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Pagellando la MotoGP: Jerez. La disfatta.

E’ con la morte nel cuore che mi accingo a scrivere questo post. 
Mamma mia.
Che desolazione. Altro che “desolazione di Smaug”, Peter Jackson fai un documentario su di me e ti faccio vedere.  

Ma andiamo con ordine. 

Splende il sole a Jérez, per una volta non dobbiamo preoccuparci di salti carpiati per cambiare moto o scivolate in mezzo alle pozzanghere. 
Risultati immagini per jerez motogp 2018
Il mio entusiasmo viene disintegrato già alla gara di Moto 3, quando Bastianini viene scaravoltato a terra con la sua moto color orribile.

Ma passiamo alla Motogp.

Partono, Lorenzo si scaglia in avanti con un attacco rapido degno del miglior Pikachu del mondo mentre dietro di lui suonano le trombe: inizia la stagione di caccia al Lorenzo. 
Ogni domenica infatti (va beh, “ogni domenica” proprio no, più “una domenica ogni tanto”) un Jorge Lorenzo si sveglia e sa che dovrà correre più veloce degli altri venti piloti se vuole arrivare in una posizione decente del podio. 

Dietro di lui si scatenano i tori, primi tra tutti Pedrino seguito da Zarco.
Rossi? Boh. Sparito. Inglobato dalle acque alte. Perso nel Triangolo delle Bermuda da qualche parte tra la nona e la settemillesima posizione. 

Pedrosa in un attimo di follia si sente un pilota vero e cerca di scavalcare Jorge, che lo manda a quel paese in spagnolo (immagino, per me che studio lingue, sia una cosa tipo “vadas a quel paeses, signor”) e si rimette davanti.
Insomma, noi lorenzisti stiamo vivendo il sogno. E se è un sogno non svegliateci. 

Marquez intanto comincia la rimonta visto che è quinto e non è una posizione che gli si confà, quindi in un battibaleno si ritrova secondo. Praticamente si è smaterializzato quinto e rimaterializzato secondo, per poi passare anche Jorge e andare a scorrazzare da solo davanti a tutti. 

Dietro di lui si crea il gruppetto dei Moschettieri o dei Tre Porcellini, come preferite: Lorenzo, Dovizioso, Pedrosa. Se ne stanno lì a fare i cavoli loro, giocano a carte, lasciando andare avanti Marc in avanscoperta e loro si godono il paesaggio… Fino al disastro.
LA CATASTROFE.
L’IMMANE CALAMITA’.

“Una monetina per terra! Miaaaa!”

Dovizioso prova a sorpassare Lorenzo, il quale a sua volta finisce larghino e prova a chiudere la curva stringendo un sacchissimo senza rendersi conto che, avendo lasciato circa nove chilometri di spazio libero, Daniel Pedrosa sta cercando di sorpassarlo all’interno. Risultato?
Tutti e tre stirati per terra. Pedrosa fa un volo che neanche Drogon il drago di Daenerys Targaryen ha mai fatto, Lorenzo si spiattella e Dovizioso pure viene centrato in pieno.
STRIKE. 

A questo punto io ho abbandonato la posizione sul divano e me ne sono andata a piangere in cucina, quindi mi sono persa un giro ma credo non sia successo nient’altro di sconvolgente (anche perché che altro può succedere ormai, esplode il mondo?)
Posso fare un piccolo commentino pacato pacato?
MA MERDA DI UNA MERDA CHE DISASTRO VAFFANCULO ODIO TUTTI JORGE FAI I GIRI CORRENDO A PIEDI SE SERVE, VINCI UNA GARA, FAI QUALCOSA, TI CACCIANO DALLA DUCATI SE NO SANTO CIELO RUBA LA NUVOLETTA SPEEDY DI DRAGON BALL
Okay mi sono sfogata.

Marquez è completamente sciallo in solitaria tanto che si mette a incitare il pubblico a metà ultimo giro -sto sbruffoncello-, Rossi per puro culo è quinto visto che si sono aperte le acque davanti a lui con la caduta degli irriducibili tre e alla fine sul podio ci sono due che non sono stati inquadrati manco mezza volta: Zarco e Iannone. 
Anche loro materializzati a caso, suppongo. 

Sì Marc, sei carino, però oggi odio anche te

Marc “ma volete imparare ad andare in moto voialtri?” Marquez: 10
Aveva un margine così ampio che ha addirittura guidato con una certa prudenza, credo che questo dica tutto. TUTTO. Se quei tre non si fossero spiaccicati, magari… chissà. 
Si andrà a lamentare di quanto sia noioso correre da solo.

Zarco&Iannone coppia di maghi: 8
Sinceramente non ho idea di come sia andata la loro gara però è chiaro che la Suzuki sia bella competitiva e Zarco sia riuscito a portare al podio una Yamaha. WELL DONE GUYS.

Lorenzo, Dovizioso, Pedrosa il trio delle merdaviglie: 5
Tre scemetti. Nessuno ha colpa, tutti hanno colpa, chissenefrega fatto sta che questi corrono da millenni e hanno fatto un disastrino… Dani, secondo me comunque la tua tecnica di volo è perfetta. 

Valentino “chi?” Rossi: 5,5
Yamaha in difficoltà estreme a ‘sto giro, non fossero caduti in cinquanta davanti a lui avrebbe chiuso penso schifesimo anche se si vedeva che stava provando in ogni modo a tirare fuori il meglio dalla gara. Va beh, sarà per la prossima volta.

Bene. Basta. Se vi servo sono in un angolo a piangere. 

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Pagellando la Motogp: il Marc Marquez Show

Qualifiche: Q1
Piove.
Pioviggina.
Conoscendo la storica avversione per Jorge alla pioggia io sono nervosa come una tigre in gabbia, praticamente ruggisco pure.

Alle Q1 Dovizioso fa un girissimo e si prende la prima posizione, Jorge si accaparra la seconda e poi per dieci minuti non succede niente e si mantiene una velocità di crociera stabile per tutti finché alla fine QUELL’INFAME DI ESPARGARO FA UN TEMPACCIO ATOMICO E SOFFIA IL POSTO AL MIO JORGE!
INVESTILO, Jorge, INVESTILO!
Che tu sia maledetto, Aleix, tu e la tua famiglia.

Jorge, sei stato un po’ pirletto però, lasciatelo dire. Fidati dei tuoi meccanici, non vengono pagati solo per alitarti sul caschetto per lucidarlo, anche se -per dare a Cesare quel che è di Cesare- è una cosa che fanno molto bene.

Ma la cosa che ha fatto più ridere di queste qualifiche è stata la fine.Gente, you had one job: inquadrare i piloti.
E invece si sono persi Miller. Sanchini ha pure detto “
mah,sarà tornato ai box” e invece tutto solo e senza che nessuno se lo filasse di striscio HA FATTO LA POLE!!!Risultati immagini per jack miller argentina

Va beh dai, andiamo in griglia. C’è agitazione nell’aria, sono tutti col naso all’insù per fiutare la pioggia e capire se ha smesso di venire giù o no. 

Questa è la griglia più pazza del mondo, la prova ufficiale che quando qualcuno più saggio di me disse “gli ultimi saranno i primi” effettivamente aveva ragione: Miller, Pedrosa, Zarco, Rabat, Rins… Ma chi li conosce questi?
Come se non bastasse tutti hanno messo le gomme da pioggia tranne lo scaltro Miller che, poveraccio, è l’unico a rimanere in pista come da regolamento mentre gli altri sbattendosene alla grandissima delle regole tornano ai box per cambiarle a due minuti dall’inizio. Avete presente “Anarchy, la notte del giudizio“? Ecco. Stesso livello di “faccioquelchemipare“, mancavano solo le maschere inquietanti.

La direzione gara, che in queste situazioni mantiene sempre la calma e prende decisioni sensate, decide di farli partire tutti cinquanta metri indietro rispetto a Miller. Totalmente a caso.
A Marquez per di più si spegne la moto quindi lui prima fa per uscire dalla pista, poi con una culata riesce a farla ripartire e decidendo di fare quello che gli viene meglio –ovvero il cazzo che gli pare– fa inversione e torna al suo posto, pronto a partire.
E la direzione MUTA.
Ma prenderlo di peso e portarlo fuori, 
tipo? E’ alto un metro e una sottiletta, peserà venti chili. Al massimo vi da una testata col casco. 

Sorvolando queste strane politiche Miller si ritrova come una volpe nel giorno di battuta di caccia e cerca di filarsela fin da subito inseguito da una mandria di piloti imbizzarriti; Pedrosa gli sta dietro seguito da Marquez, Rossi è nono (con una sola anche se l’età per essere nonno in effetti non è lontana), Lorenzo è ancora una volta sperduto nella valle dei canguri. Ultimo. Volevo sotterrarmi, vi prego di non infierire.

Zarco intanto si lancia abombazza su Pedrosa, stendendolo come un lenzuolo appena uscito dalla lavatrice; Marquez supera Miller come se nulla fosse, per un paio di giri non succede nulla di che fino all’annuncio: la Ferragni ha partorito  a Marquez viene detto che visto che in griglia ha ignorato gli ordini, è andato contromano e se n’è sbattuto le natiche del buonsenso deve farsi il ride through a velocità di lumaca.
E’ aperto il sondaggio: quanti santi avrà tirato giu?
Incazzato nero, anzi nerissimo, comincia una rimonta forsennata, come se la sua vita dipendesse da essa. Sicuramente la vita degli altri sì, visto che prende a sportellate chiunque pur di passare, il tutto mentre fa roteare una scimitarra sulla testa urlando “banzaiii!”.

Lorenzo è ancora ultimo, Rossi ancora nono, Miller ancora primo e Marc da ultramillesimo sta cercando di tornare in una posizione decente, peccato che ci siano delle altre moto in pista, cosa che a lui non pare piacere molto tanto che si butta su Espargaro come un leone si avventa su una gazzella. Aleix rimane a galla per miracolo e Marquez continua a cercare di infrangere il muro del suono. 

Davanti se la giocano Miller, Rins e Crutchlow e poi succede il PATATRAC: Di Maio si allea con Berlusconi. Scherzone, state calmi. E’ successo di peggio: Marquez, pensando di potersi restringere a suo piacimento come il Nottetempo di Harry Potter, si butta a kamikaze in quello che è un millimetro scarso di spazio tra Rossi e la linea, carenando l’ignaro Rossiccio che finisce fuori traiettoria e che quando tocca l’erba si spiattella al suolo. Per una volta anche io devo stare dalla parte di Valentino Gialli: Marc, nun c’era proprio spazio, che melma ti è saltato in mente? 

In tutto questo marasma di imprecazioni e attacchi cardiaci (ho dovuto usare il defibrillatore su mio padre, che ama Rossi più di chiunque altro al mondo) Miller fa un errore e da primissimissimo finisce quarto.
Jack, CAZZO, a pochi giri dalla fine?!
E la guerra per il podio è di nuovo aperta, con Crutchlow, Rins e Zarco che fanno a pugni per la vittoria.
Alla fine è Cal a spuntarla: cosa non si fa per avere lo champagne.

Pagellame:

Jack “primo della classe” Miller: 8
L’espressione “vincitore morale” non mi ha mai entusiasmata, però in questo caso il povero Jackino lo è dai. Era stato l’unico ad aver azzeccato le gomme (puro culo o incredibile giudizio? Ai posteri l’ardua sentenza) e a rispettare tutte le regole, purtroppo i due errorini finali gli sono costati un podio meritatissimo.

Crutchlow, Rins e Zarco: 9
Ma che bravini, voi sì che avete tenuto alto l’onore della Motogp questo weekend. Ebbravo Cal, che per una volta non si è impanato come un bastoncino Findus e si è pure accaparrato il posto più alto del podio dando una piccola gioia alla Honda. Good job!

Marc “YOLO” Marquez: 10 per lo spettacolo, 1 per tutto il resto
La sua gara è un grosso, mastodontico MAH. A partire da quando gli si è spenta la moto e lui ha saltato qua e là su e giù dalla sella come un canguro riportandola a posto: ma che forza ha in quelle braccine ossute da venticinquenne? Roba che Braccio di Ferro gli fa una pippa, gente.
Dopo il ride through gli è partito l’embolo e ha sdato completamente decidendo che se doveva andare a fondo almeno avrebbe portato con sè tutti quelli che poteva. 
Marc, non andrà sempre così bene. Prima o poi qualcuno si fa male, oppure ti aspettano fuori dai box e ti saccagnano di mazzate.
In ogni caso: CALMATI.

Vale “ipocritino” Rossi: 6 in pista, 4 fuori
Fino alla sua intervista post gara ero dalla sua parte, poi ho ascoltato le sue parole e mi è venuto il latte -parzialmente scremato- alle ginocchia. Ancora con la storia del 2015, addirittura “ha paura in pista”… Immagino. Un uomo terrorizzato. Anni di psicanalisi per colpa di Marquez.
Ciò detto ha ragione, Marc ha straesagerato stavolta, però lui non è che sia stato il massimo della correttezza nei suoi millemila anni di gare, e quando qualcuno si lamentava lui rispondeva che “non è uno sport per femminucce, queste sono le gare, specchio riflesso buttati nel cesso, vado a farmi una piadina”. 

Jorge “solo et pensoso” Lorenzo: 2, solo perché mi è simpatico
… Sigh. Sob. Sgrunt. 
Non pervenuto. Ultimo, penultimo, alla fine ha chiuso sedicesimo. Che lui sia poco socievole si sa, però starsene addirittura in disparte là in fondo è un po’ esagerato.
La prossima volta io propongo un arpione da agganciare a Marc.