “eh sono i film pee o poo ma dalla nostra prospettiva”.
Ora, lo vedete tutti che è un problema descrivere così il porno femminista o devo passare io per nazi?
Cerco di dirlo con calma, come una lady. Come una persona con cui si può avere un dialogo.
Allora. Non è che se mostri una scena di violenza inaudita ma lo fai dal punto di vista della vittima allora diventa una scena non violenta e addirittura a favore della vittima. Rimane una scena violenta di uno che pesta un altro.
Quindi se tu prendi un porno in cui un uomo piscia addosso a una donna, la umilia, le lancia i suoi escrementi addosso e fai comunque vedere il piacere dell’uomo in tutto questo, RESTA UN CAZZO DI PORNO NON FEMMINISTA.
Se vuoi fare un porno femminista devi fare in modo che queste pratiche diano CHIARAMENTE, INNEGABILMENTE piacere anche alla donna, o che le piaccia da matti la situazione, che sia consenziente, che la cosa LE VADA BENE. Okay? Qualcuno può spiegarglielo, per favore?
Ma di cosa stiamo parlando, tanto è solo un film del cazzo che vedranno i ragazzini senza capire niente di queste cose, quindi perché alterarsi, Sara.

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Chiaro? Bene.

Va beh, ste quattro gallinacce si mettono a fare ricerche su Slenderman, ovvero questa creatura che a quanto pare porta alla pazzia e alla morte chiunque lo evochi; la ragazza rossa (Katie) deficiente come non mai decide di evocarlo guardando il video apposito (si sa come si dice, no? Rossa di capelli vogliosa di Slendermanelli).
Guardano ‘sto video inutile -fa molta più paura un qualsiasi video di Salvini, giuro- ma loro rimangono “toccate” dal maligno e cominciano a fare sogni pazzerelli. No, non pazzerelli come i miei che vedono coinvolti due o più attori fighi, pazzerelli nel senso di “solo vagamente inquietanti”.

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Una settimana dopo la coglionazza, la rossa, è sparita.
MA MENO MALE!!! Giustizia divina.

Una notte il padre alcolizzato della Rossa entra a casa di ‘sta demente, quella di cui io non mi ricordo assolutamente il nome e non ho intenzione di cercarlo, e comincia a chiedere dov’è sua figlia, perchè la stanno nascondendo, bla bla bla e la prende per le spalle; a questo punto questa sclera come una pazza, neanche lui avesse cercato di girare un porno femminista con lei, e scappa con la sorella chiamando la polizia.
Se ci trovate un senso in queste scene chiamatemi, grazie.

Le amiche cretine cominciano a dire “maaaa se c’entrasse il video?” “Nooo macheddici ti pare?” “Ma vaaa quale video? Io non ho visto niente”
Insomma, fanno le gnorri.
Quindi seguono scene di loro che vagano per la città da sole, di notte, nei posti meno illuminati del mondo senza alcuna supervisione dei genitori e vanno pure a intrufolarsi nella casa della scomparsa, con il padre “pericoloso” della rossa che dorme sul divano; il grandioso piano per entrare senza farsi vedere da lui è che una lo distragga e le altre si intrufolino.
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Ora qualcuno mi dice che cazzo di piano è andare a parlare con un uomo chiaramente problematico che è pure entrato in casa di una di loro di notte “aggredendola”!? A parte che ‘sto poveraccio non fa niente di male anzi è tutto un cucciolino “grazie per essere qui, apprezzo l’aiuto…” ma non ha un minimo di senso!!!

Proseguo se no non ne usciamo più, in camera della rossa prendono un pc in cui ci sono video di bambini che in qualche modo vedono Slender Man e poi sono spariti e le nostre eroine non è che dicono “oh, merda, sarà forse il caso di mostrarlo alla polizia visto che è quello che è successo anche alla mia amica” , se lo tengono per loro PERCHE SONO DELLE CRETINE COL CERVELLO ATROFIZZATO DALLA DROGA.

Poi si mettono a leggere le chat della Rossa e ispezionarle in computer.
Ora.
Se io sparissi e qualcuno frugasse nel mio pc io tornerei indietro in qualunque modo soltanto per ucciderlo. A parte che troverebbe solo siti porno e racconti lasciati a metà, ma mi darebbe un fastidio allucinant.
Risultati immagini per gif hide secretsIl personaggio principale, Wren (che cazzo di nome è Wren, ma porca puttana) giuro che diventa sempre più insopportabile fotogramma dopo fotogramma. Lei è l’unica che crede a sto persoanggio strano, che fa ricerche come Bella di Twilight, che cerca di convincere le altre a fare un altro rito per riprendersi l’amica Rossa… Oh zia ma ti calmi?

A parte che è chiaramente Rory Gilmore un po’ più povera e un po’ più bruttina, quindi io continuavo ad aspettarmi che dicesse di voler andare ad Harvard e uscire con Dean… Alla fine rompi che rompi le altre, con le balle che rotolano ovunque, accettano di fare ‘sta seconda riunione macabra.

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Dai, ditemi che non è Rory Gilmore

Come delle deficienti si bendano e vanno in questa foresta che non si sa dove sia, non si sa come ci arrivino ogni volta, non si sa niente, e una volta lì in mezzo al nulla si bendano.
Una cosa devono fare, una sola: tenere sta cazzo di benda sugli occhi qualunque cosa succeda perché se lo guardano in faccia SlenderMan si impossessa di loro.
Secondo voi quanto regge la nera (perché sono sempre i neri quelli che non sanno seguire le regole, ormai si sa) a togliersi la benda e guardarsi intorno COME UNA COGLIONAZZA QUALUNQUE?
Ve lo dico io: tre secondi. Netti.
Al primo suono che sente è già lì a occhi spalancati.
Solo che essendo una più rincoglionita dell’altra appena questa strilla e si mette a correre le altre lanciano via le loro bende e cominciano a correre TOTALMENTE A CASO E SENZA LOGICA ALCUNA per la foresta.Risultati immagini per RUNNING away gif

Tra l’altro scena che: 1) non fa paura per un cazzo e
2) non ha senso per niente perché ‘ste pagliacce hanno una torcia ciascuna e porca puttana tu non vedi quella con la torcia a venti centimetri da te finché non vai a sbatterci contro con tanto di strillo che serve giusto per cercare di spaventare noi spettatori?
Ma io non lo so cazzo, ma uno spunto nuovo in questo film? Anche solo uno, per farci vedere che ci avete creduto almeno per mezzo secondo in questa produzione?

Tra un dialogo di merda e l’altro ci si rende conto che  la nera è sempre più strana (“non ho visto niente, sto benissimo, gnè gnè” SI IL CAZZO NON HAI VISTO NIENTE, ORMAI TI ATTACCHI E TIRI FORTE, BELLA) e una sera riceve un video o una chiamata o non so che cosa, fatto sta che sullo schermo del suo cellulare c’è casa sua vista da fuori e lei che va alla finestra e poi si vede qualcuno che sale le scale, bla bla bla, che paura mamma mia, e finalmente vediamo questo spaventosissimo essere. (altra scena veramente pietosa con lei che chiaramente sola davanti alla telecamera deve far finta di essere terrorizzata e tenuta per il collo… Mamma mia, brividi. Brividi di schifo.)Risultati immagini per dementors gif cuten più questo essere non è niente di nuovo, perché é palesemente un Dissennatore appena uscito da Azkaban.
UGUALE.
Manca solo il mantello.

MA CE LA FACCIAMO!? MA POSSO PAGARE DEI SOLDI PER VEDERE UN DISSENNATORE A SPASSO PER L’AMERICA?

L’altra tizia che nessuno si fila intanto viene invitata da un ragazzo a casa sua e lei se ne sbatte potentemente le natiche del fatto che c’è un’ombra inquietante ovunque lei vada, accetta perché non si può resistere al richiamo del pene.
Va a casa di sto qui e cominciano a limonare sempre più duro finchè, mezzi nudi, non si ritrovano avvinghiati solo che lei viene presa da una visione provocata da SlenderMan e slcera di brutto, urla, strepita, fa la pazza.

Qui c’è l’unica scena che un pochino di reazione suscita ma solo perché il tizio si trasforma in un coso veramente bruttino, ma niente di più.
Tra l’altro poveraccio si alza di scatto urlando “non ti ho fatto niente!” perché a quanto pare ogni uomo al mondo ora non ha chiara la differenza tra il “provarci” e il “molestare”. (Mamma mia quanto vi prenderei a schiaffi voi che dite queste cose, schiaffi perenni).
Intanto quella cogliona di nostra conoscenza, Wren, è in biblioteca a vivere un’altra scena veramente pietosa e che fa venire il latte alle ginocchia in un chiaro tentativo di rubare il lavoro alle mucche da mungere.
La Parmalat dovrebbe far vedere questo film ai dipendenti, raddoppierebbe la produzione.

COMUNQUE sta scena di melma in cui viene inseguita qua e là tra gli scaffali (cioè ragazzi capite che innovazione? Che guizzo geniale? Un inseguimento tra degli scaffali di una biblioteca buia e solitaria, io non so come gli sia venuta in mente una scena del genere, Christopher Nolan cazzo prendi esempio! Tarantino, guarda qui! Prendete appunti, ragazzi, è così che si fa il cinema.)

Scusate so di essere acidella stavolta ma mi ha davvero innervosita tantissimo questo film.

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Poi non succede niente per un sacco di tempo aleggia soltanto questa atmosfera cupa che, onestamente, aveva rotto le balle già dieci anni fa figuratevi adesso; saltiamo cose inutili saltiamo cose inutili e ad un certo punto la sorella di quella di cui non ce ne frega niente (allora non so il nome della sorella come potete pensare che mi interessi come si chiama questa?) comincia a stare male.
Si è rotta le balle anche lei di essere in questo film? Probabile, ma non è per questo che sta male: a quanto pare quella pirla di Rory Gilmore 2 la vendetta ha cercato di contattare di nuovo Slenderman con la sorellina di quella senza nome. Brava stronza, tira in ballo pure una bambina! Ma vedi che devi morire!?

Incazzata come una biscia questa qui di cui non so il nome va da Wren, Dren, come cazzo si chiama e la trova sul davanzale della finestra, mezza in trance.

Ora.
Secondo voi almeno in questa situazione UN DIALOGO DECENTE SONO RIUSCITI A METTERLO?
NO.
Sapete cosa dice la tizia senza nome a Wren?
“Wren, dammi la mano, rischi di cadere così!”

Rischi di cadere.
RISCHI DI CADERE.

Minchia ma sei stata tu a cadere, di testa, quando eri piccola!

Poi Wren tutta piangente dice “non basta dargli qualcosa a cui teniamo, lui vuole noi!”
E l’altra fa la faccia terrorizzata e sconvolta.
Io ero in subbiglio. Sberequeck.
FATEMI CAPIRE, IN QUESTI IN QUESTI OTTANTA MINUTI DI PURA AGONIA VOI NON AVEVATE ANCORA NEANCHE CAPITO CHE VOLEVA ACCHIAPPARE PURE VOI? Cosa pensavate stesse succedendo, razza di deficienti acefale dal quoziente intellettivo di un ameba? UNA PARTITA A GUARDIA E LADRI? DEFICIENTI CONTRO TIZIO INQUIETANTE?
Madre de Dios, che fastidio.

Scema e più scema sono lì a scambiarsi sguardi di panico per circa mezz’ora quando poi SlenderMan si palesa e lo sentono al piano di sotto che muove oggetti, fa cose ignote, si guarda un film.
Io vi giuro che sono con le mani tra i capelli mentre scrivo questa roba perché per me è allucinante che ancora facciano film di questo livello.
Dicevamo, Slendy è al piano di sotto e la nostra eroica Wren, salvatrice della patria sapete cosa fa?
…Chiude la porta a chiave.Risultati immagini per i hate you gif

Ragazzi io me ne vado.
Io giuro che qui ho detto ai miei amici “sentite, io vi aspetto fuori” ma loro mi hanno costretta a rimanere.

Sinceramente non mi ricordo cosa succede poi ma tipo niente di importante e alla fine si ritrovano ancora in questa cazzo di foresta che non si sa dove sia, i genitori non si sa dove siano, a nessuno frega una mazza di queste qui (piuttosto comprensibile) e la nostra nuova protagonista -perché non è più Rory la protagonista, è la Senza Nome- ha finalmente un lampo di genio e capisce che per salvare la sorellina lei si deve sacrificare.

Ora io descrivo la scena così come accade, storpio solo il dialogo, parola d’onore che il resto succede tutto. Preparatevi.
Quindi spalle dritte, mento in alto, occhi fissi verso SlenderMan gli fa “Oh, zio… prendimi. “
Slendy allora, giustamente, si trasforma un po’ in un mostriciattolo tipo ragno, pronto a magnarla/catturarla/fare quello che deve fare… E LEI SE LA DA A GAMBE!!!
GIURO!!

Io a questo punto stavo ululando dal ridere in sala cinema, non ci potevo credere.
E’ scappata! MA CAZZO!
Ha cominciato a correre come una lepre “tieni mia sorella, addios!” e via come una scheggia.

MA LO VEDI CHE SEI UNA PIRLA?! NON RIESCI NEANCHE A SACRIFICARTI PER BENE! SEI PEGGIO DI HARRY POTTER!

Fatto sta che comunque Slendy ci fa un favore e la acchiappa lo stesso ponendo fine a questa merda di film. 
Sorellina salva, tutte le pirle morte, fatemi uscire da qui.

Mamma mia ragazzi… Mamma mia.
Sto male.
Questo film mi ha lasciata veramente provata, perché io non posso credere che ancora oggi si creino dei prodotti di questa qualità che non è bassa, è infima.
Attrici che non sanno neanche cosa voglia dire recitare, hanno una sola espressione per tutto il film e quando dovrebbero mostrare terrore o sgomento fanno solo delle smorfie; i dialoghi sono veramente inaccettabili, la trama FA SCHIFO -detto onestamente-, Slender Man non hanno saputo renderlo per niente, e cosa ancora più importante nessuno ha avuto paura mai, neanche per mezzo secondo. E non lo dico per fare la spocchiosa, se facesse almeno paura sarebbe l’unico punto positivo di questo film, ma vi assicuro che è anche al di sotto del livello dei film dei “Piccoli Brividi”, che a modo loro facevano paurissima a noi ragazzini pischelletti.

Bocciato su tutta la linea, io non posso credere di aver speso dei soldi per guardare questa cosa.

Scusate se sono stata moooolto schietta, volgarotta ecc ecc ma ormai dovreste essere abituati. Se invece a voi è inspiegabilmente piaciuto… non so, volete il numero del mio psichiatra? Vi sfido a trovare tre cose positive di questo film. VI SFIDO.

Alla prossima, spelacchiatissimi, dopo questo non andrò mai più al cinema a guardare horror. MAI. PIU.

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Cinemando: Mamma Mia, ci risiamo!

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And now it seems my only chance is giving up the fight
And how could I ever refuse
I feel like I win when I looooooooooooose
Waterloo I was defeated, you won the warRisultati immagini per mamma mia 2

Chiunque non si sia messo a cantare e improvvisare balletti cretini e goffi in sala durante la visione di “Mamma mia! Here we go again” deve fare due cose: la prima è dirmi come ci si sente ad avere ancora una dignità, la seconda è USCIRE IMMEDIATAMENTE DA QUESTO BLOG PERCHE NON SIETE PIU MIEI AMICI.
Eddai io ero in preda alla frenesia da Abba, con Waterloo, Mamma Mia e Why did it have to be me ero in piena performance, Beyonce mi fa un baffetto.Risultati immagini per mamma mia gif

Prima di parlare del film però ho un’ammissione da fare.
Torniamo mentalmente indietro nel tempo, precisamente nel 2008, quando nei cinema è arrivata Maryl Streep in salopette di jeans, capelli ribelli e un sacco di balletti. Ci siete?
Vi ricordate che era proprio impazzata la Mamma Mia! follia, tutti lo amavano, tutti ne parlavano, era nominato a un sacchissimo di premi… A ME NON ERA PIACIUTO.
Zan zan zaaan.
E lo dico in caps lock perché mi ci sono voluti anni per avere il coraggio di dirlo. Con i miei amici ho sempre finto:
“Oh ragazzi che guardiamo stasera?”
“Mamma mia! Guardiamolo per la settecentonovantatreesima volta!”
E io mentivo “Sì, che bello!” mentivo sapendo di mentire “uno dei miei film preferiti!”

Beh, stavolta non devo mentire: QUANTO E’ CARINO QUESTO FILMRisultati immagini per lovely gif

Ovviamente avendo usato quasi tutte le canzoni allegre nel primo film per questo hanno dovuto puntare su quelle drammatiche/tristi, e sarà per questo che hanno tirato fuori una trama veramente carina, abbastanza originale, piacevole e che scorre da Dio.
Si alternano due storie: quella di Donna venticinquenne, appena laureata, che fa saccoccia e parte da sola verso la Grecia sapendo che è quello il suo destino, e quello di Sophie, al presente, figlia di Donna alle prese con l’albergo da inaugurare e tanti problemi di cuore.
E così vediamo di quando Donna conosce i tre “forse papà” di sua figlia,  e a parte essere uno più carino dell’altro secondo me li hanno caratterizzati molto bene nel poco tempo che avevano a disposizione per ognuno.

Ora, sapete che io sono una rompipalle di livello Super Sayan.
Per me un film o è abbastanza frivolo da farmi dire “okay, accetto qualunque cosa anche irreale senza farmi domande perché è così il film” oppure è “ommioddio è troppoRisultati immagini per mamma mia  gifaccurato, studiato nei minimi particolari, ha tutto senso, che figata”. E secondo me la cosa peggiore per un film è stare nel mezzo: non abbastanza frivolo da farti dire “oh che trovata interessante per quanto surreale” ma neanche abbastanza fatto bene da dire “oh, che filmone”

.

Questo per me sta nella categoria dei frivoli in cui però non ti poni nessunissima domanda, perché sei troppo preso a canticchiare e ancheggiare scoprendo la vita di Donna (interpretata da quella meravigliosa creatura chiamata Lily James) e Sophie (Amanda Seyfried).
Donna che senza soldi senza nulla prende e va, non conosce nessuno ed è tutto fantastico e arriva in Grecia e si mette a vivere in una fattoria abbandonata con un cavallo abbandonato e conosce ragazzi che sono dei manzi mostruosi (tra l’altro sondaggione: il biondo sulla barca, il tenerissimo col giubotto di pelle o il maledetto che incontra sull’isola: chi scegliereste? Domanda per uomini e donne, sia chiaro. Per me il biondo. Datemelo quando volete, vestito,svestito, in barca, in deltaplano, come vi pare. Alla fine di “Why did it have to be me?” il mio unico commento è stato “Martina, voglio avere dei bambini con lui.”)Risultati immagini per mamma mia  gif

Un’altra cosa che mi è piaciuta verameeeeente tanto è la assoluta naturalezza con cui hanno messo in scena una ragazza bella, sola, single, padrona di sè stessa e della sua sessualità che decide di avere rapporti sessuali perché il sesso è bello ed è piacevole ed è divertente e in nessun modo viene criticato questo comportamento. BRAVI!!!
Non che mi aspettassi diversamente ma temevo che per un problema di rompipalle di vario tipo inserissero un sottotesto della serie “avrebbe anche potuto evitare gnè gnè sono bigotto bla bla che zoccolina”.Risultati immagini per mamma mia gif

Ma poi io darei un premio a chi si è occupato dei casting, perché secondo me hanno scelto proprio bene. Lily a parte essere di una bellezza disarmante ce la vedo proprio crescere e trasformarsi nel personaggio ormai invecchiato (molto bene) di Merly Streep. C’è una specie di dolcezza intrinseca in quelle donne.
Le amiche di Donna poi sono fantastiche sia nel passato che nel presente.
In più a me Amanda Seyfried a sempre dato fastidio a priori con quella faccia tondina e gli occhioni e l’aria da brava ragazza, ma in questo film in cui finalmente l’ho vista donna mi è piaciuta molto.

Insomma, è stato un film piacevolissimo da guardare e ora ho gli Abba in loop da quarantotto ore.

E poi che Cher.

Insomma, andate e cantate, miei prodi. Vi avverto che il prossimo post sarà un Film Brut, perché sono andata a vedere SlenderMan E FA PROPRIO DEFECARE, NON DATE UN SOLDO A QUEL FILM. 

Hasta luego.