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Ciance sparse: “Mi faccia un Long Covid, grazie!” + vivere da soli pt2

Ahhh Spelacchiati miei, vi scrivo dal mio letto dove probabilmente perirò presto.
Va beh, okay, sono un po’ melodrammatica lo ammetto, però maroooonnnnnn sto impazzendo.
Vi narro un secondo della mia salute, potrebbe essere un po’ disgustoso. Ma se Mr Batterino mi sopporta tutta scatarrante dal vivo spero possiate farlo anche voi virtualmente.

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Allooooora, io sono sempre stata una persona dalla salute cagionevole -perché la natura non era stata già abbastanza scherzosa con me, no?- e già da bambina dopo ogni influenza mi veniva puntualmente la bronchite.
Mentre gli altri provavano le droghe io mi facevo di cortisone, pensate che infanzia spassosa.
Ora mi ritrovo nella stessa situazione: Coviddimmerda passato ma i giorni successivi ho sviluppato una tosse abbastanza agghiacciante. Tra l’altro per chi non lo sapesse il nostro muco oltre che far schifo è anche portatore di notizie sulla nostra salute: se il catarro è verde allora c’è un’infezione ai bronchi in atto.
Beh, il mio al momento è color Hulk.

Dunque mi sono fatta tre giorni di cortisone che mi ha fatto andar via la tosse. Pensavo di aver finito di passarmi ‘ste vacanze natalizie in maniera piuttosto caccosa, e invece no perché sono giorni che ho il naso super tappato, febbriciattola odiosa e infame che va e viene (tra l’altro regà un tempo potevo avere anche quaranta gradi centigradi di febbre e facevo le capriole, ora con trentasette e sette mi viene solo da chiamare un parroco per l’estrema unzione) e mal di gola fetente.
Non so se tutto ciò rientri nel long-Covid o io sia solo così sfigata da essermi presa un’influenza subito dopo il virusdimmerda, fatto sta che passo le mie giornate rantolando qua e là, lamentandomi come un balenottero arenato. 
Credo che Mr Batterino stia considerando l’idea di darmi una mazzata in testa per finirmi. Lo capirei.

I have flu strane a | Off Topic

Insomma regà voi fate i bravi e cercate di stare al sicuro, non fate strunzaaaate che poi finite come me e vi dovete fare tre settimane di schifo. 

Intanto per questa settimana mi sono stabilita a casa Batterino, e continuano i grandi quesiti della vita:

  • Com’è possibile che la spazzatura non si smaterializzi autonomamente ma anzi addirittura si accumuli? Che diavoleria è mai questa?
  • Ma se io devo uscire e la signora delle pulizie sta lavando le scale posso lanciarmi direttamente di sotto dal parapetto o mi devo -giustamente- far picchiare in testa da lei col mocio?
  • Se io ho preso quattro cose al supermercato perché mi sono volati fuori di tasca trenta euro?
  • Il prezzo del tonno in scatola continua a turbarmi.
  • Dilemma copridivano: sono abbastanza sicura ci sia una colonia di batteri e di forme di vita ancora sconosciute che alberga in quel divano… Posso chiedere loro l’affitto?
  • Ma quanto possono stare aperte le olive sott’olio prima di andare a male?
  • Ma quelle due dita di olio che abbiamo usato per cercare di friggere delle patatine il mese scorso -spoiler, erano la cosa meno fritta ma più molliccia che l’universo abbia mai conosciuto- dove diamine devo smaltirlo? Credo che finirò col berlo solo per toglierlo di mezzo.
  • Quanti giorni di fila posso mangiare pasta col burro senza morire?
  • Ma voi lo sapevate che se non mangiate le patate in un lasso di tempo relativamente breve quelle GERMOGLIANO? Pazzesco. Ora abbiamo una piantagione in dispensa.
  • Ma se io ho passato la scopa venti secondi fa perché c’è un grumo di polvere che mi fissa ostinatamente da sotto la sedia? Quando si è formato? COME?
  • Ma se *inserire alimento a caso* è scaduto da tre giorni cosa rischio mangiandola? La vita? Un rivoltamento di stomaco per una foglia di lattuga un po’ rinsecchita posso anche accollarmelo, ma non vorrei restarci secca per quello.
    “Morta per aver ingerito un pomodorino ammuffito”, non suona benissimo come necrologio.
  • Ma se ordiniamo una pizza ogni due giorni in quanto tempo diventeremo obesi e soprattutto poveri?
Così brutto eppure così costoso

Fin’ora tra me e Mr Batterino siamo riusciti a fare i seguenti danni:

  • una cicca è rimasta appiccicata al pavimento per così tanto tempo che credo rimarrà l’alone per sempre
  • abbiamo rischiato innumerevoli volte di sbagliare e prendere la zuccheriera invece della saliera
  • una caffettiera è completamente bruciata prendendo letteralmente fuoco
  • tentando di scolare la pasta il Batterino l’ha rovesciata interamente nel lavello. Io ho riso così tanto che mi sono accasciata a terra, lui credo abbia pensato seriamente di strozzarmi.
  • andando a occhio abbiamo lavato i pavimenti con così poca acqua e così tanto sgrassatore che abbiamo scivolato da una stanza all’altra per giorni
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La caffettiera defunta il giorno della dipartita

Per ora queste sono le grandi avventure di casa Spelacchiata-Batterino, ma sicuramente arriveranno altre grandiose storie di totale incapacità a gestire la vita.
E voi, miei beneamati, come state? Siete ancora tutti sani e Covid free o la variante Omicrondimmerda ha acchiappato pure voi? Intorno a me si stanno incoronendo tutti, un’ecatombe, per fortuna nessuno ha sintomi abbastanza gravi da dover essere ospedalizzato!
Se qualcuno conosce la risposta ai miei quesiti filosofici sulla vita in solitaria siete pregati di dirmele, potete anche mandarmi un manuale di vita se ne siete in possesso.

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Ciance sparse: lavoro, impiastri e disastri

Buongiorno miei cari spelacchiati, come state?
Io vivo e vegeto, ma più che altro vegeto. Sto immobile come una pianta secca.
Il mio primo regalo del calendario dell’avvento è stata una bustina di Moment, quello rosa per noi donnine ciclanti e ciclabili.
Insomma, noi che abbiamo l’innominabile infame: er ciclo.

Infatti io sto sdraiata ad occhi chiusi, questo post sarà pieno di errori di battitura perché sto muovendo le dita sulla tastiera completamente ad cazzum, non ho davvero idea di dove si trovino le lettere.
Diciamo che tra il mal di testa, i crampi al basso ventre e un veramente fastidioso dolore alle ovaie si è aggiunta anche una ragguardevole dose di ansia perché domani inizio ufficialmente a lavurà nel salone della parrucchiera di cui vi ho parlato, e dopo una giornata di prova sono giunta ad una conclusione piuttosto allarmante: non so fare una minchia.
Scusate il linguaggio sempre molto altolocato, è il Moment che ho sniffato a parlare.

Insomma, giorno di prova in cui sono successe le seguenti patetiche scene:

  • “Okay Sara allora prepara la nostra CicciaPasticcia con asciugamano e mantellina”.
    Okay, mi dico, che ci vuole.
    Mi appropinquo alla cliente con suddetta mantellina tutta piegata, cerco di sgrovigliarla ma è peggio dei sacchetti biodegradabili del supermercato, ci litigo sotto gli occhi basiti della cliente e poi alla fine ce la faccio e per poco non la strozzo facendo il nodo alla mantellina. Penso di essere sembrata una mentecatta stellare.
  • Okay allora prendi appuntamento per la signora Sottolapancalacapracampa alle ore 11:15”.
    Signorsì signora, io scattante come un felino, furba come una volpe acchiappo il tablet degli appuntamenti in cui basta cliccare sul foglio dell’agenda per fissare ‘sti appuntamenti… E mi appare “ore 11:30, aggiungi servizio?
    Ma no, parbleau, 11:15 ho detto, e clicco di nuovo.
    11:45, aggiungi servizio??
    MA HO DETTO DI NO, 11:15, PORCA MISERIA!
    “20:05, aggiungi ‘sti cazzo di servizi?”
    Alla fine mi hanno detto che a volte si impalla e devo uscire dall’app e rientrare.
    Penso che se avessero aspettato anche solo venti secondi in più lo avrei lanciato via.
  • Allora Sara, fai pagare la signora PimperepettennusaPimperepettepppà
    “…”
    Cosa?”
    “…Non so come si usi il registratore di cassa. Sono un verme verminoso, abbi pietà.”
    Ma… Uhm. Beh. Basta che schiacci qui, aggiungi lì, REPduemilasette, punto zero zero se no non te li conta, repcentoquattro come quella che serve a te, poi schiacchi qui, premi là e hai finito. Dai, le prossime le fai tu.”
    … vi lascio immaginare. Un macaco con una pulsantiera.
  • Anche solo per igienizzare le poltroncine a un certo punto mi sono quasi igienizzata il cristallino puntandomi lo spruzzino inavvertitamente dritto negli occhi.
  • Ho fatto cadere una caterva di tubetti di cose colorate mentre cercavo di metterle in ordine numerico. Quindi oltre ad essere tutti ammaccati ora quei cosi sono pure in ordine sparso, esatto.

E niente regà, io dovrei solo vergognarmi di me stessa ma oltre a quello -che faccio già su base giornaliera, non temete- spero che leggere i miei disastri possa far sentire meno imbecille qualcuno che deve fare per la prima volta qualcosa di nuovo, che sia lavorativo o meno.
Cioè, diciamocelo proprio chiaramente, peggio di me NESSUNO può fare. Sono un impiastro. Inciampo, sbaraglio cose, faccio cadere tutto, mi impappino, non so schiacciare nemmeno il touchscreen del tablet per gli appuntamenti PER DIO!
Credo mi assuma solo per pietà nei miei confronti, ma visto che mi servono soldi e non ho una dignità mi va benissimo così.

Ecco, miei prodi spelacchiati, se qualcuno volesse condividere nei commenti la propria esperienza di persona che fa disastri imparando nuove cose sarebbe bellissimo e mi fareste sentire meno sola. Avete mai fatto un paciocco incredibile a lavoro? Come ne siete usciti? Io penso che potrei effettivamente lapidarmi se dovessi sfracellare qualcosa. In più tra le mie mansioni ci sarà il preparare pacchetti e cestini, vi lascio immaginare la mia incredibile manualità quale grandi impacchettamenti tirerà fuori.
Sì, sto pensando di bermi della cicuta prima di domani.

In più visto che io sono un orso solitario ma voi siete degli indomiti spelacchiati vi chiedo un consiglio: ma se io e Mr Batterino volessimo farci un paio di giorni sulla neve, tipo in Valle d’Aosta… sapreste consigliarmi qualche bel posticino? Una baitina, una cosetta accogliente e caldina… Insomma, vogliamo essere come Heidi e Peter, se ci fosse pure un pony sarei la persona più felice del mondo.

Vi voglio tanto bene, forse troppo, ora che ci penso.
Hasta la pastaaaa

Ps: Regà sto avendo una marea di problemi a rispondere ai commenti, non so perchè ma il mio pc non mi fa aprire il blog, sto cercando di risolvere. Abbiate pazienza, scusatemi!

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Ciance sparse: Rispondo ai no vax, no pass, no cervell

Habemus tamponus!
Esito: Negativo.
Nemmeno il Coviddimmerda mi vuole, il che mi rende molto fiera del mio essere una creatura deprecabile e disprezzabile da ogni forma vivente, perfino un virus piuttosto infame.
Dunque non ho messo a repentaglio la vita di nessuno, grazie al cielo, e questo mi ha fatto tirare il sospiro di sollievo più grande del mondo; quando ho rifiatato probabilmente ho scatenato un uragano alle Hawaii.
Però mi toccano dieci giorni di isolamento totale e assoluto, credo che impazzirò già domani.

In tutto ciò, oltre alle mestruazioni malvage che colpiscono sempre nel momento giusto, sto sclerando in maniera inaudita. Sto rasentando l’idrofobia. Meno male che non posso uscire di casa se no avrei già ammazzato qualcuno, precisamente una delle testimoni con cui devo organizzare un addio al nubilato.
Mi sta chiamando fuori dalla grazia di Dio. 

Credo che a breve assolderò qualcuno per darle una capocciata, accetto volontari.

E ora… Vorrei intavolare la questione Green Pass ma ammetto di essere un po’ intimorita, non perché abbia paura del confronto ma perché se mi ritrovo commenti di teste di minchia che mi scrivono che è una dittatura e che la Shoah è iniziata così anni addietro io giuro che pago qualcuno per rintracciare ogni singolo indirizzo IP e venire a saccagnarvi di botte. Giuro. GIURO.

Quindi… Lo dico?
Lo dico.
MA A CHI CAZZO FREGA QUALCOSA DEI VOSTRI DATI E DEI VOSTRI SPOSTAMENTI? AVETE PAURA PER LA VOSTRA PRIVACY DI MERDA, MA CHI STRACAZZO PENSATE DI ESSERE, LA REGINA ELISABETTA DEI POVERI? MA SIETE FUORI DI TESTA? “EH MA COSI CI CONTROLLANO” MA CHI CAZZO SEIIII MA CHISSENEFREGA DI TE!

No ma va bene, abbiate paura di essere tutti tracciati e tracciabili, per carità, io ho più paura di un virus piuttosto letale che ha provocato centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo, onestamente.

“Ma non sappiamo cosa ci iniettano”
GUARDA, TU DEVI SOLO PREGARE CHE TI INIETTINO DEI NEURONI, PORCA LA PUTTANA! MANGI LE PEGGIO COSE, USI I PRODOTTI PIU CHIMICI DEL MONDO, LECCHI PURE I PALI DELLA METRO ANCORA UN PO’ MA IL VACCINO NO PER CARITA… MA VATTENEAFFANCULO, MANDAMI UNA CARTOLINA E RESTA Lì PER SEMPRE!

“Ma io ho paura”
Ecco, qui possiamo ragionare. Lo so. Non è che io fossi tranquilla come un gerbillo in primavera, però ci sono cose che vanno oltre la mia comprensione, mi affido alla scienza e a chi fa il ricercatore/medico/qualunque lavoro che c’entri con la creazione di un vaccino e basta. Poi oh se preferisci incoronirti e schiattare attaccato a una macchina cosa ti posso dire io? Solo di scrivere due righe in cui mi lasci tutti i tuoi averi, ecco cosa.

Non possono impedirmi di circolare, è anticostituzionale. Non mi vaccino e voglio vedere chi non mi fa entrare”
Allora.
Qui io di anticostituzionale vedo solo la tua miserabile arroganza, BRUTTO PEZZO DI STERCO.
Perchè a parlare così sono quelle persone che hanno zero empatia e zero conoscenza di realtà diverse dalla loro, perché se tu hai un amico, un figlio o un parente malato, con problemi respiratori, impossibilitato a vaccinarsi SUO MALGRADO, e tu che non hai alcun problema rifiuti di vaccinarti e poi vai in giro a sputacchiare la tua ignoranza e i tuoi germi finendo con l’incoronire una persona di quelle categorie… Beh, sei una merda. Punto.

“Ma non capisci che ci stanno schedando tutti, la truffa Covid è stata creata a puntino dai poteri forti per controllarci”
Senti, fammi un favore: non riprodurti mai. MAI. Che la tua vile ignoranza e il tuo DNA fatto proprio di cacca si estinguano con te. E, cortesemente, non mi rivolgere mai più la parola.

“Io la mascherina non l’ho mai messa e mai la metterò”
Io la mascherina te la infilo su per il culo e te la faccio uscire da un orecchio, okay? Poi puoi fare quello che vuoi, io la soddisfazione me la sono tolta.

“I vaccini sono inutili”
Come te, eppure eccoti qua. 

No ragazzi, so che sono stata io a dirvi di essere calma e paziente nel post scorso ma sono arrivata al limite. Mi è stato detto “visto? tutte ste scene poi tuo padre ha un mal di gola, ancora a credere al virus letale, ma dai…” e non ci ho visto più.
Per quanto mi riguarda io la dittatura sanitaria la metterei davvero, e non sto scherzando. Se sei troppo ignorante, troppo stupido, troppo arrogante per fare il bene della collettività devi essere costretto, perché io un altro anno e mezzo come quello passato non me lo voglio fare a causa di queste persone che sputano in faccia alle migliaia di morti nel mondo che ci sono state per il Covid. Eccheccazzo.
L’unica cosa del Green Pass che non mi piace è il dare una responsabilità enorme in più ai gestori dei locali e di qualunque luogo in cui ci sia da richiedere sto codice, ma vedremo come andrannno le cose.

E voi miei cari Spelacchiati cosa pensate? Siete vaccinati e vaccinabili? Avete già il Green Pass? Se qualcuno ha qualcosa di intelligente da dire nei commenti è il benvenuto, giuro che farò del mio meglio per rispondere in modo pacato. Giuro. Proverò. Non assicuro niente.

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Ciance sparse: mare e vacanza con Mr Batterista

… Burp.

Per chi non fosse avezzo ai fumetti, burp indica un elegante rutto; io e Mr Batterista ci siamo ingozzati di fritto mistico e pesce alla griglia per ventiquattro ore non stop, madóóó che bbbbbuono!

Allora, miei prodi, come state? Io mi sento abbronzata. Non so se davvero mi sono scurita, ma io mi sento almeno una tonalità pantone in più rispetto a quando sono partita dunque vado in giro a testa alta e ali spalancate, come un piccione particolarmente impettito.

Sono riuscita a perdere un calzino. Non so come, non so quando, ma è successo: in questo momento sono sul treno del ritorno – con Mr Batterista a fianco che si guarda Narcos- e ho un calzino solo. Molto bislacco. Ho anche quasi perso un polmone per acchiappare la coincidenza, ma questa è un’altra (patetica) storia della mia preparazione atletica.

Vacanzina toccata e fuga andata alla grande: nonostante la mia avversione al caldo, alla gente e alla spiaggia la presenza di Mr Batterista è bastata a placare la mia parte peggiore e tirar fuori quella più imbecille, dunque abbiamo passato tutto il tempo a ridere e fare i cretini, cosa che ci riesce piuttosto bene. Ci era anche venuto lo schiribizzo di andare in una spiaggia naturista, ma era troppo lontana e noi troppo vecchi dentro per camminare sotto al sole. Ritenteremo.

Resta il fastidio incredibile per:

  • Bambini in spiaggia, a un certo punto una marmocchia ha letteralmente gettato una secchiellata d’acqua addosso all’ignaro padre che stava giocando al cellulare. Io l’avrei lanciata via, nell’iperspazio.
  • Anziane signore che si mettono in formazione 4-4-3 sul lungo mare impedendo il passaggio a chiunque. Fastidio aggiuntivo perché si rischia sempre di inciampare nelle loro tette cadenti.
  • Ambulanti che pur di venderti un braccialetto, un telo mare o un rene preso al mercato nero farebbero qualunque cosa, per esempio rimanere immobili a fissarti per interi minuti scatenando ondate di disagio in me che avrei dato loro tutti i miei averi per i sensi di colpa.
  • Camerieri inferociti. Ora, io sono la prima ad odiare il prossimo e penso che se lavorassi a contatto col pubblico mi verrebbero un’ulcera dopo l’altra fino a consumare i tessuti del mio stomaco, MA SE TU MI SBATTI DI NUOVO IL PIATTO SUL TAVOLO SBUFFANDO E RISPONDENDOMI PURE MALE IO NON SO COSA FACCIO MA QUALCOSA LO FACCIO!
  • La ghiaia bollente che mi ha fritto i piedi, ora andrò in giro strisciando sulle ginocchia
  • Le stracazzo di campane, MAMMA MIA IO VADO A DISINTEGRARE OGNI CAMPANILE NON PUOI SUONARE A FESTA DI MERCOLEDÌ MATTINA SENXA ALCUNA RAGIONEEEEE! Giuro mi sono svegliata di soprassalto con il Gobbo di Notre Dame che stava tenendo un concerto, ma vaffanculoooo!

Bene, direi che posso smettere di sclerare almeno per un pochino. Oserei dire che se Mr Batterista non mi molla adesso non so cosa potrebbe spingerlo a farlo: mi ha vista in costume, sudata, struccata, esausta, e mi ha pure sentita russare a un certo punto. Come abbia fatto a non piazzarmi un cuscino in faccia e tenerlo premuto per almeno cinque minuti – anche sei, per essere certo che non ci fosse proprio più niente da fare per salvarmi- lo sa solo lui. Forse è un monaco buddista super zen e ancora non lo so.

E voi, miei cari, narratemi qualcosa che qui il viaggio è ancora lungo e l’aria condizionata del treno penso mi sarà fatale! Rallegrate i miei ultimi momenti, tema libero!

Hasta il fritto mistooooo

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Film Brutt: Freaks (2018)

Buonasera miei amati Spelacchiati, come state? Come butta da voi?
Io sto per sciogliermi dal caldo, presto di me rimarrà soltanto una macchia umida sul pavimento. 
Oggi vi narro di un film Brutt veramente Brutt, ma proprio Brutt Brutt… Tra l’altro viene spacciato come horror ma spoiler: non è un horror. Mai. Neanche lontanamente. Proprio zero.

Il film si apre con la nostra ignobile protagonista –Chloe– una bambina di sette anni semplicemente insopportabile e doppiata nella maniera più fastidiosa possibile, che spia fuori dalla finestra; mezzo secondo dopo arriva suo padre che la branca, serra tutte le finestre e tutto ansioso le fa”ma sei deficiente, vuoi che i cattivi ti trovino?”
Posso rispondere io? Sì,già spero che i cattivi -chiunque essi siano- la trovino e la trucidino.
Poi Lei comincia a ripetere una tiritera chiaramente imparata a memoria su un’identità falsa e il padre la interrompe tutto serio “abbiamo deciso che il tuo compleanno è il 10, non il 9.”
MA CHISSENEFREGA, MA SE E’ UNA ROBA INVENTATA MA CHE T’IMPORTA SE E’ IL NOVE O IL DIECI? FINCHE’ NON DICE CHE IL SUO COMPLEANNO E’ IL TRENTUN FEBBRAIO LASCIALE DIRE QUELLO CHE VUOLE, NO?

Tra l’altro ragazzi so che è un problema di traduzione e doppiaggio però PORCA VACCA, c’è lei che a un certo punto ripassa l’alfabeto (a sette anni) e fa “A come APPLE”
MA COME “A COME APPLE”?! MA COSA CAZZO VUOL DIRE “A COME EPPOL”? MA DAVVERO? MA NON POTEVATE FARLE DIRE “A COME ARANCIA”? O “A COME AMEBA, QUINDI COME ME!”
Niente, scusate, torno a inalare dei sali calmanti. 

Altro dialogo top: non si capisce niente per tre quarti del film, vi basti sapere che il padre la sta preparando a costruirsi un’identità fittizia per non si sa quale motivo:
“Qual è il tuo sport preferito?”
“A me non piace nessuno sport…”
E lui impazzisce, sclera, urla “BANG, SEI MORTA! SE NON CONOSCI LA RISPOSTA DEVI INVENTARE! Tipo “oh, non so, mi piacciono tutti gli sport!”

Ora.
ORA.
CHE CAZZO DI DIFFERENZA C’E’ TRA “NESSUNO” E “TUTTI”? MA SEI ANCORA PIU’ IGNORANTE DI LEI? SEMPRE UNA CAZZO DI RISPOSTA GENERICA E’! NON HA SENSOOOOOOOOOOOO

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Va beh, a un certo punto il padre comincia a sanguinare dagli occhi (sarà Astrazeneca?) e quindi cominciamo a capire che non è pazzo ad aver rinchiuso in casa la bambina ma hanno qualche segreto da nascondere, oltre a un quoziente intellettivo veramente poco dignitoso. Io ve lo dico già, sono degli umani bizzarri coi superpoteri che vengono chiamati “i diversi” o “gli anormali”.
Sicuramente non è normale la deficienza e la stronzaggine della marmocchia.

Chloe tra l’altro ha la fastidiosissima abitudine di dire cose e quando qualcuno le chiede qualcosa a riguardo fa la vaga; tipo a un certo punto c’è lei che fa “Se non lo faccio adrò alla Montagna?”
E suo padre, che chiaramente ha dei problemi mentali, sclera malissimo “CHI TI HA PARLATO DELLA MONTAGNAAAA? COME FAI A SAPERLOOOOOO?”
E niente, lei risponde “nessuno, non lo sooo, non so nienteeee”.
…Ma come non te ne ha parlato nessuno e non sai niente? Ma sei deficiente? Hai detto una cosa, chiaramente sai che cazzo è sta Montagna, QUINDI PER L’AMOR D’IDDIO ESPRIMITI, PARLA, DICCI.
No, niente.

Ma vaffanculo, va.

La Montagna comunque è una struttura in cui tutti gli anormali vengono spediti quando vengono catturati (anche se in realtà la maggior parte delle volte vengono ammazzati brutalmente dopo che tempo prima degli anormali avevano fatto una strage di umani normali).

Non si capisce un cazzo di questa cosa ma quando Chloe apre la porta del suo armadio si ritrova con la marmocchia dei vicini, Harper, come se fossero in camera sua, ed essendo Chloe completamente psicolabile le fa “fammi da mamma, dimmi che mi vuoi bene, gnè gnè gnèèè” MA IO TI DO TANTE DI QUELLE LEGNATE, MARMOCCHIA INQUIETANTE! Infatti Harper la detesta, giustamente.

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Che faccia da schiaffi

Un giorno il padre torna a casa coperto di sangue impugnando una pistola e praticamente collassa sul pavimento; Chloe cosa pensate che faccia? Piange e si dispera perché il padre ha un proiettile nel fianco? Cerca di aiutarlo?
No.
Lei fruga nella busta della spesa e tutta incazzata fa “non mi hai preso il gelato, andrò a prendermelo da sola.”
MA BRUTTO EGOISTA PEZZETTINO DI STERCO, TUO PADRE STA SCHIATTANDO E TU PENSI AL GELATO? NEMMENO IO ARRIVEREI A TANTO!
Essendo una piccola stronza appena il padre SVIENE lei prende ed esce, andando al furgone dei gelati di fronte a casa; qua c’è il vecchio più inquietante del mondo che la fa salire sul furgone e la porta a fare un giro.
Cioè seriamente… potrebbe scrivere un manuale su come essere rapita e venduta agli psicopatici, sta deficiente.

Salto cose ma viene fuori che quel vecchio pazzo è suo nonno e che la figlia, ovvero la mamma di Chloe, era una super anormale che poteva volare e che è stata imprigionata in sta cazzo di Montagna; il padre di Chloe pensava fosse schiattata invece quella è viva ma non tanto vegeta visto che non si sa cosa le stanno facendo ma sicuramente non massaggi rilassanti.

Freaks, la recensione del film con Emile Hirsch


In tutto ciò Chloe quando entra nel suo armadio di merda non finisce a Narnia ma si ritrova sua mamma incatenata ed è tutta felice, le si sdraia addosso, le dice che le vuole bene… MA SEI DEFICIENTE? LASCI MORIRE QUEL SANT’UOMO CHE TI SALVA LA VITA DA SETTE ANNI, VEDI UNA DONNA CHE NON CONOSCI E CHE CHIARAMENTE HA PROBLEMI NEL TUO ARMADIO E LE TI STRUSCI ADDOSSO COME UN GATTO?
Insomma, Chloe ha due poteri: può controllare mentalmente le persone e quando va in quello stupido armadio si “teletrasporta” metaforicamente da altre parti… Cioè non ha un cazzo di senso perché lei pensa di essere nel suo armadio e le altre persone pensano che lei sia nella loro stanza, quindi cosa minchia vuol dire? Come fa? Che è? BOH.
Non si capisce una mazza, regà. Niente. E’ solo tutto fastidioso.

Saltiamo cose perché questo film è di una lunghezza indegna, ‘na palla lentissima, roba che tra poco sarò io a sanguinare dagli occhi; sta piccola merda tra l’altro cerca pure di narcotizzare suo padre, giusto per farvi capire che persona di merda sia.

Il vecchio inquietante la porta in un locale ma vengono scoperti (perché lei è imbecille, ovviamente) E IL VECCHIO PRENDE UN COLTELLO E LO CONFICCA NELL’OCCHIO DI UN POVERO CRISTO CHE STAVA IN CUCINA, COSI’ QUANDO ARRIVA LA POLIZIA VEDONO CHE QUELLO STA GRONDANDO SANGUE DA UN’OCCHIO E LO CRIVELLANO DI COLPI PERCHE’ GLI ANORMALI QUANDO USANO I POTERI SANGUINANO DA LI’!MA VI RENDETE CONTO DI CHE PERSONE DI MERDA SIANO QUESTE!?

Poi questa marmocchia vede un uomo morire davanti a lei e non gliene frega una minchia, io se assisto a una mosca morente mi sento male due giorni.

Il padre finalmente si decide a raccontare a Chloe che diamine sia successo nella loro vita: quando hanno catturato la madre di lei, lui ha acchiappato la bambina e ha usato il suo potere per creare una bolla temporale così per loro sono passati sette anni ma per il resto del mondo solo due mesi.
Non. Ho. Capito. Niente. 

Pensando di star morendo, il padre porta Chloe dai vicini: pagandoli una quantità di soldi spropositata loro devono adottare sta bambina di merda. Ovviamente c’è della crisi, la donna scopre che è un’anormale e sclera come una pazza al che Chloe usa il suo potere per controllare la mente di lei e la costringe a dirle che le vuole bene. La donna torna in sè, si rende conto della cosa, scopre che quella capra ignorante di Chloe di notte andava nella camera di sua figlia (ricordate, quella a cui chiedeva di fingere di essere sua madre) E GIUSTAMENTE IMPAZZISCE E LI CACCIA VIA URLANDO, IO LI AVREI PRESI A COLTELLATE.

Ma passiamo al momento clou, ovvero la vicina sacrosantamente ha chiamato la pula per denunziare quei due mentecatti, Chloe li vede dalla finestra e visto che buon sangue non mente (nel loro caso sangue di merda non mente) fa prendere una penna al poliziotto E LE FA ACCECARE LA DONNA PIANTANDOGLIELA NELL’IRIDE, COSI QUANDO ARRIVANO I COLLEGHI LA SECCANO SENZA SCRUPOLI!

Freaks Movie Poster Starrring Emile Hirsch and Bruce Dern

MA QUESTA BAMBINA E’ UN MOSTRO ASSASSINO, VI RENDETE CONTO?!
Ma poi uno non può avere un problema agli occhi che viene massacrato a colpi di mitra? Tutto molto normale.

Il finale è una roba a mio parere indegna.
C’è lei che praticamente si impossessa di uno di quelli che tengono prigioniera sua madre (scena raccapricciante di quest’uomo gigante che dice alla donna “mamma mi vuoi bene?”) e per salvare la mentecatta marmocchia muoiono sia il nonno che il padre. Ma lei è felice come una pasqua perché ha sua mamma, che arriva a casa sua, la prende in braccio E VANNO VIA VOLANDO COME LA SCENA FINALE DI MATRIX, OVVERO UNA MERDA!
ORA QUALCUNO MI DEVE RIDARE LE ORE PERSE DIETRO A QUEST’ACCOZZAGLIA DI COSE, NON CI CAPIVO NIENTE, HO ODIATO TUTTI, LA MARMOCCHIA PER ME DOVEVA SCHIATTARE MALAMENTE DOPO TRE SCENE E SOPRATTUTTO VAFFANCULOOOOOO! Cioè si sono sacrificati tutti per quest’essere aberrante, capite??
Tra l’altro sta piccola caccola non ha capito una minchia della vita e fa “io non mi voglio più nascondere, e se qualcuno avrà qualche problema con me me ne occuperò io” MA PICCOLA SERIAL KILLER DEI MIEI STIVALI CHIODATI, VUOI PIANTARLA DI SEMINARE PANICO E MORTE?

Io sono ancora basita dalla visione di questo film, ora avrò bisogno di drogarmi per andare avanti con la mia vita.
Regà vi prego, se l’avete visto ditemi cosa ne pensate perché in giro ho letto recensioni entusiaste e non ho la minima idea di come sia possibile, io l’ho odiato dall’inizio alla fine! Anzi, guardatelo e poi venite qui a dirmi cosa ne pensate, ve ne prego!
Ovviamente se avete suggerimenti per altri film brutt ditemi, che prendo sempre nota dei vostri suggerimenti.

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Ciance sparse: catcalling

Buongiorno miei cari Spelacchiati indomiti, come state? Io sto per sciogliermi dal caldo, presto di me resterà soltanto una macchia umida sul pavimento. Ricordatemi cretina e bislacca.

Oggi vorrei parlare di un argomento trito e ritrito, però ho voglia di sfogare della rabbia repressa quindi tenetevi forte:parliamo di catcalling.

Ne avrete fin sopra le orecchie di sentirne parlare e soprattutto se siete maschietti che di solito urlano e fischiano alle donzelle in giro per la città… Beh, state per essere non troppo velatamente insultati. Vedete voi se leggere.

Allora, io partirei da un presupposto: odio tutti e nessuno deve rompermi i maroni. Chiaro e semplice, no?

E invece ogni volta che metto il becco spelacchiato fuori di casa da sola, ovunque io sia eh, partono i “oooh bellaaaaa!” “Mamma mia che bonaaaaa!”, fischi, suonate di clacson… MA SIETE TUTTI RINCOGLIONITI? Ma vi è colato il cervello dal naso, vi è colato nel gin tonic e ve lo siete bevuto?

Ma io non credo ci voglia una scienza per dire che è una cosa enormemente fastidiosa e sí, anche inquietante.

Aneddoto: stavo tornando a casa da sola, di notte, a piedi, passando per le vie maggiori della città; passa una macchina, finestrini abbassati, e i quattro geni dentro cominciano a urlarmi cose. Vanno avanti, fanno la rotonda e tornano indietro: di nuovo fischi e schiamazzi; hanno fatto cosi un paio di volte, e io ero spaventatissima. Per loro era una cosa divertente suppongo, per me sono stati minuti di ansia allo stato brado.

Lo stesso tipo di ansia mi viene quando qualcuno mi apostrofa in giro, ma li mi parte anche l’embolo: ma cosa stracazzo fai? Ma cosa vuoi? Ti ho chiesto un parere? Non mai pare.

“Ma è un complimento, pensa se ti dicevo che eri un cesso” (detto proprio cosi ogni volta perché questi figuri non hanno idea di come coniugare i verbi) MA ALLORA SE È SOLO UN COMPLIMENTO, BRUTTA TESTA A PERA, FAMMELI QUANDO C’È ANCHE MIO PADRE PRESENTE O UN QUALUNQUE ESSERE DI SESSO MASCHILE INSIEME A ME, NO? Se è solo un complimento saranno felici, NO?

E invece no, quando c’è qualche maschio insieme a me nessuno fiata, nessuno strilla, nessuno starnazza. E allora prendete i vostri “complimenti” e andatevene a fare in culo, detto con calma, eleganza e finezza.

Il primo che commenta dicendo che “ora si deve avere paura di provarci con una ragazza” verrà preso a testate da me medesima, perché se non capite la differenza tra “molestia” e un lecito “provarci” meritate solo capocciate. Affettuose se siete spelacchiati, ma sempre testate.

Detto ciò vado a vestirmi con abbigliamento da guerra:stasera Mr Batterista suona e io arriverò armata fino ai denti per sgominare le sgallettate mannare. Voi miei cari come state? Cosa prevede la vostra estate? Quanto caldo fa da voi (cosi se scopro un posto in cui non si schiatta mi ci trasferisco immediatamente)? E cosa ne pensate del catcalling, avete esperienze da condividere?

Fatemi sapere, fate i bravi, cercate di stare al sicuro e vogliatevi bene. Io vi scruto e vi adoro. Hasta la pasta!

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Serie Brutt: Panic 1×01

Buongiorno miei cari Spelacchiati (o meglio buonanotte visto che pubblico sempre a orari assurdi, ora locale 1:46 am) come state? Come passate queste giornate caldissime? Io rischio già la liquefazione, sono sempre unticcia e sudata come un caimano.

Allora, io oggi provo a inaugurare una nuova serie di post: recensioni BRUTT di serie tv, perché ho guardato ‘sta ciofeca e mi ha infastidita così tanto che sento di voler condividere con voi gli scleri puntata per puntata.
La serie in questione è Panic, la potete trovare su Prime Video se volete farvi del male, ed è composta da dieci puntate di quarantacinque minuti l’una. Vi sembreranno i quarantacinque minuti più lunghi della vostra vita, ve lo assicuro.

Inutile dirvi che vi spoilererò anche la vita, andrò a briglia sciolta come Furia cavallo del west.

Panic stagione 1, la recensione della serie tv di Amazon Prime Video


La prima puntata forse è la meno peggio ma vi avviso, si parte proprio a bombazza con le stronzate: da zero a cento in mezzo secondo come Hamilton in rettilineo.
Questa serie si apre con la voce narrante della nostra insopportabile protagonista, Heather, che ci fa lo spiegone: nella sua miserabile cittadina del Texas esiste un gioco, tra i neo diplomati, che si chiama “Panic” e consiste in questi MENTECATTI che partecipano a sfide IMBECILLI e potenzialmente letali per vincere un montepremi… CHE LORO STESSI HANNO DONATO DURANTE L’ANNO SCOLASTICO! Cioè questi ogni giorno davano una quota per creare il monte premi! Ma solo io ci vedo già un problema di base? Ma tutto bene? Ma drogarvi negli scantinati come tutti gli adolescenti no? No, questi devono far finta di essere avventurosi.

Heather, tra l’altro, da la spiegazione più sconclusionata del mondo a tutto questo tripudio di imbecillità: “chi vince se ne va, chi perde… resta per sempre, perché è un perdente”.
Vi giuro che io pensavo che ci fosse qualche motivo serio per cui la gente non potesse andarsene da sto cazzo di paese, ma non è vero per niente!
Ora.
Heather.
COSA CAZZO VUOL DIRE? Cioè io capisco che lei è povera come la merda quindi per lei vincere ‘sti cinquantamila dollari vorrebbe dire andarsene al college, MA NON E’ CHE SEI IN ZONA ROSSA EH, PUOI USCIRE DAL CONFINE DELLE TERRE DEL BRANCO SENZA AUTOCERTIFICAZIONE!
Vi giuro non esiste un motivo che dovrebbe tenere ‘sti cretini in quella città del cavolo: vi siete diplomati, mettete i vostri aver in saccoccia e andate a cercar fortuna da qualche altra parte se proprio vi fa schifo stare lì!

Tra l’altro per farci credere che sia una serie vagamente decente all’inizio ci fanno vedere alcune prove degli anni passati: una tizia viene letteralmente CHIUSA COI CHIODI in una bara e poi VIENE SEPOLTA VIVA PER ORE, a un’altra DISTRUGGONO UN ALVEARE PIENO DI API praticamente in faccia… Parbleau. Ero quasi intrigata, peccato che non avverrà niente del genere e saranno prove veramente inutili.

Va beh. L’anno precedente a ‘sto cazzo di Panic sono morti due ragazzi: Jimmy, che alla roulette russa si è sparato in testa, e la sua ragazza Abby che ha dovuto attraversare la strada bendata ed è stata centrata da un tir; quando si dice “giocare a mosca cieca in autostrada”… in seguito a queste morti bislacche lo sceriffo e tutto il dipartimento stanno con le antenne rizzate perché sanno dell’esistenza del gioco ma non sanno come fermarlo.
MA NON SO, MAGARI VIGILANDO, CHE DITE? CI SARANNO VENTI ABITANTI IN STA CAZZO DI CITTA’, SE NE VEDI DIECI RAGGRUPPARSI IN UN PUNTO FORSE STA SUCCEDENDO QUALCOSA, NON TI PARE?
No, niente, questi brancolano nel buio.

Heather ha due migliori amici fastidiosi quasi quanto lei: Bishop, un ragazzo assolutamente inutile che è innamorato di lei e lei è innamorata di lui ma essendo DEFICIENTI non stanno insieme, e Natalie, da me soprannominata L’Infame poi capirete perché.

Panic Prime Video release date, cast, trailer, plot | TV & Radio | Showbiz  & TV | Express.co.uk


Heather ci ammorba per un sacco di tempo con i suoi monologhi su quanto lei si senta un mucchietto di polvere assolutamente inutile, su quanto vorrebbe solo andarsene da lì, su quanto lei sia una persona pavida e fifona e che non parteciperebbe mai a Panic perché se la farebbe sotto.
In effetti almeno sul perché lei ci tenga così tanto ad andarsene posso capirla: sua madre è completamente sciroccata, una stronza di prim’ordine che pensa solo a spendere soldi presumibilmente in droga e se ne sbatte di Heather e della sorellina.

Va beh non succede niente per un sacco di minuti e in qualche modo arriviamo alla prima serata di Panic: una mega festa sulla sponda di un lago, e quando dico “mega festa” intendo proprio mega festa: ci sono letteralmente i fuochi d’artificio ma pensate un po’ i geni: per non far capire alla pula dove sono partono fuochi d’artificio da più parti della città.
MA ALLORA, MA LI VEDETE O NO UN BRANCO DI RAGAZZINI CHE SI ASSEMBRA IN UN CAMPO?
Comunque, Natalie è l’unica che vuole partecipare al gioco tra i tre moschettieri protagonisti e mentre lei si prepara alla prima prova Heather scopre che sua mamma, quella cara donna chiaramente figlia di una meretrice, le ha rubato i cinquemila dollari che aveva guadagnato per potersi pagare il college: oh no! E adesso indovinate un po’ cosa le tocca fare, a ‘sta lagna? Esatto, partecipare a Panic per cercare di vincere la grana.
Ma se tu hai l’intelligenza di un votante medio di Casapound e il coraggio di Leone cane Fifone si può sapere cosa pensi di fare? Ma ti sei bevuta quel piccolissimo cervello che avevi?

Panic (TV Series 2021– ) - IMDb

La prima sfida consiste nell’andare su un’altura a non so quanti metri dal lago e lanciarsi in acqua cercando di non sfracellarsi sulle rocce; Natalie passa, poi tocca a Ray che è il galletto del pollaio, il bad boy, insomma lo stronzetto della situazione (e l’unico motivo per cui ho finito questa serie) e anche lui si lancia senza paura del periglio; a seguire abbiamo Dodge, uno stramboide misterioso che si arrmpica ancora più in alto del necessario aggiudicandosi più punti e infine, ovviamente, arriva Heather -che vi ricordo ha passato il tempo a dirci che è una codarda invereconda, la più fifona dei fifoni, quella che “no non vengo alla serata di inaugurazione perché non riuscirei neanche a guardare!”- che sale sul cucuzzolo più cucuzzolo della montagna e si lancia pure lei prendendosi una caterva di punti in più perché è andata praticamente sull’Everest per lanciarsi.
La puntata si chiude con lei che si tuffa e io speravo già che si sfracellasse miseramente sulle rocce.

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Allora miei prodissimi spelacchiati, raccontatemi un po’: come ve la passate? Siete pronti ad un’estate bislacca e caldissima o fate come me e contate di passare tre mesi sotto una roccia, anche per non pensare a Mr Batterista che andrà a suonare in giro per l’Italia ogni weekend?
Ma soprattutto: avete visto Panic? Vi è piaciuta? Se sì, posso sapere come diavolo sia possibile?
Fatemi anche sapere se per voi può funzionare un commento per ogni puntata quando vedo delle serie brutte o se è meglio limitarsi ai film, il vostro feedback è fondamentale per me! Tenete conto che questa era la prima puntata e il peggio deve arrivare.
Domani andrò a trovare il mio pirlissimo miglior amico quindi durante il viaggio risponderò ai vostri commenti. Spelacchiati avvisati mezzi salvati.
Hasta la pasta!

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Ciance sparse: ritorni e Mr Batterista

Ohhh Madonna (intendo la cantante, ovviamente).
Avete presente in Jurassic Park quando si sentono i passi del T-Rex in avvicinamento rapido e scattano panico&paura folli? Ecco, per me vale lo stesso principio con l’incombere della sessione estiva.
Sto cercando di organizzare sedute di studio fatte in modo vagamente decente, il punto è che non mi ricordo una minchia di quello che studio. Credo di essere troppo deficiente per poter continuare l’università, per me è un miracolo già solo l’aver superato le elementari.

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Io vs la sessione estiva

Poi dando ripetizioni ai marmocchi mi rendo conto di essere una capra di dimensioni epocali: ma come diamine ho fatto a superare le verifiche di geometria solida? Ma cosa cazzo me ne frega dell’area di una piramide costruita su un cilindro in equilibrio precario su una sfera? Ma vi siete bevuti il cervello?
Ma che cosa stracazzo è un tronco di piramide, in che foresta lo trovo? Che corteccia ha? E il prisma esagonale chi cazzo lo ha mai visto nella vita vera, perché dovrebbe fregarmene qualcosa dell’ottaedro regolare, MA VAFFANCULOOOOOOOOOOOOOOO!
Giuro l’altro giorno dopo una lezione in cui mi sono tornati in mente tutti i traumi legati alla geometria mi stavo per raggomitolare in un angolo e piangere.

Okay, mi placo. Scusate. Piccolo sfoghetto esagonale.
Che poi lo so che ci sono persone che sguazzano in quelle materie terrificanti quali ARITMETICA, geometria, disegno tecnico… Io volevo impiccarmi a ogni lezione. Mi ricordo perfettamente che ogni volta pensavo “ora picchio una capocciata alla finestra, agguanto un vetro e mi estirpo la giugulare: non farà mai male quanto prendere un altro due”.
Tra l’altro io giuro che una volta sono riuscita a prendere UNO E MEZZO a una verifica. Uno e mezzo. Neanche due. Probabilmente avevo sbagliato a scrivere pure la data o il mio nome, che roba imbarazzante.

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Ma basta parlare di traumi passati e parliamo di sconvolgimenti presenti: in questi giorni è successa una cosa bizzarra che mi ha lasciata un po’ stranita. (e voi direte “Sara, per l’amor di Dio, a te stranisce anche che le penne rilascino inchiostro”… E avete ragione anche stavolta ma lasciatemi spiegare.)
Mi ha scritto una persona, un uomo che non sentivo da un anno e mezzo; penso di aver parlato di lui nel blog, per quei pazzi che mi seguono da tanto.
Lui era in una relazione aperta, io mi stavo cominciando a riprendere dal mio periodo “oscuro”; lui aveva una situazione problematica e ci eravamo avvicinati tanto. Abbiamo avuto una sorta di relazione molto breve, poi lui ha dovuto scegliere tra la sua ragazza e me, e ovviamente abbiamo chiuso ogni contatto. Dopo un periodo di tristezza mista a disperazione, perché sono bravissima a struggermi per queste cose, posso dire di aver cicatrizzato ed essere in pace col mondo.

Fatto sta che mi ha scritto.
(DDL) Zan zaan zaaaan.
Ha detto che non ha mai smesso di pensarmi, che gli sono mancata per tutto questo tempo, e che continua a sognarmi.
Posso dire? Poverino.
Più che sogni devono essere incubi, di quelli da cui ti svegli tutto sudato e urlante e ringrazi il cielo di esserti svegliato. No perché io non vorrei vedere il mio muso nemmeno da sveglia, figuriamoci mentre dormo… Penso che volendo potrebbe farmi causa e chiedermi i danni morali. Un uomo segnato dall’orrore.

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Ha detto che mi ha ritrovata in tantissime situazioni, in tanti film, nei testi delle canzoni… Immagino.
Vedeva in un documentario un tricheco arenato su un iceberg? “Ma quella è Sara!”
C’era una qualunque puntata di Vite al Limite? “Ma quella è davvero Sara!”
Passava un video di Rihanna? “Quanto vorrebbe essere quella, Sara!
Io me la sono immaginata così, ‘sta cosa.

Ahhhh.
Suppongo mi abbia idealizzata un po’ troppo, in questo periodo; non avendomi intorno a ricordargli quanto io sia un subumano inadatto alla vita si sarà immaginato cose incredibili sul mio conto. Forse dovrei dirgli che ancora mi scaccolo quando penso di non essere vista e che annuso i calzini prima di mettermeli per capire se sono stagionati e da sbattere in lavatrice o se posso ancora indossarli senza attirare file di roditori.

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Mah. Che cose bizzarre. Non me l’aspettavo.
Se da una parte mi ha fatto piacere sapere di non essere stata un’infatuazione passeggera e che lui si era legato a me quanto io avevo fatto con lui, dall’altra non ho alcuna intenzione di riallacciare i rapporti: mi ci è voluto tempo, ma l’ho superata e ora sto benissimo.

Ho cercato di rispondergli con calma e pacatezza che ormai, essendo passate eoni, per me non sussiste alcun rimorso, che mi auguro davvero che lui sia felice, e, cosa più importante, che io ora ho un ragazzo meraviglioso… cosa verissima, io non so come sia possibile.
Non mi capacito di aver accalappiato Mr Batterista, il fidanzato più spelacchiatamente fantastico che io potessi mai immaginare.

Per darvi un’idea, sono passati nove mesi e lui ancora ride alle mie battute.
Cioè sembra davvero divertito dal mio essere una persona assolutamente bislacca e cretina, non mi detesta per ogni scemenza che sparo o per il mio essere mostruosamente goffa e imbarazzante in ogni momento.

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Un’accurata gif di Mr Batterista



Ogni volta che mi nascondo in qualche anfratto per sbucare fuori all’improvviso nel tentativo di spaventarlo, lui ride. Non prende una padella per spaccarmela sulla fronte, ride.
Quando completamente a caso mi metto a sbattere le mani come le foche perché pretendo un bacio o un abbraccio, lui sorride e mi coccola. Giuro. Non agguanta una scimitarra per farmi a fettine come meriterei, lui mi asseconda. 
Sono così fastidiosa che ogni volta che all’aperto vedo un merlo -ogni singola volta, giuro- esclamo “un merluzzo!” (lo so che non fa ridere, lasciatemi in pace) e lui invece di darmi una capocciata proprio in mezzo agli occhi ribatte “un merduzzo!”.
E niente, siamo deficienti. 

Merlo | Parco Natura Viva
GUARDATE, UN MERLUZZO!

Insomma, capite quindi perché io non mi sognerei mai di fare la minima cosa che potrebbe compromettere il fantastico rapporto che ho con questo squinternato, quindi nonostante mi senta in colpa per aver risposto freddamente a colui che mi ha scritto cercherò di costringermi a non cercare di indorare la pillola.
Ammetto che mi ha fatto piacere sentirlo, perché sono una persona becera: sono convinta di essere una persona assolutamente dimenticabile, che la mia assenza nella vita di qualcuno conti veramente poco; sapere che per lui non è così mi ha dato un pizzico di autostima in più.
Alla fine io sono convinta che ognuno fa le proprie scelte e deve accettarne le conseguenze; lui mi piaceva molto, mi faceva sentire bene, mi trattava meglio di qualunque altro fidanzato, e quando abbiamo smesso di sentirci sono stata male come una foglia secca schiacciata. Gli auguro davvero di stare bene e di trovare la sua serenità, lo dico col cuore in mano (ed è subito Grey’s Anatomy).
Ma non avrebbe senso dirgli queste cose, quindi non lo farò.

E voi, miei cari Spelacchiati, come state? Partiamo dalle domande fondamentali: ma voi che rapporto avevate con le materie scientifiche?! Narratemi dei voti più bassi che abbiate mai preso, fatemi sentire meno capra ignorante por favor!
E invece…Persone tornate alla carica dopo notevoli lassi di tempo ne avete? Avete qualche consiglio da spelacchiato a spelacchiata da darmi?
Come sempre vi ringrazio miei cari, alla prossima!
Hasta la pasta!

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Ciance sparse: sesso e dintorni

Buonasera miei cari Spelacchiati, come ve la passate?
Io ho passato due settimane abbastanza toste, stavolta per davvero e non per le mie solite idiozie. E’ venuta a mancare una mia cara amica, malata dalla nascita, e questa cosa mi ha spiazzata e spezzata allo stesso tempo.
Sdrammatizzo con un aneddoto.
Al funerale ho incontrato un mio ex compagno del liceo, un ragazzo veramente BELLISSIMO, e mi fa “Sara ma sei cambiata un sacco!”.
Ora.
Immaginatemi con il mascara colato ovunque perché avevo pianto per quaranta minuti di fila, gli occhi gonfi come una rana, ero sudata come un facocero nella savana all’ora di punta… ECCO, se per lui in quel momento ero cambiata e migliorata rispetto al liceo vi lascio immaginare come fossi all’epoca, probabilmente il Mostro della Laguna aveva più bellezza di me.
Sì, dico stronzate per esorcizzare il dolore, lasciatemi essere pazza, plis.

Ma l’argomento di oggi è tutt’altro, avevo solo bisogno di scrivere della mia amica Camilla per un secondo. Faccio ancora fatica a capire che non mi scriverà mai più.
Dopo essermi guardata ogni puntata di Lol su prime video (dai che ne parlano ovunque, so che vi siete rotolati anche voi dal ridere) sono entrata nel mondo della stand-up comedy italiana e penso di essermi innamorata di Luca Ravenna.


No perché fa sempre ridere quando gli uomini si auto-deridono parlando di dimensioni del pipo e durate molto brevi, ma secondo me c’è anche il mondo della sessualità femminile di cui parlare.

Per esempio, non so voi, ma io che sono una persona dall’autostima che rasenta il suolo durante gli amplessi non sono mai stata lì a pensare alla lista della spesa o a Johnny Depp -ma magari funzionassi così, per la miseria- ma a volte mi sono partiti i trip mentali.
Ma da qui vedrà i miei sedici doppi menti!”, “chissà se sono riuscita a depilarmi decentemente il retrobottega, parbleau”, “ora mi molla perché ho le smagliature pure sulle palpebre”, “ma mi si è aggiunto un rotolo di ciccia o è una mia impressione?”, “dev’essere proprio sexy vedere il mio piattissimo petto di pollo a distanza ravvicinata, poverino, ora gli passo un sacchetto per vomitare”.

No perché poi parliamone un attimo, alzi la mano (o il piede, insomma l’arto che preferite) chiunque si sia accorto mentre si denudava che c’era qualcosa che non andava.
Esempio: magari ho passato settecento ore a depilarmi guardandomi da ogni angolazione possibile e immaginabile e poi, una volta desnuda e pronta all’uso, mi rendo conto che mi è sfuggita una chiazza di pelo su una coscia. Oppure, forse ancora peggio, un pelazzo infame di quelli attorno ai capezzoli, che ogni volta che li estirpi con la pinzetta lacrimi come se fossi Cannavacciuolo che affetta cipolle.
E lì vorrei strapparmi proprio il brandello di carne incriminato, perché ‘sto stronzo di pelo non solo merita l’estinzione ma deve proprio essere sradicato dalla radice, dal bulbo pilifero di merda. 

Oppure, altra cosa che a me è capitata un sacco di volte…

Sesso in macchina.

Siamo lì, tutti presi, per una questione di praticità io, con l’eleganza che mi contraddistingue, mi metto sopra di lui (con manovre che nemmeno per liberare l’Evergiven dal canale di Suez, tra l’altro) cerco di non piantargli una rotula nella carne, si prende un po’ il ritmo e SDEEEENGGGGG!
Capocciata devastante contro al tettuccio.
Mr Batterista grazie a Dio è pirla quanto me e quando succedono queste cose ride come una iena (e io pure, mezza accecata dal dolore ma pur sempre idiota nell’anima), c’era un altro partner che invece si innervosiva come una salamandra a cui pesti la cosa per ogni cosa che non filava liscissima.

Tipo, cosa che sarà successa letteralmente a chiunque: si sta amplessando senza pudore alcuno e SLOP, il pipo si ribella e scivola fuori; c’era questo mio ragazzo che ogni volta si inalberava. Si innervosiva.
Ma scusai, ma ci stiamo divertendo o il sesso è una fonte inesauribile di isteria? Fammi capire, devi sbuffarmi addosso come un rinoceronte incazzato o possiamo viverla con più calma? Poi oh non è che ti si è staccato il pipo e ora dobbiamo riappiccicartelo con l’attack, stai calmo cazzo.
Insomma, ho avuto davvero pochissimi partner nella mia miserabile esistenza, però questa cosa me la ricordo bene perché mi metteva molto a disagio vederlo innervosirsi; perché io vivo l’intimità come vivo la vita, ovvero in modo assolutamente imbecille. Ora mi rendo conto che ho proprio bisogno di una persona che la veda come me, che rida quando ci sono situazioni “bislacche” (bislacche tra virgolette perché non c’è niente di bislacco in queste cose) e che la viva con ironia e rilassatezza.

Ma vogliamo prenderci un attimo per ribaltarci dal ridere al ricordo di tutti gli infamissimi crampi a muscoli vari ed eventuali che sono comparsi nei momenti meno opportuni? 
C’è qualcosa di più seducente e romantico di te che sei lì in brodo di giuggiole “oooh siii, continua così bel manzo italiano…AAAHHHHH CRAMPO CRAMPOOOO MUOIOOOOOO” con tanto di stiracchiamenti assurdi e improbabili?
Secondo me no.

Insomma, miei cari Spelacchiati, per stasera questo è tutto visto che domani mi devo alzare presto ed è già l’una di notte, porca di quella vacca.
Ora passo la palla (sì, intendo proprio il testicolo) a voi: i post sul sesso vi turbano o posso andare a ruota libera?
Vi prego se vi va narratemi aneddoti cretini legati al sesso, sento che potreste farmi ribaltare dal ridere. Potrei istituire un premio per i commenti migliori, ci sto pensando. Anche a voi capita di partire con le paturnie sul vostro fisico in quei momenti? Vi incazzate come leoni a cui sfugge una gazzella se capitano cose sceme durante gli amplessi o siete come me che ci ridete su e si riparte?
Insomma, fatemi sapere come state, se questa zona gialla vi sta dando un attimo di pace mentale, e narratemi tutto quello che volete!
Hasta la pasta.


Ps: ciao Cami, ti voglio bene.