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Buongiorno miei amati Spelacchiati, come state? Questo post in realtà l’avevo scritto a metà Settembre, poi per un motivo o per un altro non l’ho postato ma lo farò ora, perché è il mio blog e decido io. DITTATURA!!!

08/09/2020

Oggi sono stravolta, devastata, una donna distrutta. Già sono spelacchiata di mio, di questo passo mi verrà l’alopecia.
Vi narro della mia incredibile mattinata.
Come un gerbillo nella sua tana mi sveglio tardissimo dopo una serata molto carina con il batterista e mi dico “Daje Sara, DOMANI hai l’esame di tedesco e oggi devi letteralmente spaccarti di studio fino a morire, deve uscirti tedesco da ogni poro, devi vivere, respirare e sputacchiare auf deutsch.”.

Dunque mi metto ovviamente a cazzeggiare selvaggiamente dicendomi “massì, inizio dopo pranzo e faccio una full immersion fino a mezzanotte”.
Per chissà quale ragione mi viene in mente di aprire le mail dell’università: mail di esattamente sei ore prima in cui mi viene comunicato che il mio esame è oggi, precisamente tra un’ora e venti.

Non credo che il turpiloquio sia mai stato più giustificato di così.

Senza pensare acchiappo una maglietta e un pantalone, schizzo in stazione, mi sfracello contro le scale del treno, arrivo, mi caracollo giù dalle scale. corro come Bolt non ha mai corso in vita sua, giungo in uni, cerco di entrare contando i secondi che mancano alla mia fine… e la bidella mi strafulmina con lo sguardo da condor che la contraddistingue e mi fa “Chi ti ha detto che potevi entrare?”
Io mi immobilizzo come un leprotto colto dai fari dell’auto in mezzo alla strada “Ma… Signora ho l’esame tra quattro minuti, se non salgo quelle scale ora la mia vita sarà rovinata”
“La professoressa non c’è ancora, vai fuori ad aspettare!”
VA BENE MA STIA CALMA CAZZO MA DA QUANDO MI DEVI DARE TU IL PERMESSO DI ENTRARE IN UNI MA COVID DI MERDA CHE POTERI HAI DATO A QUESTO ESSERE?!
Me la squaglio, fumo sedici sigarette tutte insieme perché ormai ho l’ansia che ha raggiunto un livello mai visto prima, arriva la mia prof, entro e la bidella mi blocca DI NUOVO.
“Stai ferma, devo misurarti la febbre”.
Più che il Covid a questo punto ho la rabbia, signora. Non potevi misurarmela tipo tre minuti fa quando mi hai cacciata?

“Trentasei e sei è un po’ alta… Professoressa che faccio, la faccio salire?”
MA SEI COMPLETAMENTE RINCOGLIONITA O E’ SOLO L’IDEA CHE VUOI DARE DI TE, DONNA DALLE FATTEZZE SUBUMANE?

La prof la guarda come a dire “ma sei demente?” e finalmente posso appropinquarmi all’aula.

Mentre ci dirigiamo verso il patibolo mi volto vero la prof e le faccio “Sa, pensavo che l’esame fosse domani…”
“Eh si abbiamo cambiato all’ultimo”
“Ahah capisco, scommettiamo che indovino che lavoro fanno le vostre mamme?” 

Va beh regà non sto ad ammorbarvi con l’esame MA HO PRESO UN CAZZO DI VENTISEI E NESSUNO ME LO PORTERA’ VIA TIè TIè E TIèèèèèèèè

Il giudizio finale è stato qualcosa tipo “sai la grammatica alla perfezione ma fai cagare nel parlato”.

In tutto ciò io sto continuando ad uscire con il batterista.
Ragazzi… Sto partendo. Sto andando. Destinazione: deficienza.
Tra l’altro ora, dopo due settimane circa di frequentazione, sta sorgendo un problema riassumibile in cinque parole: ho l’ansia da prestazione.

Non potete capire.

E’ passato troppo tempo dall’ultima volta che ho fischiettato. (Userò il termine fischiettare, fischiettamento et similia per essere aulica.)
Non mi ricordo più come si fa.
Cosa devo fare
Come mi devo muovere
Ma poi che orrore, io non vorrei mai vedermi nuda, bleh
Poveraccio
Starò immobile, tipo stella marina “fai tutto tu, dimmi quando hai finito che andiamo a berci una birra”.

Cioè ragazzi… non mi ricordo neanche più come si finge.
E’ grave.

No perché per carità bisogna sempre essere onesti con il partner però a volte mi si spezzava il cuore a vedere tutto quell’impegno e quella dedizione nel fischiettare e cercare di farmi fischiettare come si deve che non me la sono sentita di dargli una pacca sulla spalla “per stasera va bene così, piantala che mi si sta atrofizzando una gamba”.
Avete presente no?
Lui lì che si impegna ma dopo un po’ la cosa diventa quasi fastidiosa e ti metti a pensare a che c’è una ragnatela sul soffitto e che schifo i ragni e che orrore quel film sui ragni giganti che invadono la Terra… Insomma, avete capito.

Ma regà secondo me è tutto normale e va tutto bene, non è che si debba sempre arrivare a fischiettare pazzamente, è comunque bello fischiettare e giocare e scoprirsi. Non è che deve tutto ruotare intorno al raggiungere la nota più alta.

Con questo post che probabilmente mi farà bannare per sempre vi lascio a pensare a quanto sia ridicola la mia vita, magari vi tira su di morale.
Voi come state? Cosa combinate in questo pazzo settembre? Narratemi di tutto e anche di più!

Pubblicato in: random, Senza categoria

Ciance sparse: Tinder

Ragazzi oggi post riguardante Tinder e tutte le app simili, che io uso da un po’ anche se molto sporadicamente.

ALLORA.
Prima cosa: perché minchia non mettete le foto della vostra faccia, a me cosa cazzo importa di vedere voi di spalle a trenta metri di distanza dalla fotocamera mentre guardate l’orizzonte da una montagna? Ci può stare come foto SE NELLE ALTRE MI FAI VEDERE UN ATTIMO COME SEI, PORCA LOCA. Per carità io mi faccio cagare ma due foto le ho messe perché non si sa mai, magari a qualcuno la mia faccia da triglia rinsecchita fa scattare qualcosa (e stranamente è così, parola di lupetto) quindi per favore, mettete foto del vostro muso, a qualcuno piacerà.

Secondo me la cosa migliore su questo tipo di app o siti è EVITARE LA BANALITA’ o almeno dare uno spunto per una conversazione un po’ più diversa del “ciao, come stai, dove vivi, cosa fai nella vita”, perché onestamente mi rompo er cazzo con conversazioni così.
Nella mia bio oltre a cosa mi piace e cosa no, per esempio, ho scritto “se voti Salvini non possiamo essere amici” e vi giuro che le persone che iniziano le chat con battute sulla politica o anche solo qualcosa di un po’ diverso per me guadagna mille punti e mi fa venire voglia di continuare a parlarci.

Passiamo alle cose che non sopporto:

PORCA DI QUELLA PUTTENA (scusate mi è salito il Lino Banfi) SE SIETE SU TINDER VI PREGO DI EVITARE QUESTE COSE PERCHé OLTRE AL LINO BENFI MI SALE ANCHE LA VOGLIA DI USCIRE CON VOI SOLO PER DARVI UNA CINQUINA SULLA GUANCIA, STAMPARVELA Lì PER RICORDARVI QUANTO SIETE FASTIDIOSI:

  • Le bio con scritto “Se passi il tuo tempo a farti le unghie e truccarti sei pregata di non mettere il like” CREDO CHE A TE SFUGGA IL FONDAMENTALE DETTAGLIO CHE IO MI FACCIO LE UNGHIE AD ARTIGLIO DI CONDOR PERCHE’ COSì E’ PIù FACILE CAVARTI GLI OCCHI
    Ma porca merda, possiamo andare un attimo oltre agli stereotipi? Io ho una collezione di rossetti e palette di ombretti che sembra io abbia sephora in camera, ma ho anche duemila libri, settecento miliardi di cd, degli hobby, delle passioni… e pensa un po’ ho anche delle cose che mi danno fastidio, tipo frasi come la tua.
  • – “Se non hai senso dell’umorismo non swipare” MA COSA MINCHIA VUOL DIRE, MA TU SARESTI SIMPATICO INVECE? VAI A ZELIG? FAMMI CAPIRE CON CHE SCALA MISURI L’UMORISMO, DAI, CHE POI SEI SICURAMENTE Lì CHE RIDI PER BOLDI E DE SICA CHE SBAVANO SULLE DONNE NUDE NEI VARI CINEPANETTONI DI MELMA
  • Quelli che “non scrivo niente qui, sono tutto da scoprire dal vivo” MA SE NON RIESCI A SCRIVERE DUE RIGHE SU DI TE IO PER QUALE RAGIONE AL MONDO DOVREI VOLERTI CONOSCERE? MA DIMMI UN MINIMO, FAI UNA CAZZO DI BATTUTA, DAMMI UN MOTIVO PER INTERESSARMI NO?! ANCHE SOLO “ALLEVO I GIRINI” MI RENDEREBBE PIù INTERESSATA A TE
  • “Non metto foto mie ma se chiedete ve le mando” guarda, posso immaginare che foto mi manderesti, ovvero volgari foto DELLA TUA TESTA DI CAZZO
  • “Penso fuori dagli schemi, no ragazze banali” WOW, CHE ORIGINALE, SONO GIA’ TUTTA ECCITATA, CHE RIBELLE
  • Quelli che mettono citazioni di una profondità incredibile, cose alla Fabio Volo. SCUSAMI MA COSA MI DOVREBBE DIRE DI TE, MA PUOI PER FAVORE SCRIVERE QUALCOSA PER L’AMOR D’IDDIO?
  • “Se metti like e poi non mi rispondi puoi non metterlo” E TU MAGARI PUOI EVITARE DI SCRIVERMI “CIAO” CON TANTO DI FACCINA CHE SORRIDE, CHE NE DICI? PUOI USARE I TUOI PICCOLI NEURONI PER SCRIVERMI QUALCOSA DI VAGAMENTE PIU’ AVVINCENTE? MADONNA MIA OH IO NON RISPONDO AI “CIAO”, “EHI”, “COME STAI” ET SIMILIA. Spremiti le meningi se vuoi messaggiare.
  • “Che cosa cerchi su tinder?” MA SECONDO TE COSA CERCO, CASTAGNE? UN TAVOLO DA GIARDINO? UNA PIANTA DI AGRUMI? UN RICCIO DA COMBATTIMENTO? 


Per l’amor di Dio poi siate degli esseri umani DECENTI: posso anche essere in cerca di una notte di sesso selvaggio ma sicuramente NON sono in grado di vederti solo ed esclusivamente per copulare. Offrimi un caffè, prendiamoci un aperitivo insieme, come minchia dovrei fare a venire a letto con te se non so neanche se ami i cani o se hai visto Hamilton? Dai cazzo, le basi.

Piccolo aneddoto, un paio di anni fa ho avuto un appuntamento molto carino con un ragazzo conosciuto su Tinder, siamo andati a cena insieme al ristorante, poi a farci una birretta al pub, e poi la serata è andata molto bene.

Detto ciò, andate e messaggiate, miei prodi. Tinder non è il male e se fate una scrematura abbastanza attenta riuscirete a trovare persone decenti.

Vi prego fatemi sapere se avete racconti dal mondo degli appuntamenti online, rotoliamo insieme dal ridere spelacchiati miei!
Alla prossima!