*Esce dal sepolcro come qualcuno di molto più famoso e barbuto fece anni or sono*
Dopo giorni di isolamento impostomi dal mio umore veramente basso sto tornando lentamente ad avere ritmi e sembianze quasi umane.
Voi come state?
Come ve la passate?
Siete ansiosi di ricongiungervi ai vostri congiunti, ai vostri congiuntivi e alla vostra congiuntivite?
A me che sono sola come Drogon alla fine del Trono di spade non cambia niente, rimango nella mia fortezza della solitudine ad allenarmi
Non so voi ma io sto raggiungendo un livello di intolleranza alla gente molto preoccupante. In una scala da uno a Jack Lo Squartatore io sono a livello Jack Torrance, datemi un’accetta e accetterò il mondo.

Posso fare un calmo e pacato sfogo dei miei, prima che io esploda in milioni e milioni di particelle furenti?
Oggi vorrei rivolgermi ai triceratopi che ancora popolano la nostra terra, a quegli esseri apparentemente millenari che ben lungi dal lasciare il nostro mondo continuano a trovare modi sempre nuovi per sfracellarci le parti intime a noi tanto care; parlo, ovviamente, DEI VECCHI.
Madò.
Ragazzi qua vado a ruota libera, non me ne vogliate. Ho ancora tutti e quattro i nonni ma mi rendo conto che per chi non è un loro familiare siano una piaga, ci vuole oggettività nelle cose.
ALLORA.
Questi anziani figuri escono senza mascherina, senza guanti, senza cervello, vanno al supermercato circa sedici volte al giorno e se ne sbattono le chiappe -ormai tristemente flosce e cadenti- della distanza di un metro e dei segni per terra per far capire ai clienti dove minchia devono stare. Loro, umanoidi più di là che di qua, tossicchiano, sputacchiano, prendono le mele e ogni frutto per esaminarlo da ogni angolazione alla ricerca di non so quale segno divino. Io scriverei “SEI UN PIRLA” su ogni singola banana, pera, arancia, giusto per ricordargli la loro natura, lavorassi in un market.
L’altro giorno ero al supermercato a fare i miei centocinquanta euro di spesa (cerchiamo di andare una volta ogni dieci giorni/due settimane) e sto vecchio infame arriva in cassa dopo di me E APPOGGIA IL SUO CAPPELLO SUL RULLO DELLA CASSA.
Io e la cassiera eravamo così: O_O
Quando gli ha fatto notare il suo depensaggio lui ha risposto tutto tronfio “l’ho sempre fatto, cosa cambia adesso?” CAMBIA CHE SE NON LO LEVI IMMEDIATAMENTE IO TI PRENDO, TI DISSEZIONO E VENDO I TUOI ORGANI ORMAI RINSECCHITI, OKAY?
TI DO TRE SECONDI DOPODICHE DOVRANNO VENIRE A CERCARE I TUOI PER NIENTE AMABILI RESTI AL MERCATO NERO DI COLORE.
SEI UN PEAKY BLINDER? SEI THOMAS SHELBY? EH? NON VEDO LE OCCHIAIE CHE TI SCAVANO LE ORBITE NE’ LE LAMETTE SULLA VISIERA QUINDI TORNA NEL TUO GUSCIO, VECCHIA TESTUGGINE.
Poi c’era una vecchia infingarda che invece di starsene dietro a quella straminchia di linea gialla al reparto macelleria continuava ad avvicinare il suo becco da rapace al bancone e puntava col dito contro al vetro mentre il povero addetto non sapeva più come dirle di starsene indietro. Madò, io uscirei di testa dopo quattro secondi, non potrei MAI avere contatto col pubblico in questo momento storico.
Ragazzi, io ve lo dico: GIURO CHE SE MI PRENDO IL CORONAVIRUS VADO A CERCARLI TUTTI, T U T T I.
Okay, mi sento meglio.
Ho appena finito di guadare E.T L’Extraterrestre e ho pianto ogni mia lacrima, ora penso andrò nei boschi a cercare cuccioli di alieni abbandonati.
Voi che fate? Cosa mi raccontate? Sbizzarritevi con i vostri sfoghi sulla gente fastidiosissima in tempo di quarantena, io sento che potrei andare avanti per ore ed ore.
Grazie mille per tutti i commenti all’ultimo post. Vi voglio bene.
Alla prossima!