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Ciance sparse: sclero calcistico, vado a briglia sciolta


NO.
PROPRIO NO.
Allora, io vi avviso, questo post sarà sclerotico e inferocito, dunque se siete appassionati di calcio forse non dovreste leggere le mie parole. Oppure sì, e poi nei commenti vi aspetto coi forconi e ci insultiamo vicendevolmente, a voi la scelta.
(Che poi qui non c’è democrazia, vige la Saracrazia quindi dovete solo dire che ho ragione su tutto).

MA E’ MAI POSSIBILE TUTTO IL CASINO CHE E’ SUCCESSO PER ‘STI CAZZO DI EUROPEI? MA SI PUO’ ESSERE PIU’ CAPRE IGNORANTI DI COSI?

Ora cercherò di esporvi con calma e pacatezza le mie perplessità, potete rispondere a quello che volete come volete.

  • Ma per quale sicuramente accettabile ragione in un momento in cui i cinema devono essere mezzi vuoti, i teatri devono essere mezzi vuoti, i locali possono avere una capienza ridicola, bisogna stare con la mascherina, al supermercato si può entrare uno solo per famiglia… PERCHE’ CAZZO GLI STADI SONO PIENI AL SETTANTACINQUE PERCENTO? Ma siamo tutti seri? DAVVERO? Io non posso andare in un buco di paese a vedere un concerto all’aperto ma cinquantottomila persone possono andare a Wembley a urlarsi in faccia. Okay. Va bene.
  • Perché il campo è a strisce verdi chiare e verdi scure? Come fanno?
  • PERCHE’ NEL TENNIS SE UNO BISBIGLIA DI UN QUARTO DI OTTAVA TROPPO FORTE VIENE SBATTUTO FUORI CON DISONORE SU TUTTA LA SUA STIRPE E ALLO STADIO ANCORA UN PO’ E LANCIANO I CAMION GIU’ DAGLI SPALTI?
  • Perché cazzo al primo segno di non-rispetto (mi viene da dirlo in inglese, disrespect, e non trovo il corrispondente) non viene bloccata la partita e accompagnato all’uscita la testa di cazzo?
  • Chi sceglie il numero della maglia dei giocatori? Possono metterli a tre cifre? “Possesso di palla al numero seimiliardinovetentotrentanovemilaseicentoquarantadue!”
  • Perché è concesso ai giocatori buttarsi a terra, fallarsi, rotolare come me in un campo in discesa nonostante siano sani come pesci mentre in altri sport giocano senza fiatare pure con le ossa rotte?
  • Perché i mister sono in giacca e cravatta allo stadio, MADONNA MIA? Ma stai sciallo in t-shirt e bermuda, per l’amor del cielo.
  • Come è possibile che dopo un anno e mezzo di lockdown, zone colorate, zone a pois, zone a righette, mascherine, posti contingentati ovunque e chi più ne ha più ne metta all’uscita degli stadi e in tutte le città è stato possibile creare lo sfacelo che c’è stato? Ma veramente non abbiamo capito UN CAZZO DI NIENTE? Quando la gente non aveva letteralmente lo stipendio moriva di fame in casa in silenzio, poi un branco di persone segna quattro gol e scendono tutti in piazza? Ma ce la facciamo? Ma posso vedere nella mia città centinaia e centinaia di persone a petto nudo sputarsi in faccia l’un l’altro dopo l’anno che abbiamo vissuto?
  • Chi fornisce la palla delle partite importanti? Come la scelgono?
  • Ma sti cazzo di festeggiamenti post partita davvero vi divertono? Cioè seriamente, qualcuno trova divertente andare in giro urlando e clacsonando in piena notte, sparpagliando ogni genere di rifiuto, rompendo cose, creando disagi a chi la mattina dopo deve andare a lavorare, a chi è in un letto d’ospedale?
    Saranno discorsi da vecchiarda eh ma per me tutto ciò PER UNA PARTITA DI CALCIO è inconcepibile.

    Per quanto mi riguarda potete tutti prendere le vostre bandierine, le vostre trombette e ficcarvele su per il culo una dietro l’altra.
    Evviva la finezza.

    E davvero non fatemi aprire il becco sulla violenza perché divento una bestia di Satana. Insulti razzisti, minacce di morte, italiani picchiati in Inghilterra, feriti in quasi tutte le città italiane (che io sappia è morto anche un ragazzo, non ho voluto leggere altre notizie del genere perché impazzisco), monumenti sfasciati perché i deficienti si sono arrampicati, rifiuti ovunque, macchine vandalizzate… E tutto questo per cosa, scusatemi? Per protesta contro qualche cosa indegna? NO. Per una partita di calcio.
    E allora andatevene tutti a quel paese, che tanto ci ribecchiamo all’inferno e vi do tante di quelle botte, ma tante…

    Dunque miei cari Spelacchiati, questi sono i miei pensieri completamente a briglia sciolta scritti in un impeto di furore cieco. In caso l’argomento vi interessi posso fare un articolo ugualmente sclerotico ma più dettagliato, se invece non ve ne importa un nonnulla e volete dirmi che sono vecchia dentro siete liberi di farlo.
    Io vi blocco per sempre, ma siete liberi di farlo.
    Va beh, non blocco nessuno, però sono incazzata nera.

    Detto ciò, se non vedessi il mondo del calcio come completamente marcio e malato so che potrei apprezzarlo e apprezzare anche la gioia post-partita, ma mi fa tutto veramente troppo schifo.
    Ora lascio la palla a voi (ahah avete capito, si parla di calcio e vi lascio la palla, che simpa che sono) ditemi di tutto e di più! Siete stati a fare baldoria come i pazzi? Vi siete incoroniti limonando uno sconosciuto in preda all’euforia? Avete strombazzato il clacson fino a friggerlo? Che ne pensate di tutto il mondo calcistico?

    Sono molto curiosa di leggervi e riflettere, siete sempre molto bravini ad argomentare: come sono orgogliosa di voi!
    Hasta la pasta, pasta la hasta!

Autore:

Simpatica come una piaga da decupito e fine come un babbuino che si gratta il sedere. Se vi va di scambiare quattro chiacchiere, mandarmi mail minatorie o proporre una bevuta insieme: pensierispelacchiati@gmail.com

29 pensieri riguardo “Ciance sparse: sclero calcistico, vado a briglia sciolta

  1. Non posso che concordare con te… Soprattutto quando quei decerebrati dei miei vicini di casa hanno acceso un fumogeno da stadio sotto alla finestra della mia camera da letto all’alba della mezzanotte… Mi sono svegliato di botto, vedendo tutto rosso, e ammetto che mi sono preso leggerissimamente male…

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    1. No va beh… Se l’avessero fatto i miei vicini si sarebbero ritrovati il fumogeno infilato molto a fondo in una narice.
      Per me questa è pazzia, altro che Sparta… Che nervosooooo, mi dispiace per la traumatica esperienza! Io sarei probabilmente morta di paura, stroncata così a mezzanotte per dei mentecatti…

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  2. Sono sulla tua lunghezza d’onda, ovviamente.
    Tifosi: subumani che fanno arrivar soldi a una delle industrie più corrotte del mondo; ipointelligenti; tendenti alla violenza; necessitanti di quel passatempo per infondere un senso a una vita che comunque un senso non ce l’ha in ogni caso.

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    1. La pensiamo sempre allo stesso modo, sei il mio partner in crime 😎
      La penso esattamente così e faccio un distinguo: secondo me i tifosi “veri”, quelli a cui piace il gioco del calcio e ci vedono davvero un passatempo piacevole e divertente, non sono MAI quelli che scendono in piazza o fanno casino agli stadi. Quelli sono i subumani, e quelli andrebbero letteralmente denunciati alle forze dell’ordine uno per uno, andandoli a prendere a casa davanti a tutti perché queste masse di ignoranza vanno educate. GRRR sono ancora tutta arrabbiata a pensarci.

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  3. La risposta in generale è una sola: perché ci gira attorno un sacco di grana (non inteso come formaggio), quindi va tutto bene. Ho dei grossi problemi già a capire i caroselli e l’esultanza a oltranza post-partita, figurati la violenza selvaggio del tutto concesso. In questo modo trasformano una cosa che potrebbe anche essere carina (a me il calcio in genere dà l’orticaria) in disgusto allo stato puro.

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    1. Se girasse tutto intorno alla grana inteso il formaggio almeno sarebbe divertente 😂
      Anche io faccio moooooooolta fatica a capire perché uno provi piacere in generale a fare casino in giro, anche quando è comunque accettabile, ma magari quello è un mio limite. In generale sono disgustata come te da tutto quello che c’è nel mondo del calcio e della tifoseria, quindi io farei solo partite a porte chiuse e pula a pattugliare dopo le partite “importanti”… Che poi come si fa a definire “importante” una partita… Maronnnnnn

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    1. Detto da una che non ha mai tifato per la nazionale, di certo non comincio adesso, potrei dirti che non mi importa molto che abbia vinto – ai rigori -. Prepariamoci per questo porterà senza ombra di dubbio ad un nuovo lockdown. Sono della generazione di Rivera, Rossi, Albertosi (portiere), giocatori veri.

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    2. Io ho sperato molto che perdessimo proprio per non dovermi incazzare come una iena a causa dei festeggiamenti che sono stati prevedibilmente indegni… Non oso immaginare però come avrebbero sfogato la frustrazione questi personaggi. Forse meglio non pensarci, che se no faccio fallo mondiale e picchio chiunque mi capiti a tiro.

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  4. Panem et Circenses! E da Giovenale in poi, ma anche da molto prima, nulla è cambiato.

    Brava Sara, scrivi bene. Pubblica su Faiinformazione.it. Io lo faccio da mesi, e malgrado i miei articoli parlino di cose che tendiamo a rimuovere, mai un insulto. Ciao

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    1. Quanto hai ragione! E quanto è triste che davvero l’attenzione venga catalizzata in questo modo dal calcio… Che poi io faccio pure fatica a capire perché piaccia così tanto, onestamente. Impazzisco per le olimpiadi, mi piace il tennis, seguo assiduamente la MotoGP ma tutta l’isteria per il calcio proprio non la capisco.

      Ma grazie, sei gentilissimo! Non conosco il sito di cui parli ma se danno la possibilità anche a una capra come me di pubblicare ci penso seriamente!

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      1. Infatti! Subito dopo la vittoria, censura completa, ogni argomento contro il calcio è stato considerato tabù, una violazione dell’interesse nazionale, vuoi addirittura un tradimento nei confronti della patria o una lesa maestà! Un oscuramento della ragione, durato 48 ore! E Mattarella? Fino all’altro giorno ci gonfiava di retorica della prudenza, della prevenzione e della vaccinazione. Ed eccolo lì, in mezzo a 66.000 sputatori di professione senza mascherina. Poi accoglie i vincitori come eroi. Perché non fa lo stesso con i veri eroi, gli attivisti che – nei paesi con violente derive autoritarie, dalla Russia, alla Cecenia, alla Bielorussia, Ukraina, Ungheria, Egitto – si battono a rischio della propria vita, per difendere i diritti umani e le libertà alle porte dell’Europa? Mi ha deluso anche lui! E’ un Presidente fuori dalla storia, intriso di retorica uscita dal Piccolo Mondo Antico di Fogazzaro o dal libro Cuore di Edmundo de Amicis. Non capisce nemmeno cosa c’è in gioco per i nostri nipoti!
        Comunque ti assicuro che non sei una capra, se te lo dico è perché vedo in te molto talento. Scrivi ironico, succinto, pungente e satirico, il che vuol dire che dietro questa vena riesci a dire la verità. I siti su cui puoi scrivere sono questi. Hanno una grande visibilità nei motori di ricerca e ci scrivono persone molto brave:
        https://www.my101.org/
        https://fai.informazione.it/
        Ti ci iscrivi e pubblici quel che vuoi. Ci sono anch’io su entrambi. Ciao Ciao

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  5. Abito in campagna e non ho visto niente dal vivo, ma mi dicono che anche la campagna si era trasferita in paese con i trattori a trainare carrelli pieni di gente festante per le strade. Io in questi casi sono divisa tra il piacere di vedere la gente contenta e che fa festa per una passione che ha e il disgusto per chi si approfitta dell’euforia generale per essere una testa di cazzo. Mi rendo anche conto che non avrei idea di come gestire una tale massa di gente su di giri che si riversa per strada a festeggiare in un’ottica anti-Covid, soprattutto adesso che la copertura vaccinale inizia a essere abbastanza buona da far percepire anche le varianti come un non-problema (non è vero, ma mi pare che il sentimento diffuso sia quello). Quindi boh, speriamo che ci sia andata bene (e abbattete tuttз lз giornalistз che hanno dato il merito della vittoria all’influenza di Draghi o ne hanno fatto una questione di riscatto per tutte le morti che Covid: ma anche no).

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    1. COSAAAAAAAA?!?! Trattori?! Carrelli? Ma la gente è proprio fuori di testa (ma diversi da loro 🎧)
      Allora, io capisco la gioia di vedere la squadra o lo sportivo che segui vincere, ma davvero pur sforzandomi non colgo il fascino dell’andare in giro in millemila per la città, cosa che ovviamente crea scompiglio. Tra amici uno può darsi alla pazza gioia, fuori di casa NOH!
      Mamma mia, non dico nulla le ultime tre righe del tuo commento perché potrei andare avanti a sclerare per giorni interi, PERO’ HAI RAGIONE SU TUTTOOOO!

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      1. Sì, è stata una cosa esagerata, lunedì mattina ho incontrato diversi zombie a lavoro…
        È uscito fuori che si sono fatti anche il giretto in pullman scoperto senza autorizzazione, il top del top.🙄
        Si potrebbe pensare che la provincia sia più tranquilla, e invece… se ne escono con i trattori!😅

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  6. Il problema del calcio, come disse un saggio allenatore quale Alberto Malesani, è che sta diventando un business in cui circolano troppi soldi. Perchè dal punto di vista puramente sportivo, il calcio sarebbe anche un gioco meraviglioso, ma viene vissuto come se fosse la risoluzione univoca ad ogni problema della vita e questo ne lede, purtroppo, l’immagine. Così come i festeggiamenti esagerati: la felicità ci sta ed è comprensibile, ma arrivati ad una certa bisogna anche darsi un po’ di contegno, a prescindere dal fatto che lo sport in sè sia stato una distrazione legittima per passare oltre all’anno e mezzo disastroso che come paese abbiamo appena passato.

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    1. Purtroppo è proprio così, vista la quantità di soldi smossa dal calcio nessuno si prende la briga di educare e civilizzare il pubblico spesso imbecille che va agli stadi o partecipa a sti cazzo di festeggiamenti in strada… Ed è un disastro!
      Poi che come sport piaccia e fa passare davvero un bel momento anche di convivialità e condivisione è vero -meno male- ma la situazione mi pare fuori controllo e prenderei tutti a capocciate.

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      1. Purtroppo è così da anni, da quando i contratti multimilionari e la corsa ai diritti TV l’hanno fatta da padrone: il risultato, sportivamente parlando, almeno per l’Italia è stato disastroso. Eravamo il paese delle “Sette Sorelle” e nonostante siano passati 15 anni ci si ricorda ancora dello scandalo di Calciopoli.
        La cosa ancora più grave? E’ che la gente che popola gli stadi, nonostante le nefandezze prodotte dall’ecosistema non sportivo del pallone, non ha ancora imparato. E dubito lo farà mai, temo.

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  7. Personalmente del calcio non me ne potrebbe fregare di meno, però posso capire che dopo tanta tristezza si abbia voglia di festeggiare, anche in modo smodato. Comunque, detto tra noi, se approfittando di un momento in cui gli uomini sono distratti, voi donne prenderete il potere riportando il matriarcato, beh… mettimi nella lista dei maschi disposti a collaborare.

    😉😁

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    1. 😂😂😂
      Mah, secondo me anche le donne riuscirebbero a fare un bel casino. La mia fiducia nel genere umano è ai minimi storici 😂
      Però almeno non avremmo la piaga del calcio, probabilmente, quindi a breve mi candiderò come imperatrice dell’universo e abolirò per prime tre cose: il calcio, le fragole e le cimici.
      Ho proprio un programma politico serio.

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  8. credo sia stata una miscela di cose, che il covid ha reso esplosiva. già nel 2006, quando l’italia ha vinto i mondiali, le città erano paralizzate da macchine, autobus, biciclette, risciò e monopattini. ora, però, a rendere ancora più corposo il riversarsi per strada, è intervenuta la voglia di normalità (magari inconsciamente c’è chi si è portato indietro al 2006) quando la pandemia non ci aveva ancora messo sotto stress. un senso di liberazione nazionale. sul fatto che, per esprimere gioia esagitata, occorra che qualcuno o qualcosa ce ne dia motivo, boh… questa è la condizione umana.

    il calcio è uno sport popolare, ecco perché si fa caciara. il tennis è uno sport che si rivolge ad altro pubblico (basta guardare gli sponsor, che non troverai mai nel calcio). si presume (non so se a torto o a ragione) che il tifoso di calcio non è interessato – o non si può permettere – un rolex, una vacanza ai caraibi o un viaggio aereo in prima classa.

    però a me viene in mente un’altra riflessione: prima della pandemia il dissenso e il malcontento popolare erano molto in auge. ora che siamo in epoca pandemica tutti vogliono ritornare a quella normalità che li faceva inca**are. secondo me un problemino, qua e là, ce l’abbiamo.

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  9. Ottima analisi. Gli italioti dovrebbero cambiare il primo articolo della Costituzione: l’Italia è una Repubblica fondata sul calcio (giocato da palloni gonfiati analfabeti ). Ad maiora semper! Serena notte 👋🏻

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  10. Premesso che non sopporto il calcio, ho pensato più o meno le stesse cose (in maniera un po’ meno colorita 🤣): ma il covid si era preso le ferie quando c’erano gli europei? All’improvviso tutto lo zelo per la sicurezza non esisteva più? Bho…

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