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Serie Brutt: Panic 1×02

Ahhhh che bella la vecchiaia che mi alita addosso come un ramarro con l’alitosi.
Oggi è il mio 27esimo compleanano e io mi sento ancora più scema e infantile del solito, dite che è normale? Posso mettermi a giocare coi regoli e attaccare le figurine dei Pokémon in giro?

Il giorno del mio compleanno non è mai stato tra i miei preferiti; io che rifuggo le attenzioni come Beep Beep scappa da Willy il Coyote non amo particolarmente le persone che mi festeggiano. Anche perché non ho fatto niente di meritevole di festeggiamenti, mica ho deciso io di venire al mondo a complicare l’esistenza di tutti gli sfortunati che sono entrati in contatto con me.
In più essendo un esserino piuttosto patetico c’è una componente di autostima che mi fa pensare continuamente “non merito affetto/regali/squilli di trombe”, ma questo è solo per ricordarvi che per quanto io sia cretina c’è una parte per niente simpatica che alberga in me.

Ma passiamo all’argomento del giorno, che non è la mia vecchiaia ma la seconda puntata di “Panic”.

Panic stagione 1, la recensione della serie tv di Amazon Prime Video

Credo che sia una prerogativa di questa serie iniziare con il nonsense assoluto.
Heather parte col monologo e fa “ognuno di noi ha qualcosa da nascondere…” e inquadrano Natalie che si liscia i capelli “abitudini segrete” e inquadrano Dodge che si allena in garage COME SE ALLENARSI FOSSE UN’ABITUDINE SEGRETA, NON E’ CHE SI NASCONDE COSA C’E’ DI SEGRETO?

Secret GIFs | Tenor


Natalie, l’amica della protagonista, è incazzata come una biscia con Heather perché quella cretina ha deciso di partecipare a Panic, il che significa che dovranno gareggiare l’una contro l’altra, e non so perché questo dovrebbe farla arrabbiare ma è così. Non è che può partecipare solo lei, che cazzo di gara sarebbe? Ma tutto a posto?
Comunque le due cretine fanno pace e fanno un patto: si alleano (ma poi allearsi cosa che sono prove individuali?) e se una delle due vince divide i soldi con l’altra.

Io davo per scontato che dividersi i soldi fosse in qualche modo vietato, MA PERCHE’ NON FANNO TUTTI COSI ALLORA? MA CHE PROBLEMI HANNO? E QUESTE PENSANO DI ESSERE DUE GENI AD ESSERE GIUNTE A QUESTO PATTO, MAMMA MIA CHE MENTI BRILLANTI, EINSTEIN GLI FA UNA PIPPA AL SUGO IN CONFRONTO!
Tra l’altro Natalie appeso in camera ha un cartellone con tutte le foto dei partecipanti a Panic -una roba proprio normalissima neh?- e suo padre che è un poliziotto non se ne accorge. Okaaaay.

Intanto Heather cerca lavoro e pensate un po’ la casualità, una vecchia cerca proprio qualcuno che la aiuti nella sua fattoria di settecentomila acri.
Allora, io lo so che mi fisso sulle cose sbagliate e sono puntigliosa, però cazzo UNA DONNA ANZIANA CHE CERCA AIUTO PER LA SUA FATTORIA E ASSUME UNA RAGAZZINA? CIOE’, SERIAMENTE? NON UN BRACCIANTE, NON UNA PERSONA CON ESPERIENZA CON GLI ANIMALI, NO, PRENDIAMO UNA LICEALE DEFICIENTE, CHE OTTIMA IDEA!
MA CHE AIUTO VUOI CHE TI DIA QUELLA MENTECATTA, AL MASSIMO SI METTE A MANGIARE IL BECCHIME INSIEME AI POLLI!

Basta, vado avanti.
Arriviamo alla seconda prova, che è probabilmente la più seria di tutte quelle che vedremo ma comunque non ha senso niente e odio tutti ormai: i concorrenti devono arrampicarsi su sto cazzo di granaio e percorrere una passerella strettissima con l’ovvio rischio di cadere di sotto e sfracellarsi.
Ricordo che fanno queste cose non per gloria o per idiozia, cose che sarebbero più sensate visto che si parla di adolescenti, ma per una barcata di soldi che hanno versato loro stessi durante l’anno.
Comunque.
Va bene tutto eh, però se c’è un casino incredibile perché l’anno precedente sono morti due tizi è mai possibile che una prova preveda una cosa del genere? Ma perché siete così MONONEURONALI da partecipare? E perché nessuno del pubblico chiama la pula?
Ve lo dico io perché: PERCHE’ SONO TUTTI DEI PIRLI!

Effettivamente mi è venuto da chiedermi io come mi sarei comportata davanti ad una prova così, e l’unica opzione per me sarebbe raggomitolarmi e piangere perché col cazzo che mi faccio dieci metri a un’altezza superiore ai tre centimetri da terra.

Comunque passa il primo, poi va Ray che è un figo incredibile e tutto spavaldo zompetta su quella passerella come se fosse stata larga trenta metri, e poi purtroppo per noi tocca a quella piaga sociale che è Heather.

Equilibrista GIF | Gfycat

Natalie, quel genio, le da un consiglio incredibile prima che lei si inerpichi lassù:
“Vai,ricordati solo una cosa:non guardare giù.”
E tu ricordati solo una cosa: non essere così cretina.
Ma che razza di consiglio è, cosa dovrebbe guardare? In su, così precipita nel vuoto in zero due secondi?
Comunque lei va, è terrorizzata come me di fronte ad un’equazione di secondo grado, comincia a zampettare sulla passerella ma non si sa bene come cade in ginocchio e rimane paralizzata dalla fifa; dunque Ray, che era rimasto alla fine della passerella per guardarla e che è chiaramente innamorato cotto di lei, comincia a dirle cose a caso un po’ per fare il figo ma soprattutto per distrarla dal panico e farle finire sta cavolo di prova.
Ray, se vuoi venire a incoraggiare anche me a fare qualunque basta dirlo. Tvb.

Who Is Ray Nicholson From Panic Amazon Prime? – Meet Him On Instagram -  Wiki Project

Poi tocca a Dodge ma mentre è a metà percorso quel fijodena (che sta per “fijo de na mignotta”, soprannome rubato a Claudiodibiagio) di Ray lo acceca con un puntatore laser e quello per poco non cade; rimane appeso alla passerella come un macaco su una liana (non so se i macachi si appendano alle liane, lasciate correre) e con l’agilità di una persona agile si rimette in piedi e finisce anche lui la sfida.

Giustamente Dodge quando scende da lì è incazzato nero, blu, verde, insomma è di tutti i colori e va a pestare quel deficiente di Ray, dunque scatta la rissa ma proprio in quel momento arriva la pula; dopo diverse scene di una noia veramente soporifera infatti i poliziotti sono riusciti a decifrare i simboli con la data e il luogo della sfida (una roba che non ho minimamente capito, c’entrano i numeri romani e le lettere latine… Ma che è, ma ‘sti zoticoni sono andati tutti al classico? Ce li vedo proprio ‘sti texani col Rocci) e cercano di arrestare un po’ tutti.

Dodge, Heather e Natalie se la squagliano e quella sgallettata di Natalie ci prova immediatamente con il baldo giovine mentre Heather… Niente, lei è scema e completamente inutile senza prospettiva di miglioramento. Anzi, diventerà sempre più fastidiosa col passare del tempo, è come un vino al contrario: invece di migliorare diventa sempre più capra.

Il poliziotto Jimmy Cortez torna a casa da sua moglie Melanie che è praticamente me: si sta fumando una sigaretta in salotto con un bicchiere di vino rosso in mano; Melanie è tutta strana da giorni e sul suo pc Jimmy trova i video di loro figlio, Jimmy, e la sua fidanzata Abby; si, quelli schiattati l’anno prima a Panic.

Ha senso qualcosa? No.
E’ tutto molto noioso? Sì.
Vado avanti a guardare ‘sta roba? Mah.

Insomma miei cari Spelacchiati, qua sono le due di notte e io sono vispa come un grillo in mezzo all’erba, dunque se qualcuno è sveglio lo prego di commentare immediatamente così mi sento meno sola.
Voi come state? Come vivete il giorno del vostro compleanno? Sono solo io la pazza o anche voi lo odiate e vi da un misto di tristezza, senso di fallimento assoluto e totale imbarazzo?
E per quanto riguarda Panic… Non so neanche cosa chiedervi, se l’avete visto mi dispiace per voi, se non l’avete visto BRAVI, statene lontanissimi!
Hasta la Pasta!

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Riflessioni alcoliche del giorno

L’aperol shackerato con il gin è molto buono.

Gli shot tequila, menta e tabasco sono molto buoni.

La birra Corona con dentro gocce di tabasco è ottima.

Il Negroni con il gin non è buono.

Il Pastiss “fa schifo ma è buono”.

Sul Bloody Mary ho ancora dei dubbi.

Ora che vi ho sciorinato le mie scoperte alcoliche frutto di serata più o meno (s)piacevoli possiamo passare ad altro, va. Se provate qualcuno di questi cocktail (o se ne avete altri da propormi, bestioline spelacchiate) fatevi avanti e ditemelo!

Giusto qualche piccolo aggiornamento sulla mia miserabile vita, sperando di farvi sentire meglio riguardo la vostra:

  • sono stata baciata da una persona che non volevo mi baciasse
  • Mi sono tirata indietro da una situazione MOLTO piacevole perché la persona in questione è impegnata, e per quanto io sia cretina ho una morale e un’etica che mi impongono di non fare quello che mi farebbe stare bene, ed essere rispettosa della sua relazione. Anche se lui non lo è, mi rende le cose molto difficili e ci penso da giorni.
  • Il Pirla ha portato la sua dama in vacanza, dopo un mese di frequentazione, e la cosa mi ha dato una stilettata al cuore (dite che prima o poi smetterò di chiedermi “ma perché io non valgo la pena? Cosa gli ho fatto, perché non mi vuole?”)
  • Quindi capirete che l’alcol al momento è mio alleato. Il mio fegato a breve chiederà il divorzio da me, me lo sento.
  • In tutto questo sto divorando Peaky Blinders, che al momento è la mia unica ragione di vita. Ragazzi, quella serie è oro, andate e guardatene tutti (ma giu le zampette spelacchiate da Cillian Murphy perché è mio.)
  • Voi state facendo qualcosa di produttivo? Anche voi vi siete trovati in situazioni un po’ del pene, controverse, in cui fare la cosa giusta sembra suuuper difficile? Tra l’altro l’opinione pubblica dei miei amici si divide in:
    1. “Sara, vai, escici, fattelo, fai quello che vuoi perché quello impegnato è lui e tu non hai obblighi verso nessuno, se non te stessa. Meriti di stare bene e se lui ti piace la sua situazione sentimentale deve gestirla lui, non tu”
      “Brava Sara, fai la cosa giusta, lui è uno stronzo perche è disposto a tradire cosi la sua ragazza ma tu non ti immischiare”.
  • Voi che dite? Partono i sondaggi qua, sbizzarritevi.
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    Paturnie e lamenti del sabato notte

    Spelacchiati del mio cuoricino, stanotte va cosi. Stanotte piango e mi dispero per motivi futili, che vi devo dire… mi sembra di essere tornata sedicenne, grazie al cielo almeno non devo fare verifiche di matematica. Brividi solo a pensarci.

    Per fortuna, come diceva una donna molto più bella di me, “domani è un altro giorno”.

    Un altro giorno in cui spero di non fare minchiate, detto proprio cosi, in maniera delicata e signorile.

    In realtà non penso di aver fatto niente di male, certamente non lo chiamo “errore”… Dai, lo dico: ho baciato una persona. Un amico. Entrambi single, entrambi ubriachi, ci siamo fatti prendere dal momento. Anche più di un momento, a dirla tutta. Ci siamo fatti prendere dalle ore, piu che altro.

    Non so cosa mi sia successo, di solito quando sento di stare per agire di impulso mi prendo mentalmente a schiaffi finché non torno abbastanza lucida da pensare alle conseguenze e, in genere, evito di fare qualunque cosa… stavolta mi sono lasciata prendere la mano. Letteralmente, mi ha preso la mano nella sua mentre mi stringeva i fianchi e mi baciava con passione sotto casa mia.

    E ora? Ora il mio cervello va in tutte le direzioni. Perché è successo? Mi piace? Gli piaccio? Era una cosa fisica e basta? Ho rovinato gli unici rapporti che per me contano davvero? L’ho ferito? Dovrei scrivergli per parlarne? Facciamo finta di niente? E se lui e gli altri non vogliono più avere a che fare con me perché ho scombinato l’equilibrio della combriccola? Perché devo pagare quando prelevo con il bancomat?

    E il suo amico, Il Pirla cosa ne penserà? Mi sono giocata tutte le possibilità che avevo con lui per una limonata sotto casa mia, perché sono cosi deficiente?

    Dio, ti prego, vieni a prendermi.

    Ragazzi, scusate. Stasera va cosi, domani mi metto a rispondere a tutti i vostri commentini, che adoro sempre ❤️

    Se volete insultarmi nei commenti perché sono un esserino debole è patetico fate pure, nessuno vi fermerà. Se invece volete narrarmi della vostra vita sentimentale e dei trusci che avete passato penso vi vorrei ancora più bene!

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    Un po’ di meme per tenere alto il morale

    … Mamma mia. Volevo scrivere un post sulla seconda stagione di “13” (spoiler: fa cagher) ma ho commesso l’immane errore di leggere dei commenti della gente sulla situazione del nostro governo e ora voglio solo bere del cianuro e farla finita per sempre.
    Per riprendermi e per allietare la vostra giornata ho deciso di riunire alcuni dei meme che più mi hanno divertita, anche perché se non la prendiamo a ridere è la fine.
    Vi avverto che ho il dente avvelenato sia perché sono a dieta e sto morendo di fame, il che mi rende nervosa come una vipera, sia perché la politica italiana mi ha proprio frantumato le balle (come a voi tutti, immagino, solo che sapete controllarvi meglio di me.)L'immagine può contenere: 1 persona

    L'immagine può contenere: 5 persone, persone che sorridono, testoDopo l’incontro delle due menti geniali –Mr Ruspini e Mr Dimaionese– il governo sembrava pronto ma poi, come un pokémon selvatico, è comparso Mattarella dall’erba alta e ha detto che il nome proposto come Ministro dell’Economia non andava bene per un cazzo e ha posto il veto; panico generale, Salvini e Di Maio impazziscono completamente, “Mattarella è un venduto, schiavo dei poteri forti e della Germiania, ALTO TRADIMENTOOOO!” e in maniera molto matura mandano a rotoli tutto quello che è stato fatto fino a quel momento.
    Per un nome.
    UN NOME. 
    Devo esprimermi? Meglio di no.
    “Noi per il bene degli italiani faremmo qualunque cosa!” 
    Però trovare un’alternativa a Savona era chiedere troppo, suppongo. 
    Io capisco la rabbia, capisco la frustrazione, capisco tutto… però state veramente facendo la figura dei pagliacci e dei cretini, perchè avete buttato via VOI il voto degli italiani e la chance di governare. 

    Minchia quanto spero che alle prossime elezioni non vada nessuno NESSUNO a votare, 0% a tutti quanti solo perché ormai li odio dal primo all’ultimo.

    Poi se i capi di partito sono irritanti, la maggior parte dei loro votanti/followers sono proprio dei rincoglioniti totali. 
    Ma com’è possibile che tanta ignoranza regni ancora sovrana? Non che io sia portatrice di un’intelligenza superiore, anzi probabilmente il mio quoziente intellettivo è anche sotto la media vista la mia incapacità a fare due cose contemporaneamente (sì, grazie tante corso di ginnastica in acqua per aver sottolineato questa mia incredibile dote.) però certi ragionamenti basilari riesco a farli e certe cose non mi viene neanche da pensarle, figuriamoci scriverle su internet dove rimarrà per sempre.

    No perché io sto leggendo coseaberranti, da chi augura la morte a Mattarella a chi vuole organizzare la Marcia su Roma a chi spera che la mafia faccia fuori quello che sta meno simpatico… Maaaa drogarvi come tutti e smetterla di diffondere cattiveria aggratis, che ce n’è già abbastanza nel mondo?

    Che poi sì, sui social è facile parlare e scrivere tutte le stronzate che passano per i microscopici cervelli, però certe cose sono inaccettabili e disturbanti da leggere.

    L'immagine può contenere: 1 persona

    Mi prenderei anche un momento per parlare di Di Maio, che passerà alla storia come “L’uomo che cambiava idea“. Credo sia il suo superpotere, c’è chi corre alla velocità della luce e chi cambia idea ancora più rapidamente; prima dice una cosa, poi un’altra, poi Mattarella va messo in stato d’accusa, poi “Sergioneeee andiamo a farci una bbbirra?”… Ma qualcuno gli dia un sedativo, per favore.
    Luigi, CALMATI, CAZZO.
    Metti in ordine quei neuroni in giacca e cravatta che ti ritrovi e parla solo dopo aver un’idea chiara di cosa dire, che non si capisce più un emerito cazzo.
    L'immagine può contenere: 1 persona, testo

    Ma poi adesso che tutti pensano sia stato tutto un piano malvagio di Salvini… non vi sentite male? Cioè nel caso fosse veramente andata così, come vi fa sentire l’idea di essere stati gabbati da quella volpe, da quella faina, da cotanta astuzia personificata?

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    Ecco, grazie Mattè

    No perché a me vien male.
    Se fossi in Di Maio(nese) credo mi sotterrerei per essere stata infinocchiata da uno che ha la ruspa al posto del cuore.
    Ma a proposito, Salvini che fine hanno fatto le ruspe? E i campi rom da riprendersi? Non sei più così ruspante eh?Risultati immagini per salvini meme

    Va bene basta, chiamatemi quando quei quattro buffoni si saranno dati una regolata. Risultati immagini per mattarella meme

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    La Sara depressa: accettazione

    Okay, questo post è un po’ una prova per me.  
    Questa è una di quelle sere, quindi devo trovare qualcosa da fare per distrarmi e visto che l’altro post è stato apprezzato e leggere i vostri commenti mi ha fatto sentire tanto bene ho deciso di riprovare a parlarne.
    Che poi anche in questo momento mi rendo conto che c’è gente che è messa peggio di me, pensate quella povera donna che sta con Salvini… Se ce la fa lei a tirare avanti lo posso fare anche io.
    Risultati immagini per salvini gif
    Per sdrammatizzare questo post ho deciso di inserire gif a mio parere divertenti qua e là senza alcuna logica.
    Risultati immagini per gif berlusconi
    Una delle cose che mi è stata più detta dalla mia famiglia e dai miei amici è stata: “Ma non sembri avere un problema.”

    Ecco. Lo so che non sembra.
    Lo so che è orribile pensare di non conoscere nemmeno tua figlia. Lo so, e mi dispiace tanto. 

    Quando sono con altre persone è come se si attivasse un meccanismo di difesa che mi rende ancora più scema. Non parlo mai di me, i miei problemi non esistono. Ascolto tanto, un po’ perché mi piace e un po’ perché egoisticamente parlando ascoltare altri mi distrae dal buco nero che a volte sembra aprirsi dentro di me risucchiando tutte le cose belle e anche quelle decenti.
    Insomma, è più facile ascoltare.
    Ma allo stesso tempo rendermi conto che nessuno si sia mai accorto di come stessi realmente mi ha fatta sentire sola al mondo.

    Risultati immagini per salvini gifHo cominciato a pensare di avere un problema molto tardi, ci ho messo veramente un sacco ad accettare anche solo l’idea di avere qualcosa che non va a livello mentale. Aspettare non ha aiutato, quindi io ve lo dico spassionatamente: se non vi sentite bene agite subito. Se poi è davvero solo un periodo del cazzo meglio ancora, ma non aspettate. 
    Si dice “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” e in effetti io non volevo sentire nè vedere, piuttosto mi sarei ascoltata Justin Bieber a manetta ininterrottamente per una settimana. Però succedevano cose e in reazione io sentivo cose, pensavo cose e di fare cose, e non andava bene. 
    Piangevo ovunque, praticamente ogni volta fossi sola. Sul treno di ritorno dall’università, in centro mentre tornavo a casa, in libreria, nell’ascensore per andare dal marmocchio a cui dò ripetizioni… Ovunque. Spessissimo.
    C’erano settimane in cui succedeva ogni giorno, altre in cui stavo benissimo e mi dicevo “Okay Sara non fare la deficiente, era un momento no. Succede, è passato.” 
    Ma no, non passava proprio per niente, dopo un mese ero di nuovo in bagno col mascara sbavato e il naso rossissimo mentre gli altri mangiavano totalmente ignari del mio disagio.

    Risultati immagini per adinolfi gifInsomma, non andava bene. E io così ho passato non mesi ma anni; su e giù, solo che ogni momento giù era sempre peggio di quello precedente.
    Poi nell’ultimo anno sono successe veramente un sacco di cose che mi hanno destabilizzata; c’è stata un’escalation di persone e situazioni che mi hanno fatta esplodere come un candelotto di dinamite in un episodio di Willy Coyote e mia sorella ha scoperto che effettivamente la sua sorellina scemetta ha un lato nascosto non poi così piacevole. 
    Parlarne ad alta voce con qualcuno ha finalmente smosso qualcosa, è come se l’avesse reso più reale, quindi il giorno dopo averne parlato con lei ho chiamato e preso appuntamento da un esperto.
    Risultati immagini per gif brunettaVorrei dire che da quel momento le cose sono cambiate radicalmente e che ora sono una persona felice che sgambetta nei prati come Heidi, che sto bene, che non penso più di voler semplicemente non esistere in una vita che non ho scelto io di vivere… Vorrei dire tutto questo, ma non sarebbe vero per niente. 
    Sicuramente parlare con un’esperta mi sta aiutando a mettere a fuoco certe cose della mia vita e sapere di star facendo qualcosa per cercare di mettere a posto quello che c’è da aggiustare mi da un minimo di speranza.
    Immagine correlata
    Però poi ci sono serate come questa e niente può farle cambiare.Devo aspettare che passino da sole, come un temporale di disperazione senza senso che deve fare il suo corso.

    Ordunque per stasera basta ammorbarvi con queste cose, spero che il vostro sabato sera stia andando molto meglio del mio.

     

     

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    La Sara Depressa, questa sconosciuta

    Ahh, che fatica. A volte essere vivi è una fatica pazzesca, vorrei essere uno degli zombie di The Walking Dead o meglio ancora il Night King del Trono di Spade.
    La mia psicologa mi ha definita “un cubetto di ghiaccio sofisticato“, il che mi ha fatto ridere finché non mi sono accorta di quanto calzasse il paragone.
    Allora ho riso ancora di più.
    Ogni tanto penso sia giusto ricordare anche su questo blog che esistono disturbi mentali, disturbi dell’umore, disturbi in generale (e poi ci sono disturbatori, tipo Salvini o Adinolfi, ma quella è un’altra cosa) perché  ogni tanto leggendo i miei post cretini qualcuno mi scrive che sono super simpatica (ma quando mai) o super forte (men che meno) o che devo essere una persona spassosissima da avere intorno. 

    Ecco, no.
    Sono un gatto attaccato alle balle la maggior parte del tempo, chiedete ai miei amici. 

    E anche loro sanno solo un decimo di tutto il marasma che ho dentro, e vi assicuro che è un marasma molto confusionario.
    Un momento sprizzo gioia da ogni poro dilatato che mi ritrovo, quello dopo sono sdraiata per terra a fissare il soffitto pensando che l’universo dovrebbe soltanto inghiottirmi e porre fine alla mia esistenza; poi sono di nuovo allegra e spensierata e dopo mi sto guardando i video di Berlusconi al Parlamento Europeo piangendo disperatamente (sicuramente le due cose sono legate, devo ancora capire come).
    A volte sono iperattiva e poi passo mesi senza guardare nulla, leggere nulla, ascoltare nulla, perché l’idea di concentrarmi su qualcosa per piu di dieci secondi mi snerva al punto di farmi quasi impazzire. 

    Che poi io sia già pazza di mio è un altro discorso, non fate i puntigliosi.

    E’ bello quando qualcuno parla così seriamente di problemi veri, eh? 
    In realtà ogni tanto porto a galla questo discorso perché penso che sia giusto dare un po’ di visibilità alle cose.
    Se una scema scrive boiate semi-divertenti non vuol dire che sia necessariamente una persona felice, così come una persona che voi vedete ridere e sorridere tutto il giorno non è detto non abbia demoni interiori che lo stanno smaciullando come il Demagorgeon di Stranger Things ha fatto con Barb. Ops. 

    Mi rendo conto che addirittura per i miei amici è difficile capire.
    Lo vedo in prima persona, dal modo in cui mi guardano e mi rispondono quando racconto loro dei miei momenti più bui.
    Loro mi guardano e vedono la Sara Cretina, quella che fa battute sceme, che beve come una spugna, e poi quella che piange; ma finisce lì.
    Per loro non esiste la Sara Depressa, è una cosa che non hanno mai visto.
    Ne sentono parlare, di questa fantomatica Sara Depressa, ma non l’hanno mai conosciuta quindi è facile pensare che non esista.

    Me la sono inventata.
    Esagero. 
    E va bene così, da una parte è giusto che per loro sia una cosa così lontana da risultare inesistente. Però quella Sara c’è, a volte si sfoga scrivendo puttanate, a volte non riesce ad alzarsi dal letto per giorni, a volte è così intrattabile che deve isolarsi da tutto e da tutti. A volte vuole solo smettere di esistere, a volte si sente così vuota da farsi quasi paura. 
    Insomma, evidentemente una persona è difficile da conoscere davvero, motivo per cui io tendo a farmi i cazzi miei e non dare giudizi su nessuno. 

    La Sara Depressa stasera era di un umore così cupo che Meredith Grey in confronto è una persona felice e amante della vita. Ora va vagamente meglio, non vi preoccupate. Il codice bordeaux è rientrato, ora siamo solo in codice arancione scuro. 
    Non come domenica -Pasqua- quando sono arrivata al pronto soccorso in codice verde passando la giornata lì rovinando le feste al parentame… ma anche questa è un’altra -triste- storia.

    Penso di poter finire qui questo post un po’ sconclusionato, scusate se è stato diverso dalle solite castronerie, sentivo di dover dire qualcosa su questa tematica e probabilmente lo farò anche in futuro, sporadicamente. 

    E voi come ve la passate? Riuscite a prendere “seriamente” i disturbi mentali o è una di quelle cose che vi spaventa o vi mette a disagio? (no perché a me tutt’ora spaventa e mette a disagio, quindi figuriamoci…). 
    In ogni caso stay strong, stay spelacchiati. 
    Alla prossima!

     

     

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    Cinemando: Lavender. Un film brutto.

    Che giornate di melma, mamma mia.
    Umore ai minimi storici, ciclo, tante cose da fare e poco tempo -e ancora meno voglia- di farle.

    Stasera mi serviva uno scossone quindi ho aperto Netflix e ho scelto un film horror tra i suggeriti; qui avevo già guardato Il terrore del silenzio (bello!), The Orphanage (bello!) Insidious 2 e 3 (bellini), quindi mi sono fidata e ho aperto “Lavender“, film canadese horror-drama-supernatural del 2016 con un cast abbastanza caruccio: c’è quello che io chiamo Mr Prezzemolo perchè lo ritroviamo in qualunque serie tv e in qualunque film, totalmente a caso: Dermot Mulroney (l’uomo col cognome più facile da scrivere del mondo) c’è Justin Long (che io conosco per Drag me to hell e New Girl)e c’è  Abbie Cornish, che è la protagonista e in questo film mi è piaciuta proprio poco.

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    Trama:
    Jane è una fotografa costretta a fare i conti con il suo passato misterioso e tragico, dopo un terribile incidente stradale che le causa la perdita della memoria. Insieme al marito (Klattenhoff) e alla figlia, ritorna alla casa dove ha trascorso l’infanzia e si rincontra con lo zio, a lei del tutto estraneo (Mulroney). Per riprendere il controllo della sua vita, Jane dovrà affrontare una misteriosa entità in agguato e relazionarsi a un passato che continua a tormentarla. Strani indizi tra le sue foto suggeriscono che potrebbe essere la responsabile della morte dei membri della famiglia.

    Il film si apre con una scena abbastanza faiga: entriamo in una casa in cui i personaggi sono bloccati, immobili nel tempo; è una terribile scena del crimine e l’unica che si muove, sbattendo gli occhi, è Jane da piccola, insanguinata, rannicchiata in un angolo e con un coltello in mano.
    Venticinque anni dopo Jane è sposata e ha una figlia, non si ricorda nulla della sua famiglia nè del crimine -che forse ha commesso lei stessa-. I ricordi cominciano a riaffiorare quando Jane ha un rocambolesco incidente d’auto, tutto cerca di riportarla alla casa in cui si è svolto il massacro e in più inizia a ricevere strani regalini che rimandano alla sua infanzia.

    La trama potrebbe anche sembrare faiga e avvincente ma fate così: immaginate il tipico suono da scena da film horror, quel suono forte, strascicato, che mette ansia solo a sentirlo e che scandisce i momenti inquietanti.
    Ce l’avete presente? Ecco. 
    Ora immaginate di sentirlo per tutto il film completamente a sproposito, in scene a caso che non fanno nè paura nè niente. Vi giuro che era fastidiosissimo, roba da togliere l’audio dopo dieci minuti. 

    Parliamo un attimo del cast:
    Abbie Cornish… è la prima volta che la vedo ma ne avevo sentito parlare bene, è stata anche definita la nuova Nicole Kidman. Immagino che chi lo pensa non abbia mai visto Lavender, perché okay che la sceneggiatura lascia parecchio a desiderare, ma la sua interpretazione è fredda, monoespressiva, a tratti fastidiosa. moviesla_mv5bmza4yzy2mgytngfinc00mgvmlwiyyzatyzi3zgjjmja5ntzixkeyxkfqcgdeqxvymtk3mjk5nji40-_v1_sy1000_sx1500_al_
    Poi c’è Mr Prezzemolo, alias Dlavender_d11_0954_iw-copy-3-copy-700x350ermot Mulroney. Non so voi ma io lo trovo ovunque: film, telefilm, lo incontrerò pure al supermercato prima o poi. Per me rimane Sean di Shameless, ma anche qui fa il suo mestiere.
    Marito e figlia di Jane si limitano a scorrazzare qua e là dicendo battute a caso, assolutamente trascurabili.

    Altra cosa fondamentale da dire è che, appunto…non fa paura. Mai. Neanche per un secondo. Ma neanche una leggera ansia, neanche un tremolio allo stomaco. 
    Il problema credo si celi nel fatto che volendo evitare un po’ di clichè ma non avendo abbastanza inventiva per sopperire alla loro mancanza il film manca di qualcosa di fondamentale: il coraggio. 
    In più ci sono scene inutili che durano veramente troppo, per esempio quella dell’incidente d’auto: bella, per carità, ma troppo lunga. In un film del genere non si può apprezzare. Altro esempio quello del labirinto di fieno: sedici ore della bambina che corre, novantasei anni di lei che sgambetta impaurita, OOOOH MA ANDIAMO AVANTI???
    Voglio azione, brividi, sangue e angoscia. E invece minuti interminabili di nulla cosmico.

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    Infine, la cosa forse peggiore dopo la mancanza di emozioni: è prevedibile. Ora, io non sono un genio. Non sono neanche più sveglia e intelligente della norma. Diciamo pure che ho quattro neuroni e sono sempre ubriachi, quindi se io ho capito in tempo record chi è stato a massacrare la famiglia e perché credo che ci sia un problema molto grande di sceneggiatura.

    Ultima cosa: questo film non ha senso. Okay, i film con amnesie spesso si prendono libertà e giocano sui buchi di memoria e sulla confusione del personaggio, ma qui non si capisce cosa c’entrano certi elementi, non si capisce se Abbie Cornish non sa recitare o si è solo resa conto di che film sta aggiungendo al suo curriculum e si è scazzata… Boh! 

    Potrei essere stata un po’ acidina, me ne rendo conto. Magari non ero dell’umore perfetto mentre lo guardavo quindi non ho apprezzato l’apprezzabile, ma sono sicura che anche in altre condizioni non mi sarebbe piaciuto. 
    Se qualcuno di voi l’ha guardato per favore ditemelo: è così brutto o sono io che non c’ho capito un’acca?!

    Fatemi sapere. 
    E consigliatemi qualche film horror-thriller di quelli fichi fichissimi, confido nella vostra conoscenza. Hasta la vista!