Non avendo avuto il computer sotto mano nel week end stavolta niente Pagellando la MotoGP, però che gara ragazzi! Il mio Lorenzo secondo, sto ancora distribuendo gioia da domenica.
Comunque sia, l’altro giorno sono uscita per cercare un regalo; ero in condizioni pietose, capelli in una coda tattica per nascondere il fatto che dovevo lavarli, praticamente struccata (un filo di matita non si nega a nessuno), aria disperata di chi sa che non troverà mai quello che cerca… E in tutto questo un ragazzo, forse sotto acidi, mi guarda, mi sorride, e dice “sei bellissima, buona giornata”.
Mi sono un pochino sciolta.
Perché non l’ha detto per provarci (avrebbe anche potuto eh >.>), ma solo per gentilezza! Forse gli facevo pena, forse lo pensava davvero (allora mi chiedo quante donne abbia visto nella sua vita), fatto sta che mi ha letteralmente tirato su di morale con quattro parole.
QUINDI la morale di oggi è: dite cose carine agli sconosciuti, potreste rendere la loro giornata meno buia e sconsolata.
A parte questo, ho deciso di ricominciare a leggere. L’università mi aveva completamente fatto dimenticare cosa volesse dire amare un libro, ma ho deciso di ritagliarmi dello spazio per ricominciare a farlo, perché mi sono resa conto che mi manca tantissimo. Altro suggerimento del giorno, oggi mi sento in vena di dispensare pillole e consigli a destra e a manca, ritagliatevi anche solo dieci minuti al giorno per fare quello che vi piace davvero, vi sentirete meglio!
Per ora i libri “in cantiere” sono:
“Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”
Allan Karlsson compie cento anni e per l’occasione la casa di riposo dove vive intende festeggiare la ricorrenza in pompa magna, con tutte le autorità. Allan, però, è di un’altra idea. Così decide, di punto in bianco, di darsela a gambe. Con le pantofole ai piedi scavalca la finestra e si dirige nell’unico luogo dove la megera direttrice dell’istituto non può riacciuffarlo, alla stazione degli autobus, per allontanarsi anche se non sa bene verso dove. Nell’attesa del primo pullman in partenza, Allan si imbatte in un ceffo strano, giovane, biondo e troppo fiducioso che l’attempato Allan non sia capace di colpi di testa. Non potendo entrare nella piccola cabina della toilet pubblica insieme all’ingombrante valigia cui si accompagna, il giovane chiede ad Allan, con una certa scortesia, di vigilare bene che nessuno se ne appropri mentre disbriga le sue necessità. Mai avrebbe pensato, il biondo, quanto gli sarebbe costata questa fiducia malriposta e quella necessità fisiologica. La corriera per-non-si-sa-dove sta partendo, infatti. Allan non può perderla se vuole seminare la megera che ha già dato l’allarme, e così vi sale, naturalmente portando con sé quella grossa, misteriosa valigia. E non sa ancora che quel biondino scialbo è un feroce criminale pronto a tutto per riprendersi la sua valigia e fare fuori l’arzillo vecchietto. Un centenario capace di incarnare i sogni di ognuno, pronto a tutto per non lasciarsi scappare questo improvviso e pericoloso dono del destino.
e “Se per un anno una lettrice”.trama:
Decisi di dare inizio al mio progetto di lettura quotidiana il giorno del mio quarantaseiesimo compleanno. Tutti i libri sarebbero stati quelli che avrei condiviso con Anne-Marie, se avessi potuto. Il mio anno di intensa lettura sarebbe stato il mio progetto personale di fuga dentro la vita.” Per Nina Sankovitch è l’inizio di una folle impresa: concedersi – con quattro figli e un marito in giro per casa, tra liste della spesa, panni da lavare, merende da preparare e cene da cucinare – una pausa forzata dal mondo e dai suoi ritmi concitati. Ma soprattutto dal dolore della perdita, esploso dentro di lei con la violenza di un uragano alla morte di sua sorella Anne-Marie. Un dolore troppo profondo per limitarsi ad aggirarlo nella speranza di lasciarselo alle spalle. Dai libri Nina si aspetta di ricevere consigli e insegnamenti, distrazione ed entusiasmo, serenità e giusto distacco. Nei libri troverà molto di più. Questo è il racconto del viaggio che, iniziato tra pagine di carta, l’ha portata a ripercorrere le storie della sua famiglia e i ricordi di un’intera vita, alla ricerca della chiave capace di far scattare la serratura della felicità.
Ho comprato entrambi nella sezione “libri usati” della Melbook qui nella mia città, quindi li ho pagati qualcosa come quattro euro e non so dirvi il prezzo pieno. Non mi aspetto niente di che ma spero siano un buon rientro nel mondo dei libri!
A domani o lunedì con le pagelle della MotoGP (Marc, please, prenditi una domenica sabbatica)!