Argh.
Regà, sono in crisi.
Crisi della scrittrice di cose stupide, chevvi devo dì.
Ho almeno dodici bozze salvate qui ma ogni volta arrivo a metà e mi scazzo, non mi piace quello che sto scrivendo o come lo sto scrivendo, mi sembra di star annientando la lingua italiana con la mia incapacità assoluta di esprimere i concetti quindi finisco col chiudere tutto e andare a farmi una tisana ogni volta.
Insomma, datemi tempo perché ho in preparazione un post sulla seconda stagione di “13”, un post su “Jurassic World” (vi avviso che sarà per la rubrica “Film Brut”), una quantità indefinita di post sulle mie disavventure degli ultimi tempi, cose stupide, cose più serie… Insomma, di roba ce n’è. Tutto sta nel capire quando mi ripiglio.
Intanto però ho deciso di scrivere un post semplicissimo, ovvero cose carine che mi sono state regalate per il compleanno, perché magari qualche idea può interessare anche a voi o servirvi.
Alloooora:
Dopo aver letto “Dimentica il mio nome”di Zercocalcare ho rotto insistentemente le balle a tutti quelli che mi conoscono, quindi con somma generosità una coppia di amici mi ha regalato “Macerie prime” e “La profezia dell’Armadillo”.
DANKE SCHON REGA VI LOVVO.
Gli stessi amici hanno anche dato inizio ad una collezione che mi costerà migliaia e migliaia di dollari: i Funko Pop.
Merda.
Nel momento in cui l’ho scartato ho capito che era finita, la battaglia che combatto con me stessa da anni per non entrare nel girone infernale dei Pop è stata persa.
Non mi resta che comprarli tutti, a partire dagli Avengers. Addio.
Loro mi hanno regalato Silente, che non è il mio personaggio preferito della saga ma dai, vestito così è LA COSA PIU CARINA CHE ABBIA MAI VISTO.
Il barista del locale dove vado quasi ogni weekend è stato super carino e mi ha regalato due bottiglie gigantesche di una nuova birra ceca che gli è arrivata da poco. Voleva darmene sei bottiglie, contrattando sono arrivata a due… Devo ancora aprirle, vi sarò sapere.
(Comunque le birre ceche sono le migliori e senon la pensate così vi meritate la Heineken. Blehhh)
Soldi. Non poi così tanti, parenti potevate impegnarvi un po’ di più… Non è vero dai posso comprarmi un po’ di troka almeno.
Sto a scherzà, spenderò tutto in rossetti e fumetti, chevvelodicoaffare. Al momento sto seriamente pensando di comprarmi FINALMENTE tutta la collezione di “The Sandman” di Neil Gaiman nella versione super bella con le copertine super fighe… Mamma mia. Povertà, tornerò presto tra le tue braccia.
Un buono della Feltrinelli da 25 euri, che so già spenderò in libri che mi avete consigliato voi nell’ultimo post! Quindi appena avrò deciso la lista definitiva vi farò sapere i titoli.
Ho rotto un sacco le balle anche per quest’altro regalo: le lenti per smartphone, per fare foto un po’ più fighe della media. Funzionano? Beh. Mah. Insomma. La macro mi piace molto anche se c’è un po’ da prenderci la mano, il grandangolo sfoca tutto quello che non è al centrissimo in modo un po’ fastidioso, però è gradevole… Il fisheye è divertente, devo testarlo in modo un po’ più approfondito che per fare foto stupide al naso del mio cane. Ci sono di diversi prezzi e di diversi materiali, una volta che mi sarò fatta un’opinione su quelle che mi sono state regalate se vi interessa posso parlarne un pochito senza alcuna competenza tecnica ma con qualche foto di prova. Let me know.
Infine un regalo che mi sono auto fatta perché oh gente è il mio comple e se voglio spendere soldi in rossetti nonostante io ne abbia già circa seicento miliardi, lo faccio. Per citare Lesley Gore: “It’s my party and I cry if I want to”. Ovviamente di Mulac cosmetics, che adoro, e ovviamente dell’ultima collezione uscita, la Feminine Collection. Uomini e donne, se dovete fare dei regali a persone che amano il makeup andate qua, chiudete gli occhi e qualunque cosa compriate andrà bene. Io ho preso tre colorazioni (visto che sono stata brava?) e sono super soddisfatta, i colori sono fighi, la pigmentazione altissima, durano un botto, non seccano particolarmente le labbra… Insomma, approvatissimi.
Okay penso di aver finito. Qualche regalo deve ancora arrivare, qualche regalo non so se arriverà mai, ovviamente quello che speravo di ricevere non era un regalo fisico e non è arrivato ma ahimè che ci dobbiamo fare. Almeno non sono Adinolfi, pensare a questo mi fa sempre sentire un po’ meglio con me stessa.
E voi come ve la passate? Io in una settimana sono riuscita a riprendere i pochi grammi che avevo perso con la palestra, ma vaffambagno. Auf wiedersehen!
… Mamma mia. Volevo scrivere un post sulla seconda stagione di “13” (spoiler: fa cagher) ma ho commesso l’immane errore di leggere dei commenti della gente sulla situazione del nostro governo e ora voglio solo bere del cianuro e farla finita per sempre. Per riprendermi e per allietare la vostra giornata ho deciso di riunire alcuni dei meme che più mi hanno divertita, anche perché se non la prendiamo a ridere è la fine. Vi avverto che ho il dente avvelenato sia perché sono a dieta e sto morendo di fame, il che mi rende nervosa come una vipera, sia perché la politica italiana mi ha proprio frantumato le balle (come a voi tutti, immagino, solo che sapete controllarvi meglio di me.)
Dopo l’incontro delle due menti geniali –Mr Ruspini e Mr Dimaionese– il governo sembrava pronto ma poi, come un pokémon selvatico, è comparso Mattarella dall’erba alta e ha detto che il nome proposto come Ministro dell’Economia non andava bene per un cazzo e ha posto il veto; panico generale, Salvini e Di Maio impazziscono completamente, “Mattarella è un venduto, schiavo dei poteri forti e della Germiania, ALTO TRADIMENTOOOO!” e in maniera molto matura mandano a rotoli tutto quello che è stato fatto fino a quel momento. Per un nome. UN NOME. Devo esprimermi? Meglio di no. “Noi per il bene degli italiani faremmo qualunque cosa!” Però trovare un’alternativa a Savona era chiedere troppo, suppongo. Io capisco la rabbia, capisco la frustrazione, capisco tutto… però state veramente facendo la figura dei pagliacci e dei cretini, perchè avete buttato via VOI il voto degli italiani e la chance di governare.
Minchia quanto spero che alle prossime elezioni non vada nessuno NESSUNO a votare, 0% a tutti quanti solo perché ormai li odio dal primo all’ultimo.
Poi se i capi di partito sono irritanti, la maggior parte dei loro votanti/followers sono proprio dei rincoglioniti totali. Ma com’è possibile che tanta ignoranza regni ancora sovrana? Non che io sia portatrice di un’intelligenza superiore, anzi probabilmente il mio quoziente intellettivo è anche sotto la media vista la mia incapacità a fare due cose contemporaneamente (sì, grazie tante corso di ginnastica in acqua per aver sottolineato questa mia incredibile dote.) però certi ragionamenti basilari riesco a farli e certe cose non mi viene neanche da pensarle, figuriamoci scriverle su internet dove rimarrà per sempre.
No perché io sto leggendo coseaberranti, da chi augura la morte a Mattarella a chi vuole organizzare la Marcia su Roma a chi spera che la mafia faccia fuori quello che sta meno simpatico… Maaaa drogarvi come tutti e smetterla di diffondere cattiveria aggratis, che ce n’è già abbastanza nel mondo?
Che poi sì, sui social è facile parlare e scrivere tutte le stronzate che passano per i microscopici cervelli, però certe cose sono inaccettabili e disturbanti da leggere.
Mi prenderei anche un momento per parlare di Di Maio, che passerà alla storia come “L’uomo che cambiava idea“. Credo sia il suo superpotere, c’è chi corre alla velocità della luce e chi cambia idea ancora più rapidamente; prima dice una cosa, poi un’altra, poi Mattarella va messo in stato d’accusa, poi “Sergioneeee andiamo a farci una bbbirra?”… Ma qualcuno gli dia un sedativo, per favore. Luigi, CALMATI, CAZZO. Metti in ordine quei neuroni in giacca e cravatta che ti ritrovi e parla solo dopo aver un’idea chiara di cosa dire, che non si capisce più un emerito cazzo.
Ma poi adesso che tutti pensano sia stato tutto un piano malvagio di Salvini… non vi sentite male? Cioè nel caso fosse veramente andata così, come vi fa sentire l’idea di essere stati gabbati da quella volpe, da quella faina, da cotanta astuzia personificata?
Ecco, grazie Mattè
No perché a me vien male. Se fossi in Di Maio(nese) credo mi sotterrerei per essere stata infinocchiata da uno che ha la ruspa al posto del cuore. Ma a proposito, Salvini che fine hanno fatto le ruspe? E i campi rom da riprendersi? Non sei più così ruspante eh?
Va bene basta, chiamatemi quando quei quattro buffoni si saranno dati una regolata.
Eh. *Sospira pesantemente*. E’ successo. Non so se lo sapete perché la notizia è passata un po’ in sordina (e in ciechina) ma il Principe Henry si è sposato. Sentite anche voi una fitta al cuore ogni volta che ci pensate o sono solo io? Cioè dai, stiamo parlando di un principe che è andato a una festa con la divisa da nazista, se c’è un reale che può sposare una volgare popolana è proprio Harry. E chi è più volgare e popolana di me?
Altra notizia che penso passerà piuttosto inosservata visto che è robetta da poco, finalmente abbiamo un Premier. Chi? Conte. No, non quello dell’Eredità, quello è Carlo Conti. E no, neanche Antonio Conte l’allenatore di calcio. Giuseppe Conte. Il famoso Giuseppe Conte. Un nome una leggenda, no? Mah. Non sono ancora abbastanza informata per parlare di lui ma le voci che girano non sono poi così rassicuranti. Va beh che io nel mio curriculum ho scritto che ho lavorato come cameriera per sei mesi quando ho portato un succo di frutta a una tizia seduta fuori per pura cortesia, quindi non è che io possa mettermi a giudicare più di tanto… Signor Conte, si prepari che ora ripercorreranno la sua vita a ritroso fino a quando era un bebè pur di trovare nefandezze, stia sciallo e non si lasci intimidire troppo.
Poi se eventualmente viene fuori che lei è una persona deplorevole è pregato di sparire dalla faccia della Terra, che di vermi in politica ne abbiamo fin troppi; potremmo andare a pescare ogni giorno per almeno i prossimi sessant’anni senza spendere un soldo in esche.
Detto ciò tra dieci giorni sarà il mio compleanno e la gente continua a chiedermi con panico crescente “ma allora cosa vuoi che ti regali?” e la mia risposta snervante continua ad essere “NIENTE” perché effettivamente a me del mio compleanno non importa minimamente. I compleanni in generale mi piacciono, mi piace anche fare i regali, maquando si tratta di me… vorrei che se ne dimenticassero tutti.
Un po’ perché odio stare al centro dell’attenzione, un po’ perché mi sembra veramente stupido festeggiare la mia venuta al mondo quando io non vorrei neanche esserci, in questo mondo. Mah. Però mi rendo conto che sto rendendo le cose difficili a tutti quindi ora mi metterò a stilare una lista di libri che vorrei, così almeno possono prendermi qualcosa che effettivamente apprezzo senza riserve.
Ma qui entrate in gioco voi: consigliatemi cosa farmi regalare. O meglio, se voi poteste ricevere un regalo quale sarebbe? Datemi qualche spunto (e datemi la possibilità di farmi un po’ gli affari vostri, soprattutto) potete spaziare in ogni campo!
Grazie per la collaborazione.
Ps: CHIUNQUE VOGLIA REGALARMI TOM HOLLAND SI SENTA LIBERO DI FARLO.
Fermi tutti, questa è una rapona! No perchè una rapina, vezzeggiativo, non fa effetto secondo me. Così invece sono sicura di aver colto la vostra attenzione.
Ieri sera la mia vita è finita. Ho visto Infinity War. MA COSA STIAMO FACENDO DOV’E IL RESTO DEL FILM COSA SUCCEDE COME VA AVANTI DOV’E LOKI RIDATEMI LOKI SUBITO E POI TUTTI GLI ALTRI COS’E’ SUCCESSO QUAL’E IL SENSO DELLA VITA COSA FACCIAMOOOOOOOOOOOOOOO
Non so se si è capito, ma può darsi che il film mi sia piaciuto. Come sempre sono molto pacata nelle mie opinioni.
Ma dico, metti che domani mi investe un camion e schiatto DEVO SCHIATTARE NON SAPENDO COME CAZZO FINISCE ‘STA STORIA!? Ma altro che Thanos, qui i cattivi sono i produttori, ‘sti sadici maledetti!!
Okay dai cerco di calmarmi. Vorrei fare un post serio, calmo e tranquillo che analizza approfonditamente perchè e per come questo film é un super film, ma non credo di farcela. Sono una donnetta fragile, io, ho dei sentimenti che prendono il sopravvento. Ho l’adrenalina a bombazza ancora. In più ci sono veramente troppe cose da dire e a cui pensare in questo film motivo per cui penso proprio andrò a riguardarlo un’altra volta, dunque questo post sarà sclerotico, dopo la seconda visione (e non Visione) cercherò di scrivere qualcosa di più sensato.
Il film si apre con uno sfacelo in atto: gli Asgardiani sono stati attaccati e in gran parte cortesemente fatti fuori, Thanos è lì che torreggia su tutti con il suo bel muso violetto, Loki è bellissimo come sempre ma in una posizione very scomoda e ci sono pure Thor e Heimdall che non sono messi poi tanto bene, lì incastonati e tenuti prigionieri. Thanos mette Loki davanti a un dubbio amletico: la vita di Thor o il Tesseract? Dopo un attimo di sboronaggine cede, gli consegna il tesseract, pensa di fare il furbone come al solito e tenta di accoltellare il malvagio.
Quindi Thanos lo uccide. Ho sentito distintamente qualcosa dentro al mio petto rompersi in quel momento: IL MIO CUORE. Ho addirittura smesso di sgranocchiare la mia secchiellata di popcorn. Dopo questa scena ho guadato mia sorella:”Io vado. Ci vediamo a casa.” Alla fine sono rimasta, ma è stato un duro colpo. Non so voi ma io sono ancora in lutto, ho una fascetta nera al braccio da ieri. E ancora non sapevo del resto!!
Intanto sulla terra succede un casino madornale -roba che io sono sempre dalla parte sbagliata del mondo mannaggia a me- Mr Stark, Bruce, Peter Parker e Doctor Strange devono affrontare gli scagnozzi di Thanos, con Bruce che deve anche accettare il fatto che il suo amico verde non gli vada più in soccorso a chiamata.
Contemporaneamente Wanda (<3) e Visione vengono attaccati da una stronza che deve morire male altri scagnozzi malvagi e simpatici come un pugno di sabbia negli occhi (e ho detto occhi, apprezzate la mia signorilità) quindi vengono soccorsi da altri della vecchia guardia, tra cui Mr Captain Amurrrrica che si è fatto crescere una barbetta mica male che gli da quel fascino esotico che tanto ci piace. Personalmente io vorrei un film di due ore di Steve che spacca la legna a mani nude, chi è con me?
Infine nello spazio Thor viene soccorso dai Guardiani della Galassia, che fanno alcune delle battute più sceme che qualcuno potesse fare. La scena di Drax invisibile mi ha stesa.
Comunque succedono casini su casini, fini su fini e berlusconi su berlusconi fino a convogliare in due situazioni giganti in cui tutti si ammazzano con tutti, Thanos cerca di acchiappare tutte le pietre che gli servono per diventare l’essere violaceo più potente del mondo e i nostri Avengers tentano di fermarlo in ogni modo possibile e immaginabile. Questa è la situaz (come sono giovine oggi, mamma mia) di partenza e da cui si dirama tutto il resto del caos organizzato di questo film, bello perché gestito in maniera tale da far incastrare tutto quanto, anche quello che sembra impossibile da far quadrare. PECCATO CHE ALLA FINE MUOIANO TUTTI DIVENTANDO CENERE NEL VENTO (che per chi non lo sapesse è un romanzo rosissimo di Kathleen Wodiss) E THANOS VINCE. Quando ho capito che effettivamente era finito il film mi è partito un “ma vaffanculo” che potrebbe aver rimbombato nella stanza.
Il film è super divertente, ci sono scene che mi hanno veramente divertita tantissimo, e poi ci sono scene super iper mega drammatiche, tristissime, quindi alla fine si esce dalla sala con un misto di emozioni. Le scene di battaglie e combattimenti forse sono un filino troppe, ma sono proprio belle. Ora capisco perché abbiano speso circa quattrocentomila dollari AL GIORNO per questo film.
Va beh. Comunque io non l’ho presa malissimo. Cioè ho sentito persone a cui è stata praticamente risucchiata l’anima da questo film, sono in catalessi da quando sono usciti dalla sala cinematografica e ora andranno in terapia. A parte che io in terapia ci vado già, nella mia testa è chiaro che non è così che stanno le cose, che abbiamo dei multiverse, dei viaggi del tempo e cazzi e mazzi di cui tenere conto.
Quindi per me è scontato che non sono tutti schiattati (magari qualcuno ci rimane, e in caso fosse Loki troverete la testa di chi ha preso questa decisione sulla mia scrivania) sono solo inkazzata (con la “k” che rende di più) perché dovremo aspettare tanto, troppo per sapere come diamine va avanti tutto ciò.
Bene, ora vado a leggere tutte le teorie sul possibile futuro degli Avengers e a guardarmi tutti i video di Tom Holland che spoilera tutto a destra e a manca. E voi l’avete visto? Quali sono le vostre teorie? Come state? Vi siete ripresi dalla visione?
E’ con la morte nel cuore che mi accingo a scrivere questo post. Mamma mia. Che desolazione. Altro che “desolazione di Smaug”, Peter Jackson fai un documentario su di me e ti faccio vedere.
Ma andiamo con ordine.
Splende il sole a Jérez, per una volta non dobbiamo preoccuparci di salti carpiati per cambiare moto o scivolate in mezzo alle pozzanghere. Il mio entusiasmo viene disintegrato già alla gara di Moto 3, quando Bastianini viene scaravoltato a terra con la sua moto color orribile.
Ma passiamo alla Motogp.
Partono, Lorenzo si scaglia in avanti con un attacco rapido degno del miglior Pikachu del mondo mentre dietro di lui suonano le trombe: inizia la stagione di caccia al Lorenzo. Ogni domenica infatti (va beh, “ogni domenica” proprio no, più “una domenica ogni tanto”) un Jorge Lorenzo si sveglia e sa che dovrà correre più veloce degli altri venti piloti se vuole arrivare in una posizione decente del podio.
Dietro di lui si scatenano i tori, primi tra tutti Pedrino seguito da Zarco. Rossi? Boh. Sparito. Inglobato dalle acque alte. Perso nel Triangolo delle Bermuda da qualche parte tra la nona e la settemillesima posizione.
Pedrosa in un attimo di follia si sente un pilota vero e cerca di scavalcare Jorge, che lo manda a quel paese in spagnolo (immagino, per me che studio lingue, sia una cosa tipo “vadas a quel paeses, signor”) e si rimette davanti. Insomma, noi lorenzisti stiamo vivendo il sogno. E se è un sogno non svegliateci.
Marquez intanto comincia la rimonta visto che è quinto e non è una posizione che gli si confà, quindi in un battibaleno si ritrova secondo. Praticamente si è smaterializzato quinto e rimaterializzato secondo, per poi passare anche Jorge e andare a scorrazzare da solo davanti a tutti.
Dietro di lui si crea il gruppetto dei Moschettieri o dei Tre Porcellini, come preferite: Lorenzo, Dovizioso, Pedrosa. Se ne stanno lì a fare i cavoli loro, giocano a carte, lasciando andare avanti Marc in avanscoperta e loro si godono il paesaggio… Fino al disastro. LA CATASTROFE. L’IMMANE CALAMITA’.
“Una monetina per terra! Miaaaa!”
Dovizioso prova a sorpassare Lorenzo, il quale a sua volta finisce larghino e prova a chiudere la curva stringendo un sacchissimo senza rendersi conto che, avendo lasciato circa nove chilometri di spazio libero, Daniel Pedrosa sta cercando di sorpassarlo all’interno. Risultato? Tutti e tre stirati per terra. Pedrosa fa un volo che neanche Drogon il drago di Daenerys Targaryen ha mai fatto, Lorenzo si spiattella e Dovizioso pure viene centrato in pieno. STRIKE.
A questo punto io ho abbandonato la posizione sul divano e me ne sono andata a piangere in cucina, quindi mi sono persa un giro ma credo non sia successo nient’altro di sconvolgente (anche perché che altro può succedere ormai, esplode il mondo?) Posso fare un piccolo commentino pacato pacato? MA MERDA DI UNA MERDA CHE DISASTRO VAFFANCULO ODIO TUTTI JORGE FAI I GIRI CORRENDO A PIEDI SE SERVE, VINCI UNA GARA, FAI QUALCOSA, TI CACCIANO DALLA DUCATI SE NO SANTO CIELO RUBA LA NUVOLETTA SPEEDY DI DRAGON BALL Okay mi sono sfogata.
Marquez è completamente sciallo in solitaria tanto che si mette a incitare il pubblico a metà ultimo giro -sto sbruffoncello-, Rossi per puro culo è quinto visto che si sono aperte le acque davanti a lui con la caduta degli irriducibili tre e alla fine sul podio ci sono due che non sono stati inquadrati manco mezza volta: Zarco e Iannone. Anche loro materializzati a caso, suppongo.
Sì Marc, sei carino, però oggi odio anche te
Marc “ma volete imparare ad andare in moto voialtri?” Marquez: 10 Aveva un margine così ampio che ha addirittura guidato con una certa prudenza, credo che questo dica tutto. TUTTO. Se quei tre non si fossero spiaccicati, magari… chissà. Si andrà a lamentare di quanto sia noioso correre da solo.
Zarco&Iannone coppia di maghi: 8 Sinceramente non ho idea di come sia andata la loro gara però è chiaro che la Suzuki sia bella competitiva e Zarco sia riuscito a portare al podio una Yamaha. WELL DONE GUYS.
Lorenzo, Dovizioso, Pedrosa il trio delle merdaviglie: 5 Tre scemetti. Nessuno ha colpa, tutti hanno colpa, chissenefrega fatto sta che questi corrono da millenni e hanno fatto un disastrino… Dani, secondo me comunque la tua tecnica di volo è perfetta.
Valentino “chi?” Rossi: 5,5 Yamaha in difficoltà estreme a ‘sto giro, non fossero caduti in cinquanta davanti a lui avrebbe chiuso penso schifesimo anche se si vedeva che stava provando in ogni modo a tirare fuori il meglio dalla gara. Va beh, sarà per la prossima volta.
Bene. Basta. Se vi servo sono in un angolo a piangere.
Sarebbe stato bello, ne sono sicura. Lo so e basta.
Saremmo andati in giro insieme, vicini, senza tenerci per mano perché a noi non piacciono queste cose.
Avremmo guardato film brutti sul tuo divano, io attenta a non spargere popcorn, tu attento a me.
Perché non ci interessano davvero i film
Sarei stata brava per te, con te.
Ti avrei regalato un libro senza motivo, come faccio alle poche persone a cui tengo veramente, e tu mi avresti guardata in quel modo in cui solo tu riesci a guardare le persone. Come se non meritassi nulla di bello dalla vita, quando il bello della vita sei tu.
Ti avrei voluto bene, bene davvero. Avrei messo la tua felicità prima della mia, saremmo stati soli insieme, e ordinari uniti. La straordinarietà non fa per noi.
Avremmo litigato, per le tue troppe sigarette, perché io sono troppo piccola.
Mi sarei svegliata con te a fianco chiedendomi cosa, di preciso, avessi fatto per meritare una persona tanto strana quanto speciale nella mia vita.
Ti avrei fatto i biscotti, solo per vederti sorridere in quel modo.
Mi manca il tuo sorriso
Avrei amato tutto questo, ma tu non hai voluto neanche provarci.
Ti avrei ascoltato suonare per tutta la vita.
Te ne sei andato.
E allora continua a fare le tue scelte di merda e soprattutto vattelo a pia’ n’derculo.
Avete presente quando il wifi non va a vorreste SPACCARE TUTTO PORCA DI QUELLA VACCA MISERIA LADRISSIMA, TI ODIO COMPUTER DI FANGO TI ODIO! Okay, mi calmo. Abbiate pazienza, è sabato sera, internet non funziona, sto mangiando uno yogurt bianco con lo zero virgola zerissimo di grassi quando quello che vorrei davvero è una fetta di pane con uno strato alto una spanna di nutella sopra.
Detto ciò, oggi sclero. Sclero contro una categoria di persone di cui probabilmente faccio parte anche io: QUELLI CHE NON SANNO RACCONTARE GLI ANEDDOTI.
Poi ci sono un sacco di sottocategorie, io personalmente odio quelli che… mettono pause… dove… non… servono. MA COME FA A SALIRMI LA SUSPENSE SE INFRAMMENTI IL RACCONTO DI PAUSE AD CAZZUM, DOV’è LA CONTINUITA NARRATIVA!? Oppure quelli che ogni cosa che dicono aggiungo “no?” Tipo: “Ero al bar, no? Con Gianluigi, no? E poi arriva questa giraffa blu, no, e mi fa…” Ti do un pugno, sì?
Poi quelli che odio più di tutti, cazzo. CAZZO. Quelli che la prendono larga. Ma non larga “normale”, alla larga larghissima. Circumnavigano il globo prima di raccontare quello che devono raccontare. “Allora, ero al bar con Antonella, la figlia della suocera di Marco, no? Eravamo seduti al tavolino, coi nostri caffè, le brioche, stavamo parlando di lei che lavora alla Algida e il suo gelato preferito è al pistacchio...” e tu pensi che questo racconto sia incentrato su lui, Antonella e sto cazzo di bar o il gelato, NO? NO. Lui parte da qui per poi collegarsi al fatto che Antonella ha preso un gatto -e via di dove, come, perché- tu ascolti e ascolti chiedendoti quale sia il punto (e intanto cominci a capire perché la gente esce di testa e ammazza persone a caso in raptus omicidi), perdi mezz’ora ad ascoltare un preambolo INUTILE per poi alla fine sentire dieci secondi di aneddoto: il cane di lui che ha slinguazzato una nutria. Ma vaffanculo
Poi ci sono i megalomani. Quelli che sembra debbano raccontarti la storia della vita, l’aneddoto più fantasmagorico del mondo, roba che ti cambierà la visione dell’universo sentire questa storia. Partono già da prima di vederti, mandano un messaggio “stasera ti devo troppo raccontare cos’è successo ieri!!!”, poi ci si incontra e “no dai aspettiamo di bere qualcosa, così lo racconto bene” (minchiazza, figurati altrimenti come la racconta).Così la tensione è alle stelle, ti aspetti un racconto astronomico, roba pazzesca, divertentissima, la NASA lo avrà contattato per andare su Plutone con Topolinone (okay potete segnalare questo blog dopo questa battuta, è un vostro diritto) … E invece no, ha rivisto una professoressa delle medie. E noi le medie non le abbiamo neanche fatte insieme.
Ora io dico, possiamo tutti prendere coscienza dei nostri limiti? Non è che siamo tutti comici, se no non sarebbe neanche una professione. Non siamo tutti divertenti. Non possiamo essere tutti Ricky Gervais (anche se sarebbe un bel mondo). Se tu hai la verve di un tapiro addormentato, per esempio, ti prego di non metterti a raccontare una storiella di mezz’ora, perché finisce che faccio una strage per il nervosismo. Se il tuo entusiasmo è paragonabile all’incontenibile vitalità di Melania Trump a un qualunque evento col marito, per favore non raccontarmi mai niente. Se poi azzecchi un verbo una volta all’anno per puro caso, TI PREGO non parlarmi neanche perché io se in un discorso sento un “guarda se io possa” “se potevo lo facevo” e altre cose terrificanti il mio picco di interesse precipita e devo per forza di cose inondarmi di alcol, se no non ne esco viva. Se poi a fare questi errori di grammatica base è -per dire- un figo, la mia vagina si secca completamente e chiude i battenti col catenaccio, va in ferie. Quindi ne approfitto per fare questo appello agli italiani: STUDIATE. VI PREGO STUDIATE I VERBI. Poi non dico neanche che dobbiamo sempre disquisire dei massimi sistemi del mondo o essere un erudito gentleman, però le cose base… Poi ci saranno sicuramente ragazzi a cui io farò lo stesso effetto perché so a malapena fare le addizioni ed è già tanto se so geograficamente dove si trovi la mia città, ognuno ha le sue lacune. Ma un minimo. Vi prego.
Chiedo scusa per essere un po’ sparita di nuovo in questi giorni ma sono tempi bui e una ragazza deve pur sopravvivere. Ora sono tornata a spargere odio verso l’umanità e un po’ di scemenze.
E voi quale categoria di incapaci a raccontare le cose odiate? E a quale categoria appartenete? Fatemi sapere, spelacchiati!
Per un po’ abbandoniamo i toni seri e parliamo di qualcosa di stupido e vediamo di dare qualche consigliozzo di lettura e di visione, che questo blog sta diventando troppo serio.
Direi di partire dal mio sabato sera, quando ho avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo. Un alieno? No. Peggio. Un fantasma? Mah. Quasi. Un mio ex. Zan zaaan zaaaaaan!
E’ andata proprio così la scena
In realtà ero stata avvertita della sua presenza visto che dovevamo entrambi assistere allo spettacolo teatrale di un’amica comune, ma è stato comunque strano vederlo dal vivo considerando che da quando ci eravamo mollati non ci eravamo mai rivisti.
Scena: Io lo vedo. Lui mi vede. GHIACCIO. Entrambi giriamo la testa dall’altra parte così in fretta che io ho ancora un torcicollo terribile quindi spero che a lui sia quantomeno uscita una vertebra dal collo. Con affetto lo dico, eh. (Nel senso che vorrei affettarlo, esatto.)
Caso ha voluto che fossimo entrambi nella stessa fila, ai due estremi opposti. Ho minacciato degli amici ignari di tutto pur di farli sedere accanto al padre di lui, piuttosto mi sarei messa a roteare su me stessa fino a consumare il pavimento e sparire in Cina. Comunque lo spettacolo è andato (due balle quadrate, a essere sinceri) e io pensavo “okay, a posto”. E INVECE NO. Mi giro e me lo trovo lì, appoggiato alla parete, con quella faccia da pirla che un po’ mi mancava, siamo onesti. Imbarazzati come due deficienti il massimo che siamo riusciti a fare è stato un cenno con la testa, poi io molto disinvoltamente (secondo me almeno, voglio immaginare di essere stata disinvolta) ho ruotato di centottanta gradi per parlare con i miei amici e farlo tornare nel dimenticatoio da cui era uscito momentaneamente, anche perché lui si stava avvicinando (suppongo per parlarmi. E si sa come si dice: se non hai niente di carino da dire, non dire niente.)
Che voi ci crediate o no vederlo non mi ha turbata minimamente. Cioè magari minimamente, ma era più un “a’ stronzo, hai fatto le tue stronzate ora gira al largo, thanks“. Sarà che ho ben altro a farmi stare male al momento maledetti uomini.
Ma passiamo a qualche consigliozzo, approfittando del fatto che sto uscendo dalla mia impasse.
Sto finalmente leggendo qualcosa di Philip Roth e ho deciso di partire dall’inizio -o quasi- ovvero il suo terzo romanzo: Lamento di Portnoy, del 1969io ce l’ho dell’edizione Bompiani. In questo romanzo seguiamo il lunghissimo (300 pagine!) monologo più o meno interiore di Alex Portnoy, il nostro esilarante, disperato protagonista che deve cominciare la terapia con lo psicologo, il Dottor Spielvogel. E nel suo monologo parla di tutto: parla dei genitori, parla di seghe, parla di vagine, parla di donne e di uomini e di tutto quello che può starci intorno. Alex è nevrotico e leggerlo è un bellissimo viaggio.
Invece su Netflix ho cominciato a guardare Requiem, che non sembra affatto male (anche se ho visto solo due episodi, quindi posso ancora alzare la cloche e cambiare o confermare il risultato). Gli specchi inquietanti? Ci sono. I suicidi? Ci sono. Una protagonista stramba? C’è. La campagna inglese, che piace sempre a tutti? Eccola lì. Una ragazzina sparita anni e anni fa? C’è anche lei, cosa volete di più?! (Se qualcuno ha sentito il bisogno di rispondere “un lucano” si dia cortesemente uno schiaffetto, grazie) Ne parlerò meglio una volta finita, per ora ho paura di sbilanciarmi e poi dover ritrattare tutto in caso i prossimi episodi facciano schifo.
Per ora se vi capita uno o l’altro sottomano vi direi di buttarvici, poi mal che vada venite qui a parlarne male con me, io sono più che a disposizione.
A presto, spelacchiati!
The Open House, un film che più ci penso più mi perplime. Di una tristezza involontaria quasi drammatica oserei dire. Ritroviamo Dylan Minette, che a mio modesto parere sta diventando un bel fieu e anche un buon buon buon attore, spero non si perda strada facendo. Per ribadire il fatto che io di cinema non ci capisco una mazza vi avverto che a me è piaciucchiato e al resto del mondo ha fatto schifo come poche altre cose, quindi non fidatevi di me. E attenti agli spoiler, che dico di tutto e di più come sempre. Vi chiedo già scusa per la lunghezza del post, sarò meno prolissa in futuro.
Aluuuura, il film inizia col botto, nel senso letterale del termine: c’è una famigliola (in)felice in super difficoltà economiche e padre e figlio vanno al supermercato; tempo un minuto e mezzo e siamo già alla prima morte: un’auto travolge Mr Papà nel parcheggio, stecchendolo sotto gli occhietti miopi di Logan.
Madre e figlio si trasferiscono dunque nella casa di montagna più grande del mondo che appartiene alla sorella di lei, e fanno conoscenza fin da subito di Martha, la vicina di casa super inquietante che praticamente ha più denti che capelli e sta cavalcando gloriosamente verso l’alzheimer. Che poi la guardi e pensi “capelli rossi, una vecchia giacca di seconda mano… devi essere una Weasley“.
Madre e figlio cominciano ad ambientarsi in questa villa che ogni domenica ospita un gruppo di persone le quali vogliono vedere la casa per comprarla, e i nostri due sfigatini protagonisti devono starsene fuori dai piedi… ma siamo sicuri che i visitatori se ne siano andati tutti?
Cominciano a succedere cose bizzarre che più che altro sembrano dispettini di un bimbo di dieci anni: la ciotola dei cereali passa dalla stanza da letto alla cucina, gli oggetti si spostano o spariscono, la caldaia continua a spegnersi mentre La Mamma si lava, si sentono tonfi provenire dalla cantina a Logan sparisce il cellulare… e già qui troviamo la cosa più irreale del mondo: lui se ne frega. Se a me sparisce il telefono piuttosto ribalto la casa dalle fondamenta, la scoperchio, di certo non faccio spallucce dicendo “boh, lo ritroverò”. Io sono abbastanza convinta che dopo ventiquattr’ore di assenza di cellulare avvertirei le forze dell’ordine della scomparsa, dopo quarantotto arriverei al decesso.
Quindi uno si comincia a chiedere: ma sono dementi loro? C’è uno spiritello scemo in casa? Lo Yeti? Riccioli d’Oro? Ve lo dico già adesso: no. E’ un uomo. Un essere umano chiaramente deficiente che si diverte con pochissimo, in poche parole un pirla. Ma chi è? Boh. Perché lo fa? Doppio boh. Perché per i primi cinquanta minuti non succede assolutamente nulla se non inquadrature di angoli della casa vuoti, anfratti da cui non sbuca nulla e ‘sto tizio non si palesa? TRIPLO AXEL DI BOH.
Questa escalation di puttanate cose strane si conclude con loro due che una sera tornano a casa e trovano la tavola apparecchiata con tanto di candela; ammetto che questo un po’ di ansia a me la metterebbe, onestamente. Prenderei i miei quattro panni di persona povera e andrei a contemplare il mio futuro sotto un ponte, immediatamente… Col cazzo che rimango in una casa in cui qualcuno ha apparecchiato per me senza essere stato pagato per farlo. Ma la madre è scema, povera creatura, e dice che non hanno soldi per un albergo; pure i poliziotti dicono di stare scialli che saranno stati dei bambini (ma che bambini avete lì? Che si intrufolano nelle case degli altri e apparecchiano le tavole? Sono tutti filippini?!) ordunque rimangono li in attesa di essere maciullati, noi lo sappiamo.
Logan che pensa chiaramente “che madre stupida”.
Comunque come ho già detto per un’ora non succede una ramazza, poi accade un casino della miseria nell’ultima mezz’ora. Millemila minuti di pellicola in cui noi capiamo dalle inquadrature che questi due vermi solitari non sono poi così solitari, ma niente di più finche non arriviamo a un quarto d’ora dalla fine; un po’ inquietato dall’ultimo avvenimento Logan chiama un tizio che fa la corte a sua madre e gli chiede di passare lì la notte perché se la stanno facendo sotto, ma vi dico solo che questo qui ènero, quindi RUSPA e ormai sappiamo tutti che fine fanno i neri negli horror (e in America in generale; se poi incontrano un poliziotto non ne parliamo neanche. Peggio che incontrare Freddy Krueger)
Tempo due scene e infatti ce lo ritroviamo sgozzato come un capretto (con una quantità minima di sangue, come se si fosse tolto una pellicina da un dito) e il nostro povero Logan viene messo k.o nel vialetto di casa e successivamente inondato d’acqua fredda e lasciato fuori a morire congelato, anche perché è quasi Natale. Il tizio pazzo intanto va dalla madre, precedentemente legata come un cotechino, e non sapendo bene che fare decide di torturarla un po’; prima le fa sentire tutta la discografia di Dolcenera, poi le fa guardare tre puntate di Peppa Pig e infine le spiezza le dita una ad una. Una scena deliziosa. Squisita. Grazie. Logan si ripiglia, prende un coltello, si mette a cercare madre e pazzoide e in un attimo di concitata follia -che non ha il minimo senso in qualunque modo guardi la scena- uccide la madre. In pratica lui sta tenendo in mano sto coltello e la madre gli corre addosso urlando e autoimpalandosi. Mah.
Poi lei, ormai morente, lo guarda negli occhi con amore e gli dice dice… “Ma i Marò?” Non è vero, gli sussurra di scappare perché dietro di lei c’è il mega-pazzo. Per la prima volta in un film horror il protagonista fa esattamente quello che avrei fatto io: comincia a correre urlando come un matto in preda al panico. Siamo agli sgoccioli, il nostro eroe cade, il cattivo gli piomba addosso come una pantegana sul formaggio e in una scena un po’ schifida gli toglie le lenti a contatto e gli dice prorprio “scappa adesso, pirla“. (Capite che sto killer è scemo? Sarà diventato killer per corrispondenza, non ha idea di come fare.) Logan, cieco come una talpa, fugge nel bosco e continua a correre e correre come un cavallo al Palio di Siena. Ricordiamoci anche che è ancora bagnato fradicio e ci saranno meno mille gradi, poverino. Io sono di una pigrizia allucinante e al suo posto mi sarei sdraiata ad attendere il mio triste destino. Credo sia la prima volta che mi dispiaccio per un personaggio di un horror. Comunque sia ultimi tre minuti di film: è mattina, Logan si sveglia e va ad abbeverarsi al fiume come un animaletto selvatico quando uno stivale gli piomba di fianco e lui comincia a implorare per la sua vita a priori, senza neanche guardare chi è. Come finisce? Con il pazzoide che lo strangola e lo lascia lì, muerto stecchito, per tornare in auto e andare alla prossima casa aperta per le visite. Alias verso un’altra Open House.
…Miiiinchia che pesantezza di finale. Cioè di solito mi piacciono quelli in cui muoiono i protagonisti, ma stavolta tifavo davvero per Logan perché è un personaggio un po’ diverso dai soliti cliché che vediamo e speravo che una gioia gliela si potesse dare.
Passando alla parte detective, ho letto millemila teorie su chi fosse sto benedetto killer. Io continuo a restare della mia idea, ovvero che sia stato l’idraulico. Le battute “Sono già venuto qui” “Vengo qui quasi ogni giorno” mi erano sembrate piuttosto compromettenti. Non credo di essere arguta e scaltra come la Signora in Giallo però è lui anche a “ritrovare” il cellulare di Logan.
Permettetemi di fare un piccolo recap: a questo poveraccio muore il padre sotto gli occhi, cambia scuola per trasferirsi in una casa isolata dal mondo in cui succedono cose strane, perde il cellulare, uccide sua madre , scappa come un leprotto terrorizzato e infine quando pensa di essersi salvato le brache viene trovato al killer e strangolato. Così non solo è muerto, ma tutti penseranno che è stato lui a uccidere sua mamma e poi morire assiderato nel bosco. ORA DITEMI DOV’E’ LA GIUSTIZIA, personaggi completamente del cazzo vivono, sopravvivono e si riproducono pure e lui che era quasi una persona normale viene ucciso così malamente dopo una vita infame!?
Per concludere direi che questo film è da guardare quando uno è triste e pensa che la sua vita faccia schifo. A confronto con quella di Logan siamo tutti dei privilegiati, non mi lamenterò mai piu di niente.
Tirando le somme a me questo film non è dispiaciuto anche se non è niente di elaborato da nessun punto di vista, ne di trama ne di regia ne di nulla; si fa guardare, ecco. Sarà che ultimamente ho visto cose di qualità infima… Il problema principale di questo film a parte la noia è che non ha nè capo nè coda. Se qualcuno ha voglia di spiegarmi la scena con l’assistente dell’agente immobiliare gliene sarei estremamente grata. C’è semplicemente lui che sbuca da una stanza una domenica molto tardi, quindi il gruppo di gente se n’era già andato da un pezzo, dice un paio di scuse e se ne va, sembrando spaventato. Sapeva che qualcuno era rimasto in casa? Ha avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo con il killer? E’ solamente cretino? Boh. Non ho capito. Delucidatemi, please.
Insomma, guardatelo e fatemi sapere cosa ne pensate perché io sono confusa
La mia pizza preferita è con salame piccante e patatine fritte. YOLO.
Potendo scegliere passerei tutto il mio tempo con degli animali piuttosto che con le persone [a meno che le “persone” non siano DiCaprio e TomHiddleston, (anche contemporaneamente)]
Adoro i rossetti, credo di possederne più di cento al momento. Lo so, devo entrare in una comunità.
Il mio genere cinematografico preferito è il thriller, ma se la gioca con il drammatico. Ma il dramma serio, quello peso, che ti fa stare male per giorni e giorni.
Quando ero piccola mi dicevano “ma come sei matura per la tua età, Sara”. Ora mi dicono “ma tu crescere mai?”
Mi sono innamorata una sola volta ed è finita malissimo. Da allora vivo solo drammi sentimentali e amori non corrisposti che rischiano di portarmi al tracollo. (Se qualcuno volesse candidarsi come mio fidanzato prego, mandate una mail e allegate il vostro CS: curriculumsentimentae)
Non ho mai sciato quindi, indovinate? Non so sciare.
Non riesco neanche a guardare in tv sport come il ciclismo o l’arrampicata perché mi danno un senso di “ommioddio quanto è stancante” insopportabile. Mi sento male per gli atleti.
Ho un cane che non mi vuole bene.
Seguo la MotoGP e il mio pilota preferito è Lorenzo ❤
Ho riletto la saga di Harry Potter almeno sei volte, e “L’Ordine della Fenice” più di dieci.
Quando sento una canzone in un’altra lingua ho l’impellente necessità di cercare il testo.
Soffro il mal d’auto ma non lo dico mai a nessuno, così quando mi chiedono di mandare un messaggio o cercare qualcosa obbedisco reprimendo la nausea. Sono una persona stoica.
Ho pianto ogni mattina per cinque anni quando dovevo andare a scuola, alle elementari. Ogni mattina, cinque giorni su sette.
Voglio farmi tantissimi tatuaggi, ma tutti piccolissimi.
Se io fossi un animale sarei un pinguino: goffo, bruttino, un uccello che non può volare e che solo nel suo ambiente naturale sorprende tutti con un’agilità incredibile. Ecco, io però non ho un ambiente naturale e soprattutto non ho agilità.
Non vado in bicicletta da almeno cinque anni, dite che sarò ancora in grado?
Gli insetti mi fanno schifo. Tutti, indistintamente, anche quelli considerati “carini” come le farfalle o le coccinelle; l’idea di tutte quelle zampette e delle antenne mi rivolta lo stomaco.
Ciononostante non ho mai ucciso un insetto, mi dispiacerebbe troppo togliergli la vita. Preferisco chiamare qualcuno e farli buttare fuori di casa assistendo da lontano all’operazione.
Quando si tratta di cibo ho un pessimo autocontrollo. Diciamo pure che non ce l’ho proprio, mangerei un barattolo di Nutella in dieci minuti se fosse per me.
Sto studiando lingue straniere all’università.
Non ho ancora la patente ma giuro che ci sto lavorando.
Sono riuscita a prendere 1 di matematica più volte al liceo. UNO.
Voglio diventare vegetariana
Ho avuto una cotta per Kovu di “Il re leone 2”. Shh. Non giudicatemi.
Era giusto postare qualcosa di totalmente futile e assolutamente non richiesto, dai. Fatemi sapere qualche random fact su di voi, sono curiosa!