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Gente che sclera: Oscar edition

DOPO IERI SERA PARASITE MI HA ROTTO I COGLIONI E IL PRIMO CHE ME LO NOMINA VERRA’ MALMENATO, LEGATO A UNA SEDIA E COSTRETTO A GUARDARE QUELLA DISGRAZIA CINEMATOGRAFICA CHIAMATA “PICCOLE DONNE” PER DUE GIORNI DI FILA, IN LOOP.

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Scusate, questi Oscar mi hanno provata fisicamente ed emotivamente.
Capitemi, ho fatto la diretta a casa del mio pirlissimo miglior amico e abbiamo bevuto, mangiato e zabettato tutta la notte, per concludere alle cinque con me idrofoba perché insoddisfattissima delle vittorie assegnate.

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“Para paraaa parasite” famosa canzone dei Coldplay


Ora, a me “Parasite” di Bong Joon-ho (che per comodità io chiamo Ching Chong Chung, anche se forse potreste tacciarmi di razzismo…e avreste ragione) è piaciuto. E’ un film figo, con una trama originale, un’ambientazione semplice ma super efficace -come una mossa di Pikachu-, che riesce a far salire piano piano un’ansia assurda… PERO’ QUATTRO CAZZO DI OSCAR COSI’ IMPORTANTI MA MORTACCI VOSTRI SONO TROPPI!
Come cantavano i Backstreet Boys: tell me why. Qualcuno mi dica perché.
Miglior film straniero, miglior film, miglior sceneggiatura originale e miglior regia.
Vuoi anche una miglior fetta di chiappe o siamo a posto così, Ching Chong?
(Ammetto che lui mi ha fatto riderissimo, fa schiattare, sembra super simpa).

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Sarà che mi sono piaciuti troppi film quest’anno, che vi devo dire…
Tipo “1917“, che ha diviso il pubblico ma oh, a me è piaciuto tantissimo e pensavo che nessun film di guerra potesse mai piacermi in codesta maniera.
La trama è banale: due soldati che devono andare da un punto A ad un punto B attraversando il territorio nemico per evitare un massacro, ma è raccontato così bene, con un lavoro così ENORME dietro, con un sonore incredibile… Madò.
Per chi non lo sapesse, “1917” è girato in modo da sembrare un unico piano sequenza (ovvero un film che sembri girato con uno solo “take”, una sola ripresa senza tagli) quindi le scene girate erano lunge dai cinque ai sette minuti e ogni movimento era calcolato alla perfezione… Se vi interessano queste cose andate su youtube che io ci ho passato i giorni ad ascoltare il regista e guardare i backstage, pazzeschi.
Poi oh a me ha emozionato proprio… Quando lui alla fine comincia a correre e si fa quei trecento metri alla Usain Bolt avevo i brividi.
Insomma. regà, su dieci Oscar a cui era candidato se ne è presi tre, tutti tecnici, e per di più quello agli effetti speciali non l’avrei dato a lui ma a…

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The Irishman.
Ammetto che non avevo voglia di guardarlo, ‘sto uomo irlandese. Nonostante il cast stellare e la regia di Scorsese ogni volta che mi dicevo “dai, stasera te lo spari, Sara” poi cominciavo a cincischiare, cercavo scuse, insomma mi mettevo a cazzeggiare al pc perché l’idea di tre ore e mezza di film mi turbavano l’anima.
Poi io con i film sulla mala non è che vada proprio a braccetto… Eppure a me è piaciuto pure questo. Non so, forse sto impazzendo, non mi riconosco più.
Dicevo che gli avrei dato a mani basse il premio per i migliori effetti speciali perché nel film tu vedi ‘sti attoroni in tutte le salse: vecchissimi, giovanissimi, di mezza età, con un piede nella fossa, praticamente in fasce… E io pensavo fosse un mega lavoro pazzeschissimo dei makeup artist, ma mi sbagliavo: le trasformazioni sono tutte in digitale, e per non rompere er cazzo agli attori mettendogli i sensori in faccia hanno lavorato solo sulle immagini, girando con due telecamere di cui una a infrarossi.
Assurdo.
Anche qui, io spiego tutto un po’ ad cazzum ma se volete documentarvi trovate tutto sul grande e meraviglioso internet.

Ora attenti che qua mi incazzo di nuovo, sento già la pressione salirmi. Devo inalare dello xanax.
MA QUALCUNO MI SPIEGA PERCHE’ CAZZO HA VINTO LAURA DERN? E SOPRATTUTTO CHI MINCHIA E’ LAURA DERN?
Ora, con tutto il rispetto perché a me la sua parte in “A marriage story” è piaciuta e ho trovato i monologhi molto intelligenti… QUINDI AL MASSIMO OSCAR ALLA SCENEGGIATURA! Quanto sarà stata in scena lei, venti minuti?
Sono perplessa.
Mi sono persa qualcosa? Perchè diamine è così acclamata questa donna in questo periodo? Qualcuno mi illumini di immenso, che ‘sta vittoria mi brucia come se avesse soffiato la statuetta dorata a me medesima in persona.
Io tifavo Scarlet Johansson senza alcun pudore, vaffambagno. In JoJo Rabbit mi è piaciuta TANTISSIMO, per me ha vinto lei, caso chiuso, ciao.

Di Joaquin Phoenix non ho nulla da dire se non che se avessero dato il premio a qualcun altro avrei comprato istantaneamente il biglietto aereo e sarei andata a picchettare al Dolby Theater.
Sì, potrei essere innamorata di lui.
Send Help.
(Se sei Joaquin Phoenix e stai leggendo: send nudes.)

A marriage story” come ho già ampiamente detto qui sul blog mi è piaciuto tantissimo soprattutto per l’interpretazione di Adam Driver che è stato incredibile, anche il modo in cui gli si gonfiavano le vene nelle scene di incazzature sembrava perfetto.
Non so perché ma ogni tanto torno a guardare la scena della loro litigata epica e ogni volta c’è un gesto, un cambiamento di tono, un qualcosa nel modo di recitare di quel quaglioncello che mi fa pensare “miiiiinghia, che bravo”.
Vi lascio il link del video, va.

https://www.youtube.com/watch?v=FDFdroN7d0w

Joker
Anche qui mi è dispiaciuto assai che abbia ricevuto solo due statuette anche se mi rendo conto che non avrebbe potuto vincere altro… Però per quello che mi ha trasmesso gli darei un premio speciale. E’ comunque diventato iconico nel momento in cui è uscito in sala quindi chissenefrega di sti ometti dorati alla fine.

Concludo questo post con un’opinione che potrebbe farmi linciare: Brad Pitt non meritava l’Oscar.
Bon, l’ho detto, ora fuggo in Messico.
Insomma, è bellissimo e non è proprio un cane a recitare, ma da qui ad avere un Oscar ne passa di acqua sotto i ponti… Ha lo stesso numero di statuette di DiCaprio, dico solo questo.

Credo dunque di aver finito, in caso scleriamo tutti insieme nei commenti perché ora DEVO sapere voi cosa ne pensate di questi film e di questi Oscar: siete soddisfatti? avete vinto il toto-statuette? Quale film vi è piaciuto di più e quale di meno? Anche voi alla quarta vittoria di Parasite stavate per scagliarvi contro il televisore urlando improperi?
Fatemi sapere di tutto e di più che qua la questione è calda.

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Film Brut: Slender Man, ovvero un Dissennatore in cravatta

Argh ergh irgh orgh e anche urgh.

Questo post, vi avviso, sarà lungo, acido e con un bel po’ di improperi perché questo film mi ha messa veramente a durissima prova; credo che un qualcosa di così brutto non lo avessi ancora visto e sicuramente non al cinema.
Risultati immagini per slender man filmSe state pensando di andare a vedere Slender Man, non fatelo.
Piuttosto virate a qualche attività più divertente e meno straziante, tipo spararvi a un dito alla volta, ascoltare tutti i discorsi di Berlusconi al Parlamento Europeo, farvi la ceretta alla testa, dar da mangiare ai pirana usando il vostro corpo come mangime… Insomma, cose di questo tipo che sono sicuramente un intrattenimento migliore rispetto a quella cloaca che non è altro Slender Man, film di Sylvain White (vi state chiedendo chi sia? Anche io.) c’è qualche attrice giovanissima famosina (la rossa, l’unica che sa vagamente recitare, io l’avevo molto apprezzata in “Ouija” di Mike Flanaghan).
Ma passiamo al film, che fremo dalla voglia di farvi capire quanto sia brutto.Immagine correlata

Il film comincia con quattro ragazze e alcune delle battute più trite, ritrite, fastidiose e PER NULLA DA GIOVANI, CAZZO.

La Rossa e un’altra sono lì a cincischiare quando una delle due starnutisce: “Ma tu lo sapevi che i pellegrini pensavano che starnutendo espellessi i demoni dal tuo corpo? Per questo non starnutisco mai, voglio tenerli tutti nella mia anima.”
“Esemplari di maschio primitivo da esaminare da vicino”
Le ragazze si avvicinano a ‘sti esemplari di maschi e per fare le simpatiche: “Oh, io lo so cosa vi fate stasera… una sega di gruppo!”

MA CE LA FACCIAMO NEL 2018 A INVENTARE DEI DIALOGHI CHE SIANO NON DICO STREPITOSI, MA QUANTOMENO VAGAMENTE CREDIBILI?
Ma questa gente ha mai interagito con un adolescente o li hanno solo visti in fotografia? E a parte tutto, chi mai parlerebbe così nella vita vera!? Ma porca merda, guarda te se io mi devo infuriare già ai primi tre minuti di film.

Poi una di queste cretine a caso torna a casa dai genitori e sorellina e viene fuori che lei corre i 1600 metri. Questa informazione io l’avevo immagazzinata pensando già cose tipo “ah quindi lei sarà quella che correndo come Beep Beep si salva le chiappe?”
Beh, spoiler: questa informazione non c’entra un cazzo. Non verrà mai più detto nulla riguardo la corsa. NIENTE.

Ma vi rendete conto che la gente viene pagata un sacco di soldi per scrivere dialoghi che non portano da nessuna parte? Ma tu puoi occupare minuti di film con informazioni che non servono!? E’ come far vedere una pistola che viene messa da qualche parte, uno si aspetta che a un certo punto venga utilizzata, e invece nessuno la tocca più. MA OOOOH??

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Eh Vlad, che ti devo dire…

Poi c’è una parte aberrante in cui ‘ste deficienti parlano di porno femminista e dicono proprio “eh sono i film pee o poo ma dalla nostra prospettiva”.
Ora, lo vedete tutti che è un problema descrivere così il porno femminista o devo passare io per nazi?
Cerco di dirlo con calma, come una lady. Come una persona con cui si può avere un dialogo.
Allora. Non è che se mostri una scena di violenza inaudita ma lo fai dal punto di vista della vittima allora diventa una scena non violenta e addirittura a favore della vittima. Rimane una scena violenta di uno che pesta un altro.
Quindi se tu prendi un porno in cui un uomo piscia addosso a una donna, la umilia, le lancia i suoi escrementi addosso e fai comunque vedere il piacere dell’uomo in tutto questo, RESTA UN CAZZO DI PORNO NON FEMMINISTA.
Se vuoi fare un porno femminista devi fare in modo che queste pratiche diano CHIARAMENTE, INNEGABILMENTE piacere anche alla donna, o che le piaccia da matti la situazione, che sia consenziente, che la cosa LE VADA BENE. Okay? Qualcuno può spiegarglielo, per favore?
Ma di cosa stiamo parlando, tanto è solo un film del cazzo che vedranno i ragazzini senza capire niente di queste cose, quindi perché alterarsi, Sara.

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Chiaro? Bene.

Va beh, ste quattro gallinacce si mettono a fare ricerche su Slenderman, ovvero questa creatura che a quanto pare porta alla pazzia e alla morte chiunque lo evochi; la ragazza rossa (Katie) deficiente come non mai decide di evocarlo guardando il video apposito (si sa come si dice, no? Rossa di capelli vogliosa di Slendermanelli).
Guardano ‘sto video inutile -fa molta più paura un qualsiasi video di Salvini, giuro- ma loro rimangono “toccate” dal maligno e cominciano a fare sogni pazzerelli. No, non pazzerelli come i miei che vedono coinvolti due o più attori fighi, pazzerelli nel senso di “solo vagamente inquietanti”.

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Una settimana dopo la coglionazza, la rossa, è sparita.
MA MENO MALE!!! Giustizia divina.

Una notte il padre alcolizzato della Rossa entra a casa di ‘sta demente, quella di cui io non mi ricordo assolutamente il nome e non ho intenzione di cercarlo, e comincia a chiedere dov’è sua figlia, perchè la stanno nascondendo, bla bla bla e la prende per le spalle; a questo punto questa sclera come una pazza, neanche lui avesse cercato di girare un porno femminista con lei, e scappa con la sorella chiamando la polizia.
Se ci trovate un senso in queste scene chiamatemi, grazie.

Le amiche cretine cominciano a dire “maaaa se c’entrasse il video?” “Nooo macheddici ti pare?” “Ma vaaa quale video? Io non ho visto niente”
Insomma, fanno le gnorri.
Quindi seguono scene di loro che vagano per la città da sole, di notte, nei posti meno illuminati del mondo senza alcuna supervisione dei genitori e vanno pure a intrufolarsi nella casa della scomparsa, con il padre “pericoloso” della rossa che dorme sul divano; il grandioso piano per entrare senza farsi vedere da lui è che una lo distragga e le altre si intrufolino.
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Ora qualcuno mi dice che cazzo di piano è andare a parlare con un uomo chiaramente problematico che è pure entrato in casa di una di loro di notte “aggredendola”!? A parte che ‘sto poveraccio non fa niente di male anzi è tutto un cucciolino “grazie per essere qui, apprezzo l’aiuto…” ma non ha un minimo di senso!!!

Proseguo se no non ne usciamo più, in camera della rossa prendono un pc in cui ci sono video di bambini che in qualche modo vedono Slender Man e poi sono spariti e le nostre eroine non è che dicono “oh, merda, sarà forse il caso di mostrarlo alla polizia visto che è quello che è successo anche alla mia amica” , se lo tengono per loro PERCHE SONO DELLE CRETINE COL CERVELLO ATROFIZZATO DALLA DROGA.

Poi si mettono a leggere le chat della Rossa e ispezionarle in computer.
Ora.
Se io sparissi e qualcuno frugasse nel mio pc io tornerei indietro in qualunque modo soltanto per ucciderlo. A parte che troverebbe solo siti porno e racconti lasciati a metà, ma mi darebbe un fastidio allucinant.
Risultati immagini per gif hide secretsIl personaggio principale, Wren (che cazzo di nome è Wren, ma porca puttana) giuro che diventa sempre più insopportabile fotogramma dopo fotogramma. Lei è l’unica che crede a sto persoanggio strano, che fa ricerche come Bella di Twilight, che cerca di convincere le altre a fare un altro rito per riprendersi l’amica Rossa… Oh zia ma ti calmi?

A parte che è chiaramente Rory Gilmore un po’ più povera e un po’ più bruttina, quindi io continuavo ad aspettarmi che dicesse di voler andare ad Harvard e uscire con Dean… Alla fine rompi che rompi le altre, con le balle che rotolano ovunque, accettano di fare ‘sta seconda riunione macabra.

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Dai, ditemi che non è Rory Gilmore

Come delle deficienti si bendano e vanno in questa foresta che non si sa dove sia, non si sa come ci arrivino ogni volta, non si sa niente, e una volta lì in mezzo al nulla si bendano.
Una cosa devono fare, una sola: tenere sta cazzo di benda sugli occhi qualunque cosa succeda perché se lo guardano in faccia SlenderMan si impossessa di loro.
Secondo voi quanto regge la nera (perché sono sempre i neri quelli che non sanno seguire le regole, ormai si sa) a togliersi la benda e guardarsi intorno COME UNA COGLIONAZZA QUALUNQUE?
Ve lo dico io: tre secondi. Netti.
Al primo suono che sente è già lì a occhi spalancati.
Solo che essendo una più rincoglionita dell’altra appena questa strilla e si mette a correre le altre lanciano via le loro bende e cominciano a correre TOTALMENTE A CASO E SENZA LOGICA ALCUNA per la foresta.Risultati immagini per RUNNING away gif

Tra l’altro scena che: 1) non fa paura per un cazzo e
2) non ha senso per niente perché ‘ste pagliacce hanno una torcia ciascuna e porca puttana tu non vedi quella con la torcia a venti centimetri da te finché non vai a sbatterci contro con tanto di strillo che serve giusto per cercare di spaventare noi spettatori?
Ma io non lo so cazzo, ma uno spunto nuovo in questo film? Anche solo uno, per farci vedere che ci avete creduto almeno per mezzo secondo in questa produzione?

Tra un dialogo di merda e l’altro ci si rende conto che  la nera è sempre più strana (“non ho visto niente, sto benissimo, gnè gnè” SI IL CAZZO NON HAI VISTO NIENTE, ORMAI TI ATTACCHI E TIRI FORTE, BELLA) e una sera riceve un video o una chiamata o non so che cosa, fatto sta che sullo schermo del suo cellulare c’è casa sua vista da fuori e lei che va alla finestra e poi si vede qualcuno che sale le scale, bla bla bla, che paura mamma mia, e finalmente vediamo questo spaventosissimo essere. (altra scena veramente pietosa con lei che chiaramente sola davanti alla telecamera deve far finta di essere terrorizzata e tenuta per il collo… Mamma mia, brividi. Brividi di schifo.)Risultati immagini per dementors gif cuten più questo essere non è niente di nuovo, perché é palesemente un Dissennatore appena uscito da Azkaban.
UGUALE.
Manca solo il mantello.

MA CE LA FACCIAMO!? MA POSSO PAGARE DEI SOLDI PER VEDERE UN DISSENNATORE A SPASSO PER L’AMERICA?

L’altra tizia che nessuno si fila intanto viene invitata da un ragazzo a casa sua e lei se ne sbatte potentemente le natiche del fatto che c’è un’ombra inquietante ovunque lei vada, accetta perché non si può resistere al richiamo del pene.
Va a casa di sto qui e cominciano a limonare sempre più duro finchè, mezzi nudi, non si ritrovano avvinghiati solo che lei viene presa da una visione provocata da SlenderMan e slcera di brutto, urla, strepita, fa la pazza.

Qui c’è l’unica scena che un pochino di reazione suscita ma solo perché il tizio si trasforma in un coso veramente bruttino, ma niente di più.
Tra l’altro poveraccio si alza di scatto urlando “non ti ho fatto niente!” perché a quanto pare ogni uomo al mondo ora non ha chiara la differenza tra il “provarci” e il “molestare”. (Mamma mia quanto vi prenderei a schiaffi voi che dite queste cose, schiaffi perenni).
Intanto quella cogliona di nostra conoscenza, Wren, è in biblioteca a vivere un’altra scena veramente pietosa e che fa venire il latte alle ginocchia in un chiaro tentativo di rubare il lavoro alle mucche da mungere.
La Parmalat dovrebbe far vedere questo film ai dipendenti, raddoppierebbe la produzione.

COMUNQUE sta scena di melma in cui viene inseguita qua e là tra gli scaffali (cioè ragazzi capite che innovazione? Che guizzo geniale? Un inseguimento tra degli scaffali di una biblioteca buia e solitaria, io non so come gli sia venuta in mente una scena del genere, Christopher Nolan cazzo prendi esempio! Tarantino, guarda qui! Prendete appunti, ragazzi, è così che si fa il cinema.)

Scusate so di essere acidella stavolta ma mi ha davvero innervosita tantissimo questo film.

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Poi non succede niente per un sacco di tempo aleggia soltanto questa atmosfera cupa che, onestamente, aveva rotto le balle già dieci anni fa figuratevi adesso; saltiamo cose inutili saltiamo cose inutili e ad un certo punto la sorella di quella di cui non ce ne frega niente (allora non so il nome della sorella come potete pensare che mi interessi come si chiama questa?) comincia a stare male.
Si è rotta le balle anche lei di essere in questo film? Probabile, ma non è per questo che sta male: a quanto pare quella pirla di Rory Gilmore 2 la vendetta ha cercato di contattare di nuovo Slenderman con la sorellina di quella senza nome. Brava stronza, tira in ballo pure una bambina! Ma vedi che devi morire!?

Incazzata come una biscia questa qui di cui non so il nome va da Wren, Dren, come cazzo si chiama e la trova sul davanzale della finestra, mezza in trance.

Ora.
Secondo voi almeno in questa situazione UN DIALOGO DECENTE SONO RIUSCITI A METTERLO?
NO.
Sapete cosa dice la tizia senza nome a Wren?
“Wren, dammi la mano, rischi di cadere così!”

Rischi di cadere.
RISCHI DI CADERE.

Minchia ma sei stata tu a cadere, di testa, quando eri piccola!

Poi Wren tutta piangente dice “non basta dargli qualcosa a cui teniamo, lui vuole noi!”
E l’altra fa la faccia terrorizzata e sconvolta.
Io ero in subbiglio. Sberequeck.
FATEMI CAPIRE, IN QUESTI IN QUESTI OTTANTA MINUTI DI PURA AGONIA VOI NON AVEVATE ANCORA NEANCHE CAPITO CHE VOLEVA ACCHIAPPARE PURE VOI? Cosa pensavate stesse succedendo, razza di deficienti acefale dal quoziente intellettivo di un ameba? UNA PARTITA A GUARDIA E LADRI? DEFICIENTI CONTRO TIZIO INQUIETANTE?
Madre de Dios, che fastidio.

Scema e più scema sono lì a scambiarsi sguardi di panico per circa mezz’ora quando poi SlenderMan si palesa e lo sentono al piano di sotto che muove oggetti, fa cose ignote, si guarda un film.
Io vi giuro che sono con le mani tra i capelli mentre scrivo questa roba perché per me è allucinante che ancora facciano film di questo livello.
Dicevamo, Slendy è al piano di sotto e la nostra eroica Wren, salvatrice della patria sapete cosa fa?
…Chiude la porta a chiave.Risultati immagini per i hate you gif

Ragazzi io me ne vado.
Io giuro che qui ho detto ai miei amici “sentite, io vi aspetto fuori” ma loro mi hanno costretta a rimanere.

Sinceramente non mi ricordo cosa succede poi ma tipo niente di importante e alla fine si ritrovano ancora in questa cazzo di foresta che non si sa dove sia, i genitori non si sa dove siano, a nessuno frega una mazza di queste qui (piuttosto comprensibile) e la nostra nuova protagonista -perché non è più Rory la protagonista, è la Senza Nome- ha finalmente un lampo di genio e capisce che per salvare la sorellina lei si deve sacrificare.

Ora io descrivo la scena così come accade, storpio solo il dialogo, parola d’onore che il resto succede tutto. Preparatevi.
Quindi spalle dritte, mento in alto, occhi fissi verso SlenderMan gli fa “Oh, zio… prendimi. “
Slendy allora, giustamente, si trasforma un po’ in un mostriciattolo tipo ragno, pronto a magnarla/catturarla/fare quello che deve fare… E LEI SE LA DA A GAMBE!!!
GIURO!!

Io a questo punto stavo ululando dal ridere in sala cinema, non ci potevo credere.
E’ scappata! MA CAZZO!
Ha cominciato a correre come una lepre “tieni mia sorella, addios!” e via come una scheggia.

MA LO VEDI CHE SEI UNA PIRLA?! NON RIESCI NEANCHE A SACRIFICARTI PER BENE! SEI PEGGIO DI HARRY POTTER!

Fatto sta che comunque Slendy ci fa un favore e la acchiappa lo stesso ponendo fine a questa merda di film. 
Sorellina salva, tutte le pirle morte, fatemi uscire da qui.

Mamma mia ragazzi… Mamma mia.
Sto male.
Questo film mi ha lasciata veramente provata, perché io non posso credere che ancora oggi si creino dei prodotti di questa qualità che non è bassa, è infima.
Attrici che non sanno neanche cosa voglia dire recitare, hanno una sola espressione per tutto il film e quando dovrebbero mostrare terrore o sgomento fanno solo delle smorfie; i dialoghi sono veramente inaccettabili, la trama FA SCHIFO -detto onestamente-, Slender Man non hanno saputo renderlo per niente, e cosa ancora più importante nessuno ha avuto paura mai, neanche per mezzo secondo. E non lo dico per fare la spocchiosa, se facesse almeno paura sarebbe l’unico punto positivo di questo film, ma vi assicuro che è anche al di sotto del livello dei film dei “Piccoli Brividi”, che a modo loro facevano paurissima a noi ragazzini pischelletti.

Bocciato su tutta la linea, io non posso credere di aver speso dei soldi per guardare questa cosa.

Scusate se sono stata moooolto schietta, volgarotta ecc ecc ma ormai dovreste essere abituati. Se invece a voi è inspiegabilmente piaciuto… non so, volete il numero del mio psichiatra? Vi sfido a trovare tre cose positive di questo film. VI SFIDO.

Alla prossima, spelacchiatissimi, dopo questo non andrò mai più al cinema a guardare horror. MAI. PIU.

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Film brut (ma non tant): The Open House

The Open House, un film che più ci penso più mi perplime. Di una tristezza involontaria quasi drammatica oserei dire.
Ritroviamo Dylan Minette, che a mio modesto parere sta diventando un bel fieu e anche un buon buon buon attore, spero non si perda strada facendo.
Per ribadire il fatto che io di cinema non ci capisco una mazza vi avverto che a me è piaciucchiato e al resto del mondo ha fatto schifo come poche altre cose, quindi non fidatevi di me. 
E attenti agli spoiler, che dico di tutto e di più come sempre. Vi chiedo già scusa per la lunghezza del post, sarò meno prolissa in futuro.
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Aluuuura, il film inizia col botto, nel senso letterale del termine: c’è una famigliola (in)felice in super difficoltà economiche e padre e figlio vanno al supermercato; tempo un minuto e mezzo e siamo già alla prima morte: un’auto travolge Mr Papà nel parcheggio, stecchendolo sotto gli occhietti miopi di Logan.

Madre e figlio si trasferiscono dunque nella casa di montagna più grande del mondo che appartiene alla sorella di lei, e fanno conoscenza fin da subito di Martha, la vicina di casa super inquietante che praticamente ha più denti che capelli e sta cavalcando gloriosamente verso l’alzheimer.
Che poi la guardi e pensi “capelli rossi, una vecchia giacca di seconda mano… devi essere una Weasley“.Risultati immagini per the open house martha

Madre e figlio cominciano ad ambientarsi in questa villa che ogni domenica ospita un gruppo di persone le quali vogliono vedere la casa per comprarla, e i nostri due sfigatini protagonisti devono starsene fuori dai piedi… ma siamo sicuri che i visitatori se ne siano andati tutti?

Cominciano a succedere cose bizzarre che più che altro sembrano dispettini di un bimbo di dieci anni: la ciotola dei cereali passa dalla stanza da letto alla cucina, gli oggetti si spostano o spariscono, la caldaia continua a spegnersi mentre La Mamma si lava, si sentono tonfi provenire dalla cantina a Logan sparisce il cellulare… e già qui troviamo  la cosRisultati immagini per the open house gif dylan minnettea più irreale del mondo: lui se ne frega. Se a me sparisce il telefono piuttosto ribalto la casa dalle fondamenta, la scoperchio, di certo non faccio spallucce dicendo “boh, lo ritroverò”. Io sono abbastanza convinta che dopo ventiquattr’ore di assenza di cellulare avvertirei le forze dell’ordine della scomparsa, dopo quarantotto arriverei al decesso.

Quindi uno si comincia a chiedere: ma sono dementi loro? C’è uno spiritello scemo in casa? Lo Yeti? Riccioli d’Oro? 
Ve lo dico già adesso: no. E’ un uomo. Un essere umano chiaramente deficiente che si diverte con pochissimo, in poche parole un pirla.
Ma chi è? Boh.
Perché lo fa? Doppio boh.
Perché per i primi cinquanta minuti non succede assolutamente nulla se non inquadrature di angoli della casa vuoti, anfratti da cui non sbuca nulla e ‘sto tizio non si palesa? TRIPLO AXEL DI BOH.
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Questa escalation di puttanate cose strane si conclude con loro due che una sera tornano a casa e trovano la tavola apparecchiata con tanto di candela; ammetto che questo un po’ di ansia a me la metterebbe, onestamente. Prenderei i miei quattro panni di persona povera e andrei a contemplare il mio futuro sotto un ponte, immediatamente… Col cazzo che rimango in una casa in cui qualcuno ha apparecchiato per me senza essere stato pagato per farlo.
Ma la madre è scema, povera creatura, e dice che non hanno soldi per un albergo; pure i poliziotti dicono di stare scialli che saranno stati dei bambini (ma che bambini avete lì? Che si intrufolano nelle case degli altri e apparecchiano le tavole? Sono tutti filippini?!) ordunque rimangono li in attesa di essere maciullati, noi lo sappiamo.

Immagine correlata
Logan che pensa chiaramente “che madre stupida”.

Comunque come ho già detto per un’ora non succede una ramazza, poi accade un casino della miseria nell’ultima mezz’ora. Millemila minuti di pellicola in cui noi capiamo dalle inquadrature che questi due vermi solitari non sono poi così solitari, ma niente di più finche non arriviamo a un quarto d’ora dalla fine; un po’ inquietato dall’ultimo avvenimento Logan chiama un tizio che fa la corte a sua madre e gli chiede di passare lì la notte perché se la stanno facendo sotto, ma vi dico solo che questo qui è nero, quindi RUSPA e ormai sappiamo tutti che fine fanno i neri negli horror (e in America in generale; se poi incontrano un poliziotto non ne parliamo neanche. Peggio che incontrare Freddy Krueger)

Tempo due scene e infatti ce lo ritroviamo sgozzato come un capretto (con una quantità  minima di sangue, come se si fosse tolto una pellicina da un dito) e il nostro povero Logan viene messo k.o nel vialetto di casa e successivamente inondato d’acqua fredda e lasciato fuori a morire congelato, anche perché è quasi Natale.
Il tizio pazzo intanto va dalla madre, precedentemente legata come un cotechino, e non sapendo bene che fare decide di torturarla un po’; prima le fa sentire tutta la discografia di Dolcenera, poi le fa guardare tre puntate di Peppa Pig e infine le spiezza le dita una ad una.
Una scena deliziosa. Squisita. Grazie.
Logan si ripiglia, prende un coltello, si mette a cercare madre e pazzoide e in un attimo di concitata follia -che non ha il minimo senso in qualunque modo guardi la scena- uccide la madre.
In pratica lui sta tenendo in mano sto coltello e la madre gli corre addosso urlando e autoimpalandosi. Mah. 

Poi lei, ormai morente, lo guarda negli occhi con amore e gli dice dice… “Ma i Marò?”
Non è vero, gli sussurra di scappare perché dietro di lei c’è il mega-pazzo.Risultati immagini per run forrest run gif
Per la prima volta in un film horror il protagonista fa esattamente quello che avrei fatto io: comincia a correre urlando come un matto in preda al panico.
Siamo agli sgoccioli, il nostro eroe cade, il cattivo gli piomba addosso come una pantegana sul formaggio e in una scena un po’ schifida gli toglie le lenti a contatto e gli dice prorprio “scappa adesso, pirla“. (Capite che sto killer è scemo? Sarà diventato killer per corrispondenza, non ha idea di come fare.)
Logan, cieco come una talpa, fugge nel bosco e continua a correre e correre come un cavallo al Palio di Siena. Ricordiamoci anche che è ancora bagnato fradicio e ci saranno meno mille gradi, poverino. Io sono di una pigrizia allucinante e al suo posto mi sarei sdraiata ad attendere il mio triste destino.
Credo sia la prima volta che mi dispiaccio per un personaggio di un horror.
Comunque sia ultimi tre minuti di film: è mattina, Logan si sveglia e va ad abbeverarsi al fiume come un animaletto selvatico quando uno stivale gli piomba di fianco e lui comincia a implorare per la sua vita a priori, senza neanche guardare chi è.
Come finisce? Con il pazzoide che lo strangola e lo lascia lì, muerto stecchito, per tornare in auto e andare alla prossima casa aperta per le visite. Alias verso un’altra Open House.

…Miiiinchia che pesantezza di finale. Cioè di solito mi piacciono quelli in cui muoiono i protagonisti, ma stavolta tifavo davvero per Logan perché è un personaggio un po’ diverso dai soliti cliché che vediamo e speravo che una gioia gliela si potesse dare.

Passando alla parte detective, ho letto millemila teorie su chi fosse sto benedetto killer. Io continuo a restare della mia idea, ovvero che sia stato l’idraulico.Risultati immagini per gif idraulico
Le battute “Sono già venuto qui” “Vengo qui quasi ogni giorno” mi erano sembrate piuttosto compromettenti. Non credo di essere arguta e scaltra come la Signora in Giallo però è lui anche a “ritrovare” il cellulare di Logan.

Permettetemi di fare un piccolo recap: a questo poveraccio muore il padre sotto gli occhi, cambia scuola per trasferirsi in una casa isolata dal mondo in cui succedono cose strane, perde il cellulare, uccide sua madre , scappa come un leprotto terrorizzato e infine quando pensa di essersi salvato le brache viene trovato al killer e strangolato. Così non solo è muerto, ma tutti penseranno che è stato lui a uccidere sua mamma e poi morire assiderato nel bosco.
ORA DITEMI DOV’E’ LA GIUSTIZIA, personaggi completamente del cazzo vivono, sopravvivono e si riproducono pure e lui che era quasi una persona normale viene ucciso così malamente dopo una vita infame!?

Per concludere direi che questo film è da guardare quando uno è triste e pensa che la sua vita faccia schifo. A confronto con quella di Logan siamo tutti dei privilegiati, non mi lamenterò mai piu di niente.

Tirando le somme a me questo film non è dispiaciuto anche se non è niente di elaborato da nessun punto di vista, ne di trama ne di regia ne di nulla; si fa guardare, ecco. Sarà che ultimamente ho visto cose di qualità infima… Il problema principale di questo film aRisultati immagini per what gif parte la noia è che non ha nè capo nè coda. Se qualcuno ha voglia di spiegarmi la scena con l’assistente dell’agente immobiliare gliene sarei estremamente grata. C’è semplicemente lui che sbuca da una stanza una domenica molto tardi, quindi il gruppo di gente se n’era già andato da un pezzo, dice un paio di scuse e se ne va, sembrando spaventato.
Sapeva che qualcuno era rimasto in casa? Ha avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo con il killer? E’ solamente cretino? Boh. Non ho capito. Delucidatemi, please.

Insomma, guardatelo e fatemi sapere cosa ne pensate perché io sono confusaRisultati immagini per confused gif 

 

 

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Film Brut: La forma dell’acqua. Il fascino anfibio

Ho un po’ paura a scrivere questo articolo, mi aspetto orde di fan inferocite che mi manderanno maledizioni e sciagure inenarrabili… però oh, a me ‘sto film non è piaciuto proprio, devo essere sincera. Tredici nomination agli Oscar mi fanno capire che sono io a non aver colto un pene di The Shape of Water , ne sono abbastanza consapevole. 

Guillermo Del Toro comunque ha creato un film visivamente molto bello con atmosfere piuttosto fighe, rendendo omaggio a “Il mostro della laguna nera” (che io vidi millenni fa e di cui mi ricordo onestamente pochissimo) con la sua rivisitazione in chiave fiabesca e romantica. Proprio il genere che odio, insomma, però ne hanno parlato tutti così tanto che ho dovuto guardarlo.
Vi avviso che spoilero tutto a manetta, se avete intenzione di guardarlo state molto lontani da questo post.

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Il film si apre con una suadente voce fuori campo che sta lì a monologare e porsi domande tipo “di cosa dovrei raccontarvi?”
Ma non lo so, vedi tu, io ho pagato il biglietto quindi qualcosa devi pur narrarlo.

Poi passiamo alla protagonista, “la principessa senza voce” perché muta.
Muta come un pesce.
Ba dum tsss.
La vediamo nella sua routine quotidiana fatta di niente con un po’ di nulla di contorno.(Ormai lo sapete, io faccio caso a dettagli inutili: ma c’è bisogno di riempire la vasca da bagno fino all’orlo, che appena infili un alluce straripa come l’Arno nel ’96? Figuratevi quando si mette a toccarsi, allaga l’appartamento. Due volte.)
Comunque noi la seguiamo a lavoro dove -diciamocelo- fa un po’ la sottona; okay che non può parlare, ma nessuno le impedisce di sventolare alto un dito medio.
Lei si occupa delle pulizie in un laboratorio ultra segreto dove avvengono esperimenti vari di cui non ci è dato sapere nulla e qui c’è la sua migliore amica, Zelda, un’afroamericana chiacchierosissima che la difende dalle colleghe antipatiche. 
Qui arriva il boss malvagio che emana proprio cattiveria da ogni lineamento durissimo e dagli zigomi super marcati; il cattivissimo è un razzistello sessista un filino sociopatico che si occupa della sicurezza dopo aver portato la nuova “risorsa” al laboratorio, ovvero un anfibio umanoide (che ha più fascino e carisma di molti esseri con cui sono uscita io) da studiare per battere i Russi visto che siamo in piena Guerra Fredda.Immagine correlata

La nostra protagonista un po’ inetta non si sa per quale ragione si ritrova da subito ammaliata da questo essere strano (fascino animale o fascino anfibio?) nonostante questo abbia staccato due dita al Cattivone quasi davanti a lei. 

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Cucù

Gli porta le uova, gli porta la musica, minchiazza meno male che è un posto super all’avanguardia e quel coso è da controllare attentamente! Questa entra ed esce come le pare portando dischi, pollai, sta lì seduta a cincischiare in mutese, balla, fa quel che le pare come Marquez in Argentina e nessuno si accorge di nulla… Mah. Sono più sorvegliata io al call center.

Il Cattivissimo Mascalzone insiste per vivisezionare la povera creatura quindi Elisa entra in modalità Wonder Woman e con l’aiuto del suo amico Giles e della sua amica Zelda –Risultati immagini per magikarpentrambi considerati “reietti” dalla società proprio come lei, uno perché omosessuale l’altra perché nera- salvano il Magicarp portandolo a casa di lei, che lo molla nella vasca da bagno con un po’ di sale e una strana polvere.
Lo lascia a mantecare insomma.
Elisa, io per i prodotti bagno ti consiglio la Lush, poi vedi tu.Risultati immagini per lush

Il rapporto tra i due si intensifica tanto che questi due scemuniti arrivano a fare sesso. Colpo di scena (anzi, colpo di scema, questa ha salvato una creatura completamente a caso e ora ci va a letto… o per essere pignoli ci va a vasca da bagno).

Mah.

Il fatto che lui poi abbia un pene estraibile nascosto mi ha un po’ turbata. 

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Grazie Elisa, molto delicata

Poi ci sono scene di violenza assolutamente non necessaria che effettivamente mi hanno sconvolta perché non me le aspettavo affatto. Per chi l’ha visto dico solo: “guancia del dottore” e “dita”. 

Alla fine dopo tantiiiiissime scene inutili Elisa porta Pescetto al fiume e -proprio come me quando andavo a pescare e mi sentivo in colpissima dopo aver preso qualcosa- lo vuole ributtare in acqua; solo che arriva Cattivik che spara qua e là colpendo sia lei che lui, il quale si incazza come solo un essere branchiato sa fare e gli molla un’artigliata che Wolverine levate che me fai ombra. Quindi acchiappa Elisa morente e se la porta in fondo al mar usando i suoi poteri da stramboide per farle spuntare le branchie.

E VISSERO PER SEMPRE ANFIBI E CONTENTI.

Guillermo del Toro non si smentisce mai e continua a costruire dialoghi e situazioni che a me non dicono proprio nulla. È probabilmente un mio limite, ho una sensibilità diversa, di una capra più o meno, però a me due ore di sto pesce che non si sa come impara il linguaggio dei segni e fa sesso con Elisa non ha intrigato. E’ stato come vedere tanti avvenimenti uno di seguito all’altro senza un briciolo di emozione.

A me la mancanza di introspezione in questo genere di film disturba sempre tantissimo. L’attrazione di questa donna per il “mostro” non è giustificabile, il loro “innamoramento” non ha proprio senso! Non si approfondisce niente!!! 

Capisco il fascino del simbolismo presente, però a me il tema della diversità trattato così non piace granché. No, gente, non è “come la Bella e la Bestia” per una semplice ragione: qui sono tutti e due reietti “stramboidi” isolati e senza praticamente nessuno al mondo. Non c’è lei che supera il pregiudizio e va oltre l’aspetto fisico, c’è lei che riconosce in lui la sua stessa solitudine e dice “Oh, sola io, sola tu, stiamo soli insieme”, che non è un messaggio che apprezzo particolarmente.
Sì sì, i veri mostri sono altri, l’animo delicato vince sempre, bla bla bla… Cose viste, riviste e straviste a cui questo film non aggiunge nulla di chè. 
E poi se proprio devo rompere i coglioni fino in fondo… Lei non decide proprio niente nel finale. Non è lei che lo segue in acqua, è lui che per salvarle la vita la trasforma senza chiedere nessun parere, magari lei preferiva schiattare piuttosto che diventare uno strano essere acquatico. 

Ma come ho gia detto sono io che sono limitata, se l’avete visto vi prego fatemi sapere se e perché vi è piaciuto!

L’unico personaggio che mi è piaciuto assai è Giles: “Sono nato troppo presto o troppo tardi per la mia vita”.

Ora vado a limonarmi un ranocchio, hasta luego.

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Film brut: Il Mai Nato

Io ho un problema: sono una rompicoglioni di natura, il 99% delle volte rimango delusissima dai film, in particolare dagli horror, però non riesco a smettere di guardarne alla ricerca di uno che sia finalmente fico.

A sto giro mi sfogo spoilerandovi tutto lo spoilerabile di “IlMai Nato”, film horror (non sto esagerando, è così brutto da risultare horror) del 2009.
Mi aveva ispirata il fatto che ci fosse Gary Oldman ma ho proprio fallito nella scelta. Gary? Gary sei in ascolto? Ma che fai?

Se nell’altro (Reversal:la fuga è solo l’inizio) la sciura era una copia di Jennifer Lawrence questa volta abbiamo una copia un po’ sbiadita e molto meno capace di recitare di Megan Fox (che diciamocelo, già lei non brilla nel firmamento degli attori più pazzeschi del mondo).

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proprio così

Il film si apre con la nostra protagonista -Casey non Stoner– che scorrazza come un alpaca nelle praterie,spensierata e frizzante come solo una cretina di prima categoria può essere. Trova un guanto per terra, si gira e alle sue spalle c’è il bambino più inquietante del mondo, a metà tra uno zombie e un alcolizzato, dalle dimensioni di Brunetta, che tempo mezzo secondo si trasforma in un cane con la maschera di un bambino.
Ora, io credo di aver già ammesso di essere una persona codarda, ma io me la sarei data a gambe così velocemente che l’intero globo terrestre avrebbe aumentato la sua velocità di rotazione grazie alla mia fuga.
Un momento sono qui quello dopo sono in Cina.
E lei invece, che ha i neuroni in mutua, cosa fa? Quello che fanno tutte le protagoniste dementi, ovvero si avvicina e lo segue nel boschetto.
MA LO VEDI CHE TE LE CERCHI? LO VEDI CHE MERITI DI FINIRE STECCHITA?Risultati immagini per sei stupida gif

Comunque questa scena di per sè è inutile e non succede niente quindi procediamo con Casey a casa dei vicini che fa da babysitter (ma se non sai badare a te stessa chi cazzo ti affida i figli?) e il piccolino di cinque anni a un certo punto comincia a sussurrare cose inquietanti tipo “prima gli italiani”, “Corona è in carcere per quattro foto”, “domani hai un esame” e poi “Jumby vuole nascere adesso“. 
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La nostra cretina protagonista comicia ad avere allucinazioni orribili con insetti che sbucano qua e là, bagni che esplodono, Salvini Premier, e intanto i suoi occhi cominciano a cambiare colore, cosa completamente inutile che serve solo a farci sapere che è una cosa che succede ai gemelli (e non ai capricorno o agli ariete, sia chiaro) così lei scopre di aver avuto un fratello che non è mai nato perché, come un pokémon troppo confuso, si era colpito da solo e si era arrotolato il cordone ombelicale al collo, morendo.
Secondo me più che altro aveva già capito della coglionaggine della sorella quindi ha detto “parbleau, una vita con questa? No grazie, addio“.
Come dargli torto.
Casey scopre quindi che “Jumby” era il nomignolo dato al marmocchietto mai nato (e qui capiamo che la deficienza è genetica e i genitori di lei sono portatori sani di stupidità. ma che razza di soprannome è? Ma che problemi avete? ...) e le cose cominciano ad andare sempre peggio.Risultati immagini per che palle
Succedono cose, lei parla con una vecchia sopravvissuta ad Aushwitz (e qui non vorrei fare la moralista eh, però a me ste cose tirate in ballo tanto per fare scena infastidiscono un pochetto) e scopre che *rullo di tamburi* la vecchiarda è sua nonna!
La vecchietta aveva un gemello e i nazisti hanno fatto esperimenti su di loro, finendo con l’uccidere il piccolo gemellino che però è poi tornato in vita posseduto da uno spirito che vagava qua e là perché impossibilitato a entrare in Paradiso e lei l’ha ucciso di nuovo rimandandolo nel limbo ma ora evidentemente is back.
Insomma gente avrete capito che è pieno di cose super pallose che ammazzano quel poco di tensione che le scene inquietanti di mostriciattoli striscianti avevano creato.
Se voglio uno spiegone cerco Alberto Angela, che almeno è anche un bel fieu.

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La cretina più cretina del west si reca dunque da un rabbino chiedendo un esorcismo come io chiedo del pane arabo al panettiere.
Sembra quasi una barzelletta: una cretina, un rabbino e un demone entrano in una chiesa

Per sto cazzo di esorcismo ci vogliono dieci persone che noi non abbiamo idea di dove raccattino, fatto sta che si radunano in una chiesa e all’improvviso sembra di essere ad un raduno di esorcisti anonimi. Tutti in cerchio intorno a lei “Ciao, sono Mark, non faccio un esorcismo da due mesi..” e via con gli applausi.
Continuano a succedere cose, il demone si ribella, muore gente a caso, Vettel vince la gara di Formula Uno, sembra di essere in una puntata brutta di Supernatural e questa oca padovana non fa che scappare da una parte all’altra seminando cadaveri; alla fine  il demone si impossessa del suo fidanzato e lei, che è una capra assoluta, finisce l’esorcismo col rabbino (che a quanto pare è immortale) e il povero Mark finisce stecchito.
Poi lei è li che piagne, lui le chiede “ora finirò nel limbo anche io?” E LEI NON DICE NIENTE! MA MENTI!!!!! DIGLI DI NO, CHE ANDRA IN PARADISO DA BEATRICE INSIEME A DANTE, QUALUNQUE COSAAAAA! FALLO MORIRE IN PACE SAPENDO CHE AVRA UNETERNITA DI MERDA PER COLPA TUA!!!

Che infame.
Infine abbiamo la risposta alla domanda “siamo soli nell’universo? perchè devo pagare ogni volta che prelevo col bancomat? Perchè sto demone ha cominciato a rompere le balle proprio ora?” e la risposta è…
Vi lascio un attimo per pensarci, la cosa è così ovvia che volevo vomitare.
Ci siete arrivati?
Secondo me sì.
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La demente è incinta.
Indovinate? Di due gemelli.
BRAVA.
B-R-A-V-A.
Ma sparati, cretina.
Solo la Ferragni può avere figli ormai.
Sei bionda? Sei ricca? Stai con Fedez? Non credo, quindi vedi di darti una regolata.

Insomma, questo film non mi ha fatto paura, non mi è piaciuta la trama, non mi è piaciuta la recitazione (questa qui poverina ha una sola espressione possibile, che vitaccia. Non si sa mai se è triste, spaventata, se ha visto un demone o peggio se ha visto Barbara D’Urso senza tutti quei faretti puntati in faccia… BOH.)

Io vi avverto che questa serie sui film brutti e principalmente horror potrebbe andare avanti a lungo, almeno finché non finisco tutti gli horror di Netflix. Se volete darmi consigli su film del genere vagamente interessanti io sono qua (per dirne tre che in generale mi sono piaciuti: Hoculus, The Conjuring e The Ring)

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Cinemando: La Bella e la Bestia

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Premessa: la mia videocassetta del cartone Disney “La Bella e la Bestia” è completamente rovinata da quanto è stata usata. Giornate intere passate a mandare indietro il nastro per ricominciare il film e cantare le canzoni come se non ci fosse un domani.
Io non so come abbiano fatto i miei genitori a non lasciarmi in un cassonetto, li ammiro molto.

Questo per dirvi che quando hanno annunciato il live action di quello che è il mio secondo cartone preferito (Il Re Leone è intoccabile e faranno un live action pure di quello, io strillo senza sosta da quando l’ho saputo) mi sono agitata come un fringuello in primavera, quando hanno annunciato Emma Watson come Belle sono quasi morta di infarto e quando ho saputo che nella versione originale Lumière e Tockins erano interpretati da Ewan McGregor e Ian McKellen ho proprio sbarellato e addio mondo.
(Hanno chiamato tutti i McCosi, mancava solo Donald McDonald).

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Sarete stufi di sentirmelo dire ma sono combattuta anche su questo film. Che ci devo fare, sono combattiva. 
Mai una volta che io dica “QUESTO FA CACARE” o “CAPOLAVORO ASSOLUTO” (a meno che io non stia parlando di DiCaprio, allora CAPOLAVORO ASSOLUTO DELLA NATURA), ma ci sono pregi e difetti in ogni cosa. Beh poi in me ci sono solo difetti, ma torniamo al film.

Una cosa positiva è che è assolutamente fedelissimo al cartone.
La cosa negativa è che è assolutamente fedelissimo al cartone.
No, non ho bevuto. Cioè, un po’ ho bevuto, ma non fate i pignoli.
Se da una parte è stato carino vedere tutte le scene in versione film, allo stesso tempo avrei voluto qualcosa in più, un approfondimento approfondito, una spedizione nel cuore e nella storia della Bestia… No? Sono l’unica? Io avevo già preparato l’elmetto per avventurarmi nell’animo del principe e invece…

Sì, ci sono un paio di cosette in più, ma niente di che. Anche della mamma di Belle si scopre qualcosa ma anche lì meh… 

Poi va beh, la nota dolente -in senso letterale e figurato- sono le canzoni con il doppiaggio in italiano. Io già di mio ho sviluppato un ribrezzo istantaneo verso qualunque tipo di doppiaggio e di canzone italiana in generale, sentire le mie preferite storpiate è stato un dramma. Capisco che dovevano farlo, ma è stato un dramma. 
Purtroppo adattare i testi al labiale degli attori è riuscito abbastanza male: chiunque con un minimo di occhio si rende conto che il sincrono non fa per questo film.
Poi va beh, la mia parte preferita “IO VOGLIO VIVEREEEE DI AVVEEENTUREEEE” che diventa “Io voglio ridere e stupirmi sempre“, devo davvero commentare?
Per farvi capire lo shock vi dico che ho fatto cadere la manciata di popcorn che tenevo in mano. 

Emma Watson… Meh! A me piace, mi rendo conto dei suoi limiti recitativi ma mi piace. La preferisco nel ruolo di donna forte e indipendente che si batte per la natura e il femminismo, ma la guardo volentieri sul grande schermo.batb2
Luke Evans è un figo della miseria e non ho altro da dire. No dai, ho qualcosa da dire (a parte “qualcuno gli dia il mio numero”, ovviamente): è perfetto per il ruolo di Gaston, perfetto. Però a me il suo Gaston stava quasi simpatico. Cioè a parte gli ultimi minuti, lì lo avrei strangolato personalmente, sto stronzo. Però la scena “pensa alle vedove” mi farà ridere per sempre. 

Piccolo momento delle polemiche: 

Le Fou è il primo personaggio apertamente omosessuale della Disney. 
E chissenefrega“, diciamo noi persone che nel 2017 si sconvolgono per ben altre cose, tipo i calzini a rete coi fiocchetti, ma indovinate cos’han detto la Russia, l’Alabama e la Malesia?
Esatto: “CENSURAAAA! SCHIFOOOO! BLOCCATE LA DISTRUBIZIONE! QUANDO MIO PADRE VERRA’ A SAPERLO…”
La risposta della Disney è stata, più o meno, “ma vaffanculo” e una grossa pernacchia con tanto di sbattimento di natiche a suon di musica. 
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Va beh se proprio ve lo steste chiedendo c’è stato un momento in cui mi sono quasi commossa, per quanto io abbia stoicamente cercato di rimanere salda e solida. Ma come si fa quando Tockins e Lumière si dicono addio e tutti quanti perdono vita… Datemi un fazzoletto.

E voi l’avete visto? Cosa ne pensate? Vi è piaciuto tantissimo? Avete singhiozzato alla fine come la signora a fianco a me al cinema o avete mantenuto la calma? Quanto vi siete innamorate di Gaston da uno a dieci? Io sedicimila. 
Sbizzarriveti con i commenti, io vado a cercarmi qualche foto di Luke Evans possibilmente poco vestito e poi andrò ad ammazzarmi di ripasso perché domani ho un esame.
A presto!

 

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Cinemando: Somnia.

Cinemando: Somnia

Quoque tu, Flanagan mio?

Finalmente dopo mille peripezie sono riuscita a vedere Somnia (Before I wake), il film di Mike Flanagan che aspettavo con ansia, uscito poche settimane fa nei cinema italiani.

Trama:

Jessie e Mark adottano il piccolo Cody, dopo la morte del loro figlio Sean. Appena arrivato nella nuova casa, Cody manifesta il terrore di addormentarsi. Inizialmente Jessie e Mark sottovalutano la cosa, ma presto scoprono che mentre Cody dorme i suoi sogni si materializzano nella realtà. Ma i suoi incubi si rivelano terrorizzanti e mortali.

Cody è un bambino che dopo la porte della madre passa di casa adottante in casa adottante, e ogni volta succede qualcosa di brutto alla famiglia che lo ha accolto.
Lui dice che sia colpa dell’UomoCancro.
La coppia che l’ho ha adottato invece è stata spezzata anni prima quando il loro bambino, Sean, è morto affogato nella vasca da bagno per un incidente.
Jesse e Mark presto scopriranno che i sogni del piccolo Cody si trasformano in realtà: se sogna farfalle, farfalle riempiranno il loro salotto, se sogna Sean, il ragazzino apparirà nella stanza. Ma non ci sono solo sogni belli: e se sogna l’UomoCancro?

Jessie, nonostante sia passato del tempo dall’incidente del figlio, non riesce a darsi pace: non dorme, non pensa ad altro che a Sean e si crogiola nel dolore e nel rimpianto. Quando capisce di avere l’opportunità di avere Sean ogni notte le sembra quasi una benedizione, quindi comincia a mettere foto della famiglia prima di Cody e gli fa vedere video di famiglia inducendo quindi il bambino a sognarlo.
Mark non approva, lo definisce un “abuso”, ma ‘sta stronza lei non sembra convincersene appieno e quando Cody non dorme per due notti di seguito arriva a dargli un sonnifero.
E stavolta l’UomoCancro arriva.

Mike Flanagan questa volta mi ha delusa.
Io per prima ho un rapporto molto controverso con il sonno, sono attualmente in cura per risolvere dei problemi che mi sta causando la mancanza di sonno quindi ci tenevo che questo film mi piacesse. Ahimè non è così. 

La protagonista è una persona orribile: condiziona il bambino durante il giorno per sfruttare il suo potere e gli da pure dei sonniferi, e poi passa per una “brava mamma”. 

Il bambino, interpretato dal meraviglioso Jacob Tremblay (che avevo già adorato in “Room”), è bravissimo ma causa doppiaggio italiano non sono riuscita ad apprezzarlo appieno: sono sicura che in lingua originale avrebbe fatto tutt’altro effetto.

Quello che non funziona in questo film sono fondamentalmente due cose:
il fatto che venga spacciato per un horror quando un horror non è, creando quindi false aspettative che verranno deluse al 100%. Non è un horror, non fa mai paura, non mette mai ansia. Non basta una sottospecie di mostro per entrare nel genere, e Flanagan dovrebbe saperlo!

L’altra cosa che non funziona e che rende il film sconclusionato è la gestione del tempo: si cerca di far succedere troppe cose in troppo poco tempo e in questo modo la parte di introspezione, che in un film di questo tipo è fondamentale, viene ridotta decisamente troppo per dare spazio a scene quasi inutili troppo lunghe. 

Sempre colpa del Tempo!!

La parte finale poteva essere molto bella se si fosse riusciti a ricreare l’atmosfera giusta per tutto il film, un vero peccato che un’idea tanto originale sia stata sprecata in questo modo.

In Somnia ho visto un tentativo fallimentare di riprendere il genere di Babadook, in cui il vero mostro è il lutto e la non-accettazione dello stesso. Solo che Babadook era diretto da una donna, e credo che la più grande differenza sia proprio questa. Il rapporto di una madre con il proprio figlio è qualcosa di così potente ed unico che solo una donna e una mamma può cercare di raccontare senza scadere nel banale, nel già visto, nel patetico.

Babadook ci è riuscito, Somnia no. 

A questo punto aspetterò di vedere The Conjuring 2, probabilmente non al cinema perché almeno quello voglio vederlo in lingua originale. E al cinema mi cacherei sotto.

Voi avete visto Somnia? Vi è piaciuto? Fatemi sapere!

Ai prossimi pensieri spelacchiati!

 

 

 

 

 

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Cinemando: Bambini super creepy #Goodnight, Mommy.

Miiinghia.

Con la “g” da mafioso, che rende meglio.

E’ un horror? E’ un thriller psicologico? No, è Superman!
Chissà, aii posteri l’ardua sentenza! Io di certo di non entro nel vivo della questione -ho letto discussioni chilometriche riguardanti il genere di questo film- ma alla fine chissenefrega, no? E’ un film godibile, molto ben fatto e particolare, a metà tra vari generi, andate tutti in pace santo cielo.

Goodnight Mommy, film austriaco del 2014 diretto da Severine Fiala e Veronika Franz,
presentato al Festival di Venezia.

Due giovani gemelli confinati in un’isolata casa di campagna aspettano il ritorno della madre dopo un’operazione di chirurgia plastica. Una volta tornata, con tutto il viso ricoperto di bende, nulla è più come prima. I bambini cominciano a dubitare dell’identità della madre, che vedono diventare sempre più minacciosa. Uno sguardo destabilizzante e onirico su una famiglia divisa, destinata a un fine tragica.

Lukas ed Elias, gemelli omozigoti con un rapporto quasi simbiotico.
La madre, una donna di ritorno da un intervento di chirurgia plastica al viso.
Del padre non si sa nulla se non che ha deciso di divorziare, la casa è ovviamente enorme ed immersa nel nulla.
Scarafaggi in una teca.

La donna è una madre snaturata: fredda, autoritaria, che privilegia chiaramente Elias a discapito di Lukas per il quale non prepara neanche la cena e al quale non rivolge nemmeno la parola; Elias prova a chiederle perché si comporta così con suo fratello e lei risponde con un criptico”lo sai perché”.

Cos’avrà fatto questo povero ragazzino per meritarsi questo regime di silenzio stampa? 
E la madre perché ha ricorso alla chirurgia estetica su tutta la faccia, così che il volto sia completamente avvolto da bende?

Questa mamma strana, mummificata, non sembra nè si comporta più come la donna che era stata un tempo e i due bambini cominciano a mettere in dubbio la sua identità, arrivando a legarla al letto e torturarla per farle confessare cosa sia successo alla loro vera madre.

Ansia, gente, ansia. L’idea di ragazzini che schizzano e uccidono i genitori mi tormenta, il mio terrore dell’avere figli mi sa che mi ha influenzata durante la visione. Ho già detto “ansia”?

Coooomunque (letto ovviamente alla Franklin di “tutto in famiglia”) il film è lento, lento di quel lentume che piace a me e che annoia molti, quindi vedete voi. Per un sacco di tempo non succede molto, si arriva a piccoli passi al disastro dei venti minuti finali in cui succede un po’ di tutto, da colla super attack usata in maniera sinistra a grandi rivelazioni che ribaltano la storia. Perchè la madre è una stronza di prim’ordine… O forse ha ragione a comportarsi così?

Non è il film migliore che abbia mai visto ma ho passato 98 minuti piuttosto presa dal film e inquietata dai due marmocchietti pazzerelli, nel panorama simil-horror degli ultimi tempi (non che io ne abbia visti miliardi comunque, eh) è uno dei più godibili che mi sia capitato sotto gli occhi (e gli occhiali).

Ora spoilererò senza pietà alcuna il grande twist finale quindi andate avanti a vostro rischio e pericolo.

Diciamo che la grande rivelazione shock non è poi così grande e facilmente intuibile: Lukas non c’è più, morto in un incidente causato probabilmente da Elias e che ha sfigurato la madre.
Insomma questo stratagemma del “c’è ma non esiste” è già stato usato e riusato, lo trovi da Libraccio al 60% di sconto. Diciamo pure che ci si arriva abbastanza in fretta durante il film (e se l’ho capito io vuol dire che è proprio palese, trust me)

Però, c’è un però, stavolta lo trovo più giustificato di altre volte: il legame tra fratelli omozigoti si sa che è qualcosa di fortissimo e indissolubile quindi l’idea che lo shock della morte di Lukas abbia devastato la mente di Elias mi ha convinta nonostante l’idea non fosse la più originale del mondo.

Bello, lo farò sicuramente vedere alle mie amiche più patite di questo

Ah, in Italia da quanto ho capito non è stato distribuito quindi dovete cercarlo nel web e guardarvelo subbato. Ne vale la pena!

Saluti spelacchiati.

 

 

 

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Cinemando: Oculus

Per la peppa e la peppina, comincio a latitare pure qua… sono Miss Incostanza 2016.



In questo periodo ho voglia di horror in qualunque formato: film, libri, pizza quindi sono partita con il classicissimo The Ring (muy fico) ho fatto una scelta sbagliatissima guardando Drag Me To Hell (che, perdonate il francesismo, è una puttanata colossale) ed infine sono approdata su Oculus, film del 2013 che per quanto ne so era passato un po’ in sordina.

Film Oculus: il riflesso del male

Anno 2013

Durata 104 min.

Regia: Mike Flanagan

Trama:
Il ventunenne Tim viene dimesso dall’ospedale psichiatrico in cui era stato internato 11 anni prima, dopo essere stato considerato responsabile dell’omicidio del padre, improvvisamente impazzito. Viene a prenderlo la sorella Kaylie, che, al contrario del fratello, ha passato tutto il tempo ad informarsi sugli eventi soprannaturali attorno al misterioso e antico specchio che il loro padre aveva comprato quando si erano stabiliti nella nuova casa.

Oculus è uno di quei film horror non horror, in cui non succede quasi nulla di veramente spaventoso ma per tutto il film c’è questo sottofondo angosciante e il tempo passa in fretta con la crescente sensazione che quello specchio bastardissimo l’avrà vinta.

Kaylie vuole far capire a tutti i costi a suo fratello che i suoi genitori non eran impazziti, che loro padre non era un pazzo furioso e che la loro famiglia non è stata distrutta da lui ma da quel malefico specchio in grado di influenzare azioni, decisioni e visioni di chi gli sta intorno e già solo la veemenza con la quale lei cerca di fargli capire come siano andati effettivamente le cose ricordando gli avvenimenti del passato dà intensità.

Karen Gillan, che io adoro dopo averla vista in Doctor Who, è brava come mi aspettavo e bella come sempre, ma il suo co-protagonista non tiene botta (che giovine che sono) e ha l’espressività di un sasso; ho apprezzato di più l’attrice bambina nellescene in cui c’era da proteggere il fratello minore.

La trama però diciamocelo, è un po’ poverina. L’idea è buona e tirarci fuori un film di due ore dev’essere stato difficilotto perché dai, dopo mezz’ora poteva chiudersi. La cosa che mi ha colpita e fatta rimanere attaccata allo schermo sono state regia e montaggio: ho amato molto il modo in cui Flanagan è riuscito a intrecciare passato e presente in maniera quasi destabilizzante.

Nulla da obiettare sul finale, anzi, ma devo ammettere però una cosa… non mi sarebbe dispiaciuto alla fine scoprire che era stato uno dei due fratelli -o entrambi- a compiere il massacro anni prima, ma darò la colpa al fatto che preferisco i film in cui il male sono le persone piuttosto che oggetti/spiriti/mostri vari.

So che questo film a molti non è piaciuto affato e vorrebbero cancellarlo dalla loro memoria, probablmente si tratta di persone moooolto più abituate di me al genere horror e che avranno visto decine di film, trovando questo banale e con poco mordente. Io, da assoluta ignorantona di questa branca di filmazzi, sono riuscita invece ad apprezzarlo molto  trovarlo addirittura originale, perché di film horror splatter con la trama di una tristezza e povertà incredibili ne ho visti anche io a decine, questo mi è risultato ben diverso.

Poi sì, forse la mia crush per Karen Gillan c’entra pure qualcosina eh.

Hasta la vista.