Buongiorno miei cari Spelacchiati indomiti, come state? Io sto per sciogliermi dal caldo, presto di me resterà soltanto una macchia umida sul pavimento. Ricordatemi cretina e bislacca.
Oggi vorrei parlare di un argomento trito e ritrito, però ho voglia di sfogare della rabbia repressa quindi tenetevi forte:parliamo di catcalling.
Ne avrete fin sopra le orecchie di sentirne parlare e soprattutto se siete maschietti che di solito urlano e fischiano alle donzelle in giro per la città… Beh, state per essere non troppo velatamente insultati. Vedete voi se leggere.
Allora, io partirei da un presupposto: odio tutti e nessuno deve rompermi i maroni. Chiaro e semplice, no?
E invece ogni volta che metto il becco spelacchiato fuori di casa da sola, ovunque io sia eh, partono i “oooh bellaaaaa!” “Mamma mia che bonaaaaa!”, fischi, suonate di clacson… MA SIETE TUTTI RINCOGLIONITI? Ma vi è colato il cervello dal naso, vi è colato nel gin tonic e ve lo siete bevuto?
Ma io non credo ci voglia una scienza per dire che è una cosa enormemente fastidiosa e sí, anche inquietante.
Aneddoto: stavo tornando a casa da sola, di notte, a piedi, passando per le vie maggiori della città; passa una macchina, finestrini abbassati, e i quattro geni dentro cominciano a urlarmi cose. Vanno avanti, fanno la rotonda e tornano indietro: di nuovo fischi e schiamazzi; hanno fatto cosi un paio di volte, e io ero spaventatissima. Per loro era una cosa divertente suppongo, per me sono stati minuti di ansia allo stato brado.
Lo stesso tipo di ansia mi viene quando qualcuno mi apostrofa in giro, ma li mi parte anche l’embolo: ma cosa stracazzo fai? Ma cosa vuoi? Ti ho chiesto un parere? Non mai pare.
“Ma è un complimento, pensa se ti dicevo che eri un cesso” (detto proprio cosi ogni volta perché questi figuri non hanno idea di come coniugare i verbi) MA ALLORA SE È SOLO UN COMPLIMENTO, BRUTTA TESTA A PERA, FAMMELI QUANDO C’È ANCHE MIO PADRE PRESENTE O UN QUALUNQUE ESSERE DI SESSO MASCHILE INSIEME A ME, NO? Se è solo un complimento saranno felici, NO?
E invece no, quando c’è qualche maschio insieme a me nessuno fiata, nessuno strilla, nessuno starnazza. E allora prendete i vostri “complimenti” e andatevene a fare in culo, detto con calma, eleganza e finezza.
Il primo che commenta dicendo che “ora si deve avere paura di provarci con una ragazza” verrà preso a testate da me medesima, perché se non capite la differenza tra “molestia” e un lecito “provarci” meritate solo capocciate. Affettuose se siete spelacchiati, ma sempre testate.
Detto ciò vado a vestirmi con abbigliamento da guerra:stasera Mr Batterista suona e io arriverò armata fino ai denti per sgominare le sgallettate mannare. Voi miei cari come state? Cosa prevede la vostra estate? Quanto caldo fa da voi (cosi se scopro un posto in cui non si schiatta mi ci trasferisco immediatamente)? E cosa ne pensate del catcalling, avete esperienze da condividere?
Fatemi sapere, fate i bravi, cercate di stare al sicuro e vogliatevi bene. Io vi scruto e vi adoro. Hasta la pasta!
Miei amati spelacchiati, sono tornata! Chiedo umilmente perdono per la latitanza ma il mio pc era praticamente defunto, spacciato, sul filo del rasoio tra la rottamazione e la muerte. Non avendo grano però l’ho affidato alle cure di un mio amico e ora sembra quasi funzionare, incrocio anche le dita dei piedi nella speranza che sopravviva per altri dieci anni minimo. Essendo una capra non mi trovo molto comoda a usare WordPress dal cellulare, sono vecchia ormai, quindi nei prossimi giorni aspettatevi le mie incursioni nei vostri blog!!
Ma ora passiamo al film Brutt di oggi, ovvero: RACCONTAMI DI UN GIORNO PERFETTO.
Il nostro meraviglioso film si apre con il protagonista maschile, Theodore, che corre. Dove vada non ci è dato saperlo ma lui corre, corre, corre come Forrest Gump. Starà scappando dalla pula perché non ha l’autocertificazione? Starà correndo a casa perché é giovedì e sua mamma ha fatto gli gnocchi? Chi può dirlo, fatto sta che mentre è lì che scorrazza come un capretto nel prato passa su un ponte e vede una ragazza che si è arrampicata sul bordo e guarda giù, chiaramente pronta a lanciarsi a palla di cannone e sfracellarsi al suolo. Il nostro genio cosa fa, dunque? Chiama la polizia? Cerca soccorsi, come si dovrebbe fare in questi casi? No, lui le si avvicina di soppiatto, alle spalle, e le chiede “che stai facendo?!”
NO MA VUOI ANCHE DARLE UNA SPINTA GIA’ CHE CI SEI O TI BASTA COGLIERE DI SORPRESA UNA CHE STA CHIARAMENTE TENTANDO DI SUICIDARSI IN BILICO TRA SANTI E FALSI DEI CON QUEST’INSENSATA VOGLIA DI EQUILIB- scusate, mi sono lasciata prendere, Negramaro nel cuore. Cretino d’un Theodore. Lei gli dice di andarsene, lui salta su insieme a lei e comincia a fare -non so come altro descriverlo- il pirla (cioè si mette a fare l’equilibrista su una gamba sola, ma che cazzzz) ma in qualche modo riesce a far desistere la ragazza dal diventare una polpetta di carne umana. Questo è il primo incontro di queste due menti brillanti, e se il buongiorno si vede dal mattino questo sarà proprio un film irritante.
Dopodiché purtroppo ci tocca conoscere meglio i nostri personaggi: lui è uno che a scuola chiamano “schizzato”, ha fatto un notevole numero di risse, prende brutti voti e cosa per me ancora più importante ha un senso dell’umorismo così basso che non farebbe ridere neanche una iena rydens sotto allucinogeni. Vi dico solo che per Teodoro il massimo del divertimento è chiamare lo psicologo della scuola “Embrione” perché si chiama “Embry”. Ditemi voi quando dovrei ridere, grazie. Ma pure l’altra, Violet, non è messa tanto bene: in estate sua sorella è muerta in un incidente d’auto e lei è ovviamente tutta traumatizzata; non sorride neanche per sbaglio, non parla con nessuno, non sale più su nessun’automobile, è un’inetta tutta strana che ciondola da una parte all’altra della scuola tutta intimorita e curva come un salice piangente. Ad aiutarla per fortuna c’è sua mamma, che il giorno del compleanno della sorella PORTA IN TAVOLA UNA DI TORTA DI COMPLEANNO DICENDO “L’ABBIAMO SEMPRE FATTO”! DONNA MA CHE RAZZA DI PROBLEMI HAI MA TI PARE UNA ROBA NORMALE DA FARE MA SEI SCEMA MA COME TI SALTA IN TESTA?! AL COMPLEANNO DELLA MIA DEFUNTA SORELLINA TU FAI UNA TORTA E TI ASPETTI CHE IO NON MI METTA A URLARE PER POI CORRERE A TESSERARMI ALLA LEGA PER LA DISPERAZIONE? Mi immagino Salvini che va a casa loro, citofona e fa “Scusi, lei è una mentecatta?”
Theodore è bizzarro quanto lei e tra le altre cose lui ha una miriade di post-it attaccati alla parete di camera sua, roba che nemmeno Francesco Sole ha mai raggiunto questi liveli di pazzia; ci scrive su cose tipo “sono sveglio”, “corri”, “oro”, “per te mentirei”… Ma un post it gigantesco con scritto “SONO UN PICIU” no? Giusto per ricordartelo ogni mattina, sia mai che ti dimenticassi…
Teodoro comincia ad ossessionarsi con l’incidente della sorella di Violet, cosa che io ho trovato inquietante all’ennesima potenza, e continuano a succedersi scene a caso che non hanno il minimo senso. Esempio? Violet entra in classe, le cadono i libri perché è anchilosata, tutti ridono e Teodoro cosa fa? Ribalta il banco per spostare l’attenzione su di sé. A questo punto comincio a pensare di essere io la cretina che non capisce come le cose siano legate ma poi mi rendo conto che io non c’entro niente e che sono tutti completamente fuori controllo perché ci si mette pure il professore, che dà come compito a coppie “andare in esplorazione per trovare i posti più belli dell’Indiana.” MA CHE MINCHIA DI COMPITO E’ MAI QUESTO A DEI LICEALI ALL’ULTIMO ANNO!? MA COSA STIAMO DICENDO MA COME FUNZIONA IL SISTEMA SCOLASTICO AMERICANO MA QUESTI POSSONO FAR DOMANDA PER HARVARD PER L’AMOR D’IDDIO! MA CHE RAZZA DI MATERIA INSEGNI, DEFICIENZA AVANZATA?
Ma ragazzi adesso arriviamo al momento top di questo film, quello che ha fatto vacillare la mia fede nell’arte cinematografica e mi ha quasi fatto scaraventare il computer giù dal balcone. I due cominciano a interagire, partono per il primo grande viaggio per quel cazzo di compito e dopo qualche giorno si mettono a messaggiare E COMINCIANO A RIMBALZARSI CITAZIONI DI LIBRI CERCANDOLE SU INTERNET!!! CITAZIONI DI CESARE PAVESE E VIRGINIA WOOLF GOOGOLATE, MA COSA C’E’ DI SBAGLIATO IN VOI, QUALCUNO MI CAVI GLI OCCHI CON UN CAVATAPPI VI PREGO, COSA STO GUARDANDO!? MA PERCHE’!?
MA POI SONO CITAZIONI COMPLETAMENTE A CASO, NON HANNO SENSO, NON HA SENSO LA SCENA, QUALCUNO MI STACCHI I BULBI OCULARI PER FAVORE! SE A MALAPENA SAPETE L’ALFABETO COSA CITATE VIRGINIA WOOLF SENZA AVERLA MAI LETTAAAAA MA POI CHE IMMANE FASTIDIO, PERCHE’ DOVETE CERCARLE SU INTERNEEEEEEEEET SIETE PROPRIO DEI CRETINIIIII! Non credo di aver mai desiderato così tanto poter entrare nello schermo e dare uno schiaffo a qualcuno. Madò ragazzi il nervoso che mi è salito qui, mi si sono incendiati i capelli come succede ad Ade in Hercules.
Basta vado avanti se no mi esplode una vena. Si prosegue con loro due che stringono amicizia (solo perché Theodore le sta addosso come la puzza sui facoceri, vi prego ditemi che cogliete la stupida cit) poi a Violet viene detto che lui è uno schizzato violento (scusami ma tu in che minchia di scuola sei stata fino a quel momento?) quindi cerca di allontanarlo e lui cosa fa? Dorme nel giardino di lei per incontrarla al mattino e incastrarla con i suoi genitori per convincerla a proseguire la ricerca dei posti meravigliosi insieme a lui. Ma io ti do una mazzata così forte che ti faccio saltare ogni singolo dente e poi devi andarteli a cercare nel prato, ti riduco in pezzetti così piccoli che ti metteranno in una scatola con scritto “puzzle 5000 pezzi”, lo capisci? DORMI NEL MIO GIARDINO? MA TI SEI ESTRATTO I NEURONI, LI HAI SBRICIOLATI E POI TE LI SEI FUMATI?
Comportamenti da pazzo psicopatico a parte nel giro di un viaggio in macchina Theodore fa passare a Violet la paura delle auto e arrivano nel luogo prescelto. Che posto sarà mai, secondo voi? Ma è ovvio, che razza di film per adolescenti sarebbe se non ci fosse un lago bellissimo e sperduto nella natura che conoscono soltanto loro due? Si fanno una nuotata, si slinguazzano, lei vede un’enorme cicatrice sul fianco di lui e scopre che se l’era procurata da solo ma non è che si pone delle domande; lui lancia qualche frase enigmatica che lei ignora, sembra andare tutto bene per un po’ di scene (inutili) ma poi cominciano gli strani comportamenti del Teodoro nostro che sfociano in una rissa violenta nel corridoio e poi nella sua sparizione. Letteralmente, sparisce. Nessuno sa dove sia. Si dissolve nell’etere e a nessuno frega un cazzo. Lei chiede al migliore amico di Theodore che cosa stia succedendo e lui le risponde una roba tipo “massì a volte lui sparisce per giorni, è difficile ma gli voglio bene quindi gli resto accanto” MA SCUSAMI? MA SE GLI VUOI BENE COSA FAI FINTA DI NULLA E ATTENDI CHE RITORNI? TU, DA MIGLIOR AMICO QUALE TI RITIENI, ALZI IL CULO E VAI A CASA SUA A PARLARE CON LA FAMIGLIA DI THEO, NON STAI A GRATTARTI IL SOTTOPALLA!
Boh niente io salto tutto quanto e vado alla fine, preparatevi.
Quale sarà il finale di questo film? Theodore si suicida nel lago in cui aveva portato Violet.
Io ero basita. Finalissimo issimo lei scrive un discorso che dovrebbe essere strappalacrime ma è soltanto una roba indegna su quanto Theodore fosse speciale e sensibile e vivesse il mondo in modo diverso. ECCO, ESATTAMENTE NO, MIA CARA. ERA UN POVERO RAGAZZO MALATO, CHIARAMENTE DEPRESSO, CHE NON E’ STATO AIUTATO DA UN CAZZO DI NESSUNO E ALLA FINE E’ MORTO IN MANIERA ORRIBILE, SOLO COME UN CANE, PERCHE’ CONVINTO CHE LA VITA AVREBBE SEMPRE E PER SEMPRE FATTO SCHIFO. POSSIAMO CORTESEMENTE PIANTARLA, AUTORI DI YOUNG ADULT DEI MIEI STIVALETTI CONSUNTI, DI RAPPRESENTARE LE MALATTIE MENTALI COME QUALCOSA DI COOL?
Permettetemi delle riflessioni, anzi una sola: la salute mentale non sanissima non è cool. Non ti rende speciale. PER NIENTE. Ci devi convivere, devi imparare a gestirti, a trattarti, non è nulla di cui vergognarsi ma non è neanche una roba di cui vantarsi urlando “guardate come sono fico perché sono depresso/bipolare/ansioso/qualunque altro disturbo!”. Basta, concludo se no andrei avanti per ore, fatemi sapere voi come state, cosa combinate, che cos’avete visto in questo periodo di assenza spelacchiata? A prestissimo, parola di lupetto!
DOPO IERI SERA PARASITE MI HA ROTTO I COGLIONI E IL PRIMO CHE ME LO NOMINA VERRA’ MALMENATO, LEGATO A UNA SEDIA E COSTRETTO A GUARDARE QUELLA DISGRAZIA CINEMATOGRAFICA CHIAMATA “PICCOLE DONNE” PER DUE GIORNI DI FILA, IN LOOP.
Scusate, questi Oscar mi hanno provata fisicamente ed emotivamente. Capitemi, ho fatto la diretta a casa del mio pirlissimo miglior amico e abbiamo bevuto, mangiato e zabettato tutta la notte, per concludere alle cinque con me idrofoba perché insoddisfattissima delle vittorie assegnate.
“Para paraaa parasite” famosa canzone dei Coldplay
Ora, a me “Parasite” di Bong Joon-ho (che per comodità io chiamo Ching Chong Chung, anche se forse potreste tacciarmi di razzismo…e avreste ragione) è piaciuto. E’ un film figo, con una trama originale, un’ambientazione semplice ma super efficace -come una mossa di Pikachu-, che riesce a far salire piano piano un’ansia assurda… PERO’ QUATTRO CAZZO DI OSCAR COSI’ IMPORTANTI MA MORTACCI VOSTRI SONO TROPPI! Come cantavano i Backstreet Boys: tell me why. Qualcuno mi dica perché. Miglior film straniero, miglior film, miglior sceneggiatura originale e miglior regia. Vuoi anche una miglior fetta di chiappe o siamo a posto così, Ching Chong? (Ammetto che lui mi ha fatto riderissimo, fa schiattare, sembra super simpa).
Sarà che mi sono piaciuti troppi film quest’anno, che vi devo dire… Tipo “1917“, che ha diviso il pubblico ma oh, a me è piaciuto tantissimo e pensavo che nessun film di guerra potesse mai piacermi in codesta maniera. La trama è banale: due soldati che devono andare da un punto A ad un punto B attraversando il territorio nemico per evitare un massacro, ma è raccontato così bene, con un lavoro così ENORME dietro, con un sonore incredibile… Madò. Per chi non lo sapesse, “1917” è girato in modo da sembrare un unico piano sequenza (ovvero un film che sembri girato con uno solo “take”, una sola ripresa senza tagli) quindi le scene girate erano lunge dai cinque ai sette minuti e ogni movimento era calcolato alla perfezione… Se vi interessano queste cose andate su youtube che io ci ho passato i giorni ad ascoltare il regista e guardare i backstage, pazzeschi. Poi oh a me ha emozionato proprio… Quando lui alla fine comincia a correre e si fa quei trecento metri alla Usain Bolt avevo i brividi. Insomma. regà, su dieci Oscar a cui era candidato se ne è presi tre, tutti tecnici, e per di più quello agli effetti speciali non l’avrei dato a lui ma a…
The Irishman. Ammetto che non avevo voglia di guardarlo, ‘sto uomo irlandese. Nonostante il cast stellare e la regia di Scorsese ogni volta che mi dicevo “dai, stasera te lo spari, Sara” poi cominciavo a cincischiare, cercavo scuse, insomma mi mettevo a cazzeggiare al pc perché l’idea di tre ore e mezza di film mi turbavano l’anima. Poi io con i film sulla mala non è che vada proprio a braccetto… Eppure a me è piaciuto pure questo. Non so, forse sto impazzendo, non mi riconosco più. Dicevo che gli avrei dato a mani basse il premio per i migliori effetti speciali perché nel film tu vedi ‘sti attoroni in tutte le salse: vecchissimi, giovanissimi, di mezza età, con un piede nella fossa, praticamente in fasce… E io pensavo fosse un mega lavoro pazzeschissimo dei makeup artist, ma mi sbagliavo: le trasformazioni sono tutte in digitale, e per non rompere er cazzo agli attori mettendogli i sensori in faccia hanno lavorato solo sulle immagini, girando con due telecamere di cui una a infrarossi. Assurdo. Anche qui, io spiego tutto un po’ ad cazzum ma se volete documentarvi trovate tutto sul grande e meraviglioso internet.
Ora attenti che qua mi incazzo di nuovo, sento già la pressione salirmi. Devo inalare dello xanax. MA QUALCUNO MI SPIEGA PERCHE’ CAZZO HA VINTO LAURA DERN? E SOPRATTUTTO CHI MINCHIA E’ LAURA DERN? Ora, con tutto il rispetto perché a me la sua parte in “A marriage story” è piaciuta e ho trovato i monologhi molto intelligenti… QUINDI AL MASSIMO OSCAR ALLA SCENEGGIATURA! Quanto sarà stata in scena lei, venti minuti? Sono perplessa. Mi sono persa qualcosa? Perchè diamine è così acclamata questa donna in questo periodo? Qualcuno mi illumini di immenso, che ‘sta vittoria mi brucia come se avesse soffiato la statuetta dorata a me medesima in persona. Io tifavo Scarlet Johansson senza alcun pudore, vaffambagno. In JoJo Rabbit mi è piaciuta TANTISSIMO, per me ha vinto lei, caso chiuso, ciao.
Di Joaquin Phoenix non ho nulla da dire se non che se avessero dato il premio a qualcun altro avrei comprato istantaneamente il biglietto aereo e sarei andata a picchettare al Dolby Theater. Sì, potrei essere innamorata di lui. Send Help. (Se sei Joaquin Phoenix e stai leggendo: send nudes.)
“A marriage story” come ho già ampiamente detto qui sul blog mi è piaciuto tantissimo soprattutto per l’interpretazione di Adam Driver che è stato incredibile, anche il modo in cui gli si gonfiavano le vene nelle scene di incazzature sembrava perfetto. Non so perché ma ogni tanto torno a guardare la scena della loro litigata epica e ogni volta c’è un gesto, un cambiamento di tono, un qualcosa nel modo di recitare di quel quaglioncello che mi fa pensare “miiiiinghia, che bravo”. Vi lascio il link del video, va.
“Joker“ Anche qui mi è dispiaciuto assai che abbia ricevuto solo due statuette anche se mi rendo conto che non avrebbe potuto vincere altro… Però per quello che mi ha trasmesso gli darei un premio speciale. E’ comunque diventato iconico nel momento in cui è uscito in sala quindi chissenefrega di sti ometti dorati alla fine.
Concludo questo post con un’opinione che potrebbe farmi linciare: Brad Pitt non meritava l’Oscar. Bon, l’ho detto, ora fuggo in Messico. Insomma, è bellissimo e non è proprio un cane a recitare, ma da qui ad avere un Oscar ne passa di acqua sotto i ponti… Ha lo stesso numero di statuette di DiCaprio, dico solo questo.
Credo dunque di aver finito, in caso scleriamo tutti insieme nei commenti perché ora DEVO sapere voi cosa ne pensate di questi film e di questi Oscar: siete soddisfatti? avete vinto il toto-statuette? Quale film vi è piaciuto di più e quale di meno? Anche voi alla quarta vittoria di Parasite stavate per scagliarvi contro il televisore urlando improperi? Fatemi sapere di tutto e di più che qua la questione è calda.
Non so voi ma a me il periodo degli Oscar emoziona sempre assai. Che vi devo dire, il cinema è una delle mie passioni e per quanto a volte gli Academy Awards siano deludenti, ingiusti e chi più ne ha più ne metta offrono sempre una lunga lista di film meritevoli. In questi giorni io mi sto buttando nella maratona “film da Oscar”, e devo dire che sta andando alla grande: questo 2020 i film sono davvero belli. Curati, dettagliati, con un lavoro dietro che lo percepisci in ogni frame quanto si siano fatti il mazzo tutti quanti per fare ‘sto film. Ed è proprio emozionante rendersi conto di queste cose. Intuire o almeno in parte cogliere i ragionamenti dietro ad alcuni movimenti di camera, di alcune scelte cromatiche, di certe inquadrature, di determinate scelte attoriali e soprattutto è bellissimo guardare le performances di attori pazzeschissimi. Insomma, è come se mi stessi reinnamorando del cinema, quindi temo sarò ancora più cattiva con i film brutt.
Allooooooora, di che parla questo filmozzo bellozzo chiamato “Storia di un matrimonio”, di Noah Baumbach? E’ presto detto. Non aspettatevi chissà che tramona incredibile eh, è bello proprio perché è una storia spaventosamente normale, quasi banale… se un divorzio potrà mai essere definito banale.
Charlie e Nicole, Nicole e Charlie. Il film si apre con entrambi che tessono le lodi l’uno dell’altro. “Nicole è incredibile, pazzesca, indomabile, divertente, buona d’animo che Madre Teresa in confronto era una strega, e poi è un’Avenger quindi di che stiamo parlando?” E lei pure, fa una sviolinata che nemmeno Tchaikovski “Lui è il padre migliore dell’universo, è indipendente, coraggioso, fa sentire tutti a loro agio, è un direttore teatrale stellare, e c’ha anche una nave spaziale. E poi sa usare la spada laser, tiè.” Queste sdolcinatezze sono cose che i due non si diranno mai poiché sono lettere che hanno scritto come compito per la loro seduta dal consulente che li segue nella separazione.
Il film prosegue facendoci capire perché effettivamente la coppia non funzioni: lei è un Avenger, lui è un supercattivone che vuole conquistare galassie… ah no, scusate. Uno dei problemi è che lei era un’attrice piuttosto famosa prima di sposare lui e andare a lavorare per la sua compagnia teatrale: la sua carriera e la sua celebrità sono andati piuttosto bellamente a farsi friggere mentre la notorietà di lui è esplosa fragorosamente. In più Nicole è diventata non solo moglie ma anche mamma, due ruoli che hanno preso il sopravvento nella sua vita facendole chiedere che cos’altro fosse lei un tempo, prima di tutto questo. Si sente persa, confusa, e i suoi desideri le sembra vengano sempre messi da parte. Charlie invece ha avuto un’infanzia difficile, è cresciuto praticamente da solo e grazie al suo talento si è guadagnato una reputazione di “genio” della drammaturgia, alimentando il suo ego e il suo attaccamento al lavoro. C’è un cattivo in tutto questo? No. Sono due esseri umani imperfetti come chiunque altro, che si scontrano con la normalissima problematica del non comunicare abbastanza, il che li allontana sempre di più.
Ci sono parecchie scene toccanti -dal monologo di sei ore di Nicole con una Scarlet Johansson struccata, sull’orlo del pianto, che racconta la storia della sua vita e del suo matrimonio alla scena finale di Charlie che si commuove e ci fa piangere tutti- ma quella più famosa e più bella è sicuramente quella del litigio furioso tra Charlie e Nicole. Stanno cercando di accordarsi tra loro in modo civile perché hanno capito che i loro avvocati li faranno scannare senza pietà, ma la loro calma conversazione diventa un litigio isterico, con due interpretazioni p a z z e s c h e. “Tu sei un infame, pallone gonfiato, fai schifo e puzzi pure!” “E tu sei una capra, fallita, fai cagare e piuttosto che stare con te mi limono un cactus!” Insomma, cattiverie di una certa levatura.
Non vi dirò come finisce il film, furbetti, andate su Netflix e ve lo guardate, dopodiché venite qui e mi dite se vi è piaciuto o no. Io devo dire che avevo aspettative un po’ bassette, tipo bassethound, però mi sono ricreduta assai. Ammetto che Adam Driver in Star Wars mi faceva abbastanza caaaa, però minchia, mi devo fustigare perché è proprio bravo. E’ uno di quegli attori che recita con tutto il corpo ed è un piacere guardare e riguardare le sue scene per cogliere ogni gesto e ogni sfumatura che riesce a dare. Non che Scarlett Johansson sia da meno,
Ora posso tornare alla mia ossessione: Joaquin Phoenix. L’ho sempre amato ma non mi ero mai voluta fissare come invece sto facendo in questo periodo, che recupero interviste e film appena ho due minuti liberi. Che vi devo dire: over 40, problematico, misantropo, difficile. E’ proprio il tipo di uomo che piace a me, e il tipo di attore che entra così tanto nel personaggio da diventare il personaggio. Lo dico, quest’anno ci sono film e attori davvero bravissimi, ma il mio cuore è con Joker e Phoenix.
E voi state seguendo le nomination agli Oscar di quest’anno? Avete dei favoriti? O ve ne sbattete altamente le natiche di questi Academy Award (che ammetto sono sempre più una farsa con troppa “politica” dietro, ma tant’è)? Quali sono le vostre cotte Hollywoodiane? Narratemi tutto, che io ho la febbre e domani ho un esame terrificante (linguistica tedesca) e devo distrarmi!
Visto che sono settimane che latito qui sul blog ho deciso che questo post lo inizierò pacatamente, cauta, in punta di piedi, per tornare un po’ di soppiatto come un ninja.
NESSUNO CAPISCE UN CAZZO.
Abbastanza calma e pacata, che dite? C’è da dire che queste feste mi hanno tirato fuori una quantità di acido -gastrico e non solo- che potrei riempirci una cisterna e che ora riverserò verso chiunque mi capiti a tiro.
Poi lo ammetto, sono in biblioteca a studiare e pur di smettere di fare esercizi di tedesco mi metterei anche ad amputarmi le dita dei piedi, ma questo è un altro discorso. Ora vi farò una carrellata di scleri su un po’ di film e serie tv, brace yourselves.
Partiamo col botto: The Witcher, Allora, non posso dire che non mi sia piaciuta per niente, però secondo la mia immodesta opinione è un grande, enorme MEH.
Allora. Io capisco che voi, produttori di The Witcher, abbiate circa cinquanta centesimi di budget perché avete usato tutto il resto del grano per acchiapparvi Henry Cavill (E AVETE FATTO STRABENE MA QUANTO E’ FIGO MIO DIO DATEMI HENRY CAVILL SUBITO) però cazzo… ma che minchia di costumi sono quelli? Ma che è? Delle robe oscene che neanche dai cinesi IN SALDO si trovano, con uno stile che non ha minimamente senso. Opinioni pacate e oggettive Sara, brava. Scusate, mi calmo. La versione edulcorata del mio pensiero è: ma che costumi bruttini, perdindirindina.
Non so bene perché, di solito non mi fisso così tanto sui vestiti, ma in questa serie mi saltavano particolarmente all’occhio per la loro bruttezza e per quello che non mi trasmettevano. Sarà che Game of Thrones (ultime stagioni) ci ha abituati a costumi pazzeschi, studiati in ogni minimo dettaglio, sarà che ultimamente sto guardando tanti film in cui colori, tessuti, forme hanno importanza quindi mi viene più immediato soffermarmi si queste cose, sarà che sono una rompi balle incredibile…però per me erano inaccettabili. Colori che sembravano associarsi a determinati personaggi (il blu per le maghe, per esempio) che poi si perdono completamente, stoffe bruttissime, colori inadeguati… Tipo le tizie della foresta che hanno chiaramente dei tubini verdi con qualche foglia qua e là, il re che è vestito come un pezzente, Yennefer che se non mostra le tettazze (pazzesche) che si ritrova non è felice, i soldati che hanno le corazze di cartapesta… Ma oooooh datemi il Witcher nudo e basta così siamo tutti contenti!
Passiamo a un’altra cosa: le linee temporali. Posso dirlo papale papale, anche vista la violenza del Papozzo ultimamente? Non si capisce un cazzo. Sì, lo so, ho il quoziente intellettivo di una rana se non capisco e comunque era tutto voluto quel “ma chissà quando è successo questo che si intreccia con quello” per poi far capire le cose dopo puntate e puntate… però che palle! C’era bisogno di tutto sto mistero sulla successione degli eventi? Non mi è chiaro perché abbiano fatto ‘sta scelta, ma forse sono tarda io.
Tra l’altro un sacco di miei amici mi hanno detto che assomiglio a Yennefer. Suppongo volessero velatamente dirmi che sono gobba, deforme e tutta storta. Grazie amici, vi voglio bene anche io.
Una serie che a me è piaciuta UN SACCO ma ha fatto ca… a quasi tutti è Dracula della BBC, con il riconoscibilissimo tocco di mr Moffat e Gatiss (produttori di Sherlock!). Oh, che vi devo dire, è trash in maniera perfetta. Alla fine se non può essere trash una serie che tratta di un vampiro millenario che se ne sbatte il cazzo di tutto e di tutti e fa quello che vuole, quando vuole, come vuole, con battute cretine (che ho amato) e tanta teatralità… Poi ho amato l’interpretazione di John Haffeman (Johnatan Harker nella serie) che mi ha messo i brividi nel finale della prima puntata. Inquietantissimo. Pazzesco. E pure Claes Bang a me è piaciuto molto, in barba a tutti quelli che dicono assomigli a Little Tony.
Ho deciso di non pronunciarmi su Pet Semetary (2019) perché non ho molto da dire se non “che noia”. Bruttino, inutile, dimenticabilissimo.
Ve l’ho detto, oggi solo opinioni pacate.
Chiudo il post con una menzione speciale ad un film che invece mi è piaciuto tanto tanto:
“Midsommar” di Ari Aster, il regista di “Hereditary”… Bello. Curatissimo, finalmente un horror originale sotto molti punti di vista, che riesce ad essere inquietante senza ricorrere ai soliti espedienti del genere. Anche in questo film quello che fa davvero paura sono le relazioni umane. Poi beh, trovarsi in una comune in Svezia dove sembra tutto idilliaco, bellissimo, naturale, per poi scoprire che le cose non stanno proprio così e non rispettare le regole della comune e mancare di rispetto alle credenze del posto può costarti parecchio… Beh, rende tutto effettivamente spaventoso.
Bello. Adoro la cura nella scelta dei colori, delle inquadrature, dei dettagli, del simbolismo e soprattutto del sottotesto riguardante le relazioni tossiche e della ricerca di libertà, che la protagonista riesce ad ottenere in maniera molto poco ortodossa.
Detto ciò, spero voi abbiate i miei stessi gusti e vi sia piaciuto tutto quello che è piaciuto a me, altrimenti riverserò la mia cattiveria anche su di voi. Nah, scherzo, vi voglio bene in ogni caso. Forse. Non so. Che cosa avete guardato voi in queste feste natalizie, capodannesche e befanose? Avete qualche consiglio da darmi su cose da vedere in un prossimo futuro? O avete da sconsigliarmi qualcosa che vi ha fatto proprio schifo? Fatemi sapere, che qua voglio tornare attiva come non mai. A presto, Spelacchiati!
Buonasera ragazzi, io vi avverto che questo post sarà esageratamente lungo. Prendetevi delle patatine, una tisana e se siete così bravi da arrivare alla fine lasciatemi un commento, così conto i coraggiosi!
Il tempo di mettere “play” e la tensione ci piomba addosso come Salvini si butta sulle notizie di extracomunitari che commettono reati.
Io e i miei amici eravamo tutti in tachicardia, pronti col defibrillatore. Venti minuti di pura agonia, pensavamo ci sarebbe scappato il morto tra di noi, che qualcuno non reggesse la tensione.
I nostri eroi si mettono tutti in posizione; Dothraki e Immacolati in prima linea fuori dalle mura, arcieri e soldati all’interno, donne, bambini, Tyrion e i deficienti -quindi Sansa– nelle cripte, Jon e Daenerys in disparte pronti a salire sui draghi e fare una grigliata mista di morti; il menu prevede spiedini di scheletro, ossicini alla griglia e Night King flambè.
Sono tutti lì con il cuore che esce praticamente dal petto quando dall’oscurità emerge qualcuno. Non si sa bene da dove sia passata o come sia arrivata fino a lì, ma Melisandrona fa il suo arrivo sulle scene, dice ai Dothraki di alzare le scimitarre e sbaaaam le incendia tutte.
Davos la strafulmina con gli occhi “ah zia ma tu sei quella che ha arrostito la mia bambina preferita, infingarda che non sei altro, ora te spiezzo in due come un rametto secco!” ma lei gli risponde “stai buono, nonno, che tanto entro l’alba di domani io sarò già schiattata.”
E lui fa spallucce.
E si comincia.
I Dothraki, che devono avere quantomeno delle mongolfiere nelle mutande, si lanciano all’attacco alla cieca; io sarò stupida, però mica l’avevo capito che era il compleanno del NightKing e i Dothraki fossero le candeline. Errore mio, davvero.
SPAZZATI VIA IN DIECI SECONDI.
La scena
Daenerys, che evidentemente ha fame, vuole salire sul suo dragotto e andare a fare sta benedetta grigliata anche se Jon cerca di fermarla dicendole di aspettare il Night King. Lei per poco non gli sputa in un occhio “Bello, non so se hai notato ma hanno appena sterminato l’esercito che è dalla prima stagione che mi liscio per combattere per me, io vado a magnare”.
I morti intanto sfracellano gli Immacolati. Li disintegrano. Sono troppi, sono centinaia di migliaia.
Tra l’altro le scene sono così buie che non si capisce un cazzo e ogni volta che un umano moriva io pensavo fosse Vermegrigio o qualcuno che amo e mi mettevo a urlare, solo per poi vedere Vermetto e gli altri vivi e vegeti poco dopo.
Daenerys e Jon sono lì che volteggiano e danno spettacoli pirotecnici quando una nebbia mista a tormenta di neve mista a morte li ingloba e loro non capiscono più niente. Avete presente i pokémon, quando sono “confusi, così confusi da colpirsi da soli”? Ecco. Due rincoglioniti. Riescono pure a far scontrare i loro stessi draghi cazzo, quanto devi essere deficiente per farlo?
Poi non vedono un cazzo e non è che stanno vicino alle truppe a incenerire e dare una mano, loro vanno in esplorazione, STI PIRLI. Dovete morire tutti e due, siete utili quanto la cacca.
Arya si rende conto che quella demente di Sansa se la sta facendo nei pantaloni quindi le da il suo coltello e le dice di andare nelle cripte. “Ma io sono una mentecatta, Arya, non so neanche tenerlo in mano ‘sto coso”. Attimo di incertezza in cui dice “ e poi io non abbandono il mio popolo!” mezzo secondo dopo indovinate cosa fa? Abbandona il suo popolo.
BRAVA.
Arriviamo al primo momento straziante. Edd. Eddison. Eddino. Il mio preferito. Per salvare Sam, che per tutta la puntata non fa altro che piangere e scappare di qua e di là come me davanti agli esami dell’università, Edd viene trafitto mortalmente.
MORTACCI TUA, MORTO.
Disastro su tutti i fronti, gli zombie sono inarrestabili, i nostri sono arrestabilissimi, Jorah, Jamie, Brienne e gli altri sventrano mostri come se non avessero fatto altro nella vita ma comunque non basta, quelli sono proprio pazzi.
Resisi conto che stanno cadendo come zanzare quando ci sono gli zampironi accesi i soldati si ritirano nelle mura e, colpo di genio, decidono di attivare la trincea. A parte che quei due COGLIONI in aria a volteggiare non vedono i segnali che gli fa Davos, ma poi quando finalmente riescono ad appiccare fuoco a ‘sta benedetta trincea ci rendiamo conto che sono quattro rametti messi insieme. QUATTRO RAMETTI. I non morti ci mettono qualcosa come sette secondi e mezzo a usare i loro stessi corpi per spegnere il fuoco. Sette secondi.
Tyrion al momento fa quello che gli riesce meglio: beve. Sansa lo guarda con sdegno, fa la rompipalle e in preda a una cattiveria disumana gli rivolge l’insulto più crudele del mondo: “va che se fossi furi saresti il primo a crepare, sei inutile quanto me”.
Io “sei inutile quanto Sansa Stark” credo non lo direi neanche al mio peggior nemico, ovvero il prof di linguistica tedesca. E’ una cosa troppo pesante da dire, cazzo.
Parte poi con il pippone “è tutta colpa di Daenerys, gne gneee, i problemi li ha portati lei, ho il quoziente intellettivo di un acefalo, gne gneee” e Missandei la guarda con sdegno, per poco non le sputa in faccia e le fa “va che se non fosse per Daenerys tu saresti già morta da mo’ come tutto il resto della popolazione mondiale, quindi zitta e prega, gallina.”
Theon è con i suoi uomini ad aspettare l’arrivo del Night King per proteggere Bran. Tra l’altro Bran è uno stronzo assurdo con i parenti ma con Theon è tutto carino “tranquillo, tutto quello che hai fatto ti ha portato qui a casa, sei il migliore, bff forever and ever”.
E poi?
“Ora devo andare”.
Rotea gli occhi e lascia Theon lì da solo come un fesso. Amici amici e poi ti rubano la bici.
Entra in un branco di corvi e cosa fa? Un giretto panoramico? Va a scagazzare in testa al Night King per puro sfregio? No, niente di tutto questo. Va solo a vedere dov’è lo Zombie Capo.
Bran, porca puttana, otto stagioni ma tu sei ancora inutile come lo eri nella prima.
Lyanne, la bimbetta con più coraggio di mille Dothraki, è con i suoi uomini a combattere. Peccato arrivi un gigante non muerto che la prende, la solleva e lei comincia a cantare “tu mi fai girar, tu mi fai girar, come fossi una bambola”; il gigante non apprezza e la stritola, una morte veramente terribile. In un ultimo slancio di pura cazzitudine Lyanne riesce a spappolare un occhio del mostro, uccidendolo.
In tutto questo disastro Il Mastino è pietrificato dalla paura per il fuoco, solo vedere Arya in super difficoltà gli fa ricordare di essere un gran figo quindi al diavolo il terrore, chi ha paura di quattro fiammette, prende e parte per la tangente insieme a Beric pronti a proteggere la migliore di tutti, ovvero la piccola di casa Stark.
Scena in mezzo alle nuvole, il Night King cerca di arrostire le chiappe squamose di Drogon ma lui e Dany se la squagliano.
Jon è inutile.
Momento serietà: le scene e la fotografia di questa puntata sono da paura, credo di aver avuto quindici orgasmi solo per certe inquadrature. I due draghi sopra le nuvole nel cielo notturno con la luce della luna sono p a z z e s c h e.
Arya decide di puntare tutto sulla simpatia quindi si mette a giocare a nascondino con i non morti nella biblioteca di Grande Inverno; non contenti del gioco decidono poi di fare una gara di velocità, con lei che fa una partenza anticipata, peccato che i non morti si siano incazzati e vogliano raggiungerla a tutti i costi.
Per fortuna arrivano Il Mastino e Beric che le salvano le ciapet, ma il mio Beric, Bericchetto, Berricchino mio viene colpito più e più volte mentre eroicamente cerca di trattenere i morti e far scappare Arya e Sandor. E vaffanculo, muoiono solo i miei preferiti.
Stavolta, come spiega Melisandre ad Arya, nessuno lo riporterà in vita: ha fatto quello che doveva fare.
Daenerys e Drogon salvano Jon e Rhaegal, che nello scontro con il Reuccio della Nottuccia è rimasto gravemente ferito; ora Jon e il Night King sono entrambi atterrati e Dany ne approfitta per incenerirlo, peccato che il King sia ignifugo. Non gli fa un baffo.
Jon allora, in uno slancio di utilità non da lui in questa puntata, capisce che deve andare lì e trafiggerlo da parte a parte, ‘sto stronzo, quindi parte all’inseguimento. Il King però, non essendo pirla nell’anima a differenza sua, lo guarda, gli viene in mente che può fare quello che vuole, schiocca le dita e comincia a far risvegliare tutti i morti intorno a loro. Quando dico “tutti i morti” intendo proprio tutti: Dothraki, soldati, Immacolati e pure, indovinate un po’, gli Stark nelle cripte. Pazzia totale.
Corri Forrest Jon, corri, ma niente, Jon gna fa. La vita è una scatola di cioccolatini, ma se arrivano i non morti sono cazzi amari per tutti.
Per fortuna arriva Dany che con precisione millimetrica affumica tutti gli zombie intorno a Jon, che non perde un attimo e si mette a correre verso Bran.
In tutto ciò Daenerys ha passato troppo tempo con quel pirla perché è diventata scema pure lei, e mentre lo fissa scorrazzare verso il castello non si rende conto dell’orda di non morti che assaltano Drogon, poraccio; questo si scuote e cerca di prendere il volo, solo che Daenerys precipita di faccia. Non fosse per Jorah, inspiegabilmente sopravvissuto, sarebbe già poltiglia di Madre di Drago.
Almeno lei però trova un ruolo nella puntata e comincia a spadaccinare pure lei contro tutti gli zombie a fianco al suo amato Jorazzo.
Il Night King intanto si è unito agli Iron Maiden e ora marciano verso Bran pronti a scotennarlo.
Theon è rimasto solo, tutti i suoi uomini sono morti e Bran è ancora con gli occhi all’aria; torna appena in tempo per dirgli “grande zio, sei una persona vagamente decente. Ora puoi andare a morire per me, grazie.”
E lui lo fa, prende la rincorsa come se dovesse partecipare alle Olimpiadi di salto in lungo, urla come un pazzo e si scaglia contro il King che non fa una piega, neanche un piccolo sobbalzo: lo sventra come un pesce e lo lascia morire così, solo nella neve.
Jon nel frattempo ha deciso di impazzire completamente e mentre tutti cercano di rendersi utili lui cosa fa? Si piazza davanti a Viseryion che ormai ha demolito GrandeInverno e comincia a urlargli in faccia, muso a muso.
Un mentecatto.
Il Night King insomma si avvicina a Bran pregustandosi la sua muerte, come noi tutti che non ne possiamo più di questo cretino utile quanto il balsamo per un pelato, solo che all’improvviso come uno scoiattolo volante arriva Arya alle spalle dello Zombie Capo. Cioè è proprio in volo,Arya in aria, che cerca di pugnalarlo come in una scena di Matrix. Il Re però mica è scemo come tutti i buoni quindi si volta e la afferra per la gola, ma lei che è scaltra come una faina si passa il coltello da una mano all’altra e SBAM, infilzato così, senza pensarci due volte.
Il Night King esplode, il suo esercito esplode, tutti salvi, bravi, annamo a casa.
Jorah schiatta tra le braccia di Daenerys.
La puntata più lunga del mondo si chiude con Melisandrissima che si toglie la collana e, sola e solitaria, se ne va nella neve e muore. Meli, sei stata brava.
Fatemi sapere ragazzi, chi avete trovato più inutile? Jon o Bran? Io li odio, dovevano schiattare tantissimo per quanto sono stupidi!