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Ciance sparse: Amici che si lasciano ed estrazioni di denti

La mia amica Bischerina è disperata. 

Si strugge.

Emette suoni lamentosi.

Si accascia sulla sedia e appoggia la fronte sul tavolo.

“Sara, sono disperata, abbattuta, devastata, mi sento come se mi avesse calpestata Adinolfi! Sto maleeee!” 
“Per la miseria, Bischerina, che diamine succede, cosa turba la tua tranquillità? E ora anche la mia, parbleau.”
“Io e Fetuso ci siamo lasciati.”
Io agrotto le sopracciglia, perplessa: “…Di nuovo?”
“Sì.”
Mi gratto il mento, non troppo impressionata: “Ma sarà tipo la sedicesima volta quest’anno.”
“Eh lo so..”
“Ma poi io credevo vi foste lasciati definitivamente mesi fa, pensa te… Ma quand’è che ci sei tornata insieme?”
Lei si butta sulla sedia e appoggia la fronte al tavolo: “Ma che importanza ha, ci siamo lasciati e sono triste, aiutami! Disintristiscimi!” 

Ogni tanto dice parole strane, che ci devo fare.

“Okay, okay, scusa. Posso dire? Era ora. Guarda l’orologio, segna chiaramente le era ora e un quarto. Però cazzo, fai la seria stavolta, non che tra quattro ore mi scrivi oooh abbiamo fatto pace ihihih!”
Lei si affievolisce e si lascia cadere sul pavimento “Non credo succederà, stavolta sembra diverso, definitivo… Ma comunque non è colpa mia, sai che non riesco a stare senza di lui, lo amo troppo…”

STOP.

FERMI TUTTI.

ALLARME CAZZATA, RIPETO, ALLARME CAZZATA, PREPARATE I CACCIA BOMBARDIERI

CODICE CZZT, RIPETO CODICE CZZT, SCHIAFFI IN USCITA

Io la fisso.

Lei mi fissa.

Per poco non le do un calcio: “Tesoro mio. Cara. Tu lo sai che ti voglio piuttosto bene, sì? Però capisci che se sento di nuovo una cazzata di questa entità o ti schiaffeggio oppure ti blocco per sempre sui social e nella vita vera? Il problema non è che lo ami troppo, anche perché come cazzo si fa ad amare troppo quel coso rimasto fermo allo stadio pre-evolutivo? A volte mi sorprende che sappia usare il fuoco.”
“Lui è molto intelligente, a modo suo…”
“Sì, e io a modo mio sono bella quanto Angelina Jolie. Solo che il mio modo fa cagare! E’ l’anello mancante tra un macaco e l’homo herectus. Ascolta, non è colpa tua, è che è una scimmia! Se tu lo lanciassi in un recinto di scimpanzè ne uscirebbe capobranco. Beh, no, forse no perché non riuscirebbe a scalare la piramide sociale nemmeno lì, però sopravviverebbe. Si metterebbe a tirare la sua cacca agli altri. Accettalo! Nel senso che devi prendere un’accetta e staccargli i calcagni, capisci?”

“Sei perfida.”

“Può essere, ma lui è intelligente quanto un sasso.”

“Ah beh tu invece sei Newton, no?”

“Che io sia un microcefalo lo abbiamo appurato molti anni fa, qua stiamo parlando di quel troglodita che ti porti appresso. Ma sa leggere? Me lo sono sempre chiesta.”

Mi guarda inspiegabilmente male.

Io sospiro “Senti, che vuoi che ti dica? Non mi piace. Riconosco che abbia del fascino e che sia figo, esteticamente parlando, ma cazzo… Apre la bocca e sembra di avere a che fare con un orango tango! Hai presente Re Luigi di Il Libro della Giungla? Ecco, uguale.”

“Sì, okay, non brilla per il suo acume…”

“Non brilla per niente, mia cara, è molto opaco. Un monolite di fango. La differenza tra me e lui è che io accetto e riconosco i miei notevolissimi limiti, lui invece se ne va in giro tutto tronfio come se avesse capito tutto e sia più furbo del mondo! Il problema è che pensa che la Terra sia piatta e che in giro ci siano i sosia delle persone famose.”
“Sì…Beh…Okay, però…”
“SENTI IO DEVO SFOGARMI, QUESTO PENSA DI AVER VISTO MICHAEL JACKSON QUANDO ERA AD ALASSIO, OKAY!? E L’ALTRA SERA MI HA PARLATO PER DUE ORE DI COME E PERCHE’ RE CARLO SAREBBE UN VAMPIRO! UN VAMPIRO, CAPISCI!? PENSA CHE OBAMA SIA BIN LADEN, CHE GLI UCCELLI NON SIANO REALI MA CHE SIANO DEI DRONI AMERICANI, E CHE LE STAGIONI NON ESISTANO! COME POSSO COMMENTARE TUTTO QUESTO?!”
Lei emette un suono gutturale indefinito e indefinibile.
Io cerco di ricompormi e tornare alla mia regale eleganza pari a quella di un rinoceronte sdraiato nel fango “Senti mia cara Bischerina, lo sai che comunque un po’ gli voglio bene, anche se mi fa uscire di testa sentirlo parlare di queste cose. Quindi mi dispiace, se vi mollate. Però penso davvero che tu debba imparare a lasciar andare… Litigate da tre anni e state insieme da due! Sicuramente avete vissuto cose molto belle insieme, ma se continuate così finirete con l’odiarvi. Lascialo andare… Lasciatevi andare a vicenda. E tu potresti prenderti questo periodo per concentrarti su di te, iscriverti in palestra, fare quello strano corso di salto sui tappeti elastici che solo tu potevi trovare, fare nuove amicizie, innalzare la tua autostima… Concentrati su di te, mia miserabile amica!”
Lei ride, io mica tanto, poi prende in mano il telefono: “Va bene, ho capito… Mi scarico tinder.”
E io la sprangata gliela do davvero.

Eccomi tornata, ragazzi miei! Sempre ammaccata, però vivo e vegeto. Proprio i verbi, cioè io vivo e io vegeto.
Potrei essere un po’ nel panico più totale in quanto dopodomani mi devono estrarre sette denti (SETTE CAZZO DI DENTI, CAPITE?! MA COME SI FA, MA PERCHEEE NON HO CAPITO IL GIOCOOO COS’E’ STA COSAAAAA LA MIA DENTATURAAAAAA) e sono vagamente terrorizzata.
Mi compaiono in mente scenari agghiaccianti in cui succederanno cose terribili, proverò dolori inenarrabili e scapperò urlando -o meglio, mugolando senza denti- dallo studio.
Se qualcuno ha delle rassicuranti storie su estrazioni dentali e impianti vari e volesse condividerle con me vi sarei IMMENSAMENTE grata. Sono diventata un po’ pavida, da quando mi hanno operata.
Ma parlando di cose più serie… Regà, ma quando i vostri amici si mettono con dei ramarri voi cosa fate? Glielo dite? Non glielo dite? Aspettate un po’? Perché qua è una tragedia, Bischerina sceglie dei ragazzi che sono uno peggio dell’altro in ottica di una vita insieme. Chi pensa solo ad andare allo stadio e giocare ai videogames, chi conta di vivere con i genitori per sempre perché “almeno risparmio e possiamo andare in vacanza, poi mi lasceranno casa loro!”, chi spende tutto in auto costose -senza potersele permettere-… Ma io dico, una sana via di mezzo? Dove si trova? Come si fa?! Io basita. Non so. E’ lei che pesca in laghetti ammuffiti? Perché secondo me voi Spelacchiati non siete così, per leggere questo blog dovete essere un po’ cretini nell’anima e un po’ più capaci a sopravviere.
Vedremo come se la caverà Bischerina, vi aggiornerò!
Hasta la pasta, Spelacchiatini, fate i bravi!

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Ciance sparse: infiltrata nella Batt-Family

Ragazzi, sono dentro.
Sono un’infilatrata, anzi, un’infiltrazione; avete presente quelle muffe schifose che si nascondono in qualche anfratto e poi si espandono senza dare nell’occhio e tu ti accorgi di loro quando ormai è troppo tardi? Ecco, sono proprio io con Mr Batterista.
Sono una muschia.
Prolifico nell’oscurità, anzi, per citare qualcuno “con il favore delle tenebre”.

Nelle ultime settimane Mr Batterista mi ha più volte invitata a cena con la sua famiglia tanto che ormai ho conosciuto l’intera Battery Family e conto di accollarmi come una patella sullo scoglio; dovranno usare martello e scalpello per disfarsi di me, e comunque cercherò di lasciare rimasugli di guscio e puzza di pesce ovunque, solo per dare fastidio e rendermi difficile da dimenticare (che poi la mia faccia da schiaffi è comunque difficile da rimuovere, credo stia ancora tormentando gli incubi di molta gente che ha avuto la sfortuna di incontrarmi.)

Dunque.
L’idea di conoscere la sua famiglia per la prima volta mi ha provocato due reazioni ben distinte: una è quella patetica, ovvero emozione a mille perché “ma che carino vuole che io faccia parte del suo mondo e non si vergogna di me che cosa bellina è completamente pazzooooo” e l’altra è stata panico mista a fifa blu perché sono la persona meno adatta ai contesti sociali che l’universo abbia mai conosciuto.
Con le persone divento un gamberetto che cammina all’indietro per allontanarsi senza dare nell’occhio, solo che camminando senza guardare dove vado finisce che travolgo di tutto ruzzolando dolorosamente e attirando l’attenzione di tutti con la mia somma goffaggine.
Cioè io sono la tipica persona che dice le cose sbagliate al momento sbagliato e soprattutto alle persone sbagliate. Sono una gaffe che cammina.
Se fossi un animale sarei una gigaffa.
(Ragazzi qualcuno mi tolga questa tastiera, scrivo cose troppo imbecilli)

La sera in cui mi ha presentata in famigghia ero tutta timorosa e con la coda bassa, tipo un cane randagio che non ha idea di come si sta in gruppo, potendo mi sarei accucciata sotto una sedia… e invece ho presenziato a tavola come le signorine educate, cercando di mangiare con le posate, pulirmi la bocca col tovagliolo, e di non ruttare come un macaco insubordinato.
Ho cercato di comprare subdolamente il loro affetto dando una mano in cucina e portando i pasticcini per il dopocena, tentando di mascherare il fatto che fossi un piccolo invertebrato in imbarazzo; il problema è che mi hanno fatto domande assurde, cose per cui non ero minimamente preparata, e ho perso l’uso della parola.
Vi faccio alcuni esempi, così capirete che sono stati veramente spietati nei miei poveri confronti:
“E tu Sara quanti anni hai?”
Panico.
Vuoto pneumatico.
Criceto nel cervello che squttisce e poi muore di infarto. 
Rispondo.
ACOIFDFOFQW.”
Ehm…Okay… E, dicci, cosa studi?”
“OPRILòKSADBC”

A questo punto avrei voluto prendere una forchetta e conficcarmela in una gamba, possibilmente centrando la femorale e schiattando tra atroci sofferenze.
“E come vi siete conosciuti?”
“SU TINDER, VOLEVAMO SCOP-Ehm, coff coff…Ci siamo galantemente conosciuti tramite i social network, ora perdonatemi, devo chiamare Oxford perché sono una lady posata, elegante e raffinata.”

Va beh, esagerazioni cretine a parte direi che è andata bene. O meglio, direi che conoscendomi poteva andare molto peggio, ecco.
La famiglia di Mr Batterista è meravigliosa: sono persone super solari, alla mano, spontanee e genuine, e mi hanno accolta benissimo.
Una piccola parte del mio cervello è convinta che probabilmente mi odino tutti ma siano incredibilmente bravi a mascherarlo, però è un po’ improbabile e a quanto pare la mia presenza sarà richiesta ancora, quindi per sicurezza vado a comprarmi dello xanax.
Negli anni ho capito che quello che turba la mia piccola anima nera è l’idea di mettere in qualche modo a disagio o in imbarazzo le persone intorno a me, in questo caso Mr Batterista. Penso che preferirei spararmi in un piede piuttosto che far sentire a disagio lui con la famiglia/gli amici a causa mia.

Insomma, volevo evitare che la sua famiglia gli dicesse “Scusa, Mr Batterista, ma ti rendi conto di stare con una mentecatta?”.
Che poi a questo punto suppongo che se ne sia accorto da solo e sono giunta alla conclusione che mi tenga intorno perché così almeno lui può fare la parte di quello normale e intelligente della coppia. (Cosa che vi assicuro, con qualunque altra persona sarebbe impossibile perché è proprio un cretino. TVB Mr Batterista, sto a scherzà, non riprenderti la gift card della libreria ti prego❤️)

Bene, direi che posso smettere di cianciare e ora mi rivolgo a voi per un consiglio, miei cari spelacchiati; mi serve la vostra opinione che mi sta sempre molto a cuore: faccio leggere o no questo blog a Mr Batterista?
Sono combattuta.
Vivo questo blog come un angolo tutto mio in cui parlare di qualunque cosa senza inibizioni di alcun tipo, e se da una parte vorrei metterlo a conoscenza di questo spazietto spelacchiato dall’altra temo che sapere che mi leggerà potrebbe frenarmi un pochino, soprattutto se le cose non dovessero andare bene tra di noi. Cioè se ci lasciassimo e volessi scrivere che è un vile farabutto, un citrullo fedifrago o una triglia fritta? O se volessi piangermi addosso per post e post rompendovi ampiamentissimamente le balle? E se volessi sfogare le mie paturnie qui per non fracassare a lui i gioielli di famiglia con le mie paranoie e insicurezza?
Mmh. Non so. Voi che fareste?
E soprattutto, voi come state? Avete aneddoti su incontri in famiglia andati particolarmente bene, male o maldestramente? Sono tutta orecchiette al sugo, fatemi volare con i vostri commenti!
Hasta la pasta!