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Pagellando la MotoGP #Misano: allons-y!


Mi sembra doveroso inziare questo post con un “minchia”, per essere fini. E avvertire i lettori che ci saranno citazioni di Doctor Who ogni due per tre.

Le prove sono una catastrofe, una strage, un’ecatombe. Più che una gara sembrava che le moto giocassero a curling coi piloti.
Uno sfracellamento unico, grazie al cielo (nuvoloso) nessuno si è fatto niente, o in gara sarebbero stati in tre a gareggiare, probabilmente con braccia e gambe mancanti.

Le qualifiche sono da panico, Crutchlow ovviamente rimane fuori dalle Q2 perché quest’anno non ce la si fa, mentre passano Hernandez e Bradl; in Q2 Lorenzo parte un po’ a caso, forse non riconosce il circuito col sole, mentre Marquez spara uno dei suoi giri secchi che fanno sempre un po’ impressione.
Dovizioso tenta di appiccicarsi a Lorenzo versione cozza sullo scoglio ma tanto ha scelto il momento sbagliato, perché per un po’ Jorge va a passo d’uomo (gambizzato) per poi sparare il tempo da pole quando nessuno se lo aspetta. Secondo miglior tempo è quello di Iannone, Valentino chiude la prima fila e i soliti hondisti stanno subito dietro.

Domenica.Giornata particolarmente infelice per me in cui l’unico bel momento è stato quello della gara, quindi parliamo di quella:

Lorenzo si autoproclama dio delle partenze e scatta in avanti come un ghepardo blu e bianco, dietro si sbizzarriscono Rossi e Marquez, il quale ormai non parte più in retromarcia o a passo di bradipo e anzi si attacca ai primi due come una cicca alla suola delle scarpe. Nemmeno un giro dopo Marc comincia a scalpitare e cerca di superare Valentino ad cazzum appena ne ha occasione, ma Rossi ancora un po’ e gli sgomma su un braccio: stavolta non scherza, e avverte Marc che se prova di nuovo a passarlo userà il casco come palla da bowling per abbatterlo senza pietà.(Roba che Bautista è un dilettante a confronto, assicura Vale)

Marc, te spiezzo eheh

In tutto questo Jorge con la musica de “La pantera rosa” in sottofondo tenta di salire sul podio prima ancora che gli altri finiscano la gara, ma Valentino dev’essere stato morso da qualche ragno radioattivo perché è inferocito e all’ennesima provocazione di Marquez lo sorpassa con una cattiveria che nemmeno il Maestro nei suoi più torbidi sogni di vendetta, quindi Valentino balza in avanti, acciuffa Lorenzo per la tuta e lo rispedisce indietro, e prima ancora che Jorge possa anche solo pensare di mandarlo a ‘fanculo mentalmente si ritrova Marquez che praticamente lo sposta a forza perché sta intralciando il suo inseguimento.
Povero Jorge, trattato così dopo una partenza fulminea… Io torno a dire:veleno, Jorge.
Mentre ci prepariamo psicologicamente ad una possibile ed epica bagarre tra Marc e Valentino l’inquadratura si sposta su Pedrosa che è caduto. Cosa si sarà sfracellato stavolta? Vuole battere il record di Evel Knievel? Ha scambiato i punti di sutura con quelli della Coop e pensa che più ne prende più regali sorprendenti riceverà?
Ma soprattutto, perché sulla sua moto c’è il numero 93!?
Per un attimo nel mondo è mancata l’aria perché tutti quelli che stavano osservando la gara hanno trattenuto il fiato. Poi sono partite le imprecazioni quando ci si è resi conto che non era Pedrosa, il caduto. (E no, non era nemmeno Fenati che sentendosi un po’ Arturo Brachetti si è cambiato la tuta dodicimila volte.)
Era proprio Marc, che incredulo anche più di noi ha tentato con una palese disperazione di rimettere in moto la moto (che proprietà di linguaggio egregia) riuscendoci praticamente dopo un’oretta, quando ormai la gara era finita e c’era solo lui e qualcuno addetto alla pulizia del tracciato.
Il Dottore intanto senza companion (insomma, dopo Rose che ha scelto un suo sosia, Donna che si è dimenticata di lui, Martha a far comunella con Jack e Amy persa nel vuoto cosmico insieme a Rory ha deciso che un po’ di solitudine gli potrebbe far bene) e da quel momento in poi fa una perfetta gara in solitario andando così veloce da doppiarsi da solo un paio di volte.
Crutchlow intanto va così largo da finire in mare, quando i sommozzatori lo recuperano si rimette in gara, Pedrosa se ne sta buono buono al terzo posto con il Dovi dietro, e Marc che tenta di risalire la classifica sorpassando chiunque come se non ci fosse un domani.
Per il resto della gara non succede niente, ma meno male perché credo saremmo morti tutti di infarto se ci fossero stati altri avvenimenti importanti in questi quaranta minuti.

Valentino “lentino un cazzo” Rossi: 10
Che roba. Coriaceo, il “ragazzo”. Questo è il suo circuito, si era visto già nel warm up che avrebbe fatto grandi cose.
In pista ha indossato tuta e casco da Robin Rossi, che sorpassa i piloti per dare il podio a sè stesso. E che sorpassi. E’ stata una gioia vederlo correre così anche per chi non tifa per lui, o almeno, per me è stato così. Grandissimo!
Ora la gente esulta come se avesse vinto il decimo mondiale, ma questa è un’altra (triste) storia.

Jorge “bruciamoci il vantaggio Yamaha tanto chissenefrega” Lorenzo: 7 e qualcosa.
Meh.
Parte a velocità della nuvoletta Speedy di Dragon Ball ma non riesce a prendere il largo e dopo un po’ viene riacchiappato da Valentino e Marc, poi fa una gara normale e solo come un vero gringo.
Comunque l’ha detto pure lui, senza la caduta di Marc sarebbe arrivato terzo perché è un piciu. Io ho paragrafato ma il succo è quello. Okay, la media non lo convinceva, ma la hard c’entrava più o meno come un pinguino a Ibiza. Ma questo è l’unico errore perché per il resto ha fatto il suo sporco lavoro, e lo ha fatto bene. Avrei voluto un po’ più di battaglia anche dal Gladiatore ma non è stato possibile.

Dani “sono poco (inquadrato) ma ci sono” Pedrosa: 6.5
Più altalenante di una montagna russa, ha degli alti molto alti, dei bassi molto bassi e dei medi molto medi, e domenica era una delle giornate medie. Ai primi giri non riesce mai a combinare niente di buono, si perde a guardare il panorama, l’arancione della sua moto, Marc che prende il largo, e alla fine rimane intrippato.
Passo la maggior parte del tempo a urlare “ma dai un po’ di gas, mannaggia a te!” quando non sono impegnata a imprecare per Lorenzo e Marquez.

Marc “ma no cazzo!” Marquez: 100 (voto espresso in tristezza per la sua caduta)
Che Jorge mi abbia dato retta e gli abbia manomesso la moto? Nah.
Stava spingendo al limite, orientato verso l’infinito e oltre come Buzz Lightyear ma quando ha tentato di spalmarsi sull’asfalto come l’altra volta in versione burro sul pane gli è andata maluccio e non è riuscito a rialzarsi. Per far ripartire la Honda ci sono voluti quattro commissari, una forza di volontà ultraterrena, una papera e un rabbin-ah no quella è una barzelletta.
Ha tentato di fare una scalata incredibile ma si è fermato alla quindicesima posizione, prendendosi un punto per l’impegno.
Forse è tempo di cominciare a preoccuparsi, in fondo ha solo un miliardo e mezzo di punti più degli altri…

Andrea “aggiungete un quarto gradino del podio, dai!” Dovizioso: 7,tanto
Dategli un podio. Non mi interessa come, ma dateglielo, se lo merita!

Vorrei dare anche un premio a quella fetta di pubblico presente a Misano che ha gioito come un bambino alla vigilia di natale nel vedere la pila di regali quando Marc è caduto: premio peggior sportivo del mondo. Siete stati di una bassezza immensa, la cosa bella è siete una stupida minoranza.

Che palle, nemmeno stavolta che erano in Italia sono riuscita a rapire qualche pilota. Se qualcuno volesse regalarmi un Lorenzo, o un Marquez per Natale andrebbe bene, giuro che lo farei allenare come un pokémon fino al livello di evoluzione!

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Autore:

Simpatica come una piaga da decupito e fine come un babbuino che si gratta il sedere. Se vi va di scambiare quattro chiacchiere, mandarmi mail minatorie o proporre una bevuta insieme: pensierispelacchiati@gmail.com

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