Buonasera ragazzuoli spelacchiati del mio cuoricino nero e tenebroso, come state?
Io sto sclerando come l’australopiteco impazzito che sono, ho le budella attorcigliate con doppio nodo da marinaio perché ho scoperto -dato che sono un’imbecille- due giorni prima dell’esame che sarà tutto orale e quindi ciò che ci avrebbero fatto fare in cinque pagine di grammatica scritta + produzione sarà tutto condensato in venti minuti di orale. Ora la domanda è: vado di veleno, di impiccagione o mi pianto un coltello nel petto? Attendo i vostri consigli, grazie.
Dato che sono in questo mood di totale ansia e panico e penso che l’unica cosa che possa fare è prendere il primo volo per il Messico volevo proporvi una cosa un po’ diversa che renda voi Spelacchiati un po’ protagonisti: vorrei che mi linkaste nei commenti gli articoli dei vostri blog di cui siete più orgogliosi! Avete carta bianca, anzi bianchissima, però ci tengo a leggervi quindi potete mandarmi il post che per voi è stato il più difficile da scrivere, o quello che vi ha divertiti di più o quello che secondo voi ha il messaggio più importante… Insomma, quello che volete! E ovviamente sarebbe carino se vi leggeste un po’ anche tra di voi, una piccola community spelacchiata insomma. Attendo impazientemente i vostri articoli, se vi va di condividerli con me, così mi terrete compagnia nelle notti insonni e nelle pause studio (non che farò pause studio, sono così terrorizzata che andrò avanti a leggere testi in tedesco per 72 ore). Insomma, pronti, partenza, VIAAAAA LINKATE TUTTO, ANCHE VOSTRA MADRE!
Buonasera miei Spelacchiatissimi amici, come state? Ho visto questo tag mi pare sul canale di Matteo Fumagalli e ho deciso di farlo nonostante la quarantena sia finita, fate conto che le domande si riferiscono al lockdown!
1. Da quanti giorni sei in casa? Mi sono fatta tutta la fase 1 chiusa in casa come un topo ed è stato il periodo più bello della mia vita. Da quando hanno aperto i cancelli dell’ovile sono uscita solo due volte ma ahimè giovedì prossimo sarà il mio compleanno quindi dovrò sicuramente mettere il muso (mascherato) fuori di casa… Ridatemi l’obbligo di clausura, vi prego.
2. Come stai passando queste giornate? Per lo più leggendo, preparando dolci e cercando di allenarmi con costanza D’Altavilla Ma l’attività principale è rompere i coglioni ai miei genitori, che a loro volta li rompono a me che dunque mi sento in diritto di ri-romperli a loro… è un ciclo continuo. Il cerchio della vita. Ora capisco cosa voleva dire Mufasa.
3. Con chi parli più spesso su whatsapp? La mia psicologa. Nah, non è vero. Visualizza e non risponde. Mah penso mia sorella, che vive in Svizzera col suo fidanzato e non torna da mesi quindi ci tengo ad aggiornarla sugli scleri della famiglia.
4. Serie tv da consigliare? Una serie fantastica, si chiama “Fatevi i cazzi vostri, statevene a casa e non rompete li collioni”. Stasera sono uno spasso vero? Se volete venire a picchiarmi scrivetemi in privato e vi dò l’indirizzo, so di meritarmelo. Serie tv da consigliare… Non ho guardato niente a puntate perché non ero né in vena (né in arteria), che vi devo dire.
5. Dai 3 consigli su come passare il tempo in casa a chi ti segue Okay, qua facciamo i seri: – smetti di seguirmi – cerca blog più simpatici – leggili
6. La tua Crush di questa quarantena? Non posso dirlo regà che imbarazzo… L’ho citato qualche post fa però. Se qualcuno è di Roma e vuole offrirmi un posto letto vengo subito, poi parte lo stalkeraggio selvaggio.
7. Chi sarà la prima persona che vedrai appena finirà tutto? E’ stato quel PIRULO del mio miglior amico, l’unica persona al mondo che avevo davvero voglia di vedere dopo il mio pusher di fiducia ma questa è un’altra storia
8. Quale sarà la prima cosa che farai? UNA BIRRA ALLA SPINAAAAAAAAA DATEMI DEL LUPPOLO
9. La seconda? Un’altra birra. Scherzo, dai, un gin tonic.
10. Il primo posto in cui andrai? Suppongo che in molti mi manderanno in un certo posto ma io sono una piccola anarchica quindi andrò in qualche parco a leggere e far finta di studiare.
11. Il primo negozio in cui metterai piede? Considerando che non ho il becco d’un quattrino per un bel po’ mi terrò lontano da ogni negozio, quelli in cui vorrei entrare sono: Sephora (ragazzi ma la nuova palette della Too Faced quanto è bella?), Zara e IBS. (Chiunque voglia farmi dei regali è cortesemente pregato di farlo, grazie.)
12. Con chi andrai a cena fuori la prima volta? Non ne ho la più pallida idea, conoscendomi andrò con me stessa e sarà un appuntamento molto deludente.
13. Il primo viaggio che vorrai fare? Alloooora considerando che ho una voglia di viaggiare incredibile mi piacerebbe girovagare un po’ per le città italiane quali Bologna, Roma, Firenze e Venezia. Non avendo un tallero bucato tutto quello che vedrò sarà la campagna novarese, probabilmente mi lancerò in una risaia.
14. Il primo drink che berrai? Mi sembra di ripetermi ormai
15. Cosa hai imparato in questi giorni? Che sono una persona ancora più ignobile di quanto pensassi, e credo sia la cosa più vera e seria che ho scritto finora. Ma ho imparato anche che l’incavo del ginocchio si chiama cavità poplitea.
Il tag è finito, ragazzuoli cari, e spero vi sia piaciuto! Ovviamente se anche voi decidete di rispondere alle domande potete (e dovete) linkarmele o rispondere nei commenti, io vi scruto tutti, sempre, come una poiana. (Non so se le poiane siano famose per scrutare le cose ma suonava bene) Voi come state invece? La fase 2 vi ha già smaronati ampiamente come a me? State tornando ad essere operativi e operosi come delle piccole apette spelacchiate? Fatemi sapere un po’, così mi tenete anche compagnia nelle mie notti insonni! Hasta la pasta!
Niente, periodo di insonnia nera come un senegalese abbronzato. Avverto segni di cedimento strutturale, se in giro vedete una povera pazza con un tic all’occhio che prende a testate un palo della luce ci sono alte probabilità che sia io. Giuro che le ho provate tutte nel corso della mia miserabile vita di insonne: niente caffè, la sera niente coca cola o bevande contenti caffeina, cibo leggero, cibo pesante, cibo indegno, video ASMR (LI ODIO DA MORIRE COSA MI SUSSURRI NELLE ORECCHIE CHE FASTIDIO CI DEVE ESSERE UN GIRONE INFERNALE PER VOI), musica rilassante, suoni bianchi, suoni colorati, musica rock, silenzio, fai una giravolta, falla un’altra volta… Niente. Sono sveglia come un Beppe. Un Beppe Grillo per l’esattezza. Vedete? Io non vorrei fare battute di questo calibro, sono i neuroni che sono fusi ormai. Sto considerando l’idea di auto-aggredirmi col cloroformio. Mi aspetto in macchina e poi via di panno imbevuto.
Parlando di cose vagamente più serie, ho fatto la mia prima uscita dall’inizio della quarantena ed è stato… Normale. Come se non fossi stata rinchiusa in casa come un roditore qualunque negli ultimi quarantaepassa giorni. Vi lascio un paio di foto di me e di quel bislacco del mio BFF in versione banditi pronti ad assaltare una diligenza.
In questa uscita ho visto un tizio che aveva la mascherina. Dove? In fronte, tipo bandana. Mi scusi ma lei è un pirata? Sir Francis Drake, vuole per caso assaltare le navi spagnole? Ricorderemo questo giorno come il giorno in cui abbiamo quasi catturato Capitan Jack Sparrow? Comunque anche io sono insofferente alla mascherina, eh. Per Dio, detesto metterla. Mi affanna, respiro aria calda come se fossi un Berbero del deserto africano e penso di schiattare da un momento all’altro, stecchita sul marciapiede così, in un attimo. PERO’ SE SOFFRO IO DOVETE SOFFRIRE TUTTI, INFAMI, E VISTO CHE IN FACCIA NON LE VOLETE PROPRIO TENERE QUESTE MASCHERINE POSSO CONSIGLIARVI CON TUTTA LA FINEZZA IN MIO POSSESSO DI INFILARVELE NEL RETTO? Così, solo perché mi infastidisce vedere nasi sbucare ovunque. Foreste di nasi che spuntano dalle mascherine, ma allora non te la mettere tanto mica vai a sputacchiare addosso alle genti, no? Solo a me irrita vedere nasi dappertutto?
Riprendo il mio proverbiale autocontrollo, scusate. In realtà ero partita con i migliori propositi, volevo parlarvi di cinema, però questa cosa delle mascherine mi è rimasta sul groppone e mi sono lasciata trascinare. Dicevamo, cinema. Sto recuperando la filmografia di un certo David Lynch, può essere che abbiate sentito parlare di lui. “Eraserhead-La mente che cancella” Posso esordire con un “porca troia” o è troppo? Questo film mi ha letteralmente sconvolta. Diciamo che io partivo un po’ prevenuta, da brava gradassa (ma a chi voglio darla a bere, sono solo grassa) pensavo tutta fiera “ma cosa mai potrà trasmettermi un film degli anni ’80, sono abituata alle peggio cose ormai” E INVECE SBEREQUECK! Horror allo stato brado, ci sono delle scene che mi hanno agghiacciata, altre che mi hanno disgustata e il film in sé è di un disturbante incredibile. La trama è semplice: il protagonista, Henry, scopre che la sua ragazza è incinta di un bambino e ad un certo punto lui rimarrà da solo a prendersi cura di questo feto che di umano ha molto poco. Lineare, no? Neanche per il cazzo, è una serie di scene disturbanti, di voli pindarici assurdi, macabri, pazzi; la scena a casa dei genitori di Mary dà fin da subito l’idea di come sarà il film perché si viene a creare un’atmosfera malsana che ti si appiccica addosso, inquietante e raccapricciante. Dico solo che a un certo punto, in una specifica scena, mi è letteralmente venuta la nausea, e non so se mi era mai successo prima d’ora.
Altro film è “The Elephant Man” Qui siamo su tutt’altro genere, sprofondiamo nel dramma con la biografia di un uomo inglese che visse nel 1800, affetto da grottesche deformità a tutto il corpo. Il commento futile che faccio è: OMG MA QUELLO E’ UN GIOVANISSIMO ANTONY HOPKINS! perché ero basita. Pensavo che Antony Hopkins fosse nato vecchio, che non fosse mai esistito prima de “Il Silenzio degli Innocenti“. Sconvolta già di prima battuta. In realtà questo film mi ha commossa parecchio, a un livello profondo. Credo sia impossibile guardarlo senza provare una pena estrema per il protagonista, che viene aiutato e seguito da un dottore -interpretato dal caro Antony- e che si commuove ad ogni minimo segno di cortesia nei suoi confronti. Il finale poi, anche se prevedibile, è perfetto.
Cioè ma vi rendete conto?
Insomma in questi film il tema del diverso, del mostruoso, della deformità viene spolpato e io con questi argomenti vado a nozze, potendo avrei dei bambini con questi temi perché diciamocelo, tutti vogliamo essere speciali ma nessuno vuole essere diverso.
Penso che farò un post più approfondito su Lynch una volta finita la filmografia, stasera andrò di “Velluto Blu”. Voi cosa ne pensate? Se avete visto “Eraser Head” dovete assolutamente dirmi se anche voi siete rimasti così turbati e se QUELLE SCENE hanno sconvolto anche i vostri stomaci. Per il resto come state? Com’è andato il primo weekend di libertà? Io sono rimasta a casa come un armadillo appallottolato, ma voi più socievoli spelacchiatini cos’avete combinato? Fatemi sapere di tutto e di più, mi raccomando non incoronitevi e usate sempre le precauzioni! Hasta la pasta!
Voi cos’avete visto di Lynch? Qual è il vostro preferito? Siate onesti e ditemi anche quanto Eraserhead vi ha disturbati in una scala da uno a tantissimo, perché io ancora ci penso e sono passati giorni. Se poi qualcuno avesse da suggerirmi una cura miracolosa per l’insonnia lo nominerei ufficialmente Spelacchiato del Millennio, perché io qua sto un po’ uscendo di senno.
Sono le quattro e mezza e io sono insonne e irritata. Mi giro e mi rigiro come un salmone nell’acqua bassa, ho attorcigliato le coperte così tanto che dovrò tagliarle per liberarmi. Credo che solo chi soffre di insonnia possa capire il nervosismo da “che due coglioni vorrei dormire ma non riesco ma non posso fare niente se no sveglio tutti” che mi sta cogliendo in questo momento, sto per implodere nel mio letto, ora mi soffoco con un cuscino fino a che non perdo i sensi, eccheccazzo. Chiedo venia per la sparizione dell’ultima settimana, ero un po’ in down emotivo e in quei momenti mi chiudo come un armadillo: non apro i social, non rispondo ai messaggi, mi limito a vegetare in attesa di momenti migliori. Divento una specie di foglia secca.
Come state voi Spelacchiati? Siete tutti impegnati a scrivere “qUaNtO Ci E’ cOsTaTa?” ovunque o passate il tempo a domandarvi perché il governo ci tenga lontani dal plasma, unica vera fonte di salvezza?
Ahhh mamma mia. La quarantena sta volgendo al termine e io sono una persona distrutta. Non voglio tornare alla vita vera e libera, i domiciliari mi donano molto. L’altro giorno sono andata dai miei nonni e mi è bastato il tragitto in macchina per rendermi conto che la mia misantropia ha raggiunto nuove inarrivabili vette; ho passato il tempo a sclerare: “ma porca di quella puttana ma hai le strisce a due metri cosa mi sbuchi a cazzo da dietro una macchina, io ti stiro come una camicia, ti spiaccico come una gomam da masticare!” “Ma cosa minchia fate in otto fermi a parlare con le mascherine ovunque tranne che in faccia!?” “Ma tu vuoi morire? Stai andando a quindici all’ora, se scendo e cammino vado più veloce di te, DOVE CAZZO DEVI ANDARE” e così via. Un viaggio isterico, non so come io abbia fatto a non scendere e picchiare qualcuno a caso solo per sfogarmi.
“Ma come Sara, non sei felice di poter rivedere i tuoi amici?“ MAMMA CHE DOMANDE MI FAI MA QUALI AMICI CHE SONO SOLA COME UN CANE, ANZI WENDY HA PIù AMICI DI ME MA POI CHI VUOLE RIVEDERLi QUEI QUATTRO BISLACCHI (Scherzo regà presto riceverete una medaglia al valore per la forza che dimostrate nel sopportarmi, però non ho davvero voglia di vedervi) Burle a parte, io mi sono accorta che in isolamento stavo bene, benissimo, benerrimo. Ho realizzato che prima del lockdown avevo una specie di “frenesia da weekend“, ovvero mi sentivo quasi in dovere a trovarmi qualcosa da fare il venerdì e il sabato sera, avevo sempre la sensazione che se fossi rimasta a casa mi sarei persa qualcosa di figo. Spero di riuscire a mantenere l’aplomb acquisita in questi quaranta(mila) giorni.
In tutto ciò mi sto riprendendo adesso dalla fine di “Fisico da Covid“, il format di Willwoosh e suo fratello Gabriele che mi ha iniziata (di nuovo) al fitness; all’ultima puntata vi giuro che mi sono messa a piangere, che devasto. Sono però lieta di dirvi che sto continuando a fare allenamento ogni giorno: sono ancora un viscido mollusco con la consistenza della panza di Majin Bu grasso, però ho notato dei vaghi miglioramenti. Sembra quasi che io abbia un muscolo nelle braccia e che la cellulite sulle zampette sia diminuita, e i miei glutei sembrano un briciolo più sodi. Vorrei comunque creare una petizione per abolire qualunque esercizio che serva a sviluppare gli obliqui (che io non sapevo neanche cosa fossero) perché ogni volta che provo a farli viene fuori tutta la mia indegna e assoluta incapacità fisica. Cerco di sollevarmi su un fianco e mi ribalto. Cerco di tenere la posizione e comincio a tremare come una foglia al vento di un tifone. A tal proposito, provate a fare la challenge degli squat “Sally up, Sally down” e ditemi come stanno le vostre gambe alla fine, perché io ogni volta mi ritrovo con due budini al posto delle zampe, tremolo in giro per casa per ore con i muscoli tutti indignati per lo sforzo a cui li ho sottoposti.
E ora, visto che ormai sono carica a pallettoni contro il mondo, entro in un discorso forse spinoso. Mi sono imbattuta in un post qualche giorno fa. Post che diceva, più o meno, così: “Ma come si permettono i ragazzi a lamentarsi delle mascherine, che servono per la salute pubblica, quando noi dobbiamo indossare ogni giorno il reggiseno solo per farci guardare in faccia e non i capezzoli”. Ora. Sì, i reggiseni sono scomodi. Sì, il ferretto che ti si conficca nella carne e cerca di trapassarti da parte a parte è la cosa più odiosa del mondo. Sì, quando fa caldo e sudi e torni a casa che devi letteralmente strizzare il reggiseno intriso di sudore fa schifo, penso che su queste cose siamo tutti d’accordo e anche gli ometti devono darci atto della pazienza che ci tocca avere ogni giorno. MA QUESTO NON VUOL DIRE CHE I PENE MUNITI NON POSSANO LAMENTARSI DI NIENTE NELLA LORO VITA, PERDINDIRINDINA! Ma che cazzo vuol dire, se non indossi il reggiseno non puoi piangiucchiare mai più per nessuna ragione al mondo? Ma guarda te. “Gli uomini non hanno idea di cosa voglia dire essere una donna!” dicevano i commenti, tutti indignati. Ma grazie al cazzo, io non saprò mai cosa voglia dire essere un cavallo, e quindi? Non è che vado dagli equini a fare la superiore, siamo cose diverse con problemi diversi! Io ho il reggiseno, loro c’hanno gli zoccoli ferrati, le briglie e il morso in bocca, mica è una gara.
E voi miei cari Spelacchiati come state? Come vivete questo pesudo ritorno alla vita? E cosa pensate di reggiseni, uomini, donne e cavalli? Fatemi sapere di tutto e di più, io vedrò di tornare ad essere più presente qui sul blog! Hasta la pasta, Spelacchiati!
*Esce dal sepolcro come qualcuno di molto più famoso e barbuto fece anni or sono* Dopo giorni di isolamento impostomi dal mio umore veramente basso sto tornando lentamente ad avere ritmi e sembianze quasi umane. Voi come state? Come ve la passate? Siete ansiosi di ricongiungervi ai vostri congiunti, ai vostri congiuntivi e alla vostra congiuntivite? A me che sono sola come Drogon alla fine del Trono di spade non cambia niente, rimango nella mia fortezza della solitudine ad allenarmi
Non so voi ma io sto raggiungendo un livello di intolleranza alla gente molto preoccupante. In una scala da uno a Jack Lo Squartatore io sono a livello Jack Torrance, datemi un’accetta e accetterò il mondo.
Posso fare un calmo e pacato sfogo dei miei, prima che io esploda in milioni e milioni di particelle furenti?
Oggi vorrei rivolgermi ai triceratopi che ancora popolano la nostra terra, a quegli esseri apparentemente millenari che ben lungi dal lasciare il nostro mondo continuano a trovare modi sempre nuovi per sfracellarci le parti intime a noi tanto care; parlo, ovviamente, DEI VECCHI. Madò. Ragazzi qua vado a ruota libera, non me ne vogliate. Ho ancora tutti e quattro i nonni ma mi rendo conto che per chi non è un loro familiare siano una piaga, ci vuole oggettività nelle cose. ALLORA.
Questi anziani figuri escono senza mascherina, senza guanti, senza cervello, vanno al supermercato circa sedici volte al giorno e se ne sbattono le chiappe -ormai tristemente flosce e cadenti- della distanza di un metro e dei segni per terra per far capire ai clienti dove minchia devono stare. Loro, umanoidi più di là che di qua, tossicchiano, sputacchiano, prendono le mele e ogni frutto per esaminarlo da ogni angolazione alla ricerca di non so quale segno divino. Io scriverei “SEI UN PIRLA” su ogni singola banana, pera, arancia, giusto per ricordargli la loro natura, lavorassi in un market.
L’altro giorno ero al supermercato a fare i miei centocinquanta euro di spesa (cerchiamo di andare una volta ogni dieci giorni/due settimane) e sto vecchio infame arriva in cassa dopo di me E APPOGGIA IL SUO CAPPELLO SUL RULLO DELLA CASSA. Io e la cassiera eravamo così: O_O Quando gli ha fatto notare il suo depensaggio lui ha risposto tutto tronfio “l’ho sempre fatto, cosa cambia adesso?” CAMBIA CHE SE NON LO LEVI IMMEDIATAMENTE IO TI PRENDO, TI DISSEZIONO E VENDO I TUOI ORGANI ORMAI RINSECCHITI, OKAY? TI DO TRE SECONDI DOPODICHE DOVRANNO VENIRE A CERCARE I TUOI PER NIENTE AMABILI RESTI AL MERCATO NERO DI COLORE. SEI UN PEAKY BLINDER? SEI THOMAS SHELBY? EH? NON VEDO LE OCCHIAIE CHE TI SCAVANO LE ORBITE NE’ LE LAMETTE SULLA VISIERA QUINDI TORNA NEL TUO GUSCIO, VECCHIA TESTUGGINE. Poi c’era una vecchia infingarda che invece di starsene dietro a quella straminchia di linea gialla al reparto macelleria continuava ad avvicinare il suo becco da rapace al bancone e puntava col dito contro al vetro mentre il povero addetto non sapeva più come dirle di starsene indietro. Madò, io uscirei di testa dopo quattro secondi, non potrei MAI avere contatto col pubblico in questo momento storico.
Ragazzi, io ve lo dico: GIURO CHE SE MI PRENDO IL CORONAVIRUS VADO A CERCARLI TUTTI, T U T T I.
Okay, mi sento meglio. Ho appena finito di guadare E.T L’Extraterrestre e ho pianto ogni mia lacrima, ora penso andrò nei boschi a cercare cuccioli di alieni abbandonati. Voi che fate? Cosa mi raccontate? Sbizzarritevi con i vostri sfoghi sulla gente fastidiosissima in tempo di quarantena, io sento che potrei andare avanti per ore ed ore. Grazie mille per tutti i commenti all’ultimo post. Vi voglio bene. Alla prossima!
Spelacchiati e Spelacchiate del mio cuore nero e tenebroso, mi sembra giusto informarvi di una cosa che potrebbe esservi sfuggita. In Italia ci sono dei casi di COVID-19. Lo so, lo so, non ne avete sentito parlare ad ogni TG e non l’avete letto su ogni giornale (pure il giornalino di Gian Burrasca) in questi giorni, ma fidatevi di me.
Visto che l’argomento è particolarmente serio e sentito ho deciso di dedicare un post a questo simpatico virus che ha deciso di farsi una vacanza nella meravigliosa Italia, in fondo perché negargli sole, mare e cibo bbbbuono? Ne approfitto per riguardare con voi il decalogo da buona persona anti-coronavirus:
Lavati spesso le mani Sacrosanto. Cioè, non dovrebbe servire un invito scritto per ricordarvi di lavare le mani, zozzoni, ma tant’è… Già che ci siamo non possiamo approfittarne e riferire al mondo che lavarsi, in generale, é sempre una buona idea, tutto l’anno? No perché ogni volta che entro su un treno o in aula studio c’è un tanfo di taleggio e minestrina che prima o poi spacco tutto e faccio una strage, altro che virus letale. (Ho anche il nome da killer: SARS)
Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute Beh su questo non ho problemi. La prima cosa che chiedo a chiunque è “scusi ma lei soffre di infezioni respiratorie acute?” e se la risposta è “sì” apro il fuoco. No problem
Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani Fortuna che ho imparato a farlo con i piedi, sono a posto.
Copri naso e bocca se tossisci o starnutisci. Mannaggia, i miei giorni da untrice (s)mascherata sono finiti. Non so voi ma io di solito mi apposto per starnutire proprio in faccia agli sconosciuti. Mi piazzo dietro gli angoli, tra le fronde degli alberi e ZAC, al momento più opportuno colpisco come un ninja.
Non prendere farmaci né antibiotici a meno che non siano prescritti dal medico Tanto non prendo neanche quelli che mi prescrive, figurati
Pulisci le superfici con disinfettante a base di alcol o cloro Ma le superfici di cosa? Dei laghi? Dei mari? Di ogni cosa che incontro sul mio cammino?
Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate E se sospetto di assistere una persona che sospetta di essere malata? E se sospetto di sospettare di essere sospettato? Potrei andare avanti per sempre
I prodotti “MADE IN CHINA” e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi Anche se il pacco che ho ricevuto ha un timer e ticchetta, quindi?
Contatta il numero verde 1500 se hai la febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni. Ma i 14 giorni partono da quando leggo il decalogo, giusto?
Gli animali da compagnia non diffondono il virus Il mio pandolino cinese sarà contento di saperlo
Dai regà state calmi, tranquilli e sereni PORCA LA PUTTANA che qui mi sembra che l’isteria collettiva stia degenerando. I miei genitori sono incollati al tg ventiquattr’ore su ventiquattro, tra poco gli stacco la corrente (oltre che la testa), la mia città è semi-deserta senza alcun motivo, la gente non parla d’altro e pure qui i supermercati sono mezzi vuoti. Ma tutto bene, zii? Ma potete gestire le cose in maniera vagamente normale? Ben vengano le precauzioni (che sono anche un dovere civile) e lo stare all’erta, non è che vi dico di andare a Lodi a limonare con chi scatarra qua e là, ma ‘sta psicosi collettiva anche no, grazie. E voi come state gestendo l’ansia, il panico e il terrore? Vi siete già scavati bunker o vi siete nascosti sotto le pietre negli stagni? O siete scialli e ve ne sbattete le natiche di questo virus birbantello? Fatemi sapere, che qua la pazzia è in agguato!
DOPO IERI SERA PARASITE MI HA ROTTO I COGLIONI E IL PRIMO CHE ME LO NOMINA VERRA’ MALMENATO, LEGATO A UNA SEDIA E COSTRETTO A GUARDARE QUELLA DISGRAZIA CINEMATOGRAFICA CHIAMATA “PICCOLE DONNE” PER DUE GIORNI DI FILA, IN LOOP.
Scusate, questi Oscar mi hanno provata fisicamente ed emotivamente. Capitemi, ho fatto la diretta a casa del mio pirlissimo miglior amico e abbiamo bevuto, mangiato e zabettato tutta la notte, per concludere alle cinque con me idrofoba perché insoddisfattissima delle vittorie assegnate.
“Para paraaa parasite” famosa canzone dei Coldplay
Ora, a me “Parasite” di Bong Joon-ho (che per comodità io chiamo Ching Chong Chung, anche se forse potreste tacciarmi di razzismo…e avreste ragione) è piaciuto. E’ un film figo, con una trama originale, un’ambientazione semplice ma super efficace -come una mossa di Pikachu-, che riesce a far salire piano piano un’ansia assurda… PERO’ QUATTRO CAZZO DI OSCAR COSI’ IMPORTANTI MA MORTACCI VOSTRI SONO TROPPI! Come cantavano i Backstreet Boys: tell me why. Qualcuno mi dica perché. Miglior film straniero, miglior film, miglior sceneggiatura originale e miglior regia. Vuoi anche una miglior fetta di chiappe o siamo a posto così, Ching Chong? (Ammetto che lui mi ha fatto riderissimo, fa schiattare, sembra super simpa).
Sarà che mi sono piaciuti troppi film quest’anno, che vi devo dire… Tipo “1917“, che ha diviso il pubblico ma oh, a me è piaciuto tantissimo e pensavo che nessun film di guerra potesse mai piacermi in codesta maniera. La trama è banale: due soldati che devono andare da un punto A ad un punto B attraversando il territorio nemico per evitare un massacro, ma è raccontato così bene, con un lavoro così ENORME dietro, con un sonore incredibile… Madò. Per chi non lo sapesse, “1917” è girato in modo da sembrare un unico piano sequenza (ovvero un film che sembri girato con uno solo “take”, una sola ripresa senza tagli) quindi le scene girate erano lunge dai cinque ai sette minuti e ogni movimento era calcolato alla perfezione… Se vi interessano queste cose andate su youtube che io ci ho passato i giorni ad ascoltare il regista e guardare i backstage, pazzeschi. Poi oh a me ha emozionato proprio… Quando lui alla fine comincia a correre e si fa quei trecento metri alla Usain Bolt avevo i brividi. Insomma. regà, su dieci Oscar a cui era candidato se ne è presi tre, tutti tecnici, e per di più quello agli effetti speciali non l’avrei dato a lui ma a…
The Irishman. Ammetto che non avevo voglia di guardarlo, ‘sto uomo irlandese. Nonostante il cast stellare e la regia di Scorsese ogni volta che mi dicevo “dai, stasera te lo spari, Sara” poi cominciavo a cincischiare, cercavo scuse, insomma mi mettevo a cazzeggiare al pc perché l’idea di tre ore e mezza di film mi turbavano l’anima. Poi io con i film sulla mala non è che vada proprio a braccetto… Eppure a me è piaciuto pure questo. Non so, forse sto impazzendo, non mi riconosco più. Dicevo che gli avrei dato a mani basse il premio per i migliori effetti speciali perché nel film tu vedi ‘sti attoroni in tutte le salse: vecchissimi, giovanissimi, di mezza età, con un piede nella fossa, praticamente in fasce… E io pensavo fosse un mega lavoro pazzeschissimo dei makeup artist, ma mi sbagliavo: le trasformazioni sono tutte in digitale, e per non rompere er cazzo agli attori mettendogli i sensori in faccia hanno lavorato solo sulle immagini, girando con due telecamere di cui una a infrarossi. Assurdo. Anche qui, io spiego tutto un po’ ad cazzum ma se volete documentarvi trovate tutto sul grande e meraviglioso internet.
Ora attenti che qua mi incazzo di nuovo, sento già la pressione salirmi. Devo inalare dello xanax. MA QUALCUNO MI SPIEGA PERCHE’ CAZZO HA VINTO LAURA DERN? E SOPRATTUTTO CHI MINCHIA E’ LAURA DERN? Ora, con tutto il rispetto perché a me la sua parte in “A marriage story” è piaciuta e ho trovato i monologhi molto intelligenti… QUINDI AL MASSIMO OSCAR ALLA SCENEGGIATURA! Quanto sarà stata in scena lei, venti minuti? Sono perplessa. Mi sono persa qualcosa? Perchè diamine è così acclamata questa donna in questo periodo? Qualcuno mi illumini di immenso, che ‘sta vittoria mi brucia come se avesse soffiato la statuetta dorata a me medesima in persona. Io tifavo Scarlet Johansson senza alcun pudore, vaffambagno. In JoJo Rabbit mi è piaciuta TANTISSIMO, per me ha vinto lei, caso chiuso, ciao.
Di Joaquin Phoenix non ho nulla da dire se non che se avessero dato il premio a qualcun altro avrei comprato istantaneamente il biglietto aereo e sarei andata a picchettare al Dolby Theater. Sì, potrei essere innamorata di lui. Send Help. (Se sei Joaquin Phoenix e stai leggendo: send nudes.)
“A marriage story” come ho già ampiamente detto qui sul blog mi è piaciuto tantissimo soprattutto per l’interpretazione di Adam Driver che è stato incredibile, anche il modo in cui gli si gonfiavano le vene nelle scene di incazzature sembrava perfetto. Non so perché ma ogni tanto torno a guardare la scena della loro litigata epica e ogni volta c’è un gesto, un cambiamento di tono, un qualcosa nel modo di recitare di quel quaglioncello che mi fa pensare “miiiiinghia, che bravo”. Vi lascio il link del video, va.
“Joker“ Anche qui mi è dispiaciuto assai che abbia ricevuto solo due statuette anche se mi rendo conto che non avrebbe potuto vincere altro… Però per quello che mi ha trasmesso gli darei un premio speciale. E’ comunque diventato iconico nel momento in cui è uscito in sala quindi chissenefrega di sti ometti dorati alla fine.
Concludo questo post con un’opinione che potrebbe farmi linciare: Brad Pitt non meritava l’Oscar. Bon, l’ho detto, ora fuggo in Messico. Insomma, è bellissimo e non è proprio un cane a recitare, ma da qui ad avere un Oscar ne passa di acqua sotto i ponti… Ha lo stesso numero di statuette di DiCaprio, dico solo questo.
Credo dunque di aver finito, in caso scleriamo tutti insieme nei commenti perché ora DEVO sapere voi cosa ne pensate di questi film e di questi Oscar: siete soddisfatti? avete vinto il toto-statuette? Quale film vi è piaciuto di più e quale di meno? Anche voi alla quarta vittoria di Parasite stavate per scagliarvi contro il televisore urlando improperi? Fatemi sapere di tutto e di più che qua la questione è calda.
Visto che sono settimane che latito qui sul blog ho deciso che questo post lo inizierò pacatamente, cauta, in punta di piedi, per tornare un po’ di soppiatto come un ninja.
NESSUNO CAPISCE UN CAZZO.
Abbastanza calma e pacata, che dite? C’è da dire che queste feste mi hanno tirato fuori una quantità di acido -gastrico e non solo- che potrei riempirci una cisterna e che ora riverserò verso chiunque mi capiti a tiro.
Poi lo ammetto, sono in biblioteca a studiare e pur di smettere di fare esercizi di tedesco mi metterei anche ad amputarmi le dita dei piedi, ma questo è un altro discorso. Ora vi farò una carrellata di scleri su un po’ di film e serie tv, brace yourselves.
Partiamo col botto: The Witcher, Allora, non posso dire che non mi sia piaciuta per niente, però secondo la mia immodesta opinione è un grande, enorme MEH.
Allora. Io capisco che voi, produttori di The Witcher, abbiate circa cinquanta centesimi di budget perché avete usato tutto il resto del grano per acchiapparvi Henry Cavill (E AVETE FATTO STRABENE MA QUANTO E’ FIGO MIO DIO DATEMI HENRY CAVILL SUBITO) però cazzo… ma che minchia di costumi sono quelli? Ma che è? Delle robe oscene che neanche dai cinesi IN SALDO si trovano, con uno stile che non ha minimamente senso. Opinioni pacate e oggettive Sara, brava. Scusate, mi calmo. La versione edulcorata del mio pensiero è: ma che costumi bruttini, perdindirindina.
Non so bene perché, di solito non mi fisso così tanto sui vestiti, ma in questa serie mi saltavano particolarmente all’occhio per la loro bruttezza e per quello che non mi trasmettevano. Sarà che Game of Thrones (ultime stagioni) ci ha abituati a costumi pazzeschi, studiati in ogni minimo dettaglio, sarà che ultimamente sto guardando tanti film in cui colori, tessuti, forme hanno importanza quindi mi viene più immediato soffermarmi si queste cose, sarà che sono una rompi balle incredibile…però per me erano inaccettabili. Colori che sembravano associarsi a determinati personaggi (il blu per le maghe, per esempio) che poi si perdono completamente, stoffe bruttissime, colori inadeguati… Tipo le tizie della foresta che hanno chiaramente dei tubini verdi con qualche foglia qua e là, il re che è vestito come un pezzente, Yennefer che se non mostra le tettazze (pazzesche) che si ritrova non è felice, i soldati che hanno le corazze di cartapesta… Ma oooooh datemi il Witcher nudo e basta così siamo tutti contenti!
Passiamo a un’altra cosa: le linee temporali. Posso dirlo papale papale, anche vista la violenza del Papozzo ultimamente? Non si capisce un cazzo. Sì, lo so, ho il quoziente intellettivo di una rana se non capisco e comunque era tutto voluto quel “ma chissà quando è successo questo che si intreccia con quello” per poi far capire le cose dopo puntate e puntate… però che palle! C’era bisogno di tutto sto mistero sulla successione degli eventi? Non mi è chiaro perché abbiano fatto ‘sta scelta, ma forse sono tarda io.
Tra l’altro un sacco di miei amici mi hanno detto che assomiglio a Yennefer. Suppongo volessero velatamente dirmi che sono gobba, deforme e tutta storta. Grazie amici, vi voglio bene anche io.
Una serie che a me è piaciuta UN SACCO ma ha fatto ca… a quasi tutti è Dracula della BBC, con il riconoscibilissimo tocco di mr Moffat e Gatiss (produttori di Sherlock!). Oh, che vi devo dire, è trash in maniera perfetta. Alla fine se non può essere trash una serie che tratta di un vampiro millenario che se ne sbatte il cazzo di tutto e di tutti e fa quello che vuole, quando vuole, come vuole, con battute cretine (che ho amato) e tanta teatralità… Poi ho amato l’interpretazione di John Haffeman (Johnatan Harker nella serie) che mi ha messo i brividi nel finale della prima puntata. Inquietantissimo. Pazzesco. E pure Claes Bang a me è piaciuto molto, in barba a tutti quelli che dicono assomigli a Little Tony.
Ho deciso di non pronunciarmi su Pet Semetary (2019) perché non ho molto da dire se non “che noia”. Bruttino, inutile, dimenticabilissimo.
Ve l’ho detto, oggi solo opinioni pacate.
Chiudo il post con una menzione speciale ad un film che invece mi è piaciuto tanto tanto:
“Midsommar” di Ari Aster, il regista di “Hereditary”… Bello. Curatissimo, finalmente un horror originale sotto molti punti di vista, che riesce ad essere inquietante senza ricorrere ai soliti espedienti del genere. Anche in questo film quello che fa davvero paura sono le relazioni umane. Poi beh, trovarsi in una comune in Svezia dove sembra tutto idilliaco, bellissimo, naturale, per poi scoprire che le cose non stanno proprio così e non rispettare le regole della comune e mancare di rispetto alle credenze del posto può costarti parecchio… Beh, rende tutto effettivamente spaventoso.
Bello. Adoro la cura nella scelta dei colori, delle inquadrature, dei dettagli, del simbolismo e soprattutto del sottotesto riguardante le relazioni tossiche e della ricerca di libertà, che la protagonista riesce ad ottenere in maniera molto poco ortodossa.
Detto ciò, spero voi abbiate i miei stessi gusti e vi sia piaciuto tutto quello che è piaciuto a me, altrimenti riverserò la mia cattiveria anche su di voi. Nah, scherzo, vi voglio bene in ogni caso. Forse. Non so. Che cosa avete guardato voi in queste feste natalizie, capodannesche e befanose? Avete qualche consiglio da darmi su cose da vedere in un prossimo futuro? O avete da sconsigliarmi qualcosa che vi ha fatto proprio schifo? Fatemi sapere, che qua voglio tornare attiva come non mai. A presto, Spelacchiati!
Codice rosso, allarme, sos: devo fare circa duemila regali di natale e non ho i soldi manco per piangere, come razzo faccio? (Che maga della censura che sono, neh? Cosi fine, educata, children friendly…)
Ora innanzi a me vedo solo tre opzioni:
1) litigare con tutti i miei amici entro il 23 Dicembre in modo tale da piazzarla nel culetto a tutti quelli che aspettavano con ansia un mio regalo (ma chi mai si aspetta un regalo da me poi, ma che tristezza). Sono già sulla buona strada direi, sfracello un paio di coppie, faccio qualche scenata e i regali di natale -e gli amici- saranno un lontano ricordo. Per i familiari è diverso… potrei direttamente ucciderli.
2) Con magheggi incredibili e un’organizzazione da manuale delle giovani marmotte creo una catena di “dare-ricevere regali” che mi consenta di prendere il regalo appena ricevuto dall’amica A e rifilarlo all’amica B, cosi il regalo di B andrà a C e cosi via finché non finisce l’alfabeto. Non so se ho l’intelligenza necessaria a un piano tanto subdolo però, finirei col fare un casino e ridare i regali a chi me li ha appena dati.
3) spaccio cose inutili per regali incredibili. Una manciata di sabbia del gatto diventa incredibile terreno lunare preso nella mia recente gita nell’iperspazio, uno scarabocchio di mio nonno diviene un personalissimo autografo di attore/cantante X che tanto piace a mia cugina, una sciarpa su cui ha dormito il mio gatto verrà spacciata come colletto di visone.
Oppure insceno la mia morte, alla Il fu Mattia Pascal. Ella fu Sara non Pascal, potremmo dire. Voi siete pronti, carichi per il Natale? Io no. Zero. Zero virgola zero zero nada. Il Natale per la mia famigghia è sempre un disastro epocale, è come essere sul Titanic ogni anno: sappiamo che ci saranno pianti, litigate, strilli vari, ma ci raduniamo lo stesso, dritti verso l’iceberg. Penso che stavolta mi porterò scialuppa di salvataggio e salvagente per sicurezza.
E poi voglio aprire una parentesi: ma i messaggi che ricevi a Natale da quelle persone che ti scrivono solo alle feste comandate? A me fan schiattare.
Non fa in tempo a scattare la mezzanotte che DRRRRR il cellulare vibra; parbleau, chissara mai? Quel figo che tanto mi piace e a cui sto dietro dal seimila avanti cristo? Quel rachitico del mio ex che ancora rompe le balle? Quantomeno mia sorella?
No.
Numero sconosciuto.
“Sono Luisella Luisana. Buon Natale a te e famiglia. :)”
E tu guardi lo schermo e pensi “ma chi minchia è Luisella Luisana?”, poi capisci: è l’amica della cugina del fratello della tua amica di secondo grado, vista una volta di sfuggita in ascensore per quattro secondi netti. Poi sale lo sconvolgimento perché capisci che la persona che ti vuole più bene al momento, al punto di farti gli auguri allo scoccare della mezzanotte, è Luisella Luisana. Una sconosciuta.
Voi Spelacchiati come passerete le feste? Come sono i rapporti con i vostri parenti? Andrete a pranzoni e cenoni armati fino ai denti pronti a sbudellare qualche parente o siete tra quei fortunati con una famiglia normale che riesce a stare ore insieme senza drammi epici? E soprattutto, come siete messi con i regali!? Ditemi che non sono l’unica messa così male!
Penso di essere stata bandita dal mio bar di fiducia, ora mi sento senza patria. Lo accetto, però ora devo trovarmi un nuovo nido. O sbattermene altamente le natiche e continuare ad andarci anche se penso che la barista mi sputerà nel bicchiere ogni volta -o mi picchi, dipende da come le gira- dunque sono spaesata. Voi siete mai stati banditi da qualche parte? Narratemi, che mi sento sola e stupida.
Oggi vorrei parlare di cose. Di viaggi. Di persone. Di errori.
Ultimamente sto sbagliando tanto, forse troppo, magari tutto, eppure mi sento bene come se sbagliare ogni tanto fosse la cosa giusta. E’ difficile da spiegare, magari riuscite a capirmi, magari mi giudicherete malamente e nessuno leggerà più questo blog, chissà.
Ho fatto una cosa sbagliata, con molte attenuanti ma comunque sbagliata.
Se qualcuno ti presenta il ragazzo dicendo “siamo una coppia apertissima, io sono stata con altri mentre stavo con lui e sono prontissima a rifarlo quindi lui può andare con chi vuole, amore libero, viva la libertè” e poi si incazza mortalmente se lui sta con me, possiamo dire che è davvero tutta colpa mia?
Forse sto solo cercando scuse e avrei dovuto evitare e basta, ma sono un essere umano.
Sbaglio, ho sbagliato, sbaglierò in futuro.
Spero solo che imparerò a sbagliare meglio.
Ora mi merito il ban, lo so, però non sono pentita di nulla, o quasi. Sono stata bene, sono stata umana, mi sono sentita viva come non mi capitava da decisamente tanto tempo.
A volte sentirsi desiderati e quel fuoco dentro che solo la passione sa accendere fa bene all’anima. A volte no, a volte è difficile.
Sbagliando si impara.
Io ho imparato sicuramente una cosa: devo fare più spesso quello che mi fa stare bene, perché non mi sentivo così rilassata, calma, quasi serena da davvero tanto tempo.
Sabato sono stata a una serata in un locale, il tema era “Into the wild” e oltre ad una tribute band dei Pearl Jam (adoro!) hanno proiettato il film, che non avevo mai visto; ora ho una voglia incredibile di mollare tutto, tutti e partire.
La mia meta dei sogni è la Nuova Zelanda -la gente mi guarda in modo strano quando lo dico, ancora di più quando dico che gli Stati Uniti non mi attirano per niente nonostante legga un sacco di autori statunitensi- ma vista la mia avversione per il caldo, le spiagge e la gente altri posti che mi piacerebbe tanto visitare sono la Svezia, l’Islanda e la Norvegia.
In Danimarca c’è un mio ex, quindi mi terrò a distanza dall’intero paese per sicurezza.
Voi avete una meta dei sogni?
Una coppia di amici andrà in viaggio di nozze in Sudafrica, che sembra straordinaria.
Io sto pensando di farmi qualche mese di vacanza studio in Germania, il mio tedesco lo necessita e io ho bisogno di farmi un viaggio e di staccare un attimo. Devo rendermi conto -di nuovo- che posso sopravvivere da sola.
In realtà quando ero stata in Germania tre mesi avevo perso un sacco di chili perché cucinavo una volta a settimana e per il resto mi nutrivo a caso, di bacche e semi, quindi non so se è classificabile come “cavarsela da sola”, però sono dettagli.
Dai, per oggi ho parlato abbastanza, mi sono aperta più che abbastanza, ora sta a voi dirmi qualcosa. Insulti, incoraggiamenti, storie, un po’ quello che vi va, sono pronta a tutto. Buona giornata, Spelacchiati