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*Sospira in maniera plateale*

Sanremo.
Zan zaaaan.
Berlu che torna in scena e con un colpo di reni dà vita alla unholy trinity (che per chi ha visto Glee vuol dire qualcosa).
Zan zaaaan zaaaaaaaannnnn
Io che comincio ad andare da una psicologa da me rinominata ufficialmente Psycho.
Questo e molto altro
ZAAAAAAANNNNN!

Così magari riesco a portare di nuovo qualcosa di vagamente simpy su questo blog, ma anche qualcosa di lontanamente utile per qualcun altro.

Intanto facciamo un breve recap delle cose viste/lette ultimamente, che si sa mai che a qualcuno di molto annoiato possa interessare:

Filmazzi visti recentemente:

Dunkirk ovvero quando la noia corre sul filo:
Maggio, 1940. Sulla spiaggia di Dunkirk 400.000 soldati inglesi si ritrovano accerchiati dall’esercito tedesco. Colpiti da terra, da cielo e da mare, i britannici organizzano una rocambolesca operazione di ripiegamento. Il piano di evacuazione coinvolge anche le imbarcazioni civili, requisite per rimpatriare il contingente e continuare la guerra contro il Terzo Reich.

Mamma mia CHE PALLE. Io adoro Nolan, ho rotto le balls a tutti con questo film, ero carica come una molla, esaltata come un levriero prima della gara di velocità. Quindi la caduta per me è stata dolorosissima. Non l’ho proprio capito quel film. PERDONAMI CHRISTOPHER TI LOVVO LO STESSO, LO GIURO.
Ps: Harry Styles è proprio bellino e non è neanche un cane a recitare ❤

IT, ovvero il palloncino rosso più famoso del mondo:
 “ Il palloncino rosso che galleggia a mezz’aria è il biglietto da visita di una misteriosa entità demoniaca che tormenta i ragazzini di Derry, attirandoli in una trappola mortale senza vie di scampo. Nell’immaginaria cittadina del Maine dove la gente scompare senza motivo, l’ennesima vittima è un bambino di sette anni di nome George, risucchiato in un tombino durante un temporale. Un gruppo di ragazzini perseguitati dai bulli per diverse ragioni, si riunisce sotto la denominazione di Club dei Perdenti per indagare sul mistero della morte di George e degli altri ragazzi scomparsi.”

BELLO. Bello bello bello. Poco horror, anzi pochissimo. E’ più adventure che altro a dirla tutta ma mi è piaciuto tantissimo. Potrebbe addirittura essere uno di quei rari casi in cui il film è bello quanto il libro, anche perché hanno sapientemente tagliato le cose che del libro mi avevano un attimo lasciata allibita e hanno lasciato le cose importanti. Bravi, bello, date un abbraccio a Finn Wolfhard (Mike di Stranger Things) che nel ruolo di spalla comica è FANTASTICO e una cascata di premi a Bill Skasgard.

Seriozze tv:

Mindhunter, ovvero Johnathan Groff è sempre più fico:
Nel 1977 Holden Ford, negoziatore frustrato dell’FBI, trova un’improbabile collaborazione nel navigato agente Bill Tench del reparto scienze comportamentali e nella professoressa Wendy Carr, con cui inizia a studiare una nuova tipologia di assassino, il cosiddetto “serial killer” e un nuovo metodo di indagine ed identificazione del colpevole chiamato “profilazione”, andando in varie prigioni degli Stati Uniti ad intervistare tutti i maggiori e famosi pluriomicidi che stanno scontando la loro pena.mi sta piacendo un sacco.”

Sarà che c’è Johnathan Groff, sarà che i serial killer visti così da vicino sono qualcosa di super interessante, sarà che è scritta veramente bene… Io la straconsiglio. E’ un po’ lenta ma prende assai.

Peaky Blinders, ovvero non ho ancora nulla di simpatico da dire perché sono all’inizissimo:
“La storia inizia nel 1919 nella povertà della Birmingham del primo dopoguerra dove tutti lottano per sopravvivere ad un periodo particolarmente difficile dal punto di vista storico ed economico. La storia è ambientata nel quartiere di Small Heath e si focalizza particolarmente sulla famiglia Shelby, il cui capofamiglia è anche il boss della gang detta “Peaky Blinders”, dall’usanza di nascondere una lametta nel risvolto dei cappelli, in modo tale da poterla utilizzare anche come arma.”
sono all’inzio ma già mi sembra una bomba. Già si vede dalla prima puntata che la qualità c’è e che la classe non è acqua e un cast cazzuto fa la differenza già da subito.

Stranger Things 2, ovvero il nulla totale per cinque puntate: Questa stagione per me è un grande, immenso MEH. Scene troppo lunghe, puntate troppo lente, pochi eventi e tanta teoria… Una grossa differenza rispetto alla prima stagione. Hanno voluto puntare sull’introspezione ma per quello che mi è arrivato non sono soddisfattissima. Le scene di Eleven però sono sempre belle, dalla prima all’ultima puntata.

The end of the fucking world, ovvero CHE BRUTTA SERIE MA QUALE CAPOLAVORO SIETE PAZZI NON HO NEANCHE VOGLIA DI FARE UN COMMENTO PERCHE’ E’ BRUTTA BRUTTA BRUTTA. 

Librozzi:

Sto andando avanti con “Il trono di spade che avevo accantonato per mesi e che ora mi richiama a gran voce. Sono appena arrivata all’uccisione più orribile del mondo, ovvero quella per mano della Montagna al duello per la sentenza di Tyrion. Che aaaansia. Braccia che volano, teste qua e là che rotolano… Per il resto però è sempre molto fico e non vedo l’ora di andare avanti.
I miei commenti per ora sono:
“Daenery nun fa’ cazzate e stai calmina”
“Qualcuno uccida Sansa Stark”
“Gli Stark sono tutti imbecilli, dal primo all’ultimo MERITANO LA MORTE”
“Nooo Joeffrey nooo”
“Tyrion dai fuoco a tutti sti stronzi ingrati”.

Castelli di rabbia, di Baricco:
Non male. Baricco ha uno stile un po’ pesante, un po’ retorico, quasi renziano: parla, fa voli pindarici, scrive per pagine e pagine senza punteggiatura ma alla fine non ha detto niente se non tante belle parole che suonano incredibilmente bene. Ma forse è proprio questo il suo fascino.

Per il resto posso dire che sto davvero affinando la tecnica dell’infilarmi in situazioni bizzarre e dalle quali non ho idea di come uscire, ho una specie di talento. Così come ho un talento nello sviluppare interesse sentimentale per persone che non lo ricambieranno mai, ma questa è un’altra (triste) storia.
Non sono per niente immune alle rotture di cuore però, anzi. Sembra che ogni volta faccia più male. Se potessi dare un po’ di Xanax ai miei sentimenti sarebbe tutto più facile.

In tutto questo marasma di cose mi sono improvvisata fotografa ad un battesimo e le foto non fanno neanche troppo schifo. Oddio, non sono niente di che, però io c’ho provato e sono contenta di averlo fatto. Ho anche fatto le foto all’interno di una casa e oggi ho dato un esame preparato in due notti perchè quelle teste di cactus della segreteria non avevano pubblicato l’appello dello scritto ma solo dell’orale quindi ero convinta di avere ancora due settimane di tempo.
E voi come state? Cosa avete visto, letto, scritto, qualunquecosato in questo lungo periodo di mia assenza? Spero siate sempre molto più sentimentalmente oculati di me, miei cari ragazzi, perché qua marca sempre peggio. SEMPRE PEGGIO.
Hasta Luego amici, a presto.

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Quesiti fondamentali e un po’ scemi sull’umanitá. 

Salve a tutti! Hola a todos! Hello ladies and gentleman!
Okay basta. Sono un po’ iperattiva, e questa iperattività credo sia il risultato dei tre caffè in cinque ore che ho bevuto misti alla disperazione profondissima in cui riverso.
Ho dato tedesco. Ho finito poco fa dopo quattro ore di esame.
Com’è andata? Bene. Da Dio. Infatti sto considerando l’idea di buttarmi nel Sesia di testa, mirando a una roccia.

Ora sono sdraiata su una panchina nel parco, attendo che il fato decida cosa fare di me. Nah, non è vero, è che essendo di super fretta stamattina ho dimenticato di prendere una cosa che di solito non manca mai nella mia borsa, ovvero un libro, quindi scrivo questo post.

Post cretino ma che porrà delle domande a cui cerco disperatamente risposta per mettermi il cuore in pace.

Allora.

  1. Da quanti anni esiste l’umanità? Tanti. Tanti tanti direi. Da quanti anni si è notato che in estate fa caldo e in inverno fa freddo? TANTI.
    E allora come stracazzo è possibile che nei vagoni dei treni o c’è il clima della Siberia con tanto di tundra e nevischio oppure la temperatura che trovi nel Grand Canyon a mezzogiorno?
    Stessa cosa vale per i negozi. Tu devi andare al supermercato, passi le porte scorrevoli e all’improvviso ti ritrovi in Alaska e al posto dei cestini ci sono le racchette per camminare sulla neve.
    Poi torni fuori e stramazzi al suolo, stecchito, con un filino di fumo attorno a te: ABBRUSTOLITO come una bruschetta.
    Potete per favorissimo trovare un compromesso? Se volete tenere il clima della Russia in pieno inverno a me va benissimo, ma allora piazzate dei tavolini, dei divanetti… Insomma, fateci passare lì la giornata.
  2. Con sto caldo e con sta sessione estiva i miei momenti liberi li passo sul divano, piazzata dritta dritta in linea d’aria con il getto del condizionatore, a guardare “Abito da sposa cercasi.” (no comment, please)
    Ora.
    Ma io dico.
    Se la circonferenza del tuo braccio ha le dimensioni del continente europeo… perché scegli abiti super mega sbracciati? Tutte le donne del mondo hanno il terrore di quell’accumulo di ciccetta traballante che si accumula nel sotto braccio, TUTTE, anche quelle che pesano meno di centomila chili. Per questo hanno inventato le maniche lunghe, le mezze maniche, I BOLERI CAZZO, I BOLERI.
    Oppure quelle che hanno delle tette che non sono tette, sono mongolfiere attaccate al petto, e pretendono un abito con la scollatura a cuore. MA INSOMMA!!! NO, NO, NO E -INDOVINATE UN PO?- NO. ABITI CON LE SPALLINE SANTISSIMI NUMI. E’ come se io che sono piatta come una tavola da surf -ho visto tavole da surf con più tette di me in realtà- mi piazzassi addosso un vestito super iper mega aderente che mi schiaccia il petto. Al posto del seno avrei due rientranze. Due avvallamenti. Quindi non lo faccio, mi piazzo sette reggiseni e faccio finta di essere tette-munita.
  3. Maaaa i professori che fissano l’inizio dell’esame alle otto e arrivano alle dieci, precisamente, che problemi hanno? Stronzite acuta? Bastardaggine a uno stadio avanzatissimo, irrecuperabile? Poi la volta che tu pensi “ma stavolta non mi frega” e arrivi alle nove e mezza trovi la porta sbarrata perché l’esame è iniziato alle otto.
  4. Gli anziani aprono due grandi quesiti.
    Prima di tutto perchè anche in estate vedi queste persone grigette andare in giro con i maglioncini legati al collo? Ma a voi non viene voglia di picchiettargli su una spalla e avvertirli che ci sono circa settecento gradi all’ombra e che il tempo dei maglioncini è finito tipo a marzo? O sono tutti kamikazee che cercano di andare in autocombustione?
    Quesito due.
    Situazione: è mezzogiorno circa, tu stai tornando a casa praticamente strisciando e cercando ogni millimetro di ombra possibile perché sei consapevole di essere a un passo dall’abbrustolimento e vedi questi anziani che arrancano peggio di te, ansimano, banfano, lasciano scie di sudore dietro di loro come fanno le lumache, sono paonazzi e per di più tengono enormi sacchetti della spesa in quelle mani raggrinzite.
    Gente, allora. Io ero costretta a tornare a quell’ora, voi l’avete deciso, quindi la domanda sorge spontanea: COSA C’E’ CHE NON VA IN VOI?
    Se sto per collassare io che ho circa trecento anni in meno… CHE COSA VI È SALTATO IN MENTE? Cosa c’è in quel cervelletto raggrinzito? L’avete usato troppo nei vostri cinquemila anni di vita? Statevene a casa con ventilatorino o le pale (il condizionatore mai eh, fa venire la bronchite) e uscite al mattino presto come le lumache. Eddai.
  5. Questo porta al quesito cinque: ma la smetteranno mai di fare servizi su servizi sul caldo? Lo sappiamo che fa caldo. Ce ne rendiamo conto. Non abbiamo bisogno di un telegiornale che ce lo dica. Okay che tanto nessuno vi ascolta visto che gli anzianotti sono tutti in giro come mai in nessun’altra stagione, ma avete un po’ rotto le palline con i titoli tipo “caldo killer e no legittima difesa” “caldo record, verrà presto inserito nel Guinness dei primati”. E poi basta, BASTA dare un nome al caldo! Ma che è? Stavolta è Caronte, prima era Nerone, il prossimo cosa sarà? Katniss, come la ragazza di fuoco di Hunger Games? Hell Boy? O andiamo sul fantasy e lo chiamiamo Smaug come il drago de “Lo Hobbit”?
    Ma se intanto chiamassi “pirli” quelli che hanno dato il via a questa moda?

 

Va bene dai, per stamattina posso anche smettere di essere stupida. Vado a studiare per il prossimo esame che non passeró. 

Ps: mi sono comprata Pirate di Chanel, in barba a tutto e tutti. Credo di essermi innamorata di quel rosso, voglio sposarlo. 

Adieu! 

 

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Ciciarando. Allarme: pateticume a livelli altissimi.

Eeeee niente. Post nato da una serata triste e dal fatto che non ho altro di cui parlare. Potete chiudere il post direttamente qui, prometto che il prossimo sarà su un libro. Ora si tratta solo di pensieri, pensieri spelacchiati.

A questo punto pensavo che sarei stata meglio, non dico bene ma almeno meglio.

Io ce la sto mettendo tutta. Mi tengo impegnata, esco, conosco gente. Rido, chiacchiero, faccio shopping. Se sono proprio disperata studio pure.

Però ancora non riesco a mettere i vestiti che ho messo con lui, non riesco ad andare nei posti dove andavo con lui. E se proprio capita il mio stomaco si annoda, un nodo così stretto che ci mette giorni a sciogliersi.

Non ascolto le canzoni che mi ha fatto conoscere e a dirla tutta non ascolto più musica. Parlano tutte di amore, e che siano allegre o tristi non le voglio sentire in ogni caso.

Le persone felici mi danno fastidio, le coppie che si sbaciucchiano le prenderei a fucilate, la mia migliore amica che si fidanza mi fa sentire tradita. Mi abbandona così nell’oceano dei single e della solitudine, ‘sta stronza.

Quindi compro vestiti nuovi, guardo film horror, leggo libri pesanti. Studio.
Sto andando avanti, o almeno ci sto provando. E’ un po’ come se avessi una palla da cento chili legata alla caviglia: non cammino, mi trascino. Arranco.

Inciampo spesso, incespico, è come se mi muovessi a una velocità diversa rispetto al resto del mondo.

E poi ci sono serate come questa in cui nonostante io sappia perfettamente che lui è stato cattivo con me, che io gli ho dato tutto quando lui non mi ha dato niente, darei qualunque cosa per sentire le sue braccia stringermi e il suo corpo contro il mio, qui nel mio letto.

E immaginare che stia stringendo un’altra è atroce.

E allora esco. Bevo. Vado in palestra, mi chiudo in biblioteca. Studio. Piango spesso, per questo ringrazio l’esistenza degli occhiali da sole.

E’ faticoso divertirsi quando non si ha voglia di divertirsi, ma ci provo lo stesso.

Ogni tanto, quando non riesco più a fingere di stare bene, qualcuno mi chiede cos’ho.

Niente.

Mi hanno solo spezzato il cuore.
Ora cerco di riattaccare i pezzi con la colla, ma avete presente quando un piatto si rompe e piccolissime schegge schizzano ovunque diventando impossibili da recuperare? Ecco. Stessa cosa. Ci sono schegge del mio cuore che sono irrecuperabili, sparite, quindi sarà per sempre incompleto. Più forte forse, chissà. Così dicono. Io non credo.

Per come sono io le cose non mi rendono più forte, solo più insicura: mi rialzo -ci provo, almeno- barcollo, ricomincio da capo. Ma non sono più forte. Sono più sola.

 

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Dischetti leva-smalto di Kiko, la scoperta della mia vita.

 

Io vi avverto, potrei essere ancora un po’ brilla. Ho passato le ultime quagiphy3ranta ore a bere vino come se fossi Cersei Lannister e mangiare salumi come se non ci fosse un domani. Ho pure mangiato dei formaggi, cosa che mi rifiuto di fare da quando avevo quattro anni.
Posso dire una cosa? Di qualunque paese voi siate… ANDATE ALLA FESTA DEL VINO DI GHEMME. 
Bon, partiamo con il post scemo.

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Voglio rendervi partecipi della mia personale scoperta di venerdì. Cioè, magari voi donzelle lo sapete già, però per me è stato colpo di fulmine.
Venerdì sono uscita di casa pimpante come la vispa teresa avea tra l’erbetta, ero tutta allegra e zompettavo qua e là come Dora l’Esploratrice quando mi sono resa conto di una cosa agghiacciante: avevo lo smalto tutto smangiucchiato. Dovete sapere che io sono una persona molto ansiosa, “ansia” è proprio il mio secondo nome, quindi ogni volta che metto lo smalto poi sto lì a togliermelo a mano grattandolo via (perché sono cretina), ordunque spesso me lo ritrovo in condizioni pietose.
Fatto sta che non potevo tornare indietro per levarlo in modo decente e non potevo andare avanti e raggiungere l’uni perché era davvero orribile a vedersi e avevo un colloquio con una professoressa un’ora dopo, quindi mi sono rifugiata da Kiko pronta a comprare un solvente e i dischetti quando la commessa mi ha detto che c’era la cosa che faceva al caso mio.

Le luci si sono spente, uno scaffale si è illuminato, un coro gospel ha cominciato a cantare e una piccola confezione rotonda si è librata nell’aria ed è arrivata fino a me: dei dischetti già imbevuti di solvente da tenere sempre in borsetta.

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In quel momento ho capito che Dio esiste.

E niente, questa scoperta mi ha cambiato la vita.
Altro che 1492 e la scoperta delle Americhe.

Che dire, funzionano. Ero scettica, credo che nel giro di un paio di giorni si asciugheranno e diventeranno inutili, ma mi han salvato la vita. Va beh, mi han salvato le dita, cambia solo una lettera…

Da grandi dischetti derivano grandi responsabilità, vi farò sapere se diventano pezzetti di carta rinsecchiti nei prossimi giorni.

Il prezzo è di 3,95 euro, che è tantissimo considerando che sono solo 15 dischetti imbevuti di solvente, ma la loro utilità è indubbia.

E niente, buona domenica notte, io a breve uscirò e andrò a bere ancora un po’.

Hasta Luego, spelacchiati!

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Liebster Award! Che emozione!

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Uh Diu che emozione, per la prima volta sono stata nominata al Liebster Award, un riconoscimento che altri blogger conferiscono ad altri blogger con un numero di followers inferiore a 200, da ben due persone! La prima è Mariquitty che ha un blog piacevolissimissimo (insomma, andate e iscrivetevi tutti), la seconda è Baylee, il cui blog è super carino e molto più serio&professionale del mio!

Per poter partecipare è necessario seguire queste poche regole:

  • Pubblicare il logo del Liebster Award sul proprio blog;
  • Ringraziare il blog che ti ha nominato e seguirlo;
  • Rispondere alle sue 11 domande;
  • Nominare a tua volta altri 11 blogger con meno di 200 followers;
  • Formulare altre 11 domande per i blogger nominati;
  • Informare i blogger della nomination;
  1. Titolo del libro che useresti per descriverti:
    L’idiota“, del vecchio Fedor Doestocoso.
    Ma anche “Sola Come un Gambo di Sedano” mi descrive bene.
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  2. Il libro più brutto di sempre:
    Lo dico? Non lo dico? Mi picchiate?
    I pilastri della terra.
    *me la squaglio*
  3. La ricetta (dolce o salata) che ti riesce meglio;
    Mah, con i dolci in generale me la cavicchio… escono fuori cose sghimbesce e stortignoccole eh, ma dal sapore buono. Cosa mi riesce meglio? Forse i muffin.
  4. Citazione preferita:
    Sono una persona orribile, al momento non mi viene in mente nessuna citazione. Sarà che la citazione preferita devo ancora leggerla?
  5. L’estate si avvicina: quale libro non mancherà sotto l’ombrellone?
    “The catcher in the rye”, ovvero “Il Giovane Holden”. Ho deciso che quest’estate me lo rileggerò, magari in inglese giusto per rendermi conto di aver passato mille anni a studiarlo e sono ancora al livello “the cat is on the table”.
  6. Il viaggio che ti è rimasto nel cuore;
    Scozia. Scozia forever.
    Nebbia incredibile, pioggia a manetta, fango in ogni poro, una lingua che non si capisce una mazza… L’ho amata.
  7. Di quale libro vorresti che fosse fatto il film?
    Non essendo fan dei film tratti dai libri se proprio devo fare un titolo dico qualcosa di Neil Gaiman, con Stardust hanno fatto un lavoro apprezzabile in fondo.
  8. Quale scrittore/scrittrice vorresti intervistare?
    Mah, al momento direi uno qualunque degli autori di young adult palesemente offensivi verso il genere umano, i cui personaggi sono sessisti/razzisti/violenti e chi più ne ha più ne metta. 
    Seriamente parlando… Adorerei intervistare Shakespeare, credo farei un miliardo di domande su Henry V.
    Se invece si parla di persone tutt’ora viventi… R.R. Martin. Anche solo per dirgli “when you write the game of thrones, you write or you die”. Quindi muoviti, uomo malvagio.
  9. Mare o montagna?
    MONTAGNA FOR PRESIDENT. Se mi vergogno ad andare in palestra secondo voi come mi sento in costume in mezzo alla gente? Ecco. 
    In più odio il caldo, mi innervosisce proprio. Divento isterica. Il massimo che posso fare è stare letteralmente tutto il tempo all’ombra a leggere e ascoltare la musica lanciando occhiate astiose allo scellerato che mi ha convinta ad andare in spiaggia.
  10. Canzone preferita di sempre?
    Non credo esista, mi fisso con una canzone e la ascolto senza sosta ventiquattr’ore su ventiquattro ma dopo un paio di settimane ne ho le balle così piene che la bandisco dalla mia vita per un po’.
    Come quando vi mangiate un barattolo di nutella in un giorno e poi alla sola vista vi vien la nausea… Come? Non avete mai mangiato un barattolo di nutella in un giorno?!
    Addio.
  11. La foto per te più significativa pubblicata su instagram
    Devo dire che sto cominciando adesso a prenderci la mano con Instagram, smanettare con le impostazioni del cellulare e poi modificare le foto mi piace veramente tanto… Ma di foto significative per ora non ne ho messe. Cioè, per me vogliono tutte dire ed esprimere qualcosa di me e di mio, ma per ora nessuna è “la foto”.
    Se volete seguirmi su instagram cercatemi pure come la_saramandra e vedrete tante foto della mia musona Wendy e qualche altra foto più o meno seria.

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Le domande di Bailee

  1. Qual è la cosa che ami di più del tuo blog?
    Ma i miei lettori, ovviameeente! *sparge ruffianaggine a destra e a manca*
    No beh, seriamente. Quando l’ho aperto pensavo che nessuno l’avrebbe mai letto nè tantomeno commentato, è sempre un’emozione vedere il pallino arancione delle notifiche. 
  2. Hai un mezzo di trasporto (auto, moto…) preferito da un libro/film/serie tv?
    IL TARDIIIIIIIS!

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    autore dell’immagine

    Giusto per farvi capire, io non dico più “non è mai troppo tardi” ma “non è mai troppo TARDIS”. O “meglio TARDIS che mai”.
    Sono scema, che ci devo fare.

  3. Ascolti musica mentre leggi?
    Spesso sì, se non devo essere super iper mega concentratissima (tipo se leggo in inglese. Se leggo in lingua e intanto ascolto la musica il mio cervello va in mind blown ed esplode.) 
  4. Ti appunti informazioni (citazioni, osservazioni…) mentre leggi?
    Nope. Ho provato a tenere un quaderno delle citazioni, che sembrava una cosa hipster e artistica, ma dopo due frasi copiate mi sono rotta il mazzo. 
  5. È primavera: fiore preferito?
    Fiori di zucca, possibilmente fritti. 
  6. Che colore assoceresti alla lettura?
    Di primo acchito avrei detto blu, perché è il colore della calma ed è il mio colore preferito… Se ci penso però la calma è l’ultima cosa che provo mentre leggo (o almeno mentre leggo un libro bello!) quindi… ARCOBALENO!
    Banalità mode: on.
     
  7. Hai fatto qualcosa di scemo che ti va di raccontare durante l’adolescenza?
    Dipende, quanto tempo avete?
    Mah, di cose sceme ne ho fatte tante. Ne faccio tutt’ora, non oso immaginare quante ne farò… In adolescenza credo che la cosa più stupida e umilante sia stata diventare una groupie a tutti gli effetti di una band locale per il semplice fatto che il chitarrista piaceva alla mia migliore amica. Detto così può sembrare quasi interessante, ma io e lei eravamo due sfigatine e loro pure, e ci prendevano pure in giro ‘sti stronzi.
  8. Preferisci i personaggi realisti o quelli sognatori?
    Realisti come me. I sognatori mi piacevano quando ero una giovinetta adolescente, ora voglio realisti cinici e incattiviti, che non mi diano false speranze. 
  9. Ti sei mai sentit* tradit* da un* autore/autrice o da un personaggio?
    MAMMA MIA SI’. Che bella questa domanda. Gli schiaffi che andrebbero dati agli autori, a mano aperta e con un guanto orticante.
    J.K Rowling mi ha tradita non facendo morire quell’ameba ambulante di Harry Potter, prima di tutto. Era chiaro che doveva morì. Poi che cazzo, J.K… CON GINNY? CON GINNY LO FAI FINIRE?! Okay che tra esseri inutili si intendono ma è comunque inaccettabile.
  10. C’è un argomento che vorresti vedere maggiormente trattato nei romanzi?
    Forse la depressione e in generale i disturbi psichiatrici come il bipolarismo. Mi piacerebbe trovare personaggi affetti da questi disturbi, e ovviamente l’argomento deve essere trattato con competenza.
  11. Hai un’app preferita o davvero tanto utile?
    Mah, al momento l’app che uso di più è Tinder ahahah. ( <– da questa parte potete ammirare un esempio di risata finta.)

 

E le domande che io pongo (e Peggy) sperando di non essere troppo banale sono:

  1. Per la serie “non giudicare un libro dalla copertina”… Qual è il libro che avete comprato perchè aveva una copertina super figa ma siete rimasti iper delusi? (Perché succede a tutti, lettori belli e lettori brutti, quindi cacciate il titolo)
  2. Il libro e il film più brutti che vi siano mai capitati!
  3. Quale libro hai in lettura? (okay, questa è di una banalità imbarazzante, ma ho bisogno di qualche spunto per le nuove letture >.>)
  4. Puoi portare in vita un personaggio letterario: chi, perché, dove e cosa fareste? (potete sbizzarrirvi, il disclaimer “vietato ai minori” esiste per questo. Mr Darcy, sto parlando con te. E anche tu, Enjolras. La camera da letto è di là.)
  5. E se tu potessi entrare in uno dei mondi letterari dove andresti? (Narnia, Hogwarts, La Contea…)
  6. E già che siamo in tema, elenca la top 3 (o anche più, a vostra discrezione) dei personaggi più affascinanti o per i quali avete sviluppato una super cotta
  7. Il vostro suono o rumore preferito.
  8. Foto: a colori o in bianco e nero?
  9. L’acquisto più folle mai fatto
  10. C’è qualcosa che vorresti imparare a fare nel prossimo futuro?

No va beh regà mi sono accorta adesso di essere una totale incapace, sto spulciando i miei blog preferiti ma non so quanti seguaci abbiano! Visto che questo premio va dato a chi ne ha meno di 200 mi sento persa, quindi citerò totalmente a caso quelli che leggo più spesso. Insomma, se ne hanno più di 200… Amen. Giusto? Plis? In più spero che arrivi la notifica ai proprietari dei blog ora che metterò il link ai vari blog… Sono imbranata, in ogni caso chiunque abbia voglia di rispondere a qualunque di queste domande si senta invitato calorosamente a farlo. Come l’amica che ti trascina a ballare anche se tu vuoi stare appoggiata alla colonna della discoteca tutta la sera.
Ah, cito un po’ quelli che sono i miei preferiti in generale, non tutti tutti trattano di libri…voi date un’occhiata, che ne vale la pena 😉 
Librivolant
BloodyIvy
Visioni dal basso
Wwayne
Milioni di particelle
The imbranation girl
Cronache di una vita annunciata
Canti delle balene
Erigibbi
La stanza 101
Vondernebel

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Prossime letture: Neil Gaiman e Philip Roth!

Ahh le belle giornate. E le belle serate. Il sole, il cibo, gli alcolici, i giochi da tavolo, le amicizie finite perché hai comprato Parco della Vittoria, il reggere la testa della tua migliore amica che ha bevuto decisamente troppo…

A parte questo credo ci sia un qualche movimento astrale in atto perché non so spiegare il miracolo per il quale io ho passato due esami su due. Pa-pam! Non tedesco, quello non lo passerò mai, ma almeno mi sono levata altri due esami dal groppone.

Visto che ho comunque passato un’altra giornata in biblioteca perché voglio lanciarmi in un’impresa titanica a giugno e dare dieci miliardi di esami ne ho approfittato per prendere due libri:

  • “Pastorale Americana” -Philip Roth- : “Seymour Levov è un ricco americano di pastorale-americana1-665x1024successo: al liceo lo chiamano “lo Svedese”. Ciò che pare attenderlo negli anni Cinquanta è una vita di successi professionali e gioie familiari. Finché le contraddizioni del conflitto in Vietnam non coinvolgono anche lui e l’adorata figlia
    Merry, decisa a portare la guerra in casa, letteralmente. Un libro sull’amore e sull’odio per l’America, sul desiderio di appartenere a un sogno di pace, prosperità e ordine, sul rifiuto dell’ipocrisia e della falsità celate in quello stesso sogno.”
    Non l’ho ancora letto ma ne ho sentito parlare, anche perché ne hanno fatto un film di recente. Un padre che cerca di tenere uniti i cocci di una famiglia in frantumi quando la figlia compie un attentato terroristico per poi fuggire.

    La storia mi piace tantissimo, è il mio primo approccio a Roth… Vediamo se saprà conquistarmi. Voi l’avete già letto o avete letto qualcos’altro di suo?
  • “Cose Fragili” -Neil Gaiman-: Un circo misterioso terrorizza il pubblico con una performance straordi5577606_290739naria prima di svanire nella notte, portando con sé uno spettatore… Due anni dopo American Gods, Shadow va a visitare una vecchia villa scozzese e si trova intrappolato in un gioco pericoloso di mostri e omicidi… In un’Inghilterra vittoriana appena un po’ alterata, Sherlock Holmes si trova alle prese con il più inquietante delitto della corona mai registrato dalla storia… Due ragazzini si intrufolano in una festa e incontrano le ragazze dei loro sogni e dei loro incubi… I membri di un esclusivo club epicureo si lamentano perché hanno ingerito qualsiasi cosa gli fosse possibile ingerire, tranne il leggendario, rarissimo ed eccezionalmente pericoloso uccello d’Egitto… Un incalzante succedersi di invenzioni – compresa un’avventura ambientata nel mondo di Matrix – affolla questa raccolta che contiene esattamente il tipo di storie che ci si aspetta da Neil Gaiman: brillanti, originali, fantasiose, capaci di fare un salto dall’horror al gotico, di mettere un piede tra i fantasmi e le paure dell’infanzia.”
    Sarò sincera, l’ho preso quasi a occhi chiusi questo. Neil Gaiman è un autore che semplicemente adoro. E’ bravissimo nello scrivere romanzi per ragazzi e ancora di più a scrivere sceneggiature. I suoi romanzi in generale hanno un’ironia e una profondità… E soprattutto Sandman, il fumetto scritto da lui che è qualcosa di meraviglioso. Non sono molto ferrata in materia fumetti, ma davvero… Leggetelo. Non ve ne pentirete.

    Tornando a “Cose Fragili” mi sono bastate due cose per prenderlo: l’autore -un nome una garanzia- e il titolo. Perché mi sento una cosa fragile anche io al momento.

Io torno ad aspettare con impazienza il pacchetto di Mulac, perché non ho resistito e mi sono comprata un po’ di rossetti: Hocus Pocus (viola metallizzato), Satisfaction (che credo sia un amaranto-ciliegia) e Vintage (rosa-marroncino metallizzato). Sono in fibrillazione, se non mi arriva domani credo mi impegnerò a intercettare il pacchetto ovunque esso sia e accaparrarmelo. 

Fatemi sapere voi che letture state facendo, come sta andando la vostra vituzza, aggiornatemi come una pagina di google. 

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Librando: Io e Mabel, e chiacchiere varie

Ommmmmioddio, sono tornata in palestra dopo due settimane di inattività (lo so, faccio schifo e merito i risvoltini forzati) e stavo per morire, collassare lì con i miei due pesetti da dieci grammi.
Ho visto la luce e ho sentito proprio cori di angeli risuonare qua e là, credo di essere stata ad un soffio dal raggiungere il Creatore. Avete presente in The Sims quando arriva il Tristo Mietitore e ci si gioca la vita a scacchi? Ecco, chiunque abbia giocato per me ha vinto ma c’è mancato poco.
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Puttanate a parte, finito l’allenamento ero distrutta. Disintegrata nel corpo e nella mente. MAMMA MIA CHE FLACCIDUME UNICO, credo di non avere dei polmoni ma delle minuscole sacche d’aria come i passerotti. Non ho fiato. Se soffio per fare le bolle di sapone finisco in rianimazione.

A parte che l’allenatore (ancora  non ho capito come chiamarlo, se ne sta lì a chiacchiere con tutti e ogni tanto mi lancia occhiate di disprezzo) mi ha cazziata come se non ci fosse un domani. E’ stato inutile pigolare “ma…gli esami… sessione primaverile…”, mi ha fatta sentire una cacchetta di chiuaua.

In ogni caso è una questione di priorità e personalmente vorrei laurearmi entro i quarant’anni; se questo significa saltare sessioni in palestra e diventare un metro e settantatrè di altezza per due di larghezza va bene così, vuol dire che rotolerò in giro risparmiando sulla benzina.

Ho intanto finito Io e Mabel, e devo dire che mi è piaciucchiato. Si parte da un lutto e si arriva molto lontano tra battiti d’ali, beccate dolorose, cadute e risalite. La protagonista 6720950_1265978si aggrappa alle ali di Mabel nel tentativo di uscire dalla depressione in cui è caduta, arrivando ad avere un rapporto quasi morboso con l’animale, chiudendosi in un microuniverso in cui esistono solo lei il suo astore. Impara ad essere meno umana e racconta di T.H White (autore delle storie di Merlino narrate ne “La spada nella roccia”) e della sua omosessualità repressa, racconta di come si è chiusa sempre di più allontanando il mondo intero che non capiva il suo dolore. E poi parlra di come è riuscita a riaprirsi alla vita e a donarla anche a Mabel.
Un po’ pesantino, un po’ lentino (e non un polentino, fate attenzione), le parti su White mi sono interessanti ma di una pesantezza disumana, i pesi che sollevo in palestra non sono nulla in confronto, ma in generale è stata una bella lettura.
Sto evitando accuratamente di fare battute sugli uccelli, dico solo che me ne sono venute in mente dodici fin’ora.

A me le storie con gli animali turbano sempre emotivamente, sono un’animo sensibile, quindi ora il mio unico desiderio è darmi alla falconeria; già mi ci vedo a farmi fare a fettine le braccia dagli artigli di un astore.

Non riesco proprio a scrivere un post serio oggi, scusatemi. Sarà l’esame di didattica che mi ha risucchiato i neuroni e li tiene in ostaggio, non so. L’idea di essermelo tolta per sempre mi riempie di gioia.

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io dopo l’esame

Perché di cose da dire su questo libro ce ne sarebbero, e anche parecchie: la grande metafora dell’accettazione e del superamento del lutto, il legame unico che si può instaurare con un animale, l’accettare l’ineluttabilità della vita… Come vedete anche io so parole difficili come “ineluttabilità”, siete sorpresi eh? Conosco anche parole di tante sillabe, checchè voi pensiate. Tsk.

Ora ho lì sul comodino a fissarmi “Generazione Perduta”, credo lo comincerò a breve anche se mi spaventa un po’ e mi irrita molto l’impaginazione. Okay, sarò pazza, me ne rendo conto, ma hanno lasciato tipo mille centimetri di margine da ogni parte come nei libri per ragazzini e la cosa mi altera molto.

E voi cosa state leggendo? Ditemi, che ora che ho di nuovo la tessera della biblioteca mi sembra di avere le chiavi del mondo. 

Alla prossima, spelacchiati!

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Randomando: Saga dell’area X, sessione d’esami e boiate varie

Avete presente la sigla di Smallville?
SOMBODY SEEEEEEEEEIIIIIIVVVVVV MIIIIIIII! I DOOOONT’ CARE AO IU DU IT, GIUST SAIIIIIVVVVV MEEE CAMOOOOOON!

Ecco. Qualcuno mi seiv, che qua la situa è drammatica. O grammatica. Tedesca, per esattezza.

Oggi post un po’ del piffero perché mi sto asciugando sul divano.
Qui piove.
Qui piove e io, in centro, ero senza ombrello.
Qui piove e io, in centro e senza ombrello, avevo il pc nella borsa. Il pc è un macbook pro costato ai miei probabilmente qualcosa come uno stipendio intero e se dovesse succedergli qualcosa mi pesterei a sangue personalmente, tutto da sola. Mi assolderei per picchiarmi.
Quindi tutti i miei sforzi si sono concentrati nel raggiungere la biblioteca o la fermata del bus tenendolo in salvo, quindi sono semplicemente zuppa. Non pan bagnato, zuppa.
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Comunque… come avrete forse intuito la sessione d’esami è praticamente arrivata e io sono nella shit fino al colletto del maglione (perché qui fa ancora un freddo canide), ordunque i miei pochi neuroni sono tutti impegnati.
Sto passando le mie giornate in biblioteca, in religioso silenzio, a fare schemi, trascrivere cose, fissare i ragazzi carini che studiano medicina nei tavoli davanti, pensare come uccidermi in caso venissi bocciata… Il mio tunnel carpale non ringrazia affatto questi pomeriggi da scribacchina.tumblr_mzr80661kq1skoh0fo1_500

La cosa positiva è che passando in biblioteca qualcosa come dieci ore al giorno mi sono rifatta la tessera e ho superato il megablocco del lettore che mi perseguitava. Ho portato a casa ben quattro libri in due settimane, e per ora ho letto i primi due della saga “Area Xhttp3a2f2fmashable-com2fwp-content2fgallery2fbook-lovers2frapunzel-books” di Jeff Vandermeer, famosissima e di cui hanno già parlato tipo tutti quanti. Tra l’altro, voi l’avete letta? Devo dire che mi intriga anche se “Autorità” è stato abbastanza pesantino da leggere, in generale ho paurissima che il finale sia pessimo perché dare un finale decente a questo tipo di storie è sempre difficilissimo… Non spoileratemi se l’avete letto ma ditemi pure se il finale vi ha appagati.

Ho portato a casa anche “Io e Mabel“, romanzo sull’accettazione del lutto, sulla falconeria, sul rapporto uomo-animale e su (credo) molte altre cose, e “Generazione Perduta“, di cui avevo visto il film (con Kit Harington <3) che mi era piaciuto veramente tanto; so già che sarà una lettura impegnativa e probabilmente pesante, ho letto qualche pagina per farmi un’idea della scrittura della Brittain e mi sembra molto capace ma anche molto prolissa. Vedremo come va.
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Purtroppo la mia costanza in palestra è andata a farsi benedire, visto quanto sono indietro con lo studio ho dovuto dare la precedenza ai libri e mi sto limitando a fare addominali e squat a casa, ogni sera, nella speranza che serva a qualcosa. Boh. Io ho sempre una pancetta che potrebbe far invidia a Babbo Natale, a dicembre prossimo sarò io a consegnare regali. 

E voi cosa state leggendo? Cosa state guardando? Vi state palestrando in vista dell’estate, al contrario mio che anche quest’anno sembrerò Patrick di Spongebob? 

Arrivedervi, Spelacchiati, torno a studiare come se non ci fosse un domani! 

 

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Randomando: post inutile della domenica

Avete presente quando sentite di aver toccato il fondo e poi scoprite che il fondo ha una cantina? Ecco, io ho scoperto che sotto la cantina c’è un pozzo. E probabilmente c’è pure Samara, giusto per non farmi mancare nulla.
Sento che mi sto trasformando, sto diventando Grillo. Ho il VAFFA facile, sempre sulla punta della lingua. Vaffamando chiunque mi capiti a tiro perché la mia gestione della rabbia non sta proprio procedendo tanto tanto bene e mi sfogo così. Così e mangiando pane e marmellata, quindi sono grassa e arrabbiata, un’accoppiata da paura.
All’interno del post ci saranno piccoli messaggi subliminali non indirizzati a voi ma che trasmetteranno a voi lettori il mio mood incazzato. 

vaffanculoooo

Mi sono anche accorta di non avere più l’età per avere la febbre.
Un tempo reggevo bene, tenevo botta. Avevo quaranta di febbre e scorrazzavo per la casa come un fringuello, contenta di non dover andare a scuola e sperando che mi durasse tutto l’anno così sayonara matematica! Bye bye educazione fisica!
L’altro ieri invece avevo 38.5 e sembrava stessi morendo, sembrava quasi che fossi un uomo, il che dice tutto. 
Male ovunque, sonno a ogni ora del giorno e della notte, la testa con dentro un rave party pesante… Mamma mia. Volevo chiamare un prete per l’estrema unzione, poi mi han fatto notare che forse ero un tantino melodrammatica e mi sono limitata a spiaccicarmi sul cuscino a faccia in giù per il resto della giornata.

Vai a fare in chiuuuuul

In questi giorni di malanno ho cominciato “Delitto e Castigo“. Così, una botta di vita. Sono all’inizio inizissimo quindi non posso dire molto, ma lo stile del vecchio Fëdor mi piace assai: sembra di essere nella testa del protagonista o forse addirittura sembra di essere il protagonista; per ora mi piace molto. Mi trasmette tanta disperazione e tanta umanità, sembra impossibile sia stato scritto addirittura prima del Novecento. 

vaaaaaaaaffancuuuuuuloooooo

Stanotte in America ci sarà la notte degli Oscar, ma mentre l’anno scorso ho fatto nottata per tifare senza alcun pudore per Leonardo, quest’anno passo. Mi vergogno molto di me stessa ma credo di aver visto solo due o tre film di tutti quelli candidati e vi assicuro che non è mai successo negli ultimi anni; di solito mi impegno a recuperare tutti quelli che corrono per la statuetta -soprattutto i film stranieri, spelacchiati, soprattutto i film stranieri meritano!- ma a sto giro non ce l’ho fatta. Ho miseramente fallito. Anzi, non c’ho proprio provato… L’anno prossimo mi rifarò, lo ggggiuro.
Voi seguirete la serata? Avete qualche film tra i candidati da suggerirmi calorosamente? 
So che tutti sono impazziti per La La Land... Io non l’ho visto quindi sto per dire cose totalmente random secondo il mio frizzantissimo intuito, ma.. secondo me vincerà pochino. Non so, così a naso mi viene difficile pensare che gli Academy faranno vincere un musical. Ora che l’ho detto probabilmente sbancherà e io andrò in un angolo a piagnucolare.

vaffanculoooo

Penso che uno dei prossimi post potrebbe essere su Tinder, a qualcuno possono interessare le mie (dis)avventure su una chat di incontri? Potrei avere un po’ di aneddoti divertenti da condividere, che ne dite?
Ora andrò a farmi una tisana al finocchio (vorrei fare facili battute ma sono una donna adulta, seria e composta quindi eviterò) e cercherò di non mandare messaggi stracolmi di insulti a una certa persona, perché that’s not my style.
(Ma ehi, se stai leggendo questo post… Le foto con lei puoi infilartele direttamente su per il deretano, grazie. E vaffanculo.)

Fatemi sapere come sta andando la vostra domenica sera, le ultime visioni e le ultime letture che avete fatto! C’è qualcuno che sperate vinca tutto quanto agli Oscar? Avete letto qualcosa di Dostoevskij? (Non potete capire l’impegno che c’ho messo per scrivere correttamente il suo cognome, datemi un premio… Accetto volentieri DiCaprio come premio eh). Fatemi sapere di tutto e di più che qua si ha voglia di ciciarare un po’! 
A presto! 

 

 

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Acquisti e regali, storia di un’ossessione

Acquisti&Regali

Ovvero la storia di un’ossessione

Alors, mon amours, uh la la… La mia dose giornaliera di francese è esaurita.
Metto le mani avanti, anzi, avantissimo e vi dico già che una delle cose di cui vi parlo è un regalo. Anzi, è una cosa comprata con una gift card.
E sì, siorre e siorri, sto parlando della sola, unica, inimitabbile (beh su questo punto qualche dubbio c’è visto di dupes ce ne sono a bilioni)… Naked 3!
*spruzzi di champagne, orchestre che suonano, fuochi d’artificio in ogni dove*

La mia prima Naked, people, non siete emozionati per me? Io lo sono. La adoro. E’ la mia bambina, il mio tesssssoro 

Diciamo pure che ora mi trucco anche per portare fuori il cane.
I colori sono bellissimi e mi stanno pure decentemente, in barba a chi mi ha detto con aria altezzosa “ma sono colori freddi, tu puoi prendere la 1 al massimo“.
Non credo proprio, bitch

La 1 arriverà a Natale.

Non essendo soddisfatta (no, non è vero ero soddisfattissima, ma tant’è) mi sono recata al CAD perché ho un buono di sette euro su una spesa minima di 20 fino al trentuno di agosto, e lì… Ho preso un’altra palette.
Lo so, devo avere qualche problema. 
Avevo la naked 3 nella bella bustina di sephora e mi sono comprata la palette Beige della L’Oreal, uno dei numerosi dupe della Naked 1.
The best of both worlds, capite?
A sedici euro invece che ventitrè… Non potevo non farlo.

L’ho già provacchiata, non è malissimo ma non è nemmeno il massimo. E’ una palettina nella norma, l’ho presa volentieri con il buono a prezzo pieno non so se l’avrei acquistata.
I colori sono un po’ polverosi ma niente di drammatico, quelli shimmer li trovo stranamente più pigmentati e scriventi dei matte, e quelli matte scuri sono più pigmentati di quelli chiari. Comunque davvero non è male, forse i marroni sono un po’ tutti uguali sulla palpebra…
Escono fuori sia look naturali che più strong, ecco. Se dovessi darle un voto credo sarebbe un onesto 7/7.5

I miei attacchi di panico/ansia/cose strane si presentano ancora quando pare a loro ma mi sento un pochetto meno pazza di prima, vediamo come si evolvono le cose… Intanto io compro.
Non si sa mai.