Buongiorno miei cari spelacchiati, come state? Come va questo sabato? Oggi vi racconto un po’ delle simpatiche telefonate che devo fare ogni giorno in uffici, così che possiate capire che non è che io odio tutti di default, è che la gente mi ci porta. A forza.
“Buongiorno sono Sara, la chiamo in quanto ho visto che si è registrata sul nostro sito quindi vorrei sapere se è alla ricerca di un lavoro e che tipo di impiego cerca.” “Non lo so.” “… Non sa cosa? Se si è registrata, se cerca lavoro o che tipo di lavoro?” “Tutto.” A posto così.
Poi ci sono quelli pacati:
“ALLORAAAA IO MI SONO CANDIDATO TRE GIORNI FA E NON MI AVETE PIù FATTO SAPERE NIENTE, SIETE DEI BUGIARDI, DEGLI INFAMI!” Io faccio così tante inspirazioni ed espirazioni che quasi spiro sulla scrivania “Capisco la frustrazione, ma le tempistiche dipendono dai clienti, appena ci comunicano—” “DEVO PARTIREEEEEEEEE! MI SERVONO I SOLDI, IL DANARO, IL GRANO!” “Se deve andare in ferie forse possiamo riparlarne al rientro, con calma—” “NO, MI SERVONO I SOLDI PRIMA DI PARTIRE PER LA VACANZA!” “Ah mi scusi non avevo capito l’urgenza, ora telefono subito al cliente aspetti ‘scusi signor lestofante può assumere immediatamente questo candidato? così tra una settimana si dimette per andare a Sharm el-Sheikh. Perfetto, grazie, cordiali saluti.”
“Buongiorno, agenzia Taldeitali, sono Sara. Come posso aiutarla?” “Cercavo il suo collega CINCISHIO.” “… Okay, al momento è in riunione quindi mi può dire cortesemente per cosa lo sta cercando?” “Devo parlare con lui.”
“Sì, ho capito, ma è momentaneamente impegnato. Può spiegarmi a che riguardo lo cerca così posso informarmi e darle una risposta esaustiva?” “Eh gli devo parlare di lavoro.” “Ah cazzo pensavo chiamasse un’agenzia di lavoro per parlare di giaguari albini, ora è tutto chiaro, ora irrompo in sala riunioni dove sta parlando col boss del mondo e glielo passo!”
Un’altra cosa che fa incazzare un recruiter regà sono i CV a caso. Regà, per l’amor di Dio, non scrivete cv che sembrano liste della spesa perché io sono a tanto così dal bruciarli tutti e il mio collega ha lanciato via il monitor l’ultima volta. “Magazziniere, pizzaiolo, cartomante, addestratore di lucertole” NO VOGLIAMO LE AZIENDE LE MANSIONI I PERIODI COSA CAZZO FACEVI PER QUANTO TEMPO L’HAI FATTO?! Eri assunto in ducati per fare le pulizie o per creare prototipi automobilistici di alta ingegneria? Perchè poi li chiami e le cose vanno così: “Ho letto dal cv che ha fatto il saldatore, posso chiederle dove e per quanto tempo?” “Sì, beh, ho fatto tre giorni di prova all’officina di mio zio Pasqualotto, però non faceva per me come lavoro.” E il monitor lo ribalti davvero. Un po’ di precisione, ragazzi. Per favore.
Ora scusate ma vado a irrompere in sala riunioni spaccando il vetro con una sedia non perché debba passare il telefono a qualcuno ma solo per sfogare la rabbia.
* Sì, Insomma, tornare a in ufficio dopo qualche giorno di chiusura è stato bello e gratificante come potete notare, non ho per niente sviluppato tre nuovi tic e non c’è assolutamente nessuna luce omicida nel mio sguardo. Davvero. E voi come state? Come va il lavoro durante questa estate torrida e noiosa? Raccontatemi un po’ di aneddoti per farmi compagnia vi prego, narratemi di clienti che fanno saltare i nervi! Se volete poi ci sarà un post dedicato ai colloqui, altro mondo alieno popolato da una fauna sconvolta e sconvolgente. E se volete qualche consiglio più serio per scrivere un CV chiedetemelo pure, Spelacchiati! Hasta la pastaaaaaaa
Ho visto un post simile sul blog Serendipity ho voluto riproporlo qui! Cose che mi rendono felice, edizionespelacchiata:
1) Staccare lo scotch da un pacco trovando il punto giusto al primo colpo. Sono Dio
2) Trovare il bagno del locale vuoto, così posso scegliere con un’attenta analisi quale trono usare. Nuova serie HBO: il trono di merda.
3) Infilarti le ciabatte e centrarle senza dover strisciare i piedi un millimetro dopo l’altro. Roba da Olimpiadi.
4) Strappare la carta stagnola senza che si sbraghi alla fine. Senti in lontananza un angelo che applaude.
5) Svuotare le briciole dal tostapane pensando “sono proprio una persona adulta, ordinata e pulita.” Poi ci sono i piatti nel lavandino dal venerdì precedente e le balle di polvere che rotolano qua e là.
6) Entrare in cucina proprio mentre squilla il timer del forno.
7) Entrare in doccia e trovare l’acqua già calda.
8) Prendere al volo qualcosa che stava cadendo. E guardarti intorno per vedere se qualcuno ha visto il tuo momento da supereroe.
9) Aprire un barattolo ostinato senza aiuto. “Non ho bisogno di nessuno”, sussurri al tappo.
10) Centrare un bidone da lontano.
11) Far cadere il telefono sul letto e non a terra. Dio esiste, ed è un materasso Ikea.
12) Strappare un cerotto di colpo riducendo l’agonia.
13) La penna nuova che scrive subito senza che tu debba forare il foglio a furia di grattare. A quel punto vuoi scrivere la Divina Commedia per intero.
14) Girarti nella coperta senza fare un casino: di solito a ogni giro ti scopri i piedi, la capoccia, le braccia, le chiappe. Alla fine sei nudo, non si sa come, a casa di tua madre.
15) Digitare tutti i tasti giusti mentre scrivi una mail al pc.
16) Indovinare una parola del cruciverba con una sola lettera.
17) Staccare un’etichetta senza che rimangano residui di colla. Un momento di pace interiore mai più replicabile.
18) Beccare il semaforo verde due volte di fila.
19) Infilare il filo nell’ago al primo colpo. Poi lo appoggi e non cuci niente.
20) Cercare una cosa in borsa, non trovarla, avere un attacco di panico e solo allora trovarla. Un sollievo impossibile da descrivere.
21) Cercare una cosa in borsa e trovarla prima di avere un attacco di panico.
22) Prendere un carrello della spesa silenzioso. E spingere fiero come un re, finché non ti rendi conto che hai preso quello rotto davanti.
23) Pensare di aver perso il cellulare e poi rendersi conto che ce l’hai in mano.
24) Staccare la pellicola del budino tutta intera. E leccarla senza dignità.
25) Stappare una bottiglia di vino e non far finire il tappo in ammollo nel vino. Chiamatemi Bacca.
26) Acchiappare un insetto e buttarlo fuori: perchè io non ti uccido, ma col cazzo che vivi con me.
27) Scrollare un flacone e sentirlo piena. Lì capisci che la felicità è nelle piccole cose. E nei solventi.
28) Trovare un biscotto extra nel pacco. Subito diffidi: chi l’ha messo? Cosa vuole in cambio? Poi lo ingolli.
29) Lavarsi i denti senza mai far cadere il dentifricio nel lavandino.
30) Camminare a tempo con la tua canzone preferita e sentirti protagonista del videoclip.
31) Vincere una discussione con calma e pacatezza. O comunque prima di arrivare alle mani o agli oggetti contundenti.
32) Far cadere la pizza o una fetta di pane e marmellata dal lato giusto. Non succede mai, quindi non so davvero cosa si provi.
33) Aprire il pacco di pasta pregustando la cena, gioia infinita. Peró poi dimenticare di salare l’acqua.
34) Premere l’interruttore della luce esatto.
35) Chiudere il frigo con una spinta di anca. Gioia che si interrompe quando cade una calamita portata da tua sorella quando era stata su Marte nel ’93.
Continuate voi questa lista spelacchiata con cose che vi rendono felici! Cose serie, cose sceme, non c’è limite al peggio!
Prima estrazione andata, e non sto parlando del Superenalotto.
Quattro denti andati. Posso dire? Minchiazza.
Allora, io ero partita come se dovessi andare in guerra: elmetto mimetico, tuta antiproiettili, ho preso del grasso della bici e mi sono fatta due segni sugli zigomi. Ho anche acceso un cero. Cioè, l’idea era quella di accendere un cero, però uno deve arrabattarsi con quello che ha quindi ho acceso l’incenso di mia mamma. « Sara ma perché la taverna sa di arbusti resinosi orientali? » Io la guardo fingendo infinito stupore « Ho portato il cane al parco prima, chissà dove si è rotolata… » Lei mi fissa con la tipica faccia di chi si pente di aver messo al mondo una figlia. « E posso sapere, così per curiosità, come mai sei vestita come Tom Cruise in Top Gun prima di una missione? » « Dici? La reference era Rambo… No beh volevo dire, mammina cara, mammifero straordinario, marsupiale sconvolgentemente incredibile, sono un pochino in ansia. »
Lei si passa una mano sulla fronte, chiaramente chiedendosi perché quella fatidica notte lei e mio padre non avessero guardato una puntata di Beautiful « E per cosa, di grazia? » « Eh, indovina? » « NON LO SO, conoscendoti anche mettere lo scotch a un pacco può metterti ansia. » « E infatti mi mette ansia quell’operazione, va che ci vuole molta attenzione, molta manualità… Comunque mammotta alle tre ho il dentista. Sento le gelide dita della morte accarezzarmi il collo… » dico accarezzandomi il giugulo. « Cioè fammi capire, tu sei stata operata al cervello, non si sapeva se e come ti saresti risvegliata, ed eri lì a ridere e scherzare tutto il tempo. Ora ti devono togliere due denti -cosa per cui non sentirai nulla- e hai paura? Ma tu come funzioni? » « Non porre quesiti bizzarri madre, sai che io non funziono. » « Sì, beh, in effetti… » « Ma dopo che mi hanno tolto i denti mi compri un regalo, come quando andavo dal dottore da piccola? » « Il mio regalo è non darti un manrovescio sulle gengive. » « Ecco, stai attenta che tra poco mi rimangono solo quelle. » « Lo sapevo, ora ci aspettano giorni di melodramma… PADRE! Padre? Tieni, sorbiscitela tu, io vado a guardarmi Bake Off. »
Padre sopraggiunge ancora vestito con la sua miserabile tutina da ciclista, tutina che nessuna figlia vorrebbe vedere addosso al proprio genitore « Cosa succede stavolta? Ha avuto un infarto? Le è collassato un polmone? Ha un rene in avaria?» chiede in tono offensivamente tranquillo.
« Mah, era quasi meglio quando ci chiamava per dirci che era lì lì per schiattare ma no, stavolta niente del genere. Deve togliersi i denti. » « Oh, no… » borbotta il Papy. « Eh. » « E’ nel panico? » « Molto. » « Ma si rende conto che ha avuto un’emorragia cerebrale, svariate crisi epilettiche, un intervento al cervello, e in tutto ciò era lì a giocare a carte con gli altri pazienti dunque è inammissibile che abbia paura adesso per quattro denti? » « Gliel’ho detto anche io! » fa Madrid, trionfante del fatto che lei e il Re del Telecomando abbiano ancora qualcosa in comune. « Oh ma la smettete di ricordarmi di come sono quasi muerta più e più volte? Fa un po’ strano. E poi senti, Papaterno, vorrei vedere te… Quando ti si è incarnita un’unghia sembrava stessi morendo, qua stanno per mutilarmi orribilmente. » « Sì, e di chi è la colpa? Tua che dovevi andare dal dentista a farti vedere tre anni fa quando hai cominciato coi farmaci, te l’avevano detto. »
Effettivamente me l’avevano detto, quindi che cosa posso ribattere a Papàlese? Niente.
« Ho capito, Papàrazzo, stai calmo! Lo so benissimo che è tutta colpa mia, che sono una miserabile lombrica, ma che diamine… merito un po’ di compassione, no? » « No. Togliti quella roba dalla faccia e vai a farti estrarre tutto l’estraibile. »
Mi avvio lugubramente al patibolo.
« Papavero, ma secondo te… Il topino dei denti passa anche se mi vengono estirpati? » « No, e ora vattene. » Mi sono avviata dal dentista con la tristezza nel cuore come quando alle superiori avevo una verifica di matematica.
Buonasera Spelacchiatuzzi, come state? Io pubblico sempre a orari improbabili, stavolta tocca all’una e mezza di notte. Dell’estrazione parliamo in un prossimo futuro, per ora posso dirvi che sono sopravvissuta ancora una volta e posso depennare l’estrazione dentale dalle varie sfighe di salute. Mi sento come al supermercato quando devi prendere i bollini, se mi viene un enfisema ho diritto addirittura ad un set di piatti.
Oh regà io sto litigando con Pages perché mi mette delle spaziature completamente A CASO quindi se c’è qualche problema di impaginazione è tutta colpa mia che non ci capisco niente. Voi come state invece? Narratemi un po’, avete mai estratto denti vari? Ma soprattutto, visto che il prossimo step è toglierne altri due e poi passare agli impianti… CHE CAZZO E’ UN IMPIANTO? Quanto fa male in una scala da “insopportabile” a tantissimo? E cosa avete fatto ad Halloween? Io niente, quindi fatemi sognare vi prego, inventatevi feste incredibili.
Qual è il tuo animale preferito? Il gerbillo. Va beh non è vero però penso spesso ai gerbilli, sono così belluzzi!
Cosa fai nella vita? Principalmente schifo, nel tempo libero do’ fastidio alle persone.
Se potessi viaggiare ovunque nel mondo, dove andresti? Sul cucuzzolo di una montagnola.
Sei una persona mattiniera o notturna? Notturniera Ma sto ancora cercando di capire se sono una persona, mi sento più un’entità bizzarra
Qual è il tuo ricordo d’infanzia preferito? Quando stavo al caldo nel grembo materno e non pensavo A UN CAZZO DI NIENTE quanto si stava bene quando non si stavaaaaaaa
Chi è la tua cotta per una celebrità? DiCaprio. No, Johnny Depp. No, Jason Momoa. No, Jorge Lorenzo. No, Benedict Cumberbatch, no, non lo so AAAAHHHHHHH
Qual è la tua festa preferita? Una ben organizzata
Cosa apprezzi di più in un amico? I regali che mi fa
Quale animale vorresti essere? Un ermellino
Sei un secchione? No, sono un piccolo catino
Ti consideri una persona felice? Neanche lontanamente, NEANCHE PER UN CAZZO REGA’ ZEROOOOOO. Scusate, la smetto. Sì, sono gioiosa. Tra due minuti passano l’anestesista e il neurochirurgo, pensate quanto possa essere felice, sto per bere l’amuchina.
Cosa dici quando rispondi al telefono? “Cosa cazzo c’è?”
Ti dà fastidio se ti toccano i capelli? Mi da’ fastidio qualunque cosa Pensa dal parrucchiere, mi mettono la museruola
Hai mai fatto il bagno nudo/a? No di solito mi metto quindici strati di vestiti. A volte non ci sto nella vasca, ma sono rischi che vale la pena correre.
Il concerto che non dimenticherai mai? GREEN DAY, 21st CENTURY BREAKDOWN TOUR
Hai qualche velleità artistica? Zero. Anche meno. Però ho un vello notevole, dovreste vedere che peli c’ho.
Qual è la cosa più avventurosa che hai fatto nella vita? Aprire la scatoletta del tonno. Il terrore di affettarmi un dito è sempre lì con me.
Qual è la tua aspirazione più grande? Non so, ho fatto un paio di spirometrie e non sono stata poi così brava
Fai sport? Fuggo dai problemi come se non ci fosse un domani
Riesci a fissare a lungo le persone negli occhi? Che domanda inquietante. No, ma posso fissargli i piedi per ore. Anche le rotule.
Quando è stata l’ultima volta che hai pianto? E l’ultima volta che hai riso? E l’ultima volta che ho pasta non me lo chiedete?!
Sei superstizioso? Non sono super niente
Vedi il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Dipende da cosa c’è dentro. Se qualcosa che mi piace è vuotissimo, ci metto un secondo. Se no rimane pieno
Sorprendi i ladri in casa: come ti comporti? Gli offro un caffè, poi ci mettiamo insieme a lagnarci e piangere delle nostre miserie e alla fine secondo me mi danno una pacca sulla spalla dicendo “dai, verranno tempi migliori, ti lascio un buono pasto”.
Cosa fai se vedi una cartaccia abbandonata in un prato? Le chiedo se va tutto bene
Qual è il più bel gesto che si possa ricevere? Un bonifico
Se potessi ricominciare la tua vita da capo, cosa faresti? Dipende, da capo di cosa?
Qual è il tuo supereroe preferito? SuperPippo
Se dovessi morire oggi, quale sarebbe il tuo più grande rimpianto? Non essere morta ieri
Cosa fai se vedi una rissa? Me la squaglio così velocemente che la Terra comincia a ruotare al contrario
Cosa ti riesce meglio? Allora, mi sembra di aver capito che le crisi epilettiche mi escono abbastanza bene, anche le emorragie cerebrali penso meritino un otto su dieci. Anche fallire miseramente mi viene benino.
Cosa pensi che gli altri pensino di te? Penso che pensino che penso che li odio, e pensano bene, infatti li detesto tutti
Dove ti vedi fra cinque anni? Allo specchio
Se un tuo amico ti chiedesse mille euro in prestito, cosa faresti? Scoppierei a ridere perché al massimo posso dargli mille schiaffi
Qual è il tuo piatto preferito? Fondo, con dei ghirigori blu intorno, molto carino
Hai molti amici veri? Sì ma ne ho di più immaginari
Cosa non sopporti in una persona? Principalmente il fatto che parli, che abbia delle opinioni e soprattutto che me le esponga
Estate o inverno? Libro o camicia? Cuffie o casa? Posso andare avanti a elencare cose per tutto il giorno.
Dopo questa carrellata di scemenze posso dirmi pronta ad andare a fare la tac, visto che stamattina ho già fatto tutto il resto: risonanza magnetica di mille ore, esami del sangue (minchia me ne hanno preso venti provette ma cosa voleteeee ridatemelooooo), ho firmato millemila fogli in cui mi dicono cose ORRIBILI e rischi ORRIBILI per qualunque cosa. Insomma, sono carica a pallettoni per ‘sto intervento ma cerchiamo di farlo in fretta che poi mi sgonfio come un palloncino e mi passa tutto il coraggio. Domani è il giorno prescelto, mi scavano un pochino nel cervelluzzo, levano Anselmo, levano un po’ di cose visto che Anselmo intanto ha arredato il suo monolocale, poi mi ricuciono e mi mandano su con una pacca sulla spalla. “Su” non dal Divino, spero, ma “su” in reparto in terapia intensiva dove mi lasciano per 24/48 ore a smaltire tutto quanto. Comincia ad esserci dell’ansiella, ma sono sorprendentemente più calma di quanto mi aspettassi: insomma regà ‘ste cose si fanno così, de botto e soprattuttto “con il pene ben ritto”, a gamba tesa. (Per chi vuole essere più volgare: a cazzo duroooooooo)
Il Covid impervia tutto intorno a me, in reparto c’è Coviddimmerda un po’ ovunque, a casa pure, insomma qua è una guerra e se mi ammalo anche solo di raffreddore dopo l’intervento mi incazzo tantissimo perché qui dobbiamo stare tutti calmi ma mi sembra di essere presa un po’ in giro da quello che sta lassù nell’Altissimo dei Cieli.
Ragazzi, voi come state? Narratemi di tutto e di più, fatemi domande se avete curiosità sull’intervento o sull’ospedalizzazione in generale, magari farò un post dedicato se può interessarvi! Hasta la pastaaaaaa
Buongiorno miei prodissimi ragazzuoli sempre più spelacchiati -vi vedo che avete quasi l’alopecia, dovete rilassarvi- come state? Io qua sono sempre sul filo dell’incoronimento, al primo starnuto mi porto le mani al cuore pensando “ecco, Dio, vengo su“.
Oggi vorrei sdrammatizzare un po’ la situa perché se invece di scrivere mi metto sui social sento che al prossimo post su Maradona o sul Covid mi sbucheranno sei teste e comincerò a sputare fuoco e fiamme come Drogon con la raucedine.
Urge però fare una premessa doverosa, un’ammissione di colpa che potrà essere usata contro di me in tribunale: a me Twilight piaceva. Giuro. In gioventù ero una twilighter, ma a mia discolpa posso dire che tutt’ora ritengo il primo libro della saga una lettura piacevole. E’ il resto che è un ammasso di cose inutili e astruse. Detto ciò parleremo del film, che invece è insalvabile su tutta la linea.
Il film si apre con un monologo di straordinaria profondità, parole che verranno incise sulla pietra e mai dimenticate: “Non ho mai pensato a come sarei morta” (e già qui parti male, che cazzo vieni a dirlo a me che ci penso ogni giorno da ventisei anni più o meno ininterrottamente?) “ma andarmene al posto di qualcuno che amo mi sembra un bel modo per andarmene.” MA SEI CRETINA UN BEL MODO PER ANDARTENE E’ IN UNA MEGAVILLA CON BALDI GIOVANI SEMINUDI CHE TI IMBOCCANO DI CUCCHIAIATE DI NUTELLA MENTRE SGUAZZI NELL’ORO, POSSIBILMENTE SOTTO DROGHE LEGGERE, E LEONARDO DICAPRIO AL TUO CAPEZZALE CHE TI GIURA AMORE ETERNO! Al posto di qualcuno che ami… che pezzente.
Queste parole ci arrivano direttamente dalla protagonista, Bella -che poi, bella… carina, dai- Swan. Come descriverla… Una mentecatta. Un’ameba dalle sembianze quasi umanoidi, un essere acefalo senza quoziente intellettivo, un invertebrato senza spina dorsale… Avete capito. La nostra bislacca protagonista deve andare a vivere dal padre in una cittadina sperduta tra le montagne e la nebbia -credo stia venendo qui a Novara quindi- e sprizza annichilimento da ogni poro. Per farvi capire il tipo di persona di cui stiamo parlando, lei arriva in sta cazzo di città, il padre va a prenderla in aereoporto e lei si fa il viaggio in macchina con un cactus in mano. Bella, posso darti un consiglio su dove infilarti quella pianta grassa quanto me?
Inizia ad andare a scuola in questa nuova mirabolante cittadina inutile e per qualche assurda ragione fa pure amicizia, cosa per me assolutamente incomprendibile data la personalità di Bella: un misto tra una foglia secca e un pesce palla. Credo sia più che altro l’incontrastabile potere della vagina perché ogni penemunito della scuola sembra rimanere folgorato dalla vista del viso pallidino di Isabella Swan. La nostra piccola mentecatta va a pranzo in mensa e qui finalmente conosciamo lui, il solo e grazie a Dio l’unico: Edward Callo, l’incubo di ogni feticista.
Ho visto barracuda con più fascino
Va beh, si chiama Cullen di cognome, ma pure lui ha la personalità di un bozzo del piede quindi… Nomen omen. Tra l’altro la scena in cui compare per la prima volta è terribile, lui ha il sex appeal di una cimice morta, avete presente quando ne trovate una capovolta, con le zampette rattrappite? Ecco. Idem. Lui le passa a fianco e lei praticamente già ha un orgasmo, peccato che poi quel citrullo lei se lo ritrova come compagno di banco a biologia e lui passa il tempo a fissarla con odio estremo senza nemmeno rivolgerle la parola. Ovviamente dopo queste occhiate cariche di disprezzo lei è già completamente cotta e ossessionata, “devo capire perché mi odia così tanto, bla blaaaa” ma i giorni successivi lui sparisce dalla circolazione e quando torna è una persona nuova: le ronza intorno come una mosca su una deiezione di animali, cerca di psicanalizzarla con duemila domande -zio, se vuoi psicanalizzare anche me gratuitamente io ci sto, neh- fino al punto di svolta che ora andrò a narrarvi.
Siamo nel parcheggio della scuola, Bella non si capisce che cosa minchia stia facendo ma è a fianco al suo stupido pick up a lanciare occhiate bizzarre alla famiglia Calli quando un furgoncino sbanda, fuori controllo, proprio verso di lei: parbleau, e ‘mo? Attimi di panico sugli spalti, noi siamo tutti lì a pensare “dai, spiaccicala, spiaccicala!” come Yzma di “Le follie dell’Imperatore” ma quella mozzarellina vivente -alias Edward Cullen- con lo scatto felino di chi non si fa i cazzi propri si catapulta al fianco della donzella e spinge via a manate il veicolo che minacciava di farci un favore seccandola lì sul colpo. Grazie Edward, eh. Lei tutta un tripudio di espressioni sconvolte (quindi ha solo la stessa espressione per tutto il tempo) e occhi da triglia impanata, lui fa tutto lo strafottente e non le da spiegazioni se non un fastidiosissimo “è stata una scarica di adrenalina, cercalo su Google”, a cui io avrei risposto con “cerca su Google il cazzo che me ne frega di te, coglioneeeee”.
Il miglior attore qua è stato il furgoncino
Altri dialoghi di un certo spessore tipo “non credo dovremmo essere amici” cit il ragazzo fantasma che la segue ovunque e cerca di parlarle ogni quattro secondi e mezzo. E lei “non capisco perché ti dispiaccia avermi salvata”… Ma vedi un po’ te, hai visto che fa robe fuori dalla portata dei comuni mortali e potresti dirlo potenzialmente a chiunque, secondo te perché teme di aver fatto una cazzata? MAH. Gallinacea pure tu. “Se tu fossi furba staresti lontana da me” “E se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola, testa a pera.”
Essendo comunque due deficienti non riescono a starsi lontani più di mezzo secondo, una roba veramente raccapricciante da quanto sono patetici, nemmeno io con la nutella ho questo rapporto morboso. Un vecchio amico di infanzia di Bella però comincia a metterle la pulce nell’orecchio: secondo la sua tribù i Cullen sono creature millenarie che scassano le balle da centinaia di anni.
Andiamo avanti con la rubrica “Bella anima della festa”: va con due compagne di scuola ad aiutarle a scegliere l’abito per il ballo scolastico e mentre loro sono lì tutte infighettite con abiti lunghi e taccazzi lei se ne sta in un angolo a scarabocchiare su un libro. MINCHIA MA TI DAI UNA SVEGLIATA, PORCA DI QUELLA MISERIACCIA LADRUNCOLA? MA DOVRESTI BACIARE DOVE CAMMINANO QUELLE DUE CHE TI RIVOLGONO LA PAROLA NONOSTANTE TU SIA UNA PIATTOLA! Ma no, lei è diversa, a lei non importano i vestiti bellissimi, lei è scema.
Lascia le amiche in negozio e va in questa straminchia di libreria ma mentre torna indietro per raggiungere le compagne, che a questo punto spero l’abbiano abbandonata lì come un rifiuto, viene seguita da un gruppo di ragazzi inquietanti con chiari intenti poco raccomandabili -Feltri direbbe che vogliono
Edward le salva le pallide chiappe e vanno a cena, dove avviene uno dei dialoghi più inquietanti del mondo. Ragazze e ragazzi all’ascolto, quando qualcuno dice queste parole è il momento di fare fagotto e andarvene. Correndo. E urlando, possibilmente. “Mi sento molto protettivo verso di te” è un biglietto di sola andata per “amore criminale”.
Va beh, tornano a casa, lei ormai ha unito tutti i puntini dunque le due menti brillanti e brillantinate se ne vanno nel bosco lontano da tutto e da tutti e succede questo:
“Quanti anni hai?” “17.” “Da quanto tempo hai 17 anni?” “Da un po’. E anche da un Tevere, ora che ci penso.” E poi ancora: “Io so cosa sei.” “Dillo. Ad alta voce.” Lei prende fiato “Un pirla.”
Segue scena in cui lui cerca di dimostrarle quanto sia pericoloso; come? La agguanta e la porta in una radura, qui si spoglia mostrando un fisico eccesssivamente deludente e così vediamo che lui è come una di quelle magliette piene di paiettes che tanto piacciono alle vecchie: sbrilluccica alla luce del sole. Edward, un po’ complessato, pensa di disgustarla ma Bella è completamente andata, partita per la tangente, irrecuperabile: “sei bellissimo”. Lui fa cose a caso per cercare di spaventarla -tipo correre in tondo super velocemente e sradicare arbusti- e con una sincerità notevole le dice che non desidera altro che magnarsela. Lei ha solo reazioni normali: “ho paura. Non di te, ho paura di perderti”.
MINCHIA MA SEI SERIAMENTE COSI IMBECILLE? MA NON LO CONOSCI NEANCHE, TI VUOLE MAGNARE COME UN FIORE DI ZUCCA PASTELLATO, DOVRESTI PRENDERE LE TUE COSE E DARTELA A GAMBE!
Altre citazioni incredibili che non ricordo benissimo ma erano una cosa tipo “e così la bertuccia si innamorò di Lucio Dalla” “Che macaco birichino… e che barbagianni pazzo e masochista..”
Insomma, alto livello.
Non so se qualcuno di voi si ricorda questo cartone ma nella mia infanzia c’era immancabilmente “Un tritone per amico”, bellissimo. Qui invece inizia la saga “Un vampiro per fidanzato”, solo che Bella scopre molto presto che le attività da svolgere col suo ragazzo sono limitate: niente limonate focose perché se gli parte l’ormone la disintegra, sesso men che meno, quindi cosa rimane? Cena insieme? No, lui non mangia. Dormire insieme? No, lui non dorme. ‘Na birretta semplice semplice? No, lui non beve.
MINCHIA CHE PALLE EDWARD.
Dopo neanche due giorni il vampirello la porta a casa per presentarla alla famigghia, di cui l’unica che si salva è Rosalie che detesta Bella come è giusto che sia.
Regà saltiamo cose che non ne usciamo più, tanto abbiamo capito che questi passano il tempo a fissarsi nelle palle degli occhi per ore e ore.
La famiglia Calli va a fare una partita di baseball e si porta dietro Bella, tipo cagnolino, e mentre loro fanno acrobazie incredibili con quel gatto morto del cantante dei Muse che agonizza in sottofondo (non linciatemi please), e finalmente arriva il vampirone cattivone figone che giustamente vuole farsi uno spezzatino di Isabella Swan sfumato col vino; i Calli partono in difesa della cretina, succedono cose, inseguimenti inutili, Bella che non si sa come riesce a scappare dalla guardia dei Calli e pensando di dover salvare sua madre va dove quel figo incredibile di James le ha detto di andare.
Scontro tra mostri, Edward vince e il povero James sembra morire ma in realtà va ad Orange County a fare surf. Rottura di balle infinita perché Bella è stata morsa da James quindi Edward che non vuole che lei si trasformi si mette a succhiarle il sangue dalla ferita per aspirare il veleno, come si fa quando sei in montagna da solo e ti morde una vipera. Tutto normale no? Ma minchia.
Il film finisce con tutti felici, Edward e Bella al ballo di fine anno che si promettono amore eterno e l’amante cattiva di James che li fissa con astio da una finestra. Ma io dico, sei una vampira, vai lì e la sgozzi in quattro secondi netti, che diamine aspetti? Boh, se non sono tutti scemi dal primo all’ultimo non va bene mi sa.
Fine
Regà ora passo la palla a voi: avevate visto il film? Vi era piaciuto? Vi eravate innamorati tutti quanti di Bella o di Edward o magari pure di Jacob, che alla fine è il più figo di tutti? Fatemi sapere come vanno le cose nelle vostre regioni e nelle vostre vite, che qua se non ci sosteniamo un po’ a vicenda è la fine. Hasta la pasta!
Buongiorno miei cari Spelacchiati e Spelacchiate, anzi, potrei scrivere direttamente Spelacchiat* e vi aggiustate voi. Magari vi sentite un asterisco, chi sono io per giudicare?
Ahhh oggi sono proprio soddisfatta, Toti ha parlato di me su Twitter. Cioè non mi ha citata per nome e cognome alla Conte, ma so che stava parlando di me medesima. Chi più della sottoscritta rientra nella descrizione “non indispensabile allo sforzo produttivo del Paese”? Cioè io sono un cazzo di parassita, altro che il film di Bong Jang Jung (non mi ricordo MAI come diamine si chiami), se qualcuno deve incoronirsi dovrei proprio essere io cazzo.
Ragazzi… che tempi difficilini che ci troviamo a vivere. Io, dal mio essere un parassita a casa dei miei da 26 anni, sono una privilegiata del menga in questa situazione assurda, me ne rendo molto conto, e proprio per questo vorrei trovare un modo di rendermi anche solo vagamente utile. Avevo pensato di scrivere un post particolarmente cretino insultando un po’ tutto e tutti, ma poi ci ho riflettuto: sono stanca anche io di sentire polemiche più o meno giustificate a destra e a manca, eccheccazzo. Tutti economisti, strateghi, medici… Poi a malapena hanno la terza elementare e trovano affascinante la formazione del ghiaccio. NEL CERVELLO AVETE IL GHIACCIO, TESTOLINE BITORZOLUTE PER LE TROPPE CADUTE DA PICCOLI.
Dunque stasera volevo provare insieme a voi a spargere della positività (… no, aspettate, non intendevo- va beh, avete capito…) perché di escrementi direi che siamo già pieni in questo periodo. Nel mio piccolo -per non dire minuscolo- in queste settimane a rotazione ordinerò cibo a domicilio da tutti quei piccoli locali che per cercare di stare a galla hanno cominciato a fare consegne nella mia città. C’è un pub che fa degli hamburger PAZZESCHI, un ristorante indiano che per me è la fine del mondo, una pizzeria aperta da meno di sei mesi… E lo stesso vale per quei piccoli negozi che ora più che mai hanno bisogno di supporto. Non è molto, ma ritengo sia necessario in momenti di crisi così profonda dare anche il più piccolo sostegno.
Ora dunque passo la palla a voi, miei cari Spelacchiati, e vi chiedo direttamente cos’altro si può fare per cercare di tenere in vita una situazione economica che sta andando a ramengo? Se avete un’attività o conoscete qualcuno che ne ha una potete scrivere qui come si può aiutare, cerchiamo di raccogliere un po’ di idee serie. Avete suggerimenti per dare sostegno al mondo dello spettacolo, dell’arte, alle piccole realtà ovviamente più colpite? E soprattutto se avete scritto o scriverete qualche articolo sulla situazione Covid19, possibilmente a tema speranzoso, siete più che invitati a linkarmelo qua sotto nei commenti! Dunque fuoco alle polveri miei cari.
(Torno presto con gli aggiornamenti sulla mia bizzarra vita sentimentale, che per ora sta andando esageratamente bene). Hasta la pasta!
Buongiorno miei cari Spelacchiati, come state? Come passate le ultime settimane d’estate? Io sono un mezzo catorcio ma per fortuna dal mondo arrivano notizie meravigliose tipo questa: BOLSONARO HA PRESO IN BRACCIO UN NANO PENSANDO CHE FOSSE UN BAMBINO.
Ragazzi, io rido per il resto della mia miserabile esistenza, mi fa schiattare questa cosa; quando l’ho letta pensavo fosse di Lercio, invece è tutto vero.
Vi aggiorno un po’ sulle mie ultime disavventure amorose, che pure qua c’è da ridere.
Messaggiavo con un ragazzo conosciuto mesi fa in un locale, lui super carino, abbiamo un sacco di interessi in comune, ci sentiamo per qualche giorno fino a che io penso “dai, ora mi chiederà di uscire, forza Sara cerca di essere brillante”… E lui cosa mi chiede? Di fare sexting.
MA SCUSAMI?
MA COSI’, DAL NULLA? MA TI REPUTI UNA PERSONA NORMALE? Io ero basita.
Che poi fare sexting è divertente a volte, ma già è abbastanza difficile (per me) farlo con un fidanzato, figurati con uno sconosciuto quanto coinvolgimento possa avere. Io lì sdraiata sul divano a guardarmi Dottor House e intanto scrivere cose tipo “oh, sì, ho addosso il pigiama con sopra gli avocadi, mmh”.
Ma vaffanculoooooo
Altro giro altra corsa, sono stata ad una festa in piscina a casa di una mia amica. Conosco questo tipello divertentissimo, ridiamo tutta la sera come dei deficienti facendo battute cretinissime, tutto molto carino fino a che scopro l’orrenda verità. E’ omofobo.
Che vi devo dire, mi sono cadute braccia, gambe e vagina a terra. Ma puoi nel 2020 pensare “che schifo le checche?” Mi sono ammutolita per il resto del tempo perché in questi casi o mi chiudo a riccio o inizio una guerriglia cercando di educare le persone, ma non mi pareva il caso di rompere i coglioni a una festa. PERO’ GIUSTO CIELO COSA CAZZO HAI DA DIRE MA PERCHE MA NON CAPISCOOOO
Poi una mia amica, basita quanto me ma molto più malleabile perché al contrario mio sa stare in società, mi fa “eh però forse dovresti essere un po’ più tollerante, alla fine ti sta simpatico…” Ma io sono tollerante. Io non rompo il cazzo a nessuno. Sono abbastanza tollerante da non lanciarlo in piscina con l’intento di affogarlo, capite? Lì si ferma la mia tolleranza. Non ho intenzione di passare il mio tempo con una persona che discrimina gli esseri umani in base al colore della pelle, alle preferenze sessuali.
Ci sono già abbastanza categorie di persone da discriminare: chi indossa le Birkenstock, per esempio. Le persone a cui piace il color corallo. Quelli che hanno il profilo di coppia. Santa pazienza ragazzi miei, santa pazienza.
Domani invece mi berrò una birra con un ragazzo che conosco di vista e che ho beccato su Tinder; musicista, un po’ pazzoide, il mio tipo insomma. Dire che ho l’ansia a mille è un eufemismo. Io sono molto cretina però quando conosco persone nuove divento un ameba. Encefalogramma piatto. Pero la capacità di coniugare i verbi correttamente, dico boiate inutili, mi chiedo come io abbia fatto ad avere dei fidanzati in passato (remoto).
Voi invece cosa mi raccontati, baldi giovini con il pelo arruffato? Cotte estive? Avventure pazzeske? Vacanze passate a nuotare con gli squali? Narratemi delle vostre vite che vi leggo sempre con estremo piacere!
E’ ufficialmente cominciato quel periodo dell’anno in cui mi rotolo in un po’ di tuorlo d’uovo sbattuto, mi impano nel pan grattato e poi mi piazzo su una sdraio in giardino a prendere il sole e friggermi come una patatina con l’unico scopo di diventare almeno di tre tonalità più scura del solito. Voi come gestite l’abbronzatura? Ve ne sbattete altamente le natiche (spero sode) o siete in modalità lucertola a prendere ogni raggio possibile e immaginabile?
Non so bene quando io abbia subito la metamorfosi, tipo Kafka. Va beh, io uno scarafaggio ero e uno scarafaggio sono rimasta, ma prima ero uno scarafaggio che ripudiava la luce del sole e cercava di starsene rintanato il più possibile, ora invece sono uno scarafaggio che va ad energia solare in primavera/estate. Sarà che abbronzata mi sembra di essere più carina (ha senso? Boh, ma tanto sapete già che sono pazza) quindi cerco di diventare color catrame ogni anno da almeno un paio di estati.
Ma passiamo ad un argomento vagamente migliore di insetti vari, ovvero… Harry Potter. Mi sono fatta la maratona in queste settimane visto che italia uno lo trasmetteva il lunedì e il martedì, e ho qualche pensiero da esternare sui personaggi.
Harry “ma cos’è?” Potter: Per l’anagrafe Harry James Potter, per quei pochi amici che ha “Harry Demente Potter”, per i fan “Mr Cicatrice Bagnata 2020“… Per tutti gli altri “er pirla”. No perchè scusate eh ma lui non sa mai niente, dal primo film all’ultimo la sua citazione principale è “Ma che cos’è *cosa banalissima che qualunque mago dovrebbe ormai sapere*” oppure “Non ho mai sentito parlare di *altra cosa di basilare importanza per chiunque abbia ricevuto un’istruzione magica*”. Ma poi, testa a pera, ma ti vuoi informare minimamente o pensi di poter vivere usando solo l’Expelliarmus -che hai imparato al primo anno- e l’incantesimo per l’allungamento del pene? Questo ha il mondo magico sulle spalle e alterna azioni sconsiderate a vere e proprio puttanate, una dopo l’altra a raffica… MADOOOO
Osservate la famosa cicatrice
Ron “er faina” Weasley: Povero che più povero di così si muore (di fame), potesse avrebbe anche la faccia di seconda mano, lui è la spalla comica dello sfregiato. E’ di rilevanza vitale? No. Però è simpatico, quindi va bene. Poi dai, i rossi piacciono a tutti, sono da salvaguardare come i panda. (Ho il dente avvelenato nei suoi confronti per il modo ignobile in cui tratta Hermione per sei film, scusate)
Ron ed Harry
Hermione “LA MIGLIORE E LA SAGA DOVEVA AVERE IL SUO NOME” Granger: Ho già detto tutto, la adoro. Salva le chiappe magiche e babbane a tutti dal primo momento che compare fino all’ultimo, altro che Harry Potter. Salva Sirius, salva Harry, salva Ron, scopre il segreto di Lupin, quello di Rita Skeeter, prende a pugni Malfoy… sarebbero tutti stecchiti dall’inizio non fosse stato per lei. Ma no, lei è quella bruttina e fastidiosa. Dovrebbe avadakedavrizzarvi tutti.
Cho “giuro, non ho il Covid19!” Chang: La prima cotta di Harry, un’inutilissima e fastidiosa ragazza -assolutamente mai vista nè sentita prima di quel momento- che ha l’unico pregio di comparire pochissimo. Meno male.
Ginny “so’ figa, so’ bella, so’ di Ron la sorella” Weasley: Colei che ci fa capire che anni prima quell’Anatema che Uccide che però non ha ucciso Harry gli ha comunque danneggiato il cervello, perché nessuno sano di mente si metterebbe con Ginny. Odiosissima. Gli allaccia le scarpe, fa la gradassa con tutti, all’improvviso lei è quella figa… Ma non potevi morire mangiata dal Basilisco al secondo anno?
Severus “il triangolo no” Piton: Lui è pazzo. Psicopatico. No seriamente stiamo parlando di un uomo incapace di andare oltre una cosa vissuta diecimila anni prima, uno che bullizza e fa terrorismo psicologico sui suoi studenti (con Harry fa bene eh, però gli altri…), vive nell’eterno ricordo di una cosa mai avveratasi, non riesce a scindere James Potter da Harry, però in tutto ciò è un eroe e senza di lui altro che vittoria del bene. Scade un po’ nel patetico proprio nel finale, ma gli si vuole bene comunque. Resta un figo e un gran personaggio, però minchia vai avanti che se stessimo tutti a piangerci addosso per il primo amore staremmo freschi, io mi sarei già buttata da una torre anni fa.
Albus “so tutto ma non dico niente” Silente: Gli schiaffi che darei a questo canuto signore… Per un po’ l’ho adorato, ora mi rendo conto che se avesse detto a tutti anche solo il dieci percento delle cose che sapeva ci saremmo evitati una marea di morti, quella di Sirius in primis. Vecchio bislacco.
Lord “Salvini” Voldemort: Il suo motto è “uccidiamoli aiutamoli a casa loro”, sottointendendo “in quelle sudice case babbane, che poi ‘sti schifosi Sangue Sporco vengono e ci rubano le bacchette, ci rubano il lavoro… e ai maghi chi ci pensa? Caramell, SVEGLIAAAAA! Molto meglio lavorare come me col favore delle tenebre, votatemi anche perché se non vi unite a me vi lancio una Maledizione Senza Perdono che piangete per due anni“
Prima che voi veniate a cercarmi con picche e forconi lasciatemi dire che è un post cretino, fatto per ridere, e che io con Harry Potter ho praticamente imparato a leggere, quindi a d o r o la saga… quella cinematografica un po’ meno, adesso, ma quando ero piccola uscivo dal cinema completamente estasiata. Insomma abbiate pietà di me, ho un cane da mantenere! E voi che rapporto avete con Harry Potter? Lo amate, lo odiate, avete letto i libri dodici volte come me o vi siete limitati ai film? Personaggi preferiti e spreferiti? Ditemi tutto e anche di più che quando si tratta di HP andrei avanti a parlare per ore!
Ps: ragazzi, vi adoro. Ho riso tantissimo leggendo dei vostri sogni, siete proprio Spelacchiati DOC
Buongiorno Spelacchiati e Spelacchiate mie, come state? Come vanno queste giornate di ozio, pigrizia, nullafacenza e chi più ne ha più ne metta? Spero che voi tutti siate in salute, la mia famiglia rischia la decimazione; nessuno ha sintomi gravi ma parecchi miei parenti sono febbricitanti quindi sto vivendo tutto questo come gli Hunger Games e piazzo scommesse su chi resterà in piedi. Scherzi a parte sto lavorando ad un Film Brutt ma ci sto impiegando una vita, dunque ho deciso di provare a rendermi utile e suggerirvi qualcosa da vedere, magari un po’ di nicchia, che a me è piaciuto:
Partiamo con i film, che in questo periodo sto pure facendo un recuperone di film che mi ero persa nel tempo:
The Social Network: film del 2010 che ha stravinto una marea di premi e che ci illustra come sia nato il nostro amato/odiato Facebook. A me è piaciuto molto più di quanto mi aspettassi. Mark Zuckerberg è un piccolo odioso genio, la storia è bella avvincente e c’è quel tocco di tristezza che non guasta mai. Non c’entra niente con la vera storia della nascita di FB, ma possiamo sbattercene le natiche e goderci il film.
Se volete buttarvi sull’horror io ho amato The Witch: atmosfere non cupe, CUPISSIME, roba che Tim Burton levate che fai troppo sole, un’estetica e una fotografia BELLISSIME, attori da paura e un’inquietudine strisciante che è lì per tutto il tempo. Se cercate splatter e jumpscare ogni due secondi non è il film per voi, ma se volete qualcosa di particolare dategli un occhio (tanto cosa ve ne fate di due?).
Un altro horror che vi straconsiglio, particolare a suo modo ma molto più canonico è “Il terrore del silenzio”, di un regista che io adoro: MikeFlanagan. Qua si parla di una donna muta, sola in casa, che viene assediata da un pazzo assassino e dovrà mettere in pratica tutto quello che le viene in mente per sopravvivere. Avvicente, inquietante, molto consigliato! Se vi piace su Netflix trovate anche altri due suoi film: “Ouija” (anche questo consigliato) e “Il gioco di Gerald” (carino e c’è una scena che non so per quale ragione mi sogno tutt’ora la notte, mi ha turbata enormemente).
Ora vi lancio lì due thriller drammatici entrambi con Jake Gyllenhaal – notevole manzo certificato – che mi sono piaciuti assai: uno è “Animali Notturni“, che ho visto due sere fa e mi ha tenuta incollata al pc, e l’altro è “Lo Sciacallo“, in cui interpreta un uomo senza alcuno scrupolo che va sui luoghi di incidenti, assassini eccetera e filma tutto ciò che è macabro e orribile per poi venderlo alle tv.
Passiamo a qualcosa di molto più carino e leggerino: “Handsome Devil“. Un sedicenne gay, intelligente, sarcastico e divertente deve condividere la stanza con un giocatore della squadra di football della scuola; bullismo, omofobia, amicizia ed Andrew Scott che fa sempre bene. Altro film leggerino e al femminile è “Easy A” con Emma Stone che interpreta una studentessa che per una serie di bugie viene etichettata e insultata dall’intera scuola, corpo insegnanti incluso. Bello, visto “da giovane” mi era piaciuto molto.
Infine se volete proprio sciallarvi e guardarvi un cartone animato -o riguardarvi, se come me l’avete visto anni fa- c’è “La strada per El Dorado“. Tullio e Miguel vi terranno compagnia. A me fanno sempre schiattare dal ridere, che ci devo fare.
Vi lascio anche una carrellata di film più conosciuti senza perdermi in troppe ciance, così se volete cercarne qualcuno o andare a naso avete qualche suggerimento:
“Remember Me” madò che piangere
“Donnie Darko” BELLISSIMO CHE ALTRO C’E DA DIRE
“Kill Bill” va beh dai chevvelodicoaffare
“Revenant” Leonardo che dorme in cadaveri di cavalli e si prende la polmonite nella neve
“Mad Max Fury Road” con Tom Hardy, sempre un bel vedere e quel film è p a z z e s c o per come l’hanno girato
“Sette Anime” per piangere fino a disidratarsi
“Un amore di testimone” commedia carina con Patrick Dempsey
“Fino all’osso” sull’anoressia con Lily Collins
“Shutter Island” con DiCaprio perché sì, ci penserete per parecchio
“La verità è che non gli piaci abbastanza” perché dice cose che tutti abbiamo bisogno di sentirci dire prima o poi
“Lei” con Joaquin Phoenix che ormai è sulla cresta del gallo dell’onda
“Chiamami col tuo nome” bello, a tema LGBT
“Prova a prendermi” UNO DEI FILM CHE HO VISTO PIU VOLTE NELLA VITA perchè lo amo
“I Fight Giants” molto carino e profondino allo stesso tempo.
Io che chiaramente odio guardare film
E ora chiedo io un consiglio a voi: vi lascio un elenco di film che vorrei vedere nelle prossime serate solitarie ma non so con quali partire dunque ditemi voi! Suggeritemene altri, insultatemi per le mie lacune, insomma qualunque commento è ben accetto
Whiplash
The eternal sunshine of a spotless mind
Roma
Il Padrino (lo so, faccio pena regà)
Interstellar
Il Re
La grande scomessa
Okja
Ragazze interrotte
La teoria del tutto
Mega post finito, fatemi sapere se qualche suggerimento vi è stato utile e se volete una parte anche sulle serie tv! Per il resto fatemi sapere voi come state, se il vairus vi preoccupa o siete tranquillini, come state gestendo la quarantena e quanto non sopportate più le persone con cui dovete convivere. Io penso che entro due giorni farò fuori io stessa i miei genitori perché non li reggo quasi più.
Non so voi ma a me il periodo degli Oscar emoziona sempre assai. Che vi devo dire, il cinema è una delle mie passioni e per quanto a volte gli Academy Awards siano deludenti, ingiusti e chi più ne ha più ne metta offrono sempre una lunga lista di film meritevoli. In questi giorni io mi sto buttando nella maratona “film da Oscar”, e devo dire che sta andando alla grande: questo 2020 i film sono davvero belli. Curati, dettagliati, con un lavoro dietro che lo percepisci in ogni frame quanto si siano fatti il mazzo tutti quanti per fare ‘sto film. Ed è proprio emozionante rendersi conto di queste cose. Intuire o almeno in parte cogliere i ragionamenti dietro ad alcuni movimenti di camera, di alcune scelte cromatiche, di certe inquadrature, di determinate scelte attoriali e soprattutto è bellissimo guardare le performances di attori pazzeschissimi. Insomma, è come se mi stessi reinnamorando del cinema, quindi temo sarò ancora più cattiva con i film brutt.
Allooooooora, di che parla questo filmozzo bellozzo chiamato “Storia di un matrimonio”, di Noah Baumbach? E’ presto detto. Non aspettatevi chissà che tramona incredibile eh, è bello proprio perché è una storia spaventosamente normale, quasi banale… se un divorzio potrà mai essere definito banale.
Charlie e Nicole, Nicole e Charlie. Il film si apre con entrambi che tessono le lodi l’uno dell’altro. “Nicole è incredibile, pazzesca, indomabile, divertente, buona d’animo che Madre Teresa in confronto era una strega, e poi è un’Avenger quindi di che stiamo parlando?” E lei pure, fa una sviolinata che nemmeno Tchaikovski “Lui è il padre migliore dell’universo, è indipendente, coraggioso, fa sentire tutti a loro agio, è un direttore teatrale stellare, e c’ha anche una nave spaziale. E poi sa usare la spada laser, tiè.” Queste sdolcinatezze sono cose che i due non si diranno mai poiché sono lettere che hanno scritto come compito per la loro seduta dal consulente che li segue nella separazione.
Il film prosegue facendoci capire perché effettivamente la coppia non funzioni: lei è un Avenger, lui è un supercattivone che vuole conquistare galassie… ah no, scusate. Uno dei problemi è che lei era un’attrice piuttosto famosa prima di sposare lui e andare a lavorare per la sua compagnia teatrale: la sua carriera e la sua celebrità sono andati piuttosto bellamente a farsi friggere mentre la notorietà di lui è esplosa fragorosamente. In più Nicole è diventata non solo moglie ma anche mamma, due ruoli che hanno preso il sopravvento nella sua vita facendole chiedere che cos’altro fosse lei un tempo, prima di tutto questo. Si sente persa, confusa, e i suoi desideri le sembra vengano sempre messi da parte. Charlie invece ha avuto un’infanzia difficile, è cresciuto praticamente da solo e grazie al suo talento si è guadagnato una reputazione di “genio” della drammaturgia, alimentando il suo ego e il suo attaccamento al lavoro. C’è un cattivo in tutto questo? No. Sono due esseri umani imperfetti come chiunque altro, che si scontrano con la normalissima problematica del non comunicare abbastanza, il che li allontana sempre di più.
Ci sono parecchie scene toccanti -dal monologo di sei ore di Nicole con una Scarlet Johansson struccata, sull’orlo del pianto, che racconta la storia della sua vita e del suo matrimonio alla scena finale di Charlie che si commuove e ci fa piangere tutti- ma quella più famosa e più bella è sicuramente quella del litigio furioso tra Charlie e Nicole. Stanno cercando di accordarsi tra loro in modo civile perché hanno capito che i loro avvocati li faranno scannare senza pietà, ma la loro calma conversazione diventa un litigio isterico, con due interpretazioni p a z z e s c h e. “Tu sei un infame, pallone gonfiato, fai schifo e puzzi pure!” “E tu sei una capra, fallita, fai cagare e piuttosto che stare con te mi limono un cactus!” Insomma, cattiverie di una certa levatura.
Non vi dirò come finisce il film, furbetti, andate su Netflix e ve lo guardate, dopodiché venite qui e mi dite se vi è piaciuto o no. Io devo dire che avevo aspettative un po’ bassette, tipo bassethound, però mi sono ricreduta assai. Ammetto che Adam Driver in Star Wars mi faceva abbastanza caaaa, però minchia, mi devo fustigare perché è proprio bravo. E’ uno di quegli attori che recita con tutto il corpo ed è un piacere guardare e riguardare le sue scene per cogliere ogni gesto e ogni sfumatura che riesce a dare. Non che Scarlett Johansson sia da meno,
Ora posso tornare alla mia ossessione: Joaquin Phoenix. L’ho sempre amato ma non mi ero mai voluta fissare come invece sto facendo in questo periodo, che recupero interviste e film appena ho due minuti liberi. Che vi devo dire: over 40, problematico, misantropo, difficile. E’ proprio il tipo di uomo che piace a me, e il tipo di attore che entra così tanto nel personaggio da diventare il personaggio. Lo dico, quest’anno ci sono film e attori davvero bravissimi, ma il mio cuore è con Joker e Phoenix.
E voi state seguendo le nomination agli Oscar di quest’anno? Avete dei favoriti? O ve ne sbattete altamente le natiche di questi Academy Award (che ammetto sono sempre più una farsa con troppa “politica” dietro, ma tant’è)? Quali sono le vostre cotte Hollywoodiane? Narratemi tutto, che io ho la febbre e domani ho un esame terrificante (linguistica tedesca) e devo distrarmi!