Buonasera miei amati Spelacchiati, come state?
Io sono tornata a casa dopo due settimane di villeggiatura all’Istituto Besta, che sarebbe il San Mungo dei Babbani o forse è più simile ad Arkham, il manicomio di Gotham City.
E’ stata un’esperienza… Meh, impegnativa.
Ne approfitto per dirvi che secondo me se conoscete qualcuno con problemi neurologici l’Istituto Carlo Besta è un’alternativa da tenere bene in considerazione; ho visto cosa sono in grado di curare e il tipo di pazienti afflitti da malattie rarissime che sono stati in grado di curare.

La cosa che mi ha segnata di più è che ho stretto delle amicizie incredibili.
Non ho parole per descrivere i legami che ho creato in questi quindici giorni, perché quando si hanno malattie difficili trovare qualcuno che capisce davvero è quasi un sogno. Per quanto chi è intorno a me possa provare a immaginare come mi senta solo chi vive o ha vissuto qualcosa di altrettanto forte può davvero capire, quindi insieme abbiamo riso, abbiamo pianto, ci siamo fatti forza e ci siamo sentiti liberi di esternare tutto sapendo che non saremmo stati giudicati né compatiti: è normale, va tutto bene.
Credo che le partite a carte ogni sera sul mio letto me le ricorderò per sempre.
La pizzata clandestina è stato il momento più alto di questo ricovero, ci siamo fatti arrivare le pizze con un Deliveroo e abbiamo mangiato in camera mia perché ero l’unica legata ai cavi che non poteva muoversi.
Allo stesso tempo non mi ero resa davvero conto di quanto le storie degli altri mi avessero toccata nel profondo fino a che stasera non mi sono ritrovata a singhiozzare con il Batterino che tentava di consolarmi mentre io pensavo a tutti loro, alle loro storie tremende, al futuro che li attende. Alcune storie vi assicuro che spezzano il cuore. Non come me che mi lamento a caso.
Cosa è successo durante questo ricovero? Eh. Ho avuto due crisi, il che è positivo perché hanno avuto modo di registrarle ma negativo perché evidentemente sono farmaco resistente, il che è una gran rottura di balle come potete immaginare.

Ora si deve riunire un gran concilio di capocce per valutare il mio caso, se l’intervento chirurgico è consigliabile o meno; io devo dire che sono piuttosto affezionata al mio lobo frontale destro e l’idea che me ne possano togliere metà mi turba un pochino, sono trent’anni che vivo con quel lobo, ci vogliamo bene nonostante sia una relazione complicata.
Mi hanno detto che posso fare richiesta per le categorie protette in quanto legalmente ai colloqui di lavoro devo dire di essere epilettica, e vi lascio immaginare come possa andare una conversazione
“Bene Sara, hai qualcos’altro da aggiungere? Qualcosa che vuoi che sappiamo su di te?”
“Mah, allora, a parte che so contare fino a dieci in tedesco e che una volta ho fatto una capriola ad educazione fisica mi sembra giusto che siate a conoscenza del fatto che so fare le bolle con le cicche. Ah, sì, soffro di epilessia e al momento ho crisi un po’ a caso, quindi può essere che mi vediate a terra a contorcermi in maniera scomposta a un certo punto, siete pregati di non toccarmi perché rischiate di rompermi le ossa. Ah, se dovessi staccarmi la lingua a morsi vi chiedo di raccattarla perché me la ricuciono. Quando comincio?”
Tornare a casa è stato strano, mi sento un po’ frastornata. E’ bizzarro non essere più legata al letto, non avere più elettrodi fino al buco del gnao, non dover chiamare le infermiere per andare in bagno e non avere aghi infilati ogni giorno qua e là. Stasera il Batterino mi ha portata a mangiare un hamburger perché dopo due settimane di passati di verdura penso che avrei potuto staccargli una mano a morsi, penso l’abbia intuito dal mio sguardo famelico.

Che farò ora?
Bella domanda, se qualcuno ha consigli io ascolto volentieri. Se sapeste consigliarmi un modo per guadagnare dei cavolicchio di soldi da casa non sarebbe male visto che ho ventinove anni e non ho idea di cosa fare della mia vita. Potrei aprirmi un Onlyfans, ma credo che al massimo la gente potrebbe pagarmi per non vedermi nuda. “Ti prego prendi questi dieci euro e copriti, esserino abominevole”.
Insomma, sono un po’ confusa, un po’ turbata, un po’ turbante, e vedrò di fare un passo alla volta perché se no mi deprimo e vado a nascondermi sotto un sasso in uno stagno per sempre.
Voi come state invece, piccoli spelacchiati? Grazie mille per i commenti e per la vostra vicinanza, mi riempite il cuoricino spelacchiato (sì, ho peli anche sul cuore) di gioia.
Hasta la pasta!


Halo! Visto che sparlocchi un po’ di tedesco, mi stavo facendo strada in quel modo (lo studio da qualche mese ormai, stavo facendo la ganza).
Sono contenta che tu abbia fatto amicizia in quei giorni un po’ malconci, è vero, solo se hai vissuto le stesse esperienze di qualcun altro, viene più facile fare amicizia.
Non posso capire ciò che provi tu e le altre persone dentro a quell’ospedale, ma vi sono vicina, mentalmente e con il cuoricino. Una volta sono stata ricoverata, nulla di grave, ma comunque traumatico per una bambina di 9 anni, i fili, gli aghi, l’anestesia, brrr ho ancora i brividi 😖.
Purtroppo, non posso far altro che dirti che spero che tu possa vedere la luce in fondo a questa galleria disastrata e apparentemente difficile da finire, però, da ciò che so, è che nella vita le cose cambiano. Quindi, magari per te, dopo tutto quello che questa vita bislacca ti sta mettendo davanti, riuscirai a superarlo.
Sappi che anche se non ci conosciamo e siamo distanti, ho sempre un piccolo pensierino per te nel mio cervelletto apparentemente ben funzionante (sono stolta e a volte ho l’alzheimer).
Consigli per il lavoro… beh… non sono la persona adatta 😅 faccio la scrittrice non ancora retribuita (perché devo ancora pubblicare), quindi intanto potrei consigliarti questo. Se tu cominciassi a scrivere un libro o un fumetto sulla tua vita, sai che soldi! Ah! Ti consiglierei di partecipare a compilare dei sondaggi online, è l’unica cosa che mi viene un mente. Scusa se non ti sono d’aiuto, sono una capra in materia di lavoro e fare soldi.
Pensa comunque a rilassarti, a ridere e non stressarti troppo, magari fai video su Tik Tok di recensioni di film brut e vedi se poi un giorno non diventerai famosa 😏
Tanta fortunina! 🍀🍀 un bacio! 😘
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il futuro e’ quando scrivi: un passo alla volta. E’ verissimo come si crei un legame profondo con gli altri ricoverati. Un abbraccio… Non troppo forte ma sincero.
"Mi piace""Mi piace"
Magari scrivi un diario, potrebbe servirti in futuro quando sarai guarita. ❤
"Mi piace""Mi piace"
Riprenditi presto, cara Sara
Un abbraccio 😘💗
"Mi piace""Mi piace"
In bocca al lupo per tutto : per il lavoro
e per la salute. Per i soldini credo che un qualsiasi Caf possa consigliarti bene per farti prendere indennità ed eventuali pensioni che ti spettano.
"Mi piace""Mi piace"
Sei in buone mani, il Besta è l’eccellenza per malattie neurologiche. In bocca al lupo!
"Mi piace""Mi piace"
Tanti abbracci di conforto, un passo alla volta! E congratulazioni perché quel pigiama azzurro è bellissimo (lo so, l’arte di andare OT)
"Mi piace""Mi piace"
👋🇪🇸💯
"Mi piace""Mi piace"
Il tuo post mi ha ricordato un libro bellissimo letto l’anno scorso che si chiama La Bambina Sputafuoco… non so se consigliartelo perchè parla di bambini, ospedali e malattie, però a me è piaciuto davvero tanto.
Ti mando un abbraccio fortissimissimo, e se posso dirlo da persona che ha lavorato nel campo… prima rimettiti in piedi, poi pensa al lavoro. Lo so che i soldi non crescono sugli alberi, ma manco la salute (mentale e non) ❤
"Mi piace""Mi piace"
Anche io ci andai al Besta, circa dieci anni or sono….ma non ero io l’indagata. Era il mio fidanzato di allora, il quale, si è poi scoperto soffrire di epilessie notturne. Ricordo anche io il clima gioviale della struttura. lui non aveva portato a casa un bagaglio emozionale come il tuo, ma di certo ne abbiamo mantenuto un gran buon ricordo! Tieni duro pasticcina!! In merito al lavoro non sono molto brava a consigliarti, ma se scrivessi un libro, con la tua ironia, sfonderesti!! Potresti proporti come scrittrice di testi per i comici. esistono delle agenzie! Saresti perfetta!
"Mi piace""Mi piace"
Mi fa piacere che, al netto della situazione di cacca estremamente incerta e spaventosa, il ricovero sua stata un’esperienza positiva per i legami creati!💜 Che dire, speriamo che le capocce capoccino!
Per il lavoro non saprei, dipende anche da cosa sai fare e cosa devi assolutamente evitare di fare adesso: quindi ti consiglio di rivolgerti ai centri che si occupano di lavoro, magari loro sanno consigliarti meglio.
"Mi piace""Mi piace"
Ciao Sara, sono davvero felice che tu sia tornata a casa. Credo tu sia troppo severa con te stessa, anche se hai un senso dell’umorismo spettacolare. Faccio il tifo per te, un grande abbraccio ❤️❤️❤️
Valeria
"Mi piace""Mi piace"
Direi che potresti scrivere un libro. Io lo comprerei volentieri :). Stay strong!
"Mi piace""Mi piace"