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Ciance sparse: Scarpe a forma di trota e altre idee discutibili per la mia migliore amica.

ALLORA SPELACCHIATI ALLARME ROSSO, TUTTI IN COPERTA, NON SO QUALE COPERTA PRENDETE LA PRIMA TRAPUNTA CHE VI CAPITI, ALLARME ROSSO, GIALLO, VIOLA, NON SO AIUTOOOO

Cosa sta accadendo? Accade che la persona che sta scrivendo questo post è deficiente, ma non deficiente normale, deficiente deficiente, come i personaggi dei film horror che sentono un rumore e vanno uno alla volta a controllare nel seminterrato cosa sia stato.
MA COSA VUOI CHE SIA STATO, STANNO PER FARTI A BRANDELLI, CRETINO!

Respiro, scusate.
Domani è il compleanno della mia migliore amica, e io non ho il regalo.
Zero.
Nada.
Nadal.

La situazione è questa da quasi due settimane ormai: centoventotto schede aperte sul pc, pagine su pagine aperte: alcune con vestiti, altre con scarpe, per non parlare di videogames, profumi, trucchi, un cero da chiesa con sopra Jared Leto, gli insulti da colorare, una maglietta autografata da DiCaprio, una capra tibetana da compagnia, un formicaio verticale… Tutto. Ho pensato di tutto.

“Troppo caro” “Troppo banale” “Troppo impersonale” “Troppo troppo” 

E sto andando avanti così da giorni e giorni pensando baldanzosamente tra me e me “massì, ho tempo per schiarirmi le idee” 

NO NON E’ VERO IL TEMPO NON C’E’ NON ESISTE E’ UN’ILLUSIONEEE! TRA MENO DI VENTIQUATTR’ORE SARò A CASA SUA A MANI VUOTE COME UN INVERTEBRATOOOO! SONO UN GAMBERETTO SENZA SPINA DORSALEEEE

Le prendo un asino del Guatemala? Un’iguana barbuta? Una gift card da qualunque parte basta che gifti
Boh.
Chissà.
Chi può dirlo.
Assistere a una mia crisi non è già un regalo abbastanza importante? Mi sa di no, considerando che succede una volta al mese da dieci anni a questa parte.

Delle scarpe a forma di trota? Secondo me sarebbero carine.🐟
Un calendario di sexy polli? Solo galli. Sexy. Io lo vorrei.
Un DVD rimasterizzato con l’etichetta “i tuoi momenti migliori!” ma in realtà appare soltanto una gallina che scivola sul ghiaccio in loop per un’ora? 🐔
Un ramarro autografato? (Da me, sulla coda?)

Come biglietto domani le porto uno screen del mio conto in banca con sotto scritto “ecco perché non hai ancora un regalo. Ti voglio poveramente bene.
Cosa le porterò domani quando arriverò a casa sua per cena?
Me stessa impacchettata? Un regalo raccapricciante.
Un guanto con cui schiaffeggiarmi? Possibile.
Una platessa. Morta. Che mi rappresenti: viscida, inutile e fuori contesto.

Oppure arrivo lì e comincio a contare. Alla fine le dico “Scusa, è il pensiero che conta. Io sono il pensiero. E sto contando.”

Se avete dei consigli spelacchiati ragazzi vi mando una platessa a casa. 

Voi come ve la cavate con i regali? Li prendete con mille anni di anticipo? Arrivate all’ultimo? Date buca perché non avete preso niente? Narratemi aneddoti su doni finiti male (o bene, così mi torna un po’ di speranza).

Hasta la pastaaaaa, vado a capire se posso ordinare un capibara da combattimento con consegna super veloce.

(Ps: immagini create dall’AI con medio-basso livello di impegno: bocciate o promosse?)

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Ciance sparse: Amici che si lasciano ed estrazioni di denti

La mia amica Bischerina è disperata. 

Si strugge.

Emette suoni lamentosi.

Si accascia sulla sedia e appoggia la fronte sul tavolo.

“Sara, sono disperata, abbattuta, devastata, mi sento come se mi avesse calpestata Adinolfi! Sto maleeee!” 
“Per la miseria, Bischerina, che diamine succede, cosa turba la tua tranquillità? E ora anche la mia, parbleau.”
“Io e Fetuso ci siamo lasciati.”
Io agrotto le sopracciglia, perplessa: “…Di nuovo?”
“Sì.”
Mi gratto il mento, non troppo impressionata: “Ma sarà tipo la sedicesima volta quest’anno.”
“Eh lo so..”
“Ma poi io credevo vi foste lasciati definitivamente mesi fa, pensa te… Ma quand’è che ci sei tornata insieme?”
Lei si butta sulla sedia e appoggia la fronte al tavolo: “Ma che importanza ha, ci siamo lasciati e sono triste, aiutami! Disintristiscimi!” 

Ogni tanto dice parole strane, che ci devo fare.

“Okay, okay, scusa. Posso dire? Era ora. Guarda l’orologio, segna chiaramente le era ora e un quarto. Però cazzo, fai la seria stavolta, non che tra quattro ore mi scrivi oooh abbiamo fatto pace ihihih!”
Lei si affievolisce e si lascia cadere sul pavimento “Non credo succederà, stavolta sembra diverso, definitivo… Ma comunque non è colpa mia, sai che non riesco a stare senza di lui, lo amo troppo…”

STOP.

FERMI TUTTI.

ALLARME CAZZATA, RIPETO, ALLARME CAZZATA, PREPARATE I CACCIA BOMBARDIERI

CODICE CZZT, RIPETO CODICE CZZT, SCHIAFFI IN USCITA

Io la fisso.

Lei mi fissa.

Per poco non le do un calcio: “Tesoro mio. Cara. Tu lo sai che ti voglio piuttosto bene, sì? Però capisci che se sento di nuovo una cazzata di questa entità o ti schiaffeggio oppure ti blocco per sempre sui social e nella vita vera? Il problema non è che lo ami troppo, anche perché come cazzo si fa ad amare troppo quel coso rimasto fermo allo stadio pre-evolutivo? A volte mi sorprende che sappia usare il fuoco.”
“Lui è molto intelligente, a modo suo…”
“Sì, e io a modo mio sono bella quanto Angelina Jolie. Solo che il mio modo fa cagare! E’ l’anello mancante tra un macaco e l’homo herectus. Ascolta, non è colpa tua, è che è una scimmia! Se tu lo lanciassi in un recinto di scimpanzè ne uscirebbe capobranco. Beh, no, forse no perché non riuscirebbe a scalare la piramide sociale nemmeno lì, però sopravviverebbe. Si metterebbe a tirare la sua cacca agli altri. Accettalo! Nel senso che devi prendere un’accetta e staccargli i calcagni, capisci?”

“Sei perfida.”

“Può essere, ma lui è intelligente quanto un sasso.”

“Ah beh tu invece sei Newton, no?”

“Che io sia un microcefalo lo abbiamo appurato molti anni fa, qua stiamo parlando di quel troglodita che ti porti appresso. Ma sa leggere? Me lo sono sempre chiesta.”

Mi guarda inspiegabilmente male.

Io sospiro “Senti, che vuoi che ti dica? Non mi piace. Riconosco che abbia del fascino e che sia figo, esteticamente parlando, ma cazzo… Apre la bocca e sembra di avere a che fare con un orango tango! Hai presente Re Luigi di Il Libro della Giungla? Ecco, uguale.”

“Sì, okay, non brilla per il suo acume…”

“Non brilla per niente, mia cara, è molto opaco. Un monolite di fango. La differenza tra me e lui è che io accetto e riconosco i miei notevolissimi limiti, lui invece se ne va in giro tutto tronfio come se avesse capito tutto e sia più furbo del mondo! Il problema è che pensa che la Terra sia piatta e che in giro ci siano i sosia delle persone famose.”
“Sì…Beh…Okay, però…”
“SENTI IO DEVO SFOGARMI, QUESTO PENSA DI AVER VISTO MICHAEL JACKSON QUANDO ERA AD ALASSIO, OKAY!? E L’ALTRA SERA MI HA PARLATO PER DUE ORE DI COME E PERCHE’ RE CARLO SAREBBE UN VAMPIRO! UN VAMPIRO, CAPISCI!? PENSA CHE OBAMA SIA BIN LADEN, CHE GLI UCCELLI NON SIANO REALI MA CHE SIANO DEI DRONI AMERICANI, E CHE LE STAGIONI NON ESISTANO! COME POSSO COMMENTARE TUTTO QUESTO?!”
Lei emette un suono gutturale indefinito e indefinibile.
Io cerco di ricompormi e tornare alla mia regale eleganza pari a quella di un rinoceronte sdraiato nel fango “Senti mia cara Bischerina, lo sai che comunque un po’ gli voglio bene, anche se mi fa uscire di testa sentirlo parlare di queste cose. Quindi mi dispiace, se vi mollate. Però penso davvero che tu debba imparare a lasciar andare… Litigate da tre anni e state insieme da due! Sicuramente avete vissuto cose molto belle insieme, ma se continuate così finirete con l’odiarvi. Lascialo andare… Lasciatevi andare a vicenda. E tu potresti prenderti questo periodo per concentrarti su di te, iscriverti in palestra, fare quello strano corso di salto sui tappeti elastici che solo tu potevi trovare, fare nuove amicizie, innalzare la tua autostima… Concentrati su di te, mia miserabile amica!”
Lei ride, io mica tanto, poi prende in mano il telefono: “Va bene, ho capito… Mi scarico tinder.”
E io la sprangata gliela do davvero.

Eccomi tornata, ragazzi miei! Sempre ammaccata, però vivo e vegeto. Proprio i verbi, cioè io vivo e io vegeto.
Potrei essere un po’ nel panico più totale in quanto dopodomani mi devono estrarre sette denti (SETTE CAZZO DI DENTI, CAPITE?! MA COME SI FA, MA PERCHEEE NON HO CAPITO IL GIOCOOO COS’E’ STA COSAAAAA LA MIA DENTATURAAAAAA) e sono vagamente terrorizzata.
Mi compaiono in mente scenari agghiaccianti in cui succederanno cose terribili, proverò dolori inenarrabili e scapperò urlando -o meglio, mugolando senza denti- dallo studio.
Se qualcuno ha delle rassicuranti storie su estrazioni dentali e impianti vari e volesse condividerle con me vi sarei IMMENSAMENTE grata. Sono diventata un po’ pavida, da quando mi hanno operata.
Ma parlando di cose più serie… Regà, ma quando i vostri amici si mettono con dei ramarri voi cosa fate? Glielo dite? Non glielo dite? Aspettate un po’? Perché qua è una tragedia, Bischerina sceglie dei ragazzi che sono uno peggio dell’altro in ottica di una vita insieme. Chi pensa solo ad andare allo stadio e giocare ai videogames, chi conta di vivere con i genitori per sempre perché “almeno risparmio e possiamo andare in vacanza, poi mi lasceranno casa loro!”, chi spende tutto in auto costose -senza potersele permettere-… Ma io dico, una sana via di mezzo? Dove si trova? Come si fa?! Io basita. Non so. E’ lei che pesca in laghetti ammuffiti? Perché secondo me voi Spelacchiati non siete così, per leggere questo blog dovete essere un po’ cretini nell’anima e un po’ più capaci a sopravviere.
Vedremo come se la caverà Bischerina, vi aggiornerò!
Hasta la pasta, Spelacchiatini, fate i bravi!

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Ciance sparse: periodo sempre più bizzarro, per non dire disastroso

Ma buonasera miei cari spelacchiati, come state? Como estas los spelacchiatos de mismo cuorazon? Che spagnolo eh? Anzi, que spagnolos, neh?

Mmh non so come prendere questa cosa, ma la mia mail è intasata di spam di gente che vuole vendermi un modo a quanto pare incredibile e magico per allungare il mio pene. Ma un modo per ingrandire il cervello non me lo possono proporre? Perché quello sì che è di dimensioni microscopiche, mica come il mio pipo che è già enorme.

Comunque per non farsi mancare niente qui il mio pc è stato in assistenza per una settimana e io pensavo di schiattare, mi mancava come non mi è mai mancato nemmeno il mio ex che era partito per il Sudamerica. Pensavo non ce l’avrei fatta senza di lui -parlo del pc eh-, ho dovuto farmi forza contando solo su di me e non sui video trash di scimmie che rimangono sorprese quando i visitatori fanno loro dei trucchi di magia.

Sì, andate a vederli, cercate “orangu magic trick”, io piango sempre.

Intanto sta succedendo una cosa bislacca: ogni volta che parlo con qualcuno, specialmente persone che non conosco, parte la sfida a chi ha avuto il male più grande.
Io: “Eh sì ho un cavernoma e ho avuto un’emorragia cerebrale…
Loro:
“Ah guarda ti capisco, a me è esploso un bulbo oculare e l’ho prima ricomposto come un puzzle, e poi me lo sono incollato con lo scotch al suo posto”
“Oh pensa che a me una volta è collassato un polmone, un rene mi è salito in gola e mi si sono scambiate le dita dei piedi con quelle delle mani!”
“Guarda non me ne parlare che io ho vissuto tre anni senza i talloni”
“Non dirlo a me, mi è capitato di avere un pesce rosso nella faringe”

OOOOOOHHHH MA SIETE CRETINI? MA LA SMETTETE DI FARMI VENIRE ANSIE MAI AVUTE PRIMA? TALLONI SPARITI, ORGANI SPOSTATI, COSE ESPLOSE… MA VI PARE!?
E SOPRATTUTTO, LASCIATEMI LAMENTARE E COMPATITEMI CAZZO, E’ TUTTO CIO’ CHE VOGLIO IN QUESTO MOMENTO.

Scusate, mi placo.
Però, davvero, ho sentito i racconti più raccapriccianti della mia vita, cose che non credevo nemmeno possibili, parti staccate, nervi esposti, ma che schifo è il corpo umano in certi casi? Per la miseria. Cose inenarrabili, giuro.
Ormai la gente non mi si presenta più con i soliti convenevoli “ciao piacere, come va?” ma mi stringono la mano dicendo “ io una volta sono stato impalato da una trave”.

Insomma, tutto molto bello. 

Luglio si avvicina e io a metà mese saprò che cosa diamine è Anselmo, quanto è in profondità nel mio cervello, quanto è grande e in che cavolo di zona si trova.
Dopodiché avrò un colloquio con un neurochirurgo, che se avesse le sembianze di Derek Shepherd di Grey’s Anatomy non mi dispiacerebbe. Diciamo che le opzioni che mi si prospettano, con ogni probabilità, sono due: craniotomia per rimuovere Anselmo dal mio cervello, oppure tenermi Anselmo e controllarlo ogni tot mesi.
Sono in ansia?
.
Ho paura?
.
Cerco ogni notte su internet cose orribili sulle craniotomie e operazioni al cervello?
Ovvio.
Dovrei tagliarmi le mani e lanciarle fuori dalla finestra?
Assolutamente sì.


In tutto ciò intorno a me c’è il caos:

il matrimonio dei miei genitori è in crisi (e non posso non sentirmi responsabile, perchè la situazione di salute in cui riverso ha avuto un impatto su tutti), coppie che sono scoppiate all’improvviso, tradimenti che sembra di essere in una puntata di Beautiful… ‘Na roba bizzarra. Okay che l’estate fa sempre strage di cuori, ma qua stiamo esagerando.

Niente, anche questo post è un po’ sconclusionato ed inutile, giuro che prossimamente scriverò cose più interessanti. Intanto affido il compito a voi: narratemi quello che vi pare nei commenti, che così mi distraggo da tutto lo sfacelo e dalla sorte che incombe su di me.
Vi voglio bene
HASTA LA PASTAAAA

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Ciance sparse: David Lynch, insonnia e mascherine

Niente, periodo di insonnia nera come un senegalese abbronzato.
Avverto segni di cedimento strutturale, se in giro vedete una povera pazza con un tic all’occhio che prende a testate un palo della luce ci sono alte probabilità che sia io.
Giuro che le ho provate tutte nel corso della mia miserabile vita di insonne: niente caffè, la sera niente coca cola o bevande contenti caffeina, cibo leggero, cibo pesante, cibo indegno, video ASMR (LI ODIO DA MORIRE COSA MI SUSSURRI NELLE ORECCHIE CHE FASTIDIO CI DEVE ESSERE UN GIRONE INFERNALE PER VOI), musica rilassante, suoni bianchi, suoni colorati, musica rock, silenzio, fai una giravolta, falla un’altra volta… Niente.
Sono sveglia come un Beppe.
Un Beppe Grillo per l’esattezza.
Vedete? Io non vorrei fare battute di questo calibro, sono i neuroni che sono fusi ormai.
Sto considerando l’idea di auto-aggredirmi col cloroformio. Mi aspetto in macchina e poi via di panno imbevuto.

Parlando di cose vagamente più serie, ho fatto la mia prima uscita dall’inizio della quarantena ed è stato… Normale. Come se non fossi stata rinchiusa in casa come un roditore qualunque negli ultimi quarantaepassa giorni.
Vi lascio un paio di foto di me e di quel bislacco del mio BFF in versione banditi pronti ad assaltare una diligenza.

In questa uscita ho visto un tizio che aveva la mascherina.
Dove?
In fronte, tipo bandana.
Mi scusi ma lei è un pirata? Sir Francis Drake, vuole per caso assaltare le navi spagnole? Ricorderemo questo giorno come il giorno in cui abbiamo quasi catturato Capitan Jack Sparrow?
Comunque anche io sono insofferente alla mascherina, eh. Per Dio, detesto metterla. Mi affanna, respiro aria calda come se fossi un Berbero del deserto africano e penso di schiattare da un momento all’altro, stecchita sul marciapiede così, in un attimo.
PERO’ SE SOFFRO IO DOVETE SOFFRIRE TUTTI, INFAMI, E VISTO CHE IN FACCIA NON LE VOLETE PROPRIO TENERE QUESTE MASCHERINE POSSO CONSIGLIARVI CON TUTTA LA FINEZZA IN MIO POSSESSO DI INFILARVELE NEL RETTO?
Così, solo perché mi infastidisce vedere nasi sbucare ovunque. Foreste di nasi che spuntano dalle mascherine, ma allora non te la mettere tanto mica vai a sputacchiare addosso alle genti, no? Solo a me irrita vedere nasi dappertutto?

Riprendo il mio proverbiale autocontrollo, scusate.
In realtà ero partita con i migliori propositi, volevo parlarvi di cinema, però questa cosa delle mascherine mi è rimasta sul groppone e mi sono lasciata trascinare.
Dicevamo, cinema.
Sto recuperando la filmografia di un certo David Lynch, può essere che abbiate sentito parlare di lui.
“Eraserhead-La mente che cancella”
Posso esordire con un “porca troia” o è troppo?
Questo film mi ha letteralmente sconvolta.
Diciamo che io partivo un po’ prevenuta, da brava gradassa (ma a chi voglio darla a bere, sono solo grassa) pensavo tutta fiera “ma cosa mai potrà trasmettermi un film degli anni ’80, sono abituata alle peggio cose ormai” E INVECE SBEREQUECK! Horror allo stato brado, ci sono delle scene che mi hanno agghiacciata, altre che mi hanno disgustata e il film in sé è di un disturbante incredibile.
La trama è semplice: il protagonista, Henry, scopre che la sua ragazza è incinta di un bambino e ad un certo punto lui rimarrà da solo a prendersi cura di questo feto che di umano ha molto poco.
Lineare, no?
Neanche per il cazzo, è una serie di scene disturbanti, di voli pindarici assurdi, macabri, pazzi; la scena a casa dei genitori di Mary dà fin da subito l’idea di come sarà il film perché si viene a creare un’atmosfera malsana che ti si appiccica addosso, inquietante e raccapricciante.
Dico solo che a un certo punto, in una specifica scena, mi è letteralmente venuta la nausea, e non so se mi era mai successo prima d’ora.

Altro film è “The Elephant Man”
Qui siamo su tutt’altro genere, sprofondiamo nel dramma con la biografia di un uomo inglese che visse nel 1800, affetto da grottesche deformità a tutto il corpo.
Il commento futile che faccio è: OMG MA QUELLO E’ UN GIOVANISSIMO ANTONY HOPKINS! perché ero basita. Pensavo che Antony Hopkins fosse nato vecchio, che non fosse mai esistito prima de “Il Silenzio degli Innocenti“. Sconvolta già di prima battuta.
In realtà questo film mi ha commossa parecchio, a un livello profondo. Credo sia impossibile guardarlo senza provare una pena estrema per il protagonista, che viene aiutato e seguito da un dottore -interpretato dal caro Antony- e che si commuove ad ogni minimo segno di cortesia nei suoi confronti. Il finale poi, anche se prevedibile, è perfetto.

The Elephant Man: recensione del film di David Lynch - Cinefilos.it
Cioè ma vi rendete conto?

Insomma in questi film il tema del diverso, del mostruoso, della deformità viene spolpato e io con questi argomenti vado a nozze, potendo avrei dei bambini con questi temi perché diciamocelo, tutti vogliamo essere speciali ma nessuno vuole essere diverso.

Penso che farò un post più approfondito su Lynch una volta finita la filmografia, stasera andrò di “Velluto Blu”. Voi cosa ne pensate? Se avete visto “Eraser Head” dovete assolutamente dirmi se anche voi siete rimasti così turbati e se QUELLE SCENE hanno sconvolto anche i vostri stomaci.
Per il resto come state? Com’è andato il primo weekend di libertà? Io sono rimasta a casa come un armadillo appallottolato, ma voi più socievoli spelacchiatini cos’avete combinato?
Fatemi sapere di tutto e di più, mi raccomando non incoronitevi e usate sempre le precauzioni!
Hasta la pasta!


Voi cos’avete visto di Lynch? Qual è il vostro preferito? Siate onesti e ditemi anche quanto Eraserhead vi ha disturbati in una scala da uno a tantissimo, perché io ancora ci penso e sono passati giorni.
Se poi qualcuno avesse da suggerirmi una cura miracolosa per l’insonnia lo nominerei ufficialmente Spelacchiato del Millennio, perché io qua sto un po’ uscendo di senno.

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Una mia amica mi ha chiesto di farle da testimone di nozze.

Posso fare un commento a caldo, con la mia solita, signorile, eleganza?

Porca troia.

“Ma sei sicura?”

“Certo che lo sono!”

“Scusa, volevo esserne proprio certa… Per caso hai picchiato la testa e poi vomitato, recentemente?”

No perché io capisco tutto eh, però che lei non abbia trovato un’altra anima a cui chiedere di fare da testimone mi pare strano..

“Ma io voglio te, Sara”

Ah.

… sicura sicura di non aver preso craniate?

Scherzi a parte, io non sono mai stata a un matrimonio e, onestamente, penso di essere la persona meno adatta a questo ruolo.

Sulla parte del supporto morale ed organizzativo posso anche farcela (forse) perché in fondo mi piace essere utile, è tutta la faccenda della cerimonia a non garbarmi particolarmente.

Essendo io agnostica come Gregory House (regá ma vedete che serie tv vi cito?) per me la parte in chiesa non ha alcun significato. Renato Zero. Potrebbero celebrarlo al McDonald, per quel che mi riguarda, e avrebbe lo stesso significato.

Scambiarsi i voti innanzi a Dio… mah. Non mi convince.
Perché, comunque, dovrebbe importargliene qualcosa a Dio? Non ha cose un filino più importanti a cui pensare?

Per esempio, Onniscente e Supremo, io sono ancora single e con gli ormoni in giostra, si può fare qualcosa? Grazie.

Dicevamo… mi devo sorbire la cerimonia in chiesa. Okay. Posso farcela.

“Guarda che non puoi bere”

Cazzo.

Non posso farcela, ma cercherò di non sbronzarmi troppo.

È che io i matrimoni in generale non li capisco.

Se dovessi spendere millemila euro li spenderei tutti in viaggi pazzeschi: Islanda, Nuova Zelanda, Africa, Norvegia, Circolo Polare Artico… altro che centrotavola e bomboniere.

Poi a un certo punto la mia amica distoglie lo sguardo.

“Ehm, pensavamo di invitare anche Pinco e Pallo…” e mi guarda di sottecchi.

Pinco e Panco sono due dei miei ex.

“Tranquilla, è acqua passata. Poi da qui all’anno prossimo fanno in tempo a morire tutti e due.”

Vi immaginate che situazione simpatica? Un tavolo solo con miei ex. Chissà che conversazioni avvincenti, che piatti fondi lanciati in pieno viso, che accoltellate poetiche…

E poi dovrò fare il discorso, il famigerato discorso.

“Ti prego, niente di troppo imbarazzante… “

Io non faccio promesse, donna.

“E ti imploro, ti supplico, cerca di arrivarci sobria…”

Allora, vuoi anche dirmi di non respirare? Vuoi dire al sole di non splendere, agli uccellini di non cinguettare e alle rane di non saltare? 

Dirmi di non bere e non essere imbarazzante è come chiedere a Salvini di essere una persona con un quoziente intellettivo superiore a due, come chiedere a DiCaprio di recitare male o ai comici di Colorado di far ridere… non si può! 

Infine, spelacchiati cari, mi ha detto di che colore dovrò vestirmi.

Giallo.

Non mi resta che capire se uccidere lei o me stessa.

Hasta Luego, spelacchiati.